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Insalata di Scarola con salmone e uova di quaglia

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Insalata di Scarola con salmone e uova di quaglia
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 10 min
cottura
Cottura: 4 min
dosi
Ingredienti per: 6 persone
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5/5 (2 Recensioni)

Insalata di Scarola con salmone e uova di quaglia avete mai pensato a questi abbinamenti? E’ composta da ingredienti molto diversi e distanti che tuttavia, a mio avviso, formano un amalgama dal sapore spettacolare!

Anzitutto partiamo dal descrivere le caratteristiche della scarola. Quest’insalata è particolarmente ricca di potassio e possiede spiccate proprietà depurative e diuretiche. Inoltre contiene buone quantità di vitamina A.

Un occhio poco attento potrebbe confonderla con la cugina cicoria. Le varietà sono molteplici: Abbiamo la Gigante degli ortolani, la Dilusia, la Bionda a cuore pieno, la Cornetto di Bordeaux oppure la cosiddetta Indivia belga.

Ricetta Scarola con salmone e uova di quaglia

Preparazione Scarola con salmone e uova di quaglia

Lavate l’insalata, scolatela e dividetela in pezzetti quindi tagliate in striscioline il salmone e tritate l’erba cipollina. Fate lessare le uova di quaglia in acqua bollente per 4 minuti quindi lasciatele raffreddare e sguscìatele.

Condite l’insalata con olio, succo di limone, sale e pepe e suddividetela in 6 piattini, distribuite sopra l’insalata il salmone disponendolo in modo armonioso, unite le uova di quaglia tagliate a metà e cospargete tutto con un poco di erba cipollina.

Ingredienti Scarola con salmone e uova di quaglia

  • 1 cuore di scarola bianca e tenera
  • 200 gr di salmone affumicato
  • 12 uova di quaglia
  • qualche filo di erba cipollina
  • 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • q.b. succo di limone
  • un pizzico sale e pepe

L’indivia e tutte le sue varietà

Per questa insalata di Scarola con salmone e uova di quaglia potete cambiare il tipo di insalata senza problemi. L’indivia è una delle verdure da insalata più apprezzate, tra quelle non classificabili come “lattuga”. La descrivo qui, insieme ad altre specie “amarognole”.

  • L’indivia classica. Anche nota come “insalata riccia”, si caratterizza per le foglie di colore chiaro, molto frastagliate e dalla forma irregolare. Il cespo è aperto e poco compatto. Si consuma tipicamente cruda, ma è buona anche da cotta, magari passata in padella. E’ un’ottima fonte di vitamina A e C, ma anche di sali minerali come potassio, ferro e fosforo.
  • L’indivia belga. Questa varietà di verdura da insalata si presenta con delle foglie bianche, raccolte in un cespo molto compatto. Il gusto è più amaro dell’indivia classica, ma comunque gradevole al palato. Si caratterizza per l’abbondante presenza di vitamina A e B, nonché di fibre insolubili (le più efficaci per combattere la stitichezza).
  • La scarola. Tecnicamente è una varietà più “povera” dell’indivia ed è caratterizzata da un sapore molto amaro. Alcuni la gradiscono cruda, a mo’ di insalata, ma i più la consumano cotta; le alte temperature, infatti, rendono più dolce il sapore. E’ utilizzata anche come ripieno per le torte salate. E’ permessa agli intolleranti al nichel.
  • La catalogna. Detta anche “cicoria asparago”, è diffusa un po’ in tutta Europa. Viene consumata principalmente all’interno di insalate, nelle quali può far valere il suo gusto tiepidamente amarognolo, ma molto gradevole. Le foglie si presentano con un colore variabile che va dal verde chiaro al bianco. E’ considerata una buona fonte di vitamina A e C, nonché un’eccellente fonte di potassio. Esercita una funzione leggermente lassativa e stimola la digestione.

Circa la modalità di utilizzo, occorre ricordare che è necessario eliminare le foglie esterne se queste ultime si presentano rovinate. A seconda della preparazione, potrete affettare oppure separare le foglie. Per poi lavare il tutto accuratamente sotto acqua corrente ed asciugare con una centrifuga da insalata. O in alternativa tamponare con uno strofinaccio pulito.

Quando dovete cucinare un piatto con della scarola, ricordatevi di non comprarla con troppo anticipo perchè in frigo tende ad indurire. I mesi migliori per acquistarla e assaporarla sono quelli della bella stagione, dunque giugno, luglio, agosto, settembre.

Insalata di Scarola con salmone e uova di quaglia

Scarola con salmone e uova di quaglia: la combinazione

La scarola ha un gusto amarognolo che ben si sposa con salmone e uova di quaglia. Ritengo sia l’insalata adatta per esaltare i sapori del pesce rosa e delle uova di quaglia. Siccome il salmone è un grande protagonista delle nostre tavole, quindi ben noto a tutti voi, vorrei spendere qualche parola per le uova del volatile in questione.

Molti pensano che questa pietanza sia qualcosa di lontano, una sorta di sfizio esibito dai grandi chef. Io stessa fino a qualche anno fa non consideravo le uova di quaglia nelle mie ricette. Poi mi sono ricreduta, per vari motivi. Perché hanno un sapore meraviglioso e unico.

La mia nutrizionista mi ha consigliato le uova di quaglia come valido sostituto per le allergie in genere e soprattutto se il problema riguarda i pollini di graminacee: nelle uova di quaglia si trovano delle micro quantità di frumento, mais, orzo, segale, che vanno a costituire un’efficace terapia desensibilizzante a basso dosaggio, infatti queste uova sono utilizzate dalle industrie farmaceutiche per la preparazione di antiallergici, inoltre non provocano le allergie ed eruzioni cutanee come nel caso di consumo di uova di gallina, principalmente nei bambini, anzi il consumo costante di uova di quaglia sarebbe un’ottima terapia per la cura di molte malattie.

E’ considerato il solo uovo dietetico esistente , contiene proteine , glucidi speciali non pericolosi in caso di diabete o altre malattie. Lipidi speciali , lecitine , tantissime vitamine, sali minerali, amminoacidi essenziali , fattori anti-allergici. Le uova di quaglia contengono un agente anti-colesterolo che puliscono i vasi sanguigni del cuore e del cervello dal colesterolo cattivo, una sorta di spazzino naturale.

Perché non sono così “inavvicinabili” come potrebbe sembrare. E perché rappresentano una valida alternativa per chi soffre di allergie in genere, con particolare riferimento alle graminacee. Non a case vengono utilizzate dalle case farmaceutiche per la produzione di anti-allergici. E sono considerate le uniche uova “dietetiche”.

Questa insalata è idonea anche cotta come nella ricetta dei  cannelloni di scarole. Una ricetta molto particolare in quanto reinterpreta in modo molto creativo i classici cannelloni. Non è certamente la prima volta che vi approcciate a una versione alternative di cannelloni, ma vi assicuro questa è diversa dal solito. Certo, manca la carne e manca anche il sugo di pomodoro, come in tutte le varianti bianche. Tuttavia, mancano anche i cannelloni, che sono sostituiti dalle foglie di scarola. Se vi state chiedendo come realizzare i cannelloni la risposta è presto data, infatti è sufficiente selezionare le foglie più larghe e coriacee, e arrotolarle sul ripieno a mo’ di involtino. La cottura avviene al forno per circa un quarto d’ora. Anche il ripieno è particolare, infatti viene realizzato con le foglie più minute della scarola, che vengono sbollentate, tritate e cotte in padella su un soffritto di cipolle.

Ricette insalate particolari ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (2 Recensioni)
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