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I pancake, come preparare e conservare questi ottimi dolci

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Il pancake, un dolce semplice e versatile

I pancake sono dei dolci di origine anglosassone, ma ormai diffusi in tutto il mondo grazie a film e serie tv americane, in cui compaiono spesso. In genere si usano un paio di pancake conditi con molto sciroppo d’acero, con burro fuso e marmellata. La diffusione dei pancake oltre i confini statunitensi si deve però anche e soprattutto alla bontà di questa preparazione, alla facilità con cui si realizza e alla sua versatilità. Infatti, sono possibili numerose varianti di pancake, che si differenziano per gli ingredienti dell’impasto e persino per il condimento. Il pancake originale è una frittella a base di farina, burro, uova, zucchero e lievito. Si mescolano questi ingredienti con una frusta a mano e si deve ottenere una pastella liquida (ma non troppo!), che in padella assume una consistenza morbida, pur mantenendo uno spessore ridotto.

E’ possibile rendere i pancake ancora più soffici e voluminosi aggiungendo un po’ di bicarbonato. Sono disponibili anche pancake per vegani, senza burro e uova, come anche pancake per chi soffre di intolleranze alimentari. In quest’ultimo caso, si utilizzano spesso delle farine alternative, che non contengono glutine. Preparare i pancake è abbastanza semplice, qualche dubbio in più ci può essere al momento della conservazione. Il timore è che possano perdere tutta la loro fragranza e buona parte del loro gusto. Dunque, come si conservano i pancake? Ebbene, le soluzioni sono numerose, quindi meglio approfondirle una per una.

Come conservare i pancake già cotti?

La necessità di conservare i pancake non riguarda solo i pancake avanzati, ma anche quelli ancora da consumare. Molti, per mancanza di tempo, preparano i pancake di sera per poterli mangiare la mattina successiva e quindi perdere meno tempo a colazione. In questo caso la conservazione in frigorifero va più che bene, a patto che si prendano due accorgimenti: attendere che siano completamente freddi e utilizzare un contenitore a chiusura ermetica. In tal modo si evita che la preparazione entri a contatto con gli odori del frigorifero, compromettendo il gusto e la sua naturale morbidezza. I pancake si conservano in frigorifero anche per tre giorni. Al momento del consumo, è sufficiente scaldarli per pochi secondi al microonde o per un minuto circa in una padella antiaderente.

Ma i pancake si conservano bene anche in congelatore. E’ evidente che in questo caso l’obiettivo sia preparare una scorta, magari per un consumo nel tempo. Anche qui è necessario prendere qualche accorgimento. Di certo vanno impiegate le classiche bustine richiudibili, e va bandita la carta d’alluminio. Quest’ultima è infatti pericolosa per il cibo e persino per l’incolumità delle persone. In primis perché tende ad attaccarsi al contenuto, in secondo luogo perché potrebbero rimanere tracce in fase di scongelamento. Come ben sapete, alluminio e microonde non vanno d’accordo, quindi fate molta attenzione. Quanto durano i pancake in congelatore? In genere durano parecchi mesi, tuttavia vi consiglio di consumarli entro due mesi, tempo limite dopo il quale tendono a perdere sapore e consistenza.

Come scongelare questo tipo di dolce?

Conservare i pancake in congelatore significa anche doverli scongelare. Ebbene, il metodo classico e certamente più sicuro prevede il trasferimento dei pancake dal frigorifero per una decina di ore prima. L’ideale sarebbe spostarli la sera dal frigorifero a temperatura ambiente, in previsione della colazione del mattino successivo. Tuttavia, ci sono metodi più rapidi, che preservano le qualità del cibo. Il metodo più utilizzato prevede l’uso del microonde. La modalità “defrost” in questo caso non è necessaria, trattandosi di una preparazione poco problematica e soprattutto sottile. In genere bastano 20-60 secondi a media potenza. Mi raccomando, non “affollate” il microonde con i pancake, infatti è bene scongelarne al massimo quattro alla volta. E’ possibile impiegare anche la padella per scongelare i pancakes. In questo caso vanno sistemati sul fondo della padella, in modo che non si sovrappongano.

Per il resto, va lasciata la fiamma molto bassa e con il coperchio ben messo. A seconda della grandezza dei pancake, sono necessari dai 2 ai 5 minuti. Anche il tostapane può essere un buon alleato, quando si tratta di scongelare i pancake. Ovviamente vanno inseriti due alla volta e non di più. Basta un paio di minuti, ma state attenti a non bruciarli in quanto la temperature di un tostapane è sempre superiore a quella della padella. Infine il forno. Esatto, il cibo può essere scongelato anche al forno. In questo caso il forno deve essere già caldo e impostato su una temperatura intorno ai 180 gradi. Il tempo di scongelamento non dovrebbe andare oltre i 10 minuti. Se volete ottenere un buon risultato avvolgete i pancake nell’alluminio,  in questo modo tratterranno la loro umidità e si manterranno molto soffici.

Come conservare l’impasto dei pancake?

E’ possibile conservare, oltre ai pancake, anche il loro impasto. D’altronde sarebbe comodo avere a disposizione una certa quantità di impasto e cuocerlo alla bisogna. Un’esigenza, questa, che riguarda anche altre preparazioni, come il pane e la pizza. Ebbene, se per queste due preparazioni l’idea è facilmente attuabile, nel caso dei pancake la questione è ben diversa. L’impasto, infatti, contiene uova e burro, degli alimenti di origine animale soggetti più degli altri ad essere contaminati da batteri.

Dunque, è sempre bene evitare di lasciare l’impasto crudo in frigorifero, a meno che non si voglia procedere con la cottura nelle successive due o tre ore. In questo caso, però, la conservazione in frigorifero parrebbe senza senso, e sarebbe priva di una reale utilità.

Tante idee davvero sfiziose

Come ho precisato a inizio articolo, i pancake piacciono anche perché sono versatili. Possono essere modificati a proprio piacimento, aggiungendo o togliendo qualche ingrediente, nonché provando condimenti sempre più sfiziosi. Anche io mi sono cimentata in questa operazione creativa, proprio per questo il sito è pieno di ricette di pancake. Alcune sono davvero interessanti, quindi vi consiglio di recuperarle.

A tal proposito, hanno riscosso un certo apprezzamento i pancake con fiocchi di latte, in cui il delizioso latticino e gli albumi montati a neve concorrono a formare l’impasto. Non stupisce, dunque, come questi pancake siano più voluminosi e ancora più morbidi. Possono essere conditi con il miele e con pezzettoni di frutta fresca. Anche il classico sciroppo d’acero può andare bene.

E che dire dei pancake di patate dolci? In questa ricetta le patate dolci concorrono all’impasto, rendendolo un po’ più irregolare e aromatico. In ogni caso è supportato dai fiocchi di avena e dalla farina di quinoa. I pancake di patate dolci si pongono a metà strada tra l’esotico e il rustico, e possono vivacizzare l’esperienza della colazione.

Ancora più estremi sono i pancake proteici di banana e cocco, che spiccano per una radicale riduzione dei carboidrati. D’altronde, la farina è sostituita dal cocco rapè e dalle banane. Il sapore è decisamente dolce, come suggerisce l’abbondante presenza della cannella.Si possono aggiungere gocce di cioccolato e dello zucchero a velo.

Se volete puntare sul classico e sui sapori rustici, vi consiglio i pancake integrali. Sono realizzati con la farina di riso integrale, che è priva di glutine ed è ricca di fibre. Per il resto, troviamo il latte, le uova, lo zucchero e un po’ di vaniglia (che non fa mai male). In linea di massima sono dei pancake leggeri per una colazione nutriente e saporita. In quanto a condimenti, potete sbizzarrirvi come meglio credete. A tal proposito, vi consiglio una confettura poco carica, una crema spalmabile o del buon miele.

Volete una ricetta alternativa? Ecco i pancakes al tè matcha blu o verde. Una ricetta che fonde due approcci tra di loro molto distanti: quello americano e quello giapponese. I pancakes sono il dolce americano per eccellenza, protagonisti della colazione a stelle e strisce.

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