Metaxa, il liquore distillato greco per eccellenza

Cos’è il Metaxa?
Il Metaxa è un’eccellenza della distilleria greca. In realtà non vanta un lungo passato, infatti è stato inventato nel 1888 da un commerciante Spyros Metaxas, da cui ha preso il nome. Tuttavia in pochi anni si è ritagliato un suo spazio non solo all’interno dei confini ellenici, ma anche nel mercato internazionale. Di base, il Metaxa è un liquore ad alta gradazione dove l’abbondanza di spezie – uno dei tratti tipici della tradizione greca – la fa da padrone. Non è ancora definito se è un Metaxa brandy o Metaxa cognac. La differenza è che il brandy è ottenuto dalla distillazione di vino italiano, mentre il cognac viene ottenuto con vino francese. Per molti è un brandy greco.
Il Metaxa è un liquore tipico greco pregiato con tratti nazionali, anche perché è uno dei pochi, tra quelli disponibili nei mercati internazionali, ad aver conservato una totale specificità territoriale. Ad oggi il “vero” Metaxa è prodotto esclusivamente dalla famiglia Metaxas nell’isola di Eubea e nel sobborgo di Kifissia, ad Atene (il cui stabilimento è stato aperto nel 1968). Ciononostante, nel corso dei decenni sono state sperimentate e poi brevettate numerose varietà di Metaxa, di cui parlerò nei prossimi paragrafi. Tutti però si distinguono per il sapore speziato, per il colore brillante e la struttura limpida.
Come si produce questo delizioso liquore?
La produzione del tipico liquore greco Metaxa si divide in più fasi. La prima prevede una doppia distillazione di uve diverse, ovvero la sultanina, la sativano e la Corinthe. Il prodotto di questa prima distillazione viene conservato all’interno di barili di rovere, di origine francese. Questo tipo di barile, infatti, ha una struttura più regolare, sicché il sapore del legno impatta in maniera meno evidente sul liquore. Tale conservazione dura molto, si va da un minimo di tre anni ad un massimo di trenta.
La seconda fase, vista anche la durata della prima, avviene contestualmente. Essa consiste nella maturazione biennale di altri tipi di uva, ovvero l’alessandrina, la moscato e semplice vino bianco. I vigneti, tuttavia, sono sempre quelli di Samos e Limnos (due località della Grecia). In questa fase vengono anche inserite le spezie, in modo che il sapore risulti ricco e dolce.
Per quanto riguarda la terza fase aleggia un po’ di mistero. Il Metaxa è un po’ come la Coca Cola, deve la sua fortuna e la sua esclusività alla capacità della famiglia Metaxas di mantenere il segreto sulla parte più importante del processo di produzione. Ad ogni modo, è quasi certo che vengano aggiunte altre spezie e persino dei petali di rosa. Si parla anche di una terza miscela, oltre a quelle delle due fasi precedenti.
Le numerose varietà di Metaxa
Come già anticipato, il Metaxa è un liquore con una forte identità, ma anche oggetto di una certa sperimentazione. Da qui la presenza di numerose varietà, le quali arricchiscono l’offerta e ampliano la gamma di usi di questo interessante liquore. In genere le varietà dipendono dall’invecchiamento, soprattutto in riferimento alla prima miscela, quello realizzata con l’uva sultanina. Parallelamente si segnala una certa differenza di gradazione, che è appunto legata al fattore invecchiamento.
Il Metaxa “Tre”, per esempio, è quello più “rapido”. L’invecchiamento dura tre anni e produce un liquore con il 38% di gradazione. Il Metaxa “Cinque” viene invecchiato per cinque anni e ha una gradazione del 40%. Il “sette” è alcolico in ugual misura, ma viene invecchiato per sette anni e si fregia di un bel colore scuro-dorato. Presenta anche gradevoli sentori di quercia, vaniglia e frutta secca. Esistono anche varietà ancora più pregiate, come il Metaxa “Dodici”, invecchiato per dodici anni e con un gradevole aroma di tabacco, poi troviamo il Grand Fine (invecchiato per ben quindici anni) e il Private Reserve (invecchiato per trent’anni e ricco di aromi come miele, moscato e vaniglia).
Cosa abbinare al Metaxa?
Il Metaxa è un liquore tipico greco ben caratterizzato, che richiede quindi attenzione negli abbinamenti, soprattutto quando lo si vuole rendere protagonista di fine pasto complessi o aperitivi dolci. Tra i dolci tradizionali greci che si abbinano meglio al Metaxa troviamo la baklava, composta da sottili strati di pasta fillo farciti con frutta secca e miele. Anche il galaktoboureko è un dessert ideale a base di semolino e crema pasticcera, avvolto anch’esso in pasta fillo e inzuppato nello sciroppo.
Questi dolci sono densi e zuccherini, dunque bilanciano bene il carattere caldo e speziato del Metaxa. Menziono anche i kourabiedes (dei biscotti al burro con mandorle) e i melomakarona, che sono i biscotti natalizi al miele e noci. Entrambi si rivelano eccellenti compagni in quanto esprimono un profilo aromatico affine.
Ma si può pensare però anche a qualche dolce o dessert più spiccatamente italiano. Per esempio la torta caprese al cioccolato e mandorle, oppure i cantucci toscani da intingere direttamente nel bicchiere, in questo modo si crea un abbinamento rustico ma efficace. Vi suggerisco anche il tiramisù classico; se viene servito in monoporzione può accompagnarsi al Metaxa, soprattutto se si sostituisce il caffè con una bagna più neutra o aromatizzata con spezie.
Chi preferisce qualcosa di più leggero può optare per una crema pasticcera servita in bicchiere, magari profumata con scorza d’arancia o con un pizzico di cannella, o ancora una mousse al cioccolato fondente servita con una riduzione al Metaxa stesso.
Qualche altro liquore tipico greco
Il Metaxa è solo un esponente della tradizione liquoristica greca. Ci sono tanti altri liquori da scoprire e apprezzare. Uno dei più noti è l’ouzo, un distillato a base di anice molto aromatico, che viene servito spesso come aperitivo. Si consuma liscio o con ghiaccio e, a contatto con l’acqua, diventa lattiginoso. Viene tipicamente accompagnato con antipasti a base di pesce o olive.
Un altro protagonista è il tsipouro, che è simile alla grappa italiana e viene prodotto distillando le vinacce residue dalla spremitura dell’uva. Esistono versioni con e senza anice, che vengono bevute soprattutto nelle taverne tradizionali, spesso in piccole dosi e abbinate a stuzzichini salati.
Non va dimenticato poi il mastika, un liquore dolce e profumato a base di resina di lentisco, tipica dell’isola di Chios. Ha un aroma fresco e balsamico, molto diverso dai distillati comuni, ed è ideale come digestivo.
Infine c’è il tentura, un liquore scuro originario di Patrasso aromatizzato con cannella, chiodi di garofano e altre spezie. Vanta un gusto intenso e avvolgente, simile a quello di alcuni amari italiani. Questo tipo di liquore viene servito spesso a fine pasto o in aggiunta al caffè.
FAQ
Come viene fatto il Metaxa?
Il Metaxa è un liquore unico di brandy invecchiati, vini aromatici delle isole dell’Egeo e un mix segreto di erbe e spezie. Dopo questo mix il liquore viene ulteriormente affinato in botti di rovere per sviluppare il suo profilo morbido e speziato.
Che sapore ha il Metaxa?
Il Metaxa ha un gusto rotondo e complesso con note di uva passa, vaniglia, miele, frutta secca e spezie dolci come cannella e noce moscata. La sua struttura è morbida con un finale persistente e leggermente alcolico.
Quanto è alcolico il Metaxa?
La gradazione alcolica del Metaxa varia a seconda della versione: quella più comune (il Metaxa 5 Stars) ha un contenuto alcolico del 38%. Le versioni più invecchiate (come il 7 Stars o il 12 Stars) mantengono un tenore simile ma con maggiore complessità aromatica.
Si possono fare cocktail con il Metaxa?
Si, il Metaxa si presta bene alla miscelazione. È ottimo in cocktail con agrumi, miele o spezie, inoltre può essere usato al posto del brandy in molte ricette classiche. Un esempio semplice è il Greek Mojito con Metaxa, menta, zucchero di canna e succo di lime.
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