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Intolleranza al riso, un disturbo molto raro ma invalidante

Intolleranza al riso

Le cause dell’intolleranza al riso

L’intolleranza al riso esiste, sebbene non sia tra le più diffuse. D’altronde, quando si parla di intolleranza alimentare, il pensiero corre a ben altre patologie, come quelle che riguardano l’assorbimento del lattosio e del glutine. I meccanismi che stanno alla base però sono i medesimi, così come le terapie disponibili. Anzi, l’unica “terapia” disponibile è proprio quella di evitare la sostanza che scatena i sintomi. Alcune volte ciò risulta semplice, come nel caso dell’intolleranza al lattosio, in cui è necessario rinunciare a latte e formaggi, consumando prodotti delattosati che si trovano facilmente in commercio. Nel caso dell’intolleranza al riso, invece, non si può fare altro che rinunciare all’alimento. Ma quali sono le cause dell’intolleranza al riso?

Ogni caso presente le sue specificità, ma è possibile individuare due cause principali: la predisposizione genetica e le condizioni di forte stress. Per inciso, lo stress può essere mentale (più raramente) o “alimentare”. Quando si consumano grandi quantità di riso, è possibile che negli individui predisposti o parzialmente predisposti, si scateni una qualche forma di intolleranza. Nella fattispecie, vi sono alcune probabilità che l’intolleranza sia temporanea. La verità è che il riso è un allergene, ovvero è un alimento che può scatenare intolleranze, sebbene sia una delle poche fonti di carboidrati a farlo. Nella stragrande maggioranza dei casi l’intolleranza al riso interessa tutte le varietà, sebbene queste possano differire in termini di gusto, proprietà nutrizionali e persino composizione biochimica. Dunque, chi soffre di questa intolleranza è chiamato a rinunciare a qualsiasi tipo di riso, bianco, integrale, rosso etc.

I sintomi dell’intolleranza al riso

Per quanto concerne i sintomi, non vi sono grandi differenze rispetto a quelli che coinvolgono le altre intolleranze alimentari. Quindi, anche in questo caso, è essenziale una diagnosi corretta e tempestiva, vista la presenza di sintomi aspecifici. I sintomi dell’intolleranza al riso possono essere ricondotti a uno spettro incredibilmente ampio di malattie. Ciò causa ritardi nella diagnosi, e la tendenza a sottovalutare il problema, riconducendolo a fattori generici come lo stress. Ad ogni modo, quali sono questi sintomi? Per la precisione possiamo dividere i sintomi in tre categorie: gastrointestinali, cutanei e sistemici.

I sintomi gastrointestinali comprendono nausea, vomito e diarrea. Si possono registrare anche difficoltà nella digestione e flatulenza, sebbene siano più rare. I sintomi cutanei comprendono invece prurito diffuso, ma particolarmente intenso in corrispondenza del collo. Nei casi più gravi si rileva anche un gonfiore alle labbra e vere e proprie eruzioni cutanee. L’aspetto dei problemi dermatologici scatenati dall’intolleranza al riso ricorda quelli scatenati dall’orticaria, ossia la comparsa di placche sopraelevate. Per quanto concerne i sintomi sistemici, essi si riducono spesso alla cefalea e alla stanchezza generalizzata. Nei casi più gravi, per fortuna molto rari, l’ingestione di riso in individui intolleranti può cagionare il pericolosissimo shock anafilattico. 

Quando dovrebbe scattare il campanello d’allarme? Di norma è bene intervenire subito quando i sintomi si protraggono per più di qualche giorno, dunque non possono essere ricondotti a una condizione di stress o a uno stato infiammatorio passeggero. Ovviamente, in caso di sintomi esclusivamente cutanei, la diagnosi parte in salita, in quanto tali disturbi sono spesso associati a forme di allergie da contatto.

riso bomba

Gli aspetti medici per questo tipo di intolleranza

Come abbiamo già accennato, i meccanismi attraverso cui l’intolleranza al riso genera i sintomi sono del tutto simili ai meccanismi che regolano gli altri tipi di intolleranze (o allergie alimentari). Semplicemente a variare è l’allergene, ovvero la sostanza che scatena le reazioni da parte dell’organismo. Quando l’organismo incontra l’allergene, in questo caso una delle proteine del riso, il sistema immunitario lo riconosce come agente patogeno o comunque dannoso. In questi casi vengono prodotti una classe di anticorpi, detti IgE. Questi a loro volta scatenano un processo infiammatorio, il cui scopo è proprio quello di eliminare il “patogeno”. In seguito il corpo produce istamina, un’altra sostanza pro-infiammatoria, che agisce spesso a livello cutaneo.

Dopo quanto tempo dall’assunzione di riso emergono i sintomi? Nelle forme più gravi la reazione è immediata e violenta. Possono passare anche poche decine di minuti dall’ingestione alla comparsa dei sintomi. In tutti gli altri casi, in genere passa qualche ora. Per quanto concerne invece il periodo di insorgenza, spesso l’intolleranza si manifesta in età pediatrica (entro i dodici anni di età). Non è raro che le prime manifestazioni si verifichino durante lo svezzamento. Nella fattispecie, l’insorgenza è graduale, dunque i genitori dovrebbero cogliere i segnali nel più breve tempo possibile, prima che l’intolleranza si manifesti con i sintomi più gravi.

Come gestire l’intolleranza al riso?

Ho già accennato all’unica terapia a disposizione degli intolleranti al riso, così come degli allergici a tutte le altre sostanze, ossia evitare la sostanza stessa. In questo caso rinunciare al riso può essere limitante, persino più limitante che rinunciare al glutine. Infatti, è possibile evitare il glutine, ma comunque continuare a mangiare pane, pizza e pasta, utilizzando farine gluten-free. Chi è intollerante al riso, invece, non ha a disposizione dei surrogati di alcun tipo. Rinunciare al riso, tra l’altro, significa privarsi di un alimento comunque nutriente, oltre che buono. Inoltre il riso è un alimento che ha un basso indice glicemico, che produce una condizione di sazietà prolungata. Eppure, è possibile convivere egregiamente con l’intolleranza al riso, basta abituarsi e seguire alcuni accorgimenti.

Puntare a fonti di carboidrati a basso indice glicemico. In questo caso il consiglio è di puntare a fonti di carboidrati che generino effetti simili al riso, dunque caratterizzati da un basso indice glicemico. A disposizione vi sono tantissimi alimenti, a partire dalle farine integrali e, perché no, anche quelle gluten-free.

Verificare che non vi siano tracce di riso nelle preparazioni industriali. Non è raro che un alimento o una preparazione acquistata al supermercato contenga tracce di sostanze che, di norma, non avrebbero nulla a che vedere. Per esempio, è possibile trovare del glutine nei formaggi spalmabili, o del lattosio nelle basi pronte. E’ una questione prettamente “industriale”, dunque verificate sempre che non vi siano tracce di riso (o di proteine di riso) negli alimenti che acquistate. Per farlo, è sufficiente leggere bene le etichette.

Informare chi cucina della propria intolleranza. Se vi trovata al ristorante, o a casa di parenti e amici, informate tempestivamente della vostra intolleranza. E’ l’unico modo per evitare contaminazioni più o meno consapevoli.

Verificare le intolleranze incrociate. E’ raro soffrire di una sola intolleranza alimentare. In genere, chi è intollerante a una sostanza è intollerante anche a tante altre. Per esempio,chi non può mangiare le mele, in genere non può mangiare nemmeno le ciliege e le pesche. Stesso discorso per i finocchi con le carote, e per le banane con i meloni. Dunque, il consiglio è di verificare la presenza di altre intolleranze, una volta che avete constatato l’esistenza di quella al riso. Spesso, essa è accompagnata da un’allergia alle altre graminacee, come i pomodori, il sedano, l’orzo e la segale.

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15 commenti su “Intolleranza al riso, un disturbo molto raro ma invalidante

  • Mar 8 Nov 2022 | Enrico Celozzi ha detto:

    Buongiorno. Io non credo di avere sviluppato una vera intolleranza al riso: mi succede che se mangio un risotto, già dai primi bocconi devo fermarmi, perché è come se mi si bloccasse la gola. E’ una cosa che somiglia al reflusso, ma in questo caso non posso più mangiare e nemmeno bere anche solo acqua, perché la gola quasi non permette il transito. Questa cosa non si verifica se, quando cucino io il risotto, riesco a curare bene la mantecatura, facendola durare a lungo. E’ come se anche una sola piccola parte di riso non perfettamente cotto mi provocasse il problema. Vi sono grati se riuscite a darmi qualche consiglio. Saluti

    • Mer 9 Nov 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

      Enrico le consiglio di rivolgersi a un allergologo o a una nutrizionista per approfondire i suoi disturbi legati al riso.

    • Gio 24 Nov 2022 | Silvia ha detto:

      Finalmente un interessante articolo su questo argomento! Si sono accorti che avevo questo problema quando ero all’asilo, ormai una quarantina di anni fa… Da allora sono stata male tantissime volte, (vomito, mal di testa, brividi, caldo e freddo che si alternano i sintomi più frequenti) perché il riso è usato in tante preparazioni industriali. Ma quando lo dico mi guardano sempre come se fosse una cosa inventata, perché è poco frequente. Ora le etichette sono molto più complete rispetto ad una volta e quindi più facile da evitare, e mi sono anche ormai abituata ad evitare i prodotti confezionati.
      Nel mio caso è associata alle graminacee

    • Lun 29 Mag 2023 | Alessandro ha detto:

      Buonasera, ho sofferto diverse volte (ma non ogni volta che lo mangio) dello stesso problema con i risotti. Le hanno poi dato spiegazioni e consigli per questa cosa?
      Grazie
      Alessandro

  • Lun 12 Dic 2022 | Alessandro Mason ha detto:

    Buongiorno,
    Sono Alessandro Mason e sono allergico al riso. Sono andato in ospedale per shock anafilattico 4 volte perchè anche la minima quantità mi fa scattare l’allergia. Per esempio non posso mangiare la maggior parte dei biscotti, ordinare gnocchi o frittura perchè a volte viene usata una piccola quantità di farina di riso nella loro preparazione. Volevo solo sapere se c’era qualcunaltro la fuori con problemi simili. (in caso mi contatti o risponda a questo commento)

    • Lun 12 Dic 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

      Alessandro buongiorno. Ci sono molte persone allergiche al riso. Non è solo.

    • Lun 26 Dic 2022 | Ragusa Bianca Venere ha detto:

      Sono Bianca Ragusa da Niscemi,CL. Da qualche anno ho notato una intolleranza al lattosio,poi alle graminacee e adesso credo di essere intollerante al riso. Ho problemi respiratori, con asma. Nessun medico ha notato queste intolleranze. Mi dovrò rivolgere a dei medici specialistici in allergologia o nutrizionista.

    • Ven 1 Set 2023 | Gloria ha detto:

      Buon giorno Alessandro, anche io credo di avere una vera e propria allergia al riso. Mi capita con tutti i tipi di riso ad eccezione di quello bianco classico per risotti.
      Quello integrale, quello che chiamano wild, quello rosso, quello nero, quello allungato asiatico. Inizio a sentire un odore particolare già quando cuoce, tipo di terra (quindi presuppongo sia un qualche metallo tipo arsenico o altri presente nel riso, non il riso in sé ) che mi dà fastidio e mi fa tossire un pochino. Al primo boccone mi sento subito fastidio al naso come se avessi la sinusite, mal di testa a livello delle tempie, tosse continua e secca, sensazione di non riuscire a respirare a pieni polmoni. Rapidamente si abbassa la pressione e mi sento gambe e braccia molli. Sensazione di svenire. Questo è iniziato da un paio d’anni, a 37. Non succede sempre, ma molto spesso con il riso sopra elencato. Finora non è mai successo con il riso per risotti classico.
      Vorrei capirci di più…

  • Dom 8 Gen 2023 | Liliana ha detto:

    Ho 75 anni e fino a 2 anni fa digerivo perfettamente il riso, poi ho cominciato ad avere vertigini e sintomi di
    Indigestione, siccome non succedeva subito dopo aver mangiato riso e’ passato del tempo prima di capire che ne era la causa , da quando mi è venuto il dubbio ho smesso di mangiarlo ed ho eliminato tutti quei alimenti che lo contengono, le vertigini sono passate. Non ho mai avuto i sintomi descritti …vomito,nausea, diarrea…solo dei giramenti di testa mi sembrava di essere su una barca durante un temporale. E quando dico che non posso mangiare riso mi guardano strano e non mi credono

    • Lun 9 Gen 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

      Non si preoccupi di cosa pensano gli altri. Se le è stata diagnosticata questa intolleranza fa bene ad evitare questa sostanza ovunque essa sia stata introdotta.

      • Sab 30 Set 2023 | Alberto ha detto:

        Sono diventato improvvisamente allergico al riso, con sintomi di soffocamento appena messo in bocca il primo boccone a l’ospedale dissero che era stress, la seconda volta soliti sintomi soffocamento doppio solonol cortisone e 24 ore di prontosoccorso minhanno rimandato a casa senza certezze
        Non ho piu mangiato riso, anche se l’adoro, non so come evitare di star male mangiandolo

        • Dom 1 Ott 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

          Mi dispiace molto sentire della tua situazione e dei sintomi che hai sperimentato dopo aver mangiato riso. È importante prendere seriamente queste reazioni allergiche, anche se possono essere confuse con lo stress inizialmente.

          Ti consiglio vivamente di cercare un’allergologo o uno specialista in allergie alimentari per ottenere una diagnosi precisa. Potrebbe essere un’allergia al riso o una reazione a qualcos’altro che contiene il riso, come condimenti o ingredienti nelle preparazioni a base di riso.

          Nel frattempo, è sicuramente una buona idea evitare il riso e tutti i prodotti contenenti riso per evitare ulteriori reazioni avverse. Assicurati di leggere attentamente le etichette degli alimenti quando fai la spesa per evitare eventuali ingredienti a base di riso nascosti.

          Ricorda che ci sono molte altre opzioni alimentari disponibili, e puoi consultare un nutrizionista per aiutarti a pianificare una dieta equilibrata senza riso. La tua salute è la priorità, quindi cerca di ottenere il supporto medico necessario per affrontare questa situazione in modo sicuro ed efficace.

  • Sab 1 Lug 2023 | Vera Mazzoni ha detto:

    Ho 75 anni e da tanto tempo avvevo sintomi di allergia intolleranza al riso che non potevo imaginare. Dolori fortissimi muscolari per tutto il corpo , fatica, diarrrea urticaria intorno al colo e altri. Grazie al dott. Mozzi che ho ho scorperto. Imaginate voi sono brasiliana.

  • Lun 8 Gen 2024 | Carla Loffredo ha detto:

    Circa 20 anni fa, ogni volta che mangiavo il riso, avevo una sensazione di soffocamento con dolore allo sterno e la bocca che si riempiva di muco. Sembravo l’interprete dell’Esorcista! Vomitavo acqua e muco come una fontana. Smisi di mangiare riso. Poi mi operai alla cistefelia e riprovai a mangiare il riso. Tutto ok, ma ora ho il problema si è ripresentato. Perchè?

    • Lun 8 Gen 2024 | Tiziana Colombo ha detto:

      Salve onestamente non sono un medico e non sono in grado di darle una risposta esaustiva.

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