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Ghiaccioli al rabarbaro e yogurt, un’idea per l’estate

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Ghiaccioli al rabarbaro e yogurt
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (20 Recensioni)

Ghiaccioli al rabarbaro e yogurt al pepe rosa, diversi dai classici ghiaccioli

I ghiaccioli al rabarbaro e yogurt al pepe rosa sono una magnifica idea per l’estate. Si ispirano ai classici ghiaccioli, rispetto ai quali impongono un procedimento più complesso per ottenere un aspetto e un sapore davvero peculiari. L’aspetto sorprende come si può notare dalla foto, infatti ciascun ghiacciolo è formato da più strati in cui si rincorrono il bianco e il rosso-fucsia. Stesso discorso per il sapore grazie ad una lista di ingredienti ricca e fuori dal comune per gelati e ghiaccioli.

Il riferimento è soprattutto al rabarbaro. Stiamo parlando di un vegetale apprezzato per i suoi sentori aromatici e amarognoli, che ben si adattano anche nelle ricette dolci. In questo caso il rabarbaro viene caramellato un po’ nello zucchero per poi essere frullato. Il rabarbaro vanta anche eccellenti proprietà nutrizionali. Tanto per cominciare è diuretico e digestivo, vista l’abbondanza di fibre e di acqua. E’ anche ricco di antiossidanti, sostanze che aiutano a prevenire il cancro e rallentano l’invecchiamento. Il riferimento è soprattutto alle antocianine, responsabili del colore rosso-fucsia. L’apporto calorico del rabarbaro, come quello dei vegetali della medesima specie, è molto basso e pari a 21 kcal per 100 grammi.

Ricetta ghiaccioli al rabarbaro

Preparazione ghiaccioli al rabarbaro

Per preparare i ghiaccioli al rabarbaro e yogurt al pepe rosa procedete in questo modo. Versate in una ciotola in metallo capiente i tuorli e 100 grammi di zucchero, poi montate con le fruste elettriche fino a ricavare una spuma chiara. In un pentolino versate il latte, la panna e la scorza grattugiata del lime ben lavato, poi riscaldate il tutto fin a raggiungere quasi il bollore.

Versate questa soluzione sui tuorli montati, mescolando con una frusta a mano. Ponete la ciotola in una pentola più grande e cuocete a bagnomaria per 6-7 minuti, mescolando spesso. Filtrate il composto con un colino, poi versatelo in una terrina e lasciate intiepidire. Ora lavate il rabarbaro, pulitelo per bene e fatelo a pezzettini.

Cuocete il rabarbaro in una pentola insieme a 50 grammi di zucchero. Infine lasciatelo intiepidire e frullatelo. Con i 50 grammi di zucchero rimasti preparate uno sciroppo, sciogliendolo in mezzo decilitro di acqua. Infine lasciate raffreddare lo sciroppo, filtratelo e mescolatelo allo yogurt. Poi integrate il pepe rosa in questa soluzione e dividete il composto in due parti: una arricchitela con il frullato di rabarbaro, mentre l’altra con lo yogurt “sciroppato” al pepe rosa.

Congelate i due composti per un’ora, poi versateli (alternandoli) in dodici stampini da ghiacciolo, mescolando sempre con lo stecco di legno. Inserite in ogni stampino lo stecco e ponete in freezer per 4 ore o più. Trascorso questo lasso di tempo sformate gli stampini e servite i ghiaccioli al rabarbaro.

Ingredienti ghiaccioli al rabarbaro

  • 300 gr. di polpa di rabarbaro
  • 5 dl. di latte intero consentito
  • 25 ml. di panna fresca consentita
  • 6 tuorli
  • 150 gr. di zucchero
  • 300 gr. di yogurt greco consentito
  • q. b. di pepe rosa
  • 1 lime non trattato.

Il ruolo della panna e del latte

La lista degli ingredienti dei ghiaccioli al rabarbaro comprende anche la panna e il latte. Questi ingredienti vanno riscaldati insieme alla scorza di lime per poi essere arricchiti con una montata di tuorli. Il composto così ottenuto rappresenta la base per il ghiacciolo, che verrà unita agli ingredienti più aromatizzanti, come il rabarbaro. Ovviamente dovrete stare attenti alle dosi per non rischiare di ottenere dei ghiaccioli che sappiano troppo di latte.

La presenza della panna e del latte rende i ghiaccioli off limits per gli intolleranti al lattosio. Tuttavia, il problema può essere facilmente aggirato utilizzando varianti delattosate, che sono quasi indistinguibili dalle controparti originali per gusto e proprietà nutrizionali. Del resto, il procedimento di delattosamento è naturale e consiste nell’integrazione dell’enzima lattasi, che scioglie il lattosio in due zuccheri altamente digeribili da chiunque.

Perché abbiamo usato lo yogurt?

Anche lo yogurt gioca un ruolo di primo piano nella ricetta dei ghiaccioli al rabarbaro. In particolare rappresenta uno dei due aromi con cui il composto originario viene arricchito. Lo yogurt va arricchito con una piccola dose di sciroppo e pepe rosa, in modo da renderlo più buono e adatto a questo tipo di preparazione. Proprio per questo è bene utilizzare uno sciroppo di per sé neutro, in grado di conferire dei sentori gradevolmente aciduli. Per esempio, in questo caso va bene il classico yogurt greco.

Ghiaccioli al rabarbaro e yogurt

Tra le altre cose, lo yogurt greco è molto nutriente ed ha un apporto calorico minimo, pari a 60 kcal per 100 grammi. Inoltre è ricco di vitamina D (che giova al sistema immunitario), di proteine e di calcio, che fortifica ossa e denti. Anche lo yogurt greco contiene il lattosio, quindi se soffrite di intolleranza a questo elemento vi basterà sostituirlo con una variante delattosata, presente in tutti i supermercati.

Come preparare i ghiaccioli al rabarbaro?

E’ difficile preparare i ghiaccioli al rabarbaro e yogurt al pepe rosa? In realtà no, il procedimento è solo un po’ laborioso in quanto è necessario preparare ben tre composti: uno che funge da base e due che fungono da strati “aromatizzanti”. Il composto base è realizzato con una bella montata di tuorli, unita a una soluzione di latte, panna e scorza di lime. A seguire si realizza un composto a base di rabarbaro caramellato e ridotto in purea. Infine, si prepara un altro composto a base di yogurt, sciroppo e pepe rosa.

La fase più complicata è solo il trasferimento dei composti negli stampini. Per ciascuno stampino, infatti, è necessario porre il primo composto come base per poi alternare gli altri due. Lo scopo è di creare un ghiacciolo all’apparenza multistrato, che regali sentori differenti ad ogni morso. La stabilizzazione, infine, avviene in freezer e dura solo qualche ora.

Ricette di ghiaccioli ne abbiamo? Certo che si!

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