Intolleranza al cioccolato, quali sono i sintomi e le cure
Intolleranza al cioccolato, un problema raro per fortuna
Sembra incredibile ma esiste anche l’intolleranza al cioccolato. Tra tutte le intolleranze alimentari quella al cioccolato è una delle più temute, soprattutto dai più golosi che potrebbero essere privati da un giorno all’altro dell’amata tavoletta. Ma non è il caso di preoccuparsi, per fortuna l’intolleranza al cioccolato è molto rara.
Capita, infatti, molto più spesso di essere sensibili a uno degli ingredienti che compongono il dolce che abbiamo mangiato come ad esempio noci, arachidi, soia, latte e coloranti; ingredienti altamente allergizzanti che molto spesso fanno parte di snack e dolci ricoperti al cioccolato che troviamo in commercio. Un ‘allergia al cioccolato, se vi consola, è molto rara mentre per molti nutrizionisti l’ allergia al cacao non esiste.
Tenete presente, però, che anche il cioccolato puro potrebbe comunque contenerne delle tracce di aromi e altre sostanze come mandorle, pistacchi e nocciole e questi possono amplificare la reazione allergica e irritare maggiormente l’organismo. E non dimentichiamoci che il cioccolato contiene un’elevata quantità nichel, perciò è da mangiare con estrema moderazione per chi è intollerante. Io mangio il cioccolato tre volte l’anno (forse!) Per me è un vero e proprio veleno. La dieta a rotazione per il recupero della tolleranza al nichel è molto restrittiva (in particolare i primi mesi). Anche il cioccolato bianco contiene nichel.
Il cioccolato fondente ne contiene 2,6 microgrammi per grammo mentre il cioccolato al latte 1,2. Il cacao in polvere ne contiene 9,8 microgrammi per grammo. Alla luce di ciò, si comprende come sia difficile, per chi ne soffre, riconoscere un’intolleranza al cioccolato, o scambiarla con qualcos’altro. E’ bene quindi indagare sulle cause, sui metodi diagnostici e sulle “cure”.
I sintomi dell’intolleranza al cioccolato
L’ intolleranza al cioccolato come si manifesta? Per quanto rara, tuttavia, l’intolleranza al cioccolato esiste e per questo è necessario trattarla. È una condizione di malessere causata da una specifica molecola, la feniletilamina. I sintomi dell’intolleranza al cioccolato appaiono in modo repentino, sono tanti e diversi e in alcuni casi possono essere così gravi da richiedere un intervento medico urgente. I sintomi più diffusi comprendono emicrania, mal di testa, cefalea, eruzioni cutanee di vario genere come orticaria, rossore della pelle, bruciore e prurito, oltre al calo della pressione sanguigna e dunque senso di stanchezza e spossatezza. Curioso che l’intolleranza al cioccolato potrebbe causare, a chi intollerante alla sostanza, disturbi mentali.
In alcuni casi, rari per fortuna, l’intolleranza al cioccolato può causare anche problematiche neurologiche. Dopo aver ingerito cioccolato, compaiono sintomi come confusione mentale e ansietà, irrequietezza e insonnia, ma anche mal di testa e incapacità di pensare con lucidità. Sono tutti effetti che indicano che il corpo sta reagendo male all’assunzione del cioccolato. I sintomi dell’intolleranza al cioccolato sono talmente vari e generici che non è facile riconoscere la causa; del resto è un problema comune a tutte le intolleranze alimentari. Sarà il medico a individuare le cause del malessere e a indicare una cura che, nella maggior parte dei casi, è una dieta a eliminazione e/o una dieta a rotazione.
Starnutire a causa del cioccolato
Di tanto in tanto emergono sintomi strani, che con maggiore difficoltà vengono ricondotti all’intolleranza al cioccolato. Alcuni intolleranti, infatti starnutiscono, o meglio vengono colti da un eccesso di starnuti nei momenti successivi all’ingerimento di cioccolato. Spesso, in concomitanza, emergono sintomi respiratori blandi ma fastidiosi, come la rinorrea, ovvero la sensazione di avere il naso tappato e che cola. Immediatamente, il pensiero corre ai pollini e alle allergie di stagione. Sicché, ci si allontana ulteriormente dalla diagnosi e quindi da un trattamento efficace dei disturbi. Una tale sintomatologia, specie se non accompagnata da problemi gastrointestinali e/o cutanei, non è del tutto rara. Soprattutto, è riconducibile a forme blande di intolleranza al cioccolato, tanto più che il decorso è sostanzialmente automatico, agevole e rapido.
Dopo i primi attimi di perplessità, e abbondanti starnuti, il tratto respiratorio superiore ritorna al tradizionale stato di quiete. Anche la rinorrea passa dopo qualche minuto o qualche ora. Conoscere questa sintomatologia è importante per far scattare i giusti campanelli d’allarme, quando necessario. Perché l’intolleranza al cioccolato può dare anche starnuti e problemi al naso? Il motivo è semplice ed è da ricercare nella feniletilamina, una sostanza che causa l’intolleranza e vanta proprietà vasoattive. In alcuni individui predisposti provoca reazioni allergiche e spossatezza simili a quelle scatenate dalla classica rinite, sia essa vasomotoria o allergica.
Come si cura questa intolleranza?
Per “curare” questo tipo di intolleranza occorre eliminare il cioccolato dalla dieta. In questo caso non significa solo “rinunciare alla tavoletta”, ma anche a tutto ciò dove il cioccolato viene utilizzato: dolci, snack etc. Dopo una prima fase di eliminazione totale dalla dieta, il medico può decidere di reintrodurre poco per volta il cioccolato in modo da ripristinare un minimo di tolleranza. Se pensate di essere intolleranti al cioccolato, rivolgetevi subito al medico per una diagnosi e concordate insieme una cura. Tenete poi a mente che ogni produttore ha la responsabilità di dichiarare chiaramente cos’è contenuto nei propri prodotti, per questo saper leggere le etichette è molto importante (anche se non abbiamo intolleranze alimentari di nessun tipo).
Il fai da te è sempre sconsigliato in medicina, e le intolleranze alimentari non fanno eccezione. Anzi, proprio in virtù della genericità dei sintomi, chi ne è affetto tende ad agire secondo pregiudizi, convinzione erronee e credenze rassicuranti. Nella migliore delle ipotesi, ciò ritarda la diagnosi e la cura, provocando comunque un danno ed esponendo l’individuo a rischi ulteriori. Rivolgetevi sempre al vostro medico curante o a un professionista.
Intolleranza vs allergia
Per concludere questo piccolo excursus sull’intolleranza al cioccolato, è bene sgomberare il campo da alcuni dubbi e operare una distinzione tra intolleranza e allergia al cioccolato. Spesso si fa confusione tra questi due disturbi, pur manifestando parecchie differenze in termini di meccanismi e di sintomatologia. L’allergia è un’affezione ben più grave, che coinvolge in modo massiccio il sistema immunitario. Inoltre, genera sintomi spesso molto gravi, che possono finanche porre in serio pericolo chi ne è affetto. Essi vanno ben oltre le reazioni gastrointestinali e cutanee, ma coinvolgono la respirazione. Chi, da allergico, ingerisce l’allergene, può subire una crisi respiratoria, accompagnata da tosse abbondante e pesante. Emergono anche gonfiori significativi alle membrane, alla lingua, alle labbra e alla gola.
E’ evidente come, in questo caso, il problema sia più serio. Anche perché può portare allo shock anafilattico e alla morte. Una condizione, questa, che richiede un intervento medico urgente e risolutivo. L’unica nota positiva è che, in caso di allergia, la diagnosi è molto più semplice, specie se si utilizzano metodi strumentali. Tali metodi indagano la risposta del sistema immunitario, e quindi spiccano per un certo grado di affidabilità.
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