Gnocco fritto tradizionale e una variante veloce
Gnocco fritto: ricetta, impasto e varianti
Lo gnocco fritto è uno dei simboli più amati dell’Emilia. Un cibo semplice che profuma di casa, feste di paese e convivialità. Portarlo in tavola significa evocare ricordi familiari e storie di comunità, che si ripetono uguali da generazioni. La sua magia sta proprio nella capacità di unire tradizione e piacere.
Ogni territorio lo chiama in modo diverso: crescentina, pinzino, torta fritta. I nomi cambiano, ma l’essenza resta la stessa. Piccoli cuscini di pasta, gonfi e dorati, da aprire e riempire con salumi e formaggi. È un piatto che non conosce tempo, capace di adattarsi sia ai pranzi in famiglia che alle tavolate delle sagre.
– Specialità emiliana con nomi diversi secondo le province. Impasto semplice, fritto in olio o strutto fino a diventare gonfio e dorato.Servito caldo con salumi, formaggi o anche con dolci e confetture. Variante veloce per chi vuole ridurre i tempi senza rinunciare al gusto.
Non si tratta solo di una ricetta, ma di un rito collettivo che celebra l’incontro. Lo gnocco fritto accompagna i brindisi con Lambrusco e il piacere di condividere. Oggi lo ritroviamo in tante versioni, dalla più tradizionale alla variante veloce ed “espressa”, pensata per chi ha poco tempo. In entrambi i casi resta un piacere autentico, da gustare caldo e fragrante.
In questo articolo scopriremo come nasce, quali sono gli ingredienti dell’impasto, come si prepara e quali abbinamenti lo rendono speciale. Un viaggio nella cultura gastronomica emiliana che sa parlare al cuore prima ancora che al palato.
Ricetta gnocco fritto
Preparazione gnocco fritto
Per la preparazione dello gnocco fritto espresso iniziate stendendo la base di pasta Exquisa, poi fatela riposare per circa 20 minuti. Intanto, preriscaldate l’olio a 185-210 gradi. Ora ricavate dalla pasta dei rettangoli di 3 o 4 cm.
Tuffateli i rettangoli nell’olio che deve essere bollente per un ottimo risultato. Assicuratevi che l’olio sia ben caldo (circa 170-180°C) prima di immergere gli gnocchi nell’olio per la frittura. Fare attenzione a non sovraccaricare la padella o la pentola con troppi gnocchi alla volta, poiché ciò potrebbe abbassare la temperatura dell’olio e causare una cottura meno uniforme.
Friggete pochi rettangoli alla volta, avendo cura di girarli spesso. Scolate e ponete sulla carta assorbente i rettangoli che avete fritto. Infine, salate come meglio credete, servite con salumi misti e qualche oliva snocciolata.
Ingredienti gnocco fritto
- 1 rotolo di base per pizza soffice consentita
- una terrina di olive snocciolate
- salumi misti (culatello; coppa; salame; etc)
- q. b. di olio di arachide o girasole per friggereun pizzico di sale.
Gnocco fritto: ricetta tradizionale e varianti
Lo gnocco fritto racconta l’Emilia con il suo profumo caldo e la croccantezza che fa festa. Qui lo presentiamo in versione “espresso”: una preparazione rapida che riduce i tempi, mantenendo il piacere del morso. L’idea è portare in tavola lo stesso spirito della ricetta tradizionale, con una gestione più agile di impasto, riposo e cottura.
Molti cercano “ricetta dello gnocco fritto”, “gnocchi fritti ricetta”, “gnocco fritto ricetta originale”. Altri chiedono “come si fa lo gnocco fritto” o vogliono capire differenze tra gnocco fritto modenese e gnocco fritto reggiano. In queste righe trovi risposte chiare: impasto, ingredienti, preparazione e abbinamenti, con una variante veloce e alcuni adattamenti per intolleranze.
Il cuore resta sempre lo stesso: piccoli cuscini dorati da aprire a metà e riempire. Salumi, formaggi, conserve salate o dolci, ma anche proposte più leggere per una pausa in compagnia. La versione “espresso” non sostituisce la ricetta classica, la affianca quando serve praticità.
Origini e tradizione: Modena, Reggio e non solo
Lo gnocco fritto (detto anche torta fritta a Parma, crescentina nel bolognese, pinzino nel ferrarese) vive di mille nomi e piccole differenze. A Modena lo gnocco fritto tende a essere leggero e gonfio, a Reggio spesso leggermente più consistente: due anime della stessa famiglia. In ogni caso la “ricetta del gnocco fritto” nasce per accompagnare salumi e formaggi locali, con un calice di vino rosso frizzante.
Le sagre hanno reso famoso questo boccone, tanto che cercare “lo gnocco fritto” porta a racconti, storie di paese, non solo ai passaggi in cucina. La “ricetta di gnocco fritto” tramandata in famiglia prevede riposi lunghi e una frittura fatta con cura. La nostra variante conserva l’idea ma accorcia i tempi, così da rispondere a chi domanda “come fare il gnocco fritto” in modo semplice.
In casa, la chiave è l’ordine: impasto, taglio, cottura pronta. Con questa base si può passare dalla versione modenese a quella reggiana cambiando spessori e tempi di frittura. L’importante è non perdere la gioia della condivisione, che è l’anima dello gnocco fritto.
Il termine “gnocco” rimanda a un piccolo pezzo di pasta. Qui non è bollito come gli gnocchi di patate, ma fritto in olio caldo e servito appena dorato.
L’impasto dello gnocco fritto: ingredienti e pasta
Quando si digita “impasto gnocco fritto” o “ingredienti gnocco fritto”, si cerca una base affidabile. Farina, acqua o latte, un grasso (olio o strutto), un pizzico di agente lievitante e sale. La “pasta gnocco fritto” si lavora poco e riposa il necessario per rilassarsi, così da stendersi sottile senza strappi. Per la versione veloce puntiamo su una lievitazione breve o su una piccola quota di lievito istantaneo, gestita con attenzione per non appesantire il gusto.
Il sale va dosato con equilibrio, perché l’abbinamento con salumi e formaggi è già sapido. Con il latte la pasta risulta più morbida, con l’acqua resta più asciutta e croccante. L’olio nell’impasto dona elasticità e una friabilità gentile. Alcuni aggiungono un cucchiaino di aceto per favorire le bolle in cottura.
Per chi cerca “ricetta per gnocco fritto” in tempi rapidi: prepara l’impasto, lascia riposare il minimo indispensabile, stendi a 2–3 mm e taglia rombi regolari. La resa dipende da spessore e calore dell’olio: più sottile, più gonfi e croccanti; più spesso, più soffici all’interno.
Come si prepara lo gnocco fritto: dalla stesura alla cottura
Chi chiede “come si prepara il gnocco fritto” o “come si fa lo gnocco fritto” vuole passaggi chiari. Dopo il riposo, infarina leggermente il piano e stendi la pasta. Taglia rombi o rettangoli, incidi un piccolo taglio centrale per favorire la crescita in frittura. Porta l’olio a temperatura: una prova con un piccolo pezzetto di pasta aiuta a capire se è pronto.
La “preparazione gnocco fritto” prevede cottura rapida: pochi secondi per lato, girando appena il colore diventa dorato. Scola su carta e servi caldo. Se desideri una versione più leggera, puoi usare il forno caldo o la friggitrice ad aria, stendendo la pasta sottile e spennellando poco olio in superficie.
Per la “ricetta gnocco fritto” tradizionale molti usano lo strutto. In casa, l’olio di semi ad alta resa funziona bene e mantiene il sapore pulito. L’importante è non sovraccaricare la padella, così la temperatura non cala e lo gnocco resta asciutto.
Lo gnocco fritto nasce come cibo condiviso nelle osterie. Ancora oggi, il modo migliore per servirlo è in un cestino, coperto da un telo che lo tiene caldo.
Gnocco fritto espresso, una variante pronta in pochi minuti
Questa ricetta è una rivisitazione del classico gnocco fritto. Si tratta di una pietanza corposa, quasi sempre accompagnata da insaccati e formaggi, proprio per questo lo gnocco fritto è diventato, nel corso degli ultimi tempi, uno degli antipasti preferiti da chi frequenta i pub e risto-pub. Si abbina perfettamente alla birra, ma rappresenta un perfetto “apripista” per i più golosi, in attesa della pizza o dell’hamburger. Di certo, non parliamo di un qualcosa di dietetico. Anche perché è uno gnocco, dunque ricco di carboidrati e per giunta è anche fritto, dunque sottoposto a un metodo di cottura che fa ampio uso di grassi.
Gnocco fritto espresso: ricetta veloce e gestione dei tempi
La “ricetta del gnocco fritto” in chiave veloce riduce il riposo e semplifica la stesura. Con una piccola quota di lievito istantaneo si ottiene un buon volume; in alternativa, un riposo breve a temperatura ambiente aiuta la pasta a distendersi. L’obiettivo è rispondere a chi cerca “come fare gnocco fritto” quando il tempo è poco.
Il trucco è la mise en place: impasto pronto, piano infarinato, olio alla giusta temperatura, tagliere per i pezzi già stesi. Così si frigge in sequenza e si porta in tavola in pochi minuti. Chi digita “gnocco fritto ricetta” vuole tempi certi: punta a 20–25 minuti dal taglio alla frittura per una piccola teglia di pezzi.
Per chi desidera una variante più leggera, si può cuocere al forno ventilato o in friggitrice ad aria. Non è la “ricetta originale”, ma offre una soluzione comoda per chi vuole ridurre i grassi.

Abbinamenti: salumi, formaggi e idee moderne
Lo gnocco fritto modenese o reggiano chiama salumi tipici e formaggi morbidi. Prosciutto, coppa, mortadella, culatello, con stracchino o squacquerone. La versione dolce funziona con confetture, miele e creme spalmabili, da servire a parte per un assaggio goloso.
Per chi cerca spunti nuovi, prova verdure grigliate, insalate croccanti, hummus o salse leggere allo yogurt. Con il pesce azzurro in composto cremoso diventa un antipasto diverso dal solito. Anche in formato mini, i “gnocchi fritti” sono perfetti per buffet e aperitivi.
Da bere, un rosso frizzante o un bianco secco. Nelle sagre è classico l’abbinamento con Lambrusco. A casa, scegli quello che ti piace: lo gnocco si adatta bene a molti calici.
Caldo e vuoto dentro, lo gnocco fritto accoglie prosciutto crudo e mortadella a fette sottili. Un classico semplice che mette tutti d’accordo.
Varianti per intolleranze: senza glutine, senza lattosio, nichel
Per una “ricetta di gnocco fritto” senza glutine, usa un mix certificato e aggiungi un filo d’olio in più per dare elasticità alla pasta. Stendi con delicatezza e cuoci pochi pezzi alla volta per non far assorbire eccesso di olio.
Senza lattosio: scegli latte senza lattosio o acqua. I formaggi delattosati funzionano bene per farcire. Per chi evita nichel, conviene limitare lieviti in eccesso e preferire cotture rapide, curando la scelta dei condimenti in base alla propria tolleranza.
Ricorda: “come si prepara lo gnocco fritto” cambia in base alla farina scelta. Servono prove e piccoli aggiustamenti di liquidi. La versione “espresso” resta gestibile anche con queste modifiche, puntando su stesura sottile e calore costante in frittura.
Ricetta veloce dello gnocco fritto tradizionale
Dosi per 4 persone
- 400 gr. di farina 00,
- 200 ml di latte o acqua tiepida,
- 2 cucchiai di olio di semi,
- 8 gr. di lievito istantaneo per salati,
- 1 cucchiaino raso di sale,
- q.b. olio di semi per friggere.
Impasta farina, lievito e sale, poi unisci olio e liquido poco alla volta fino a ottenere una pasta morbida e liscia. Riposa 15 minuti coperta. Stendi a 2–3 mm su piano infarinato, taglia rombi regolari e incidi al centro. Scalda l’olio a 170–175 °C e friggi pochi pezzi per volta, girando appena dorano. Scola su carta e servi ben caldi.
Alternative: forno ventilato a 220 °C 8–10 minuti con spennellata leggera d’olio; friggitrice ad aria a 200 °C 6–8 minuti, controllando il colore.
La tradizione dello gnocco fritto:
Lo gnocco fritto è spesso servito come antipasto o contorno in molte cucine regionali dell’Emilia-Romagna e della Lombardia. Viene solitamente accompagnato da salumi, formaggi, prosciutto crudo o altri piatti tipici della regione.
Nella tradizione emiliano-romagnola, lo gnocco fritto è chiamato anche “crescentina” o “tigella”, a seconda delle zone, e può variare leggermente nelle dimensioni e nella preparazione. È un piatto molto apprezzato e amato dagli abitanti delle regioni settentrionali italiane e dai visitatori che desiderano gustare la cucina tradizionale locale.
Inoltre, lo gnocco fritto ha guadagnato popolarità in altre parti d’Italia e persino all’estero, dove spesso viene apprezzato come prelibatezza da gustare durante un pasto o come spuntino sfizioso. La sua semplicità, la sua storia radicata e il suo sapore delizioso lo rendono un vero e proprio simbolo della cucina italiana tradizionale.
Ma oggi proponiamo un’alternativa!
La ricetta che vi propongo, che è una variante del classico gnocco fritto, smentisce in parte questa verità. Ovviamente non siamo di fronte ad un antipasto dietetico, ciononostante la lista degli ingredienti è pensata per ridurre in parte l’apporto calorico. Il riferimento è al rotolo di base per pizza soffice Mulino Bertotti di Exquisa. Esatto, questa ricetta non impone la preparazione degli gnocchi, ma fa uso di un prodotto già pronto. I motivi che mi hanno spinto a fare questa scelta sono due.
In primo luogo la possibilità di risparmiare tempo, infatti la pietanza è pronta davvero in pochi minuti. Secondariamente, il fatto che il prodotto in questione sia realizzato da Exquisa. Questa azienda, infatti, predilige le migliori materie prime e pone in essere processi di produzione il più possibile naturali, senza fare uso di coloranti, conservanti e oli poco salutari. Il risultato è, spesso e volentieri, un prodotto genuino e meno grasso. Non vi rimane altro che stendere il rotolo, farlo riposare qualche minuto, tagliarlo a rettangolo e friggere!
Come accompagnare lo gnocco fritto?
Tradizionalmente lo gnocco fritto si accompagna con salumi e formaggi. I salumi dovrebbero essere sufficientemente sapidi (ma non per questo grassi), mentre i formaggi dovrebbero essere a bassa o media stagionatura. Potreste optare per il classico salame, o per la mortadella, io però vi consiglio di scegliere qualcosa di più insolito, di più rustico e allo stesso tempo più raffinato, come ad esempio la coppa.

La coppa, altrimenti nota come capocollo o ossocollo, è un insaccato che si realizza con la porzione superiore del collo del salame. E’ tipica del sud Italia, ma la si produce anche in alcune zone del centro. E’ di norma molto speziata, per esempio con semi di finocchio e pepe. Non è dietetica, ma non è molto più grassa di altri insaccati, infatti il suo apporto calorico si aggira sulle 300-400 kcal per 100 grammi. E’ un’ottima fonte di proteine, che rappresentano circa il 30%. La coppa è squisita, così come gli altri insaccati, ma il consiglio è comunque di consumarli con moderazione.
Consigli per la frittura
Vorrei dedicare un po’ di spazio alla frittura. Si tratta di un metodo di cottura tra i più amati, utilizzato anche per il nostro gnocco fritto, in grado di conferire maggiore sapore ai cibi. Tuttavia, non è certamente tra i più sani, ma esistono alcuni accorgimenti che permettono di limitare i rischi. Per esempio l’olio deve essere abbondante, in modo da ridurre – sembra paradossale ma è così – la quantità di olio assorbita dal cibo. Sempre allo stesso scopo, è bene immergere il cibo nell’olio solo quando è ben caldo. Per verificare la temperatura potete utilizzare un termometro, che dovrebbe segnare i 180 gradi, o potete utilizzare due piccoli accorgimenti: gettare qualche granella di pangrattato o immergere la punta di uno stuzzicadenti. Se l’olio sfrigola, allora è caldo al punto giusto!
Infine, un consiglio che sicuramente già conoscerete, ossia adagiare sempre l’alimento appena fritto sulla carta assorbente. Anche in questo caso, lo scopo è di rimuovere più olio possibile. A prescindere da questi accorgimenti, ci tengo a precisare che la frittura dovrebbe essere l’eccezione e non la regola. E’ una questione di linea e di salute.
Faq su gnocco fritto
Qual è la differenza tra gnocco fritto e crescentina?
Entrambi sono dischi o rettangoli di pasta fritta. Cambiano nomi e dettagli locali: nel bolognese si parla spesso di crescentina, altrove di gnocco fritto. Impasto e spessori variano leggermente.
Posso fare lo gnocco fritto senza strutto?
Sì. L’olio di semi ad alta resa dà un risultato pulito e croccante. Lo strutto è tipico della tradizione, ma in casa l’olio è una scelta comoda e ben riuscita.
Si può cuocere al forno o in friggitrice ad aria?
Sì. La frittura resta la via classica, ma forno e friggitrice ad aria sono valide alternative per una resa più leggera. Stendi sottile e spennella poco olio.
Come si conserva croccante più a lungo?
Servi subito e tieni coperto con un telo di cotone. Per ravvivarlo, pochi minuti nel forno caldo. Evita contenitori chiusi che trattengono umidità.
Ricette cibo da strada ne abbiamo? Certo che si!
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