
Tanghulu, lo snack dolce cinese a base di frutta caramellata

Tanghulu, un modo diverso di intendere la frutta glassata
Vi presento il tanghulu, uno dei dolci cinesi meno conosciuti ma allo stesso tempo più buoni. Dal punto di vista gastronomico si tratta di uno spiedino di frutta ricoperta da uno sciroppo molto denso, a tal punto da solidificarsi e creare uno strato croccante.
Il tanghulu si fa apprezzare per la sua semplicità, di fatto si prepara con una manciata di ingredienti. In secondo luogo è amato per il gradevole contrasto che crea tra la croccantezza della superficie e la morbidezza della parte interna. Stesso discorso per il gusto: alla dolcezza del caramello fa da contraltare la lieve acidità della frutta. Ovviamente quest’ultima peculiarità dipende dalla frutta impiegata.
Potete preparare il tanghulu in occasione di eventi a tema cinese, piuttosto che per i pranzi e le cene ispirate alla cucina cinese. Vanno bene anche per l’alimentazione di tutti i giorni, anche perché si preparano in pochi minuti, sono nutrienti e relativamente poco calorici.
Ricetta tanghulu
Preparazione tanghulu
- Per preparare il tanghulu seguite questo procedimento. Lavate la frutta e asciugatela alla perfezione, non ci deve essere nemmeno un po’ di umidità sulla superficie.
- Tagliate la frutta grossa (ad esempio le arance) a fettine piccole. La frutta piccola, invece, lasciatela così com’è.
- Infilzate la frutta su un bastoncino, o su uno spiedini di legno.
- In una pentola versate l’acqua e lo zucchero. Accendete e “cuocete” a fiamma media senza mescolare. Quando l’acqua ha raggiunto una temperatura di 150 gradi spegnete la fiamma. Dovreste aver ottenuto così uno sciroppo incredibilmente denso e simile al caramello.
- Immergete gli spiedini di frutta in questa specie di sciroppo caramellato e ruotateli affinché la frutta venga ricoperta per intero.
- Fate sgocciolare la frutta e ponetela sulla carta da forno.
- Attendete che lo sciroppo caramellato si solidifichi e servite.
Ingredienti tanghulu
- 200 gr. di frutta fresca
- 300 gr. di zucchero semolato
- 100 ml. di acqua naturale
- 1 cucchiaio di succo di limone
Quale frutta utilizzare?
La scelta degli ingredienti del tanghulu (spiedini di frutta caramellata) merita un capitolo a parte. Formalmente va bene qualsiasi tipo di frutta, sebbene nella pratica andrebbe utilizzata solo frutta di piccolo calibro. In tal modo si può infilzare sugli spiedini da intera, massimizzando l’effetto visivo. Il riferimento è in particolare alle fragole, ai mirtilli e ai lamponi. Questi frutti garantiscono una perfetta combinazione tra note zuccherine e note acidule, inoltre sono anche tendenzialmente morbidi e quindi favoriscono il contrasto con la copertura a base di sciroppo. Ovviamente si possono utilizzare anche frutti più grandi, come le arance. In questo caso, però, vanno tagliati a pezzi piccoli (larghi non più di 3 cm).
Il tanghulu tradizionale vede come protagonista il biancospino. Con questo nome si intende il frutto della pianta Crataegus Pinnatifida, che spicca per la texture rugosa, arricchita da minuscole punte e per il colore acceso. Il biancospino vanta un sapore piuttosto acidulo, che lo rende perfetto per essere rivestito dal sottile strato di sciroppo che caratterizza il tanghulu.
Uno sciroppo particolare per il tanghulu
L’altro protagonista della ricetta del tanghulu è lo sciroppo. Come abbiamo già visto si tratta di uno sciroppo incredibilmente denso che assomiglia quasi al caramello per sapore, consistenza e aspetto. Pensate che il rapporto tra zucchero e acqua è di 3 a 1, laddove lo sciroppo più corposo non va oltre il rapporto di 1,5 a 1. Il motivo di questa “densità” risiede nella necessità di applicare uno strato sulla frutta, integrando un elemento croccante senza scomodare ingredienti più complessi o grassi.
Lo sciroppo, ad ogni modo, può essere aromatizzato. Per esempio si può aggiungere un po’ di estratto di vaniglia in modo che trasmetta una nota più dolce e delicata. Oppure potete mettere un pizzico di zenzero grattugiato in modo da favorire un contrasto tra il piccante della spezia e le note dolce-acidule degli altri ingredienti. Infine si può utilizzare un po’ di succo di limone, in tal modo il tanghulu perde in dolcezza e guadagna in acidità.
Uno sguardo ai dolci cinesi
La cucina cinese è una delle più complesse in assoluto. Eccelle nei secondi, ma non lascia a desiderare nemmeno quando si tratta di dolci. Ad esempio potete assaporare i mooncakes (nome originale “yuebing”), ovvero delle piccole torte farcite tipiche delle festività autunnali, realizzate con pasta di fagioli rossi, semi di loto o tuorlo d’uovo salato.
Troviamo poi i tangyuan, ovvero delle palline di riso ripiene di pasta di sesamo nero o fagioli dolci, servite in una zuppa calda. Sono da gustare anche i mochi (in cinese Nuomici), ispirati ai mochi giapponesi ma con ripieni che spaziano dalla crema di arachidi alla pasta di fagioli dolci.
Infine troviamo i ba si di guo, ovvero dei pezzetti di patata dolce immersi in un caramello che, a contatto con l’aria, diventa croccante.
FAQ sul tanghulu
Quanta acqua e quanto zucchero occorrono per lo sciroppo?
Per preparare uno sciroppo base il rapporto più comune è di 1 a 1, ovvero 100 gr. di zucchero per 100 ml. di acqua. Per uno sciroppo più denso, utile per caramellare o conservare la frutta, si può aumentare la quantità di zucchero (ad esempio 150 grammi per 100 ml. di acqua). In questo caso lo sciroppo deve essere molto denso, quasi come un caramello, dunque il rapporto è di 2 a 1 a favore dello zucchero.
Come aromatizzare lo sciroppo?
Lo sciroppo può essere aromatizzato aggiungendo scorza di agrumi (limone e arancia), vaniglia, cannella, zenzero, anice stellato, lavanda e erbe fresche come menta e rosmarino. Se si desidera uno sciroppo molto intenso si dovrebbero immergere le spezie e gli aromi mentre lo sciroppo è ancora caldo, per poi lasciarli in infusione per qualche ora prima di filtrarlo.
Cos’è il tanghulu?
Il tanghulu è uno snack tradizionale cinese composto da frutta infilzata su uno spiedino e ricoperta da uno strato solido di sciroppo di zucchero caramellato. Viene preparato principalmente con biancospino cinese, ma anche con fragole, uva e altri frutti. Esprime un bel contrasto tra la dolcezza del caramello e l’acidità della frutta, risultando croccante all’esterno e succoso all’interno.
Quali sono i dolci cinesi più famosi?
Tra i dolci cinesi più famosi ci sono i mooncakes (tortine ripiene di pasta di fagioli rossi o crema d’uovo), i tangyuan (palline di riso glutinoso in sciroppo dolce), i baozi dolci (panini soffici ripieni di crema o sesamo), i nian gao (torta di riso appiccicosa per il Capodanno) e il mango pudding, un dessert a base di mango e latte di cocco.
Ricette di dolci esteri ne abbiamo? Certo che si!
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