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Porcini sott’olio, un lungo piacere

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Porcini sottolio
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 20 min
cottura
Cottura: 5 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4.5/5 (4 Recensioni)

Niente batte la gioia di una passeggiata nei boschi durante la stagione dei funghi, soprattutto quando il prezioso bottino è rappresentato dai deliziosi funghi porcini. La raccolta dei funghi è una passione che unisce il contatto con la natura all’arte culinaria, e in Italia, questa tradizione è profondamente radicata. Non è un caso che l’Italia sia rinomata per la sua abilità nell’interpretare il porcino in cucina.

L’idea di esplorare il tema dei funghi porcini sott’olio mi è venuta dopo una fortunata escursione nei boschi in compagnia di zia Luisa e Bruno, due appassionati ricercatori di funghi porcini. Il loro entusiasmo per la raccolta dei funghi era contagioso, e dopo aver riempito un cestino con i prelibati porcini, ci siamo chiesti come potessimo preservare al meglio questi tesori culinari. La risposta è stata evidente: preparare dei deliziosi funghi porcini sott’olio!

La Zia Luisa è senza dubbio un’esperta nel campo della raccolta e della preparazione dei funghi porcini. Conosce i boschi e i loro segreti come pochi altri, e il suo amore per la natura e la cucina rende ogni escursione alla ricerca di funghi un’esperienza indimenticabile

Ricetta porcini sott'olio

Preparazione porcini sott'olio

Come fare i funghi porcini sott’olio?. Per la preparazione della ricetta dei funghi porcini sott’olio dovete partire dalla materia prima. Pulite con cura i porcini dai residui di terra prima con lo spazzolino e poi con un panno umido, lasciate interi quelli molto piccoli e tagliate a fette spesse nel senso della lunghezza i più grossi. Non lavate i porcini.

Versate in una casseruola a fondo spesso l’aceto, aggiungete un litro di acqua, il pepe, gli spicchi di aglio sbucciati e tagliati a metà, le foglie di alloro lavate e una presa di sale. Appena il liquido bolle, tuffatevi i funghi sia interi sia a fette e scottateli per 5 minuti. Toglieteli dal recipiente con un mestolo forato, stendeteli su un canovaccio, copriteli con un telo e lasciateli asciugare per un giorno.

Sistemate i funghi nei vasi, mettendoli con il lato tagliato verso la parete, per ottimizzare lo spazio, e facendo attenzione a non romperli.

Battete con delicatezza i vasi sul tavolo, in modo da non lasciare spazi vuoti, e riempiteli con l’olio. Chiudeteli ermeticamente, avvolgeteli in canovacci, sistemateli in una pentola, copriteli di acqua fino a superarli di 4-5 cm e sterilizzateli per 20 minuti. Fate raffreddare, etichettate i vasi e riponete in un luogo buio, fresco e asciutto. Lasciateli riposare per un mese prima di aprirli. Una volta aperto il vasetto vanno consumati nel giro di pochi giorni.

Ingredienti porcini sott'olio

  • Per 3 vasi da mezzo litro
  • 1 kg porcini
  • 1/2 lt aceto di riso
  • 2 spicchi di aglio
  • 3/4 foglie di alloro
  • 1 cucchiaio di pepe nero in  grani
  • 1/2 lt olio extravergine di oliva
  • q.b. sale e grani di pepe nero

I funghi porcini sott’olio sono una delizia gastronomica italiana amata da molti per il loro sapore ricco e autentico. Questi prelibati funghi, noti anche come Boletus edulis, vengono accuratamente conservati in olio d’oliva, acquisendo così una profondità di sapore unica che li rende un ingrediente versatile in cucina. In questo articolo, esploreremo la storia e i metodi di preparazione di questi funghi sott’olio e scopriremo come possono essere utilizzati per arricchire i vostri piatti.

Porcini sott’olio: consigli sulla pulitura

La pulitura dei funghi porcini sott’olio è un passaggio fondamentale per garantire la qualità e la sicurezza degli stessi. Ecco alcuni consigli per una corretta pulizia:

  • Rimuovere la terra: La parte terminale del fungo spesso è coperta di terra. Utilizza un coltellino o uno spazzolino a setole morbide per rimuovere delicatamente la terra dalla superficie del fungo. Assicurati di farlo con cura per evitare di danneggiare il fungo.
  • Separare le teste dai gambi: Per separare le teste dei funghi dai gambi, afferra il gambo con una mano e la testa con l’altra. Ruota entrambi in direzioni opposte con delicatezza finché si separano. Questo ti permette di lavorare meglio con le due parti.
  • Verificare l’integrità: Dopo aver separato le teste dai gambi, esamina attentamente le teste dei funghi per individuare eventuali parti ammaccate o meno sane. Taglia via queste parti se presenti, assicurandoti di avere solo la parte migliore del fungo.
  • Pulizia ulteriore con uno straccetto inumidito: Dopo aver rimosso la terra e le parti indesiderate, puoi strofinare delicatamente l’intera superficie del fungo con uno straccetto inumidito. Questo aiuterà a rimuovere eventuali residui di terra rimasti e ad assicurare che i funghi siano completamente puliti.
  • Taglio a fette: Adagia la testa del fungo sul tagliere con il lato rivolto verso l’alto. Utilizza un coltello affilato e appuntito per tagliare le fettine di uguale spessore. Tieni presente che il gambo potrebbe essere meno sodo della testa, quindi potresti tagliarlo leggermente più spesso se lo desideri.

Ricorda di lavare sempre le mani prima di manipolare i funghi e di utilizzare utensili puliti. Inoltre, è importante risciacquare accuratamente i funghi con acqua corrente solo se necessario, poiché l’acqua in eccesso può compromettere la consistenza e il sapore dei funghi. Seguendo questi passaggi, otterrai funghi porcini puliti e pronti per essere preparati e conservati sott’olio.

Conservazione dei funghi porcini sott’olio

Conservare i porcini sott’olio è un modo eccellente per mantenere il loro sapore originale e gustarli quando ne hai voglia. Ecco alcune considerazioni aggiuntive sulla conservazione sott’olio dei funghi porcini:

  • Scelta dell’olio: La scelta dell’olio è fondamentale per il risultato finale. È consigliabile utilizzare un olio di alta qualità, come l’olio extravergine di oliva, che conferirà ai funghi un sapore ricco e aromatico. Puoi anche arricchire l’olio con erbe aromatiche come rosmarino, timo o pepe nero per aggiungere ulteriori sfumature di gusto.
  • Sterilizzazione dei vasi: Prima di riempire i vasi con i funghi e l’olio, assicurati che i vasi siano perfettamente puliti e sterilizzati. Questo aiuta a prevenire la contaminazione e l’insorgenza di muffe o batteri indesiderati.
  • Asciugatura dei funghi: Prima di immergere i funghi nell’olio, assicurati che siano completamente asciutti (se li hai lavati velocemente!). L’acqua può causare la crescita di muffe nell’olio, quindi è importante che i funghi siano privi di umidità residua.
  • Conservazione a temperatura adeguata: Una volta preparati i vasi di funghi sott’olio, chiudili ermeticamente e conservali in un luogo fresco e buio. La temperatura ideale per la conservazione è intorno ai 10-15 gradi Celsius. In questo modo, i funghi dovrebbero conservarsi per diversi mesi, se non addirittura un anno o più, mantenendo il loro sapore e la loro consistenza.
  • Sicurezza alimentare: E’ importante essere sicuri della commestibilità dei funghi raccolti. I funghi possono essere pericolosi se non identificati correttamente, quindi se non sei un esperto, è meglio chiedere aiuto a qualcuno che lo è o acquistare funghi da fonti affidabili.

Storia e Origini dei funghi porcini sott’olio

La storia e le origini dei funghi porcini sott’olio sono radicate nella lunga tradizione culinaria italiana, che ha abbracciato il desiderio di conservare il gusto autentico dei funghi porcini per tutto l’anno. Questo prelibato metodo di conservazione è stato sviluppato nei secoli e ha reso possibile godere dei sapori della stagione dei funghi anche quando questi non erano più freschi e disponibili.

L’arte di conservare i funghi in olio d’oliva ha origini antiche e può essere fatta risalire a civiltà come gli antichi Romani e gli Etruschi, che erano noti per la loro abilità nella conservazione dei cibi. Tuttavia, la pratica si è diffusa e ha evoluto nel corso dei secoli, specialmente nelle regioni dell’Italia dove la raccolta di funghi era una parte significativa della cultura alimentare.

L’uso dell’olio d’oliva extravergine nella conservazione dei funghi è diventato la scelta predominante per vari motivi. L’olio d’oliva non solo aggiungeva un sapore ricco e aromatico ai funghi, ma era anche un ottimo mezzo per prevenire la crescita di batteri e muffe che potrebbero causare il deterioramento del cibo. Questo rendeva possibile la conservazione dei funghi per periodi prolungati senza l’uso di conservanti chimici.

In Italia, i funghi porcini, con il loro sapore terroso e carnoso, sono stati una scelta naturale per essere conservati sott’olio. Questi funghi sono ampiamente apprezzati per la loro prelibatezza e sono spesso considerati tra i migliori funghi commestibili al mondo. La loro versatilità in cucina li rende adatti a una vasta gamma di preparazioni, da piatti di pasta a antipasti e persino piatti principali come risotti e stufati.

I metodi di preparazione dei funghi porcini sott’olio sono stati tramandati di generazione in generazione, spesso all’interno delle famiglie. Questo passaggio di conoscenze ha contribuito a mantenere viva la tradizione e a preservare l’autenticità dei sapori.

Oggi, la tradizione dei funghi porcini sott’olio continua a prosperare in Italia e in molte altre parti del mondo dove i funghi porcini sono apprezzati. La preparazione artigianale è ancora una pratica comune, ma è stata anche adottata da piccole aziende alimentari e ristoranti che producono e commercializzano questi prelibati funghi in olio per un pubblico più ampio.

I funghi porcini sott’olio rappresentano un legame tra il passato e il presente, unendo la passione per i sapori tradizionali con la creatività in cucina. Questi deliziosi funghi sott’olio rimangono una testimonianza della ricca eredità culinaria dell’Italia e della capacità umana di preservare e apprezzare il gusto autentico dei prodotti locali.

La raccolta consapevole dei funghi porcini: una passione con responsabilità

La raccolta dei funghi porcini è una delle attività più affascinanti per chi ama la natura e la buona cucina. Tuttavia, è importante esercitarla con consapevolezza e responsabilità per evitare rischi per la salute e danni agli ecosistemi fungini. In questa guida, condivideremo alcuni preziosi consigli per una raccolta sicura e rispettosa dell’ambiente.

Prima di immergervi nella raccolta, prendetevi il tempo di conoscere i funghi porcini in modo approfondito. Questi funghi prelibati sono caratterizzati da un cappello marrone, un gambo robusto e un anello sul gambo. Studiate le loro caratteristiche distintive e familiarizzatevi con le possibili confusioni con funghi velenosi.

L’osservazione è una delle abilità chiave nella raccolta dei funghi porcini. Prima di raccogliere un fungo, esaminatelo attentamente. Evitate funghi troppo giovani o troppo vecchi, poiché potrebbero essere più difficili da identificare correttamente.

Utilizzate sempre un coltello affilato per raccogliere i funghi porcini. Tagliate delicatamente il fungo alla base del gambo senza danneggiare il micelio sottostante. Evitate di strappare i funghi, poiché questo danneggerebbe l’intero organismo fungino.

Un trucco per verificare la commestibilità dei funghi porcini è tagliare un piccolo pezzo del gambo e osservare se si scurisce gradualmente. I porcini commestibili dovrebbero mostrare questo cambiamento di colore.

Quando partite per la raccolta, non dimenticate di portare con voi una guida fungina o un’app specializzata. Questo strumento vi aiuterà a confermare l’identità dei funghi che raccogliete e a evitare errori costosi.

Se avete anche il minimo dubbio sulla specie di un fungo, lasciatelo dov’è. Anche piccole quantità di funghi velenosi possono causare seri problemi di salute, quindi è meglio essere prudenti.

Dopo la raccolta, conservate i funghi in un cestino o un sacchetto traspirante per evitare che diventino viscidi o marciscano. Ricordate di cucinare sempre i funghi prima di consumarli, poiché la cottura distrugge eventuali tossine presenti.

La raccolta dei funghi porcini è un’attività meravigliosa che può unire la passione per la natura e la gastronomia. Ma la responsabilità è fondamentale. Rispettate le norme locali, evitate aree inquinate e cercate assistenza medica immediata in caso di avvelenamento. Con questi accorgimenti, potrete godere appieno di questa straordinaria esperienza in tutta sicurezza.

Nelle mie conserve non manca quasi mai l’alloro

Nel mondo della cucina e della conservazione alimentare, ci sono alcuni ingredienti che si distinguono per la loro versatilità e il loro contributo unico ai sapori. Uno di questi ingredienti è l’alloro, una pianta aromatica dalle foglie verdi scure e profumate. Per chi ama preparare conserve casalinghe, l’alloro è spesso un elemento irrinunciabile. In questo articolo, esploreremo il motivo per cui l’alloro è così amato nelle conserve alimentari e come può essere utilizzato per arricchire una vasta gamma di piatti.

L’alloro, noto anche come Laurus nobilis, è una pianta aromatica originaria dell’area del Mediterraneo. Le sue foglie hanno un aroma distintivo che è una combinazione di agrumi, pino e menta, con un tocco di dolcezza. Questo aroma unico è ciò che rende l’alloro così apprezzato in cucina.

L’uso principale dell’alloro nelle conserve alimentari è quello di aggiungere profondità e complessità ai sapori. Ecco alcune delle ragioni per cui l’alloro è così prezioso nelle conserve:

Le foglie di alloro non sopraffanno gli altri ingredienti, ma invece aggiungono un sottile strato di aromi che eleva il sapore generale del cibo conservato. Questo le rende ideali per piatti in cui si desidera un tocco aromatico senza dominare il gusto principale.

L’olio essenziale presente nelle foglie di alloro è noto per le sue proprietà antimicrobiche e antibatteriche. Questo significa che l’alloro può aiutare a preservare gli alimenti in modo naturale, contribuendo a prevenire la crescita di batteri e muffe.

L’alloro è incredibilmente versatile e si abbina bene a una vasta gamma di ingredienti. È adatto per conserve di pomodoro, sott’oli, sott’aceti, salse e persino carne in scatola. La sua presenza può migliorare il sapore di molte preparazioni casalinghe.

Oltre alle conserve, l’alloro può essere utilizzato in molti altri modi in cucina:

  • Brodi e Zuppe: Le foglie di alloro sono un classico ingrediente nei brodi e nelle zuppe, aggiungendo un tocco di profondità e aromaticità.
  • Marinature: L’alloro è un ottimo componente per marinature di carne e pesce, contribuendo a insaporire e aromatizzare i cibi.
  • Piatti di Carne: È spesso utilizzato in piatti di carne come brasati e stufati per migliorare il sapore e ridurre il grasso.
  • Salse: Aggiungere una foglia di alloro alle salse può conferire loro un sapore più complesso.

L’alloro è un ingrediente prezioso nelle conserve casalinghe e in cucina in generale. Le sue foglie aromatiche aggiungono un tocco di eleganza e profumo a una vasta gamma di piatti, dalle conserve alle zuppe, dai piatti di carne alle salse. Quindi, se state considerando di arricchire le vostre conserve con un pizzico di magia aromatica, l’alloro potrebbe essere proprio ciò che fa al caso vostro. Con il suo sapore sottile e le sue proprietà naturali di conservazione, l’alloro è un alleato prezioso in cucina che non dovrebbe mai mancare nella vostra dispensa.

Non confondiamolo con il Lauroceraso

Va notato che l’alloro non dovrebbe essere confuso con il lauroceraso (Prunus laurocerasus), che ha un aroma di mandorla amara. L’alloro, al contrario, ha un profumo distintivo che è una combinazione di agrumi, pino e menta con una nota dolce.

Mentre l’alloro è ampiamente utilizzato nelle cucine di tutto il mondo, alcune fonti indicano che in alcune cucine indiane viene considerato un equivalente della cannella, sebbene le foglie di alloro non siano utilizzate nei curry. La sua versatilità è indiscutibile, ed è un tesoro culinario che arricchisce innumerevoli piatti in tutto il globo. In definitiva, l’alloro è un ingrediente che, per le sue straordinarie qualità culinarie, non dovrebbe mai mancare nelle cucine di casa.

Ricette con funghi ne abbiamo? Certo che si!

4.5/5 (4 Recensioni)
Riproduzione riservata

2 commenti su “Porcini sott’olio, un lungo piacere

  • Dom 12 Feb 2023 | Enrico ha detto:

    Io li metto sempre così senza però sterilizzare rischio?

    • Dom 12 Feb 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

      Enrico la sicurezza completa contro il botulino si ha con la sterilizzazione. Credo che sia indispensabile.

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