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Cavolfiore gratinato al forno, una ottima ricetta valdostana

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Cavolfiore gratinato al forno
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 00 ore 50 min
cottura
Cottura: 00 ore 40 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (1 Recensione)

Cavolfiore gratinato alla valdostana, una delizia per l’inverno

Il cavolfiore gratinato alla valdostana è un piatto tradizionale che riconcilia con i sapori autentici. E’ un vanto della cucina regionale, ma è molto apprezzato anche al di fuori del confini della Valle d’Aosta. Viene consumato d’inverno, quando il cavolfiore è di stagione e si avverte la necessità di un piatto caldo, gustoso e semplice.

La ricetta è molto facile da realizzare, infatti basta bollire il cavolo ridotto a cimette e cuocerlo con una fonduta a base di fontina, uova e latte. Si ottiene così una sorta di sformato morbidissimo, che delizia a ogni boccone. Anche l’aspetto, pur nella sua rusticità, non lascia a desiderare, infatti appare come un gratin delicato dalla tonalità dorata, arricchito da macchie scure solo all’apparenza frutto della carbonizzazione.

Vi consiglio di preparare il cavolfiore alla valdostana quando volete riservare ai vostri commensali un piatto della tradizione locale, oppure quando avvertite il bisogno di una pietanza rustica e dal sapore genuino. Se questo piatto viene associato al pane tostato e a un calice di vino bianco disegna un’esperienza gustativa di primo livello.

Ricetta cavolfiore gratinato

Preparazione cavolfiore gratinato

  • Per preparare il cavolfiore alla valdostana iniziate pulendo il cavolfiore e riducendolo a cimette di dimensioni medie.
  • Poi lessatelo in abbondante acqua salata fino a quando non diventa tenero (ma non esagerate). Infine scolatelo e mettetelo da parte.
  • Tagliate via la costa della fontina e fatela a dadini. Trasferite i dadini di fontina in una ciotola e sommergeteli con il latte, facendoli riposare così per tutta la notte. Questo accorgimento permette di ottenere una fonduta liscia e omogenea.
  • In un pentolino scaldate il burro a fiamma bassa, unite la fontina ammollata insieme a 150 ml. del latte impiegato per l’ammollo. Mescolate in continuazione fino a quando il formaggio non si è sciolto.
  • Unite i tuorli d’uovo uno per volta, continuando a mescolare fino ad ottenere una crema liscia e morbida.
  • Imburrate delle terrine per porzioni singole, o in alternativa una pirofila grande.
  • Trasferite le cimette di cavolfiore e copritele con la fonduta.
  • Infine cuocete a 180 gradi per 10 minuti. La superficie deve essere dorata e la fonduta molto calda e filante.

Ingredienti cavolfiore gratinato

  • 300 gr. di fontina
  • 1 cavolfiore (circa 700-800 gr.)
  • 400 ml. di latte senza lattosio
  • 50 gr. di burro chiarificato
  • 6 tuorli d’uovo
  • q. b. di sale
  • q. b. di pepe nero

Una fonduta speciale per questa ricetta a base di cavolfiore gratinato

Vale la pena parlare della fonduta, che è il vero punto di forza di questo cavolfiore gratinato alla vandostana. La fonduta è realizzata con il latte, le uova e la fontina. Il latte garantisce morbidezza e dolcezza, mentre le uova donano omogeneità e un grado di densità piacevole. La fontina, invece, propone il suo classico sentore erbaceo e di latte, d’altronde stiamo parlando di uno dei formaggio più apprezzati della tradizione casearia italiana.

La fontina viene prodotta utilizzando il latte intero vaccino crudo, proveniente da mucche alimentate con foraggi freschi o fieno di montagna. Dopo la mungitura il latte viene cagliato ad una temperatura elevata. La cagliata ottenuta viene poi rotta in grani piccoli, infine la massa viene cotta, pressata in stampi e fatta stagionare in spazi ad elevata umidità per almeno tre mesi.

La fontina è un formaggio DOP di assoluta qualità e genuinità, infatti è ricco di proteine, calcio e vitamine A e B2. Apporta circa 350 calorie per 100 grammi, in ragione di ciò va consumato con moderazione.

Cavolfiore gratinato al forno

Cavolfiore al forno alla valdostana: un focus su questo ortaggio

E’ bene spendere qualche parola anche sul cavolfiore, che in questa come in tante altre ricette funge da protagonista. E’ un ortaggio popolare in grado di dare vita a piatti raffinati, che spicca per il suo sapore neutro e rustico allo stesso tempo, oltre che per la morbidezza. Il cavolfiore si abbina a molti ingredienti, non ultimo ai latticini.

Il cavolfiore si difende bene anche sul piano nutrizionale. Tanto per cominciare è ricco di fibre, sostanze che favoriscono la digestione e il senso di sazietà. Contiene anche elevate quantità di vitamina C, fondamentale per il sistema immunitario e vitamine del gruppo B, importanti per il metabolismo energetico. Si rivela inoltre una buona fonte di antiossidanti, tra cui il sulforafano, noto per le sue proprietà antitumorali. Infine è ricco di minerali come potassio, calcio e fosforo, che contribuiscono alla salute cardiovascolare e ossea.

Come impreziosire il cavolfiore gratinato alla valdostana

Il cavolfiore gratinato alla valdostana è buono così come si trova, tuttavia può essere arricchito con qualche erba aromatica da inserire mentre si prepara la fonduta. In particolare vi suggerisco il timo, l’origano e il dragoncello.

Il timo emana un aroma intenso e leggermente agrumato che si sposa perfettamente con il sapore delicato del cavolfiore. L’origano trasmette invece note erbacee e pungenti tali da bilanciare il gusto del cavolfiore, rendendolo allo stesso tempo più vivace e aromatico.

Infine il dragoncello spicca per il sapore dolce che ricorda vagamente l’anice, dunque è perfetto per arricchire il cavolfiore in ricette semplici o nelle preparazioni più complesse.

FAQ sul cavolfiore gratinato

A cosa fa bene il cavolfiore?

Il cavolfiore è ricco di vitamine C e K, oltre a fibre e antiossidanti. Favorisce la digestione, rafforza il sistema immunitario e contribuisce alla salute delle ossa. Inoltre è povero di calorie ed è utile per regimi alimentari equilibrati e per la prevenzione di malattie croniche.

Cosa fare per non far puzzare il cavolfiore?

Per ridurre l’odore del cavolfiore durante la cottura si può aggiungere all’acqua una fetta di limone, una foglia di alloro o un cucchiaio di aceto. È utile cuocere il cavolfiore in una pentola scoperta per favorire la dispersione dei composti solforati responsabili dell’odore.

Con cosa abbinare il cavolfiore?

Il cavolfiore si abbina bene con spezie come curry, cumino e paprika, oltre che con formaggi come il Parmigiano o il Pecorino. Si sposa anche con pancetta, noci, mandorle, legumi e salse leggere. È un ortaggio molto versatile e adatto a zuppe, gratin e insalate.

Quando è il tempo del cavolfiore?

Il cavolfiore è di stagione durante l’autunno e l’inverno, tipicamente da ottobre a marzo. In questo periodo raggiunge il massimo del sapore e della qualità, risultando più economico e ricco di nutrienti rispetto ad altri periodi dell’anno.

Ricette con il cavolfiore ne abbiamo? Certo che si!

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