Il farro contiene glutine? Scopriamolo insieme!

Il farro contiene glutine? Facciamo chiarezza una volta per tutte
Una delle domande più frequenti quando si parla di questo cereale è proprio questa: il farro contiene glutine? La risposta è semplice e diretta: sì. Il farro non è adatto ai celiaci né a chi ha un’intolleranza al glutine, anche se viene spesso confuso con cereali “alternativi”.
Chi è affetto da celiachia deve assolutamente evitare di consumarlo. Anche piccole quantità possono provocare reazioni. Il farro appartiene alla famiglia del grano e, come tale, contiene glutine in modo naturale. Non esiste una varietà di farro senza glutine. Né in commercio né in natura. Nessun trattamento lo rende gluten free.
Quindi, ripetiamolo con chiarezza: il farro contiene glutine. E non esistono versioni che ne siano prive. Se avete dubbi, ricordate anche in inglese: Is farro gluten free? No, farro is not gluten free.
Le alternative al farro per i celiaci
Lo abbiamo appena specificato, il farro contiene glutine. Dunque, che fare? In questo caso bisogna necessariamente pensare a un sostituto. In particolare si segnalano due cereali senza glutine che, per gusto e consistenza, possono ricordare vagamente il farro. Il primo è il grano saraceno, che pur non essendo un cereale vero e proprio viene spesso utilizzato in sostituzione dei cereali tradizionali. Ha un sapore rustico e leggermente tostato, inoltre ha una buona resa nelle zuppe, negli stufati e può essere impiegato anche per la preparazione di insalate fredde.
Il secondo è il miglio, un cereale antico dal gusto delicato e leggermente dolce, capace di assorbire molto bene i condimenti. Se viene cotto al punto giusto conserva una consistenza soda e granulare, che ricorda da vicino alcune preparazioni a base di farro.
Per chi ama consistenze più cremose vi consiglio anche la quinoa, un altro psuedo-cereale di grande valore. La quinoa è ricca di proteine e completamente gluten free. Anche se non ricorda il farro nel gusto, può sostituirlo nella maggior parte delle ricette, soprattutto in quelle fredde o dove si richiede un cereale che rimanga ben sgranato.
L’orzo perlato contiene glutine?
Il farro e l’orzo, almeno nell’immaginario collettivo, sono due cereali simili. Ma è davvero così? Hanno in comune anche la presenza di glutine? Purtroppo l’orzo, esattamente come il farro, contiene glutine, benché la quantità vari a seconda della varietà e della lavorazione. Questo significa che non è adatto ai celiaci, né per preparazioni semplici né per ricette più elaborate. L’orzo perlato, in particolare, è quello più frequentemente utilizzato in cucina, soprattutto per zuppe, minestre e insalate. La perlatura ne velocizza la cottura ma non elimina in alcun modo il glutine.
La confusione nasce dal fatto che l’orzo ha una texture molto simile al farro, per questa ragione tende ad essere proposto come alternativa più economica. Tuttavia, per chi è intollerante o celiaco, la sostituzione non è possibile. In questi casi è preferibile optare per cereali naturalmente privi di glutine, come i già citati miglio, grano saraceno o, perché no, il riso integrale. Questi ultimi sono sicuri per i celiaci e garantiscono piatti ricchi di sapore e con una buona varietà di consistenze.
Il pane di farro viene apprezzato per il suo aroma rustico e la consistenza più compatta rispetto al pane tradizionale. Contiene glutine, quindi non è adatto ai celiaci, ma rappresenta una buona alternativa per chi desidera un pane ricco di fibre e più digeribile del classico pane di grano tenero. Il farro assorbe molta acqua, rendendo la mollica morbida e umida più a lungo. Il risultato è un pane dall’aroma antico, perfetto con creme, formaggi leggeri e piatti vegetariani.
Le principali caratteristiche del farro: un cereale antico e attualissimo
Tra i cereali più apprezzati per la loro storia e versatilità ci sono le caratteristiche del farro, un alimento antico ma sempre attuale. Conosciuto fin dai tempi dei Romani, questo cereale ha saputo attraversare i secoli mantenendo intatto il suo valore. Il farro, in tutte le sue forme, è oggi protagonista di zuppe, insalate e piatti moderni, anche nelle diete più salutiste.
Quando parliamo delle caratteristiche del farro, dobbiamo distinguere tra due varietà: il farro decorticato e il farro perlato. Il primo conserva la buccia esterna, quindi è più ricco di fibre e nutrienti, ma richiede ammollo e cottura più lunga. Il secondo è più rapido da preparare e si adatta a moltissime ricette.
Le caratteristiche del farro lo rendono perfetto per chi cerca un alimento saziante ma leggero. Ricco di proteine, fibre, ferro e magnesio, ha un gusto che ricorda la nocciola e una consistenza piacevolmente rustica. È adatto a tutti, tranne ai celiaci, e si presta a zuppe, insalate fredde e anche dolci alternativi. Un’altra tra le più interessanti caratteristiche del farro è la sua digeribilità. In molte diete è preferito al frumento, proprio perché più leggero e meno raffinato. E poi è buono: morbido ma consistente, profumato e versatile. Non solo un ingrediente antico, ma un grande alleato in cucina. Se non l’avete ancora provato, questo è il momento giusto per scoprire le mille possibilità del farro.
I valori e le proprietà del farro: un cereale che contiene glutine ma completo per ogni età
Quando si parla di valori e proprietà del farro, si entra nel cuore della sua fama. Questo cereale antico è ricco d’acqua, fibre, proteine e contiene anche alcuni aminoacidi essenziali. È un alimento che sazia a lungo senza appesantire, perfetto per chi vuole controllare il peso o per chi segue un’alimentazione vegetariana o vegana.
Tra i valori e proprietà del farro spiccano le numerose vitamine: troviamo A, E, K e tutto il gruppo B, dalla B1 alla B6. Non mancano poi minerali come ferro, calcio, fosforo, rame e potassio. Una combinazione che aiuta le ossa, sostiene l’energia e favorisce il benessere generale. È adatto a tutti, compresi i bambini.
Un altro punto a favore dei valori e proprietà del farro è il suo indice glicemico, più basso rispetto al grano. Questo lo rende una buona scelta anche per chi vuole prevenire o tenere sotto controllo il diabete. Secondo alcuni studi, contribuisce anche a regolare il colesterolo e a proteggere il cuore.
Il farro sostiene il sistema endocrino, aiuta a migliorare la digestione e dona sollievo anche a chi soffre di piccoli disturbi gastrointestinali. Alcuni lo trovano utile perfino in caso di emicrania. Ecco perché, parlando dei valori e proprietà del farro, possiamo davvero dire che è un alimento completo, sano e amico della nostra salute quotidiana.
Cosa è il farro?
Quando parliamo di farro ci riferiamo al tipo più antico di frumento coltivato (pensate che era usato come alimento già nel Neolitico). Tre sono le tipologie di farro coltivate:
- piccolo (monococco): coltivato soprattutto in tempi più antichi.
- medio (dicocco): rappresenta la maggior parte del farro coltivato in Italia.
- grande (spelta): molto diffuso in Francia.
Nel corso dei secoli la produzione di farro si è andata via via riducendo, sostituita dal grano tenero e dal grano duro.
Il farro ha molte proprietà positive:
- E’ ricco di fibre
- Contiene molte proteine
- E’ più digeribile rispetto agli altri tipi di frumento
- Ha un alto potere saziante ed è poco calorico
Il farro contiene glutine ed è quindi vietato ai celiaci!
Farro e glutine : parliamone! Il glutine nel farro è presente cosi come l’ orzo contiene glutine . Ultimamente si è creata molta confusione sul contenuto di glutine del farro. Niente di più sbagliato, perché il farro è un cereale minore ma come altri cereali contengono glutine. Un valido sostituto nelle ricette potrebbe essere il grano saraceno.
Il fraintendimento è nato probabilmente da questi dati di fatto che il farro contiene una minore quantità di glutine rispetto ad altri tipi di frumento ed è meno tenace e più digeribile. Il frumento contiene glutine. Questo vuol dire che in effetti questo cereale è meglio tollerato da chi soffre di “sensibilità” al glutine, ma non dalla persona celiaca, in quanto la celiachia provoca una risposta autoimmune immediata anche in presenza di quantità infinitesimali di glutine.Ma non dimenticate che anche la farina di farro contiene glutine.
Questo vale anche per chi soffre di vari tipi di allergie al frumento, che reagiscono anche ad una quantità minima di allergeni. Un discorso a parte va fatto per coloro che sono semplicemente sensibili al glutine, e che hanno escluso la celiachia, e che possono provare ad assumerlo in modo controllato.
La cottura del farro varia in base alla tipologia: perlato, decorticato o integrale. Il farro perlato cuoce in circa 20 minuti, mentre quello decorticato può richiedere fino a 40-45 minuti. Prima della cottura è utile sciacquarlo bene sotto l’acqua fredda. Il rapporto consigliato è di due parti d’acqua per una di farro. Una cottura dolce, a fuoco basso, permette al chicco di mantenere la sua consistenza soda, evitando che si apra o diventi troppo morbido.
Il farro monococco può prevenire la celiachia?
Come sempre queste affermazioni vanno prese con le molle, ma alcuni studiosi hanno pubbicato un articolo su una rivista di settore in cui sostengono che il cosiddetto farro piccolo, quello coltivato già 10.000 anni fa, contiene un glutine più fragile e meno tossico rispetto al grano tenero. In pratica il farro piccolo contiene un tipo di glutine che viene in gran parte distrutto durante la digestione.
In pratica, secondo questi esperti, il consumo di questo tipo di farro potrebbe essere utile a livello di prevenzione, ossia: visto che sembra esistere una correlazione tra la quantità di glutine assunto e la soglia che scatena la celiachia nei soggetti predisposti, assumere alimenti con minori quantità di glutine (come questo tipo di farro), potrebbe aiutare a non sviluppare la malattia. Attenzione, abbiamo detto a non sviluppare: il discorso purtroppo non vale per chi già soffre di celiachia.
Quindi alla domanda i celiaci possono mangiare il farro rispondo NO. Lo stesso vale per il kamut e l’orzo. I cereali o pseudo-cereali che naturalmente privi di glutine sono il riso, il mais, il grano saraceno, il miglio, il fonio l’amaranto, la quinoa, etc.
FAQ sul farro
Il farro è sempre vietato ai celiaci?
Si, il farro contiene glutine in qualsiasi sua varietà, inclusi farro perlato, decorticato e integrale. Anche se alcune persone lo tollerano meglio rispetto al grano tradizionale, per i celiaci resta assolutamente vietato. Non esistono forme di farro naturalmente senza glutine, né può diventarlo tramite lavorazione. Serve sempre una sostituzione con cereali gluten free.
Quale cereale ricorda di più il farro nel gusto?
Tra i cereali senza glutine il miglio è quello che più si avvicina al farro per delicatezza e versatilità, mentre il grano saraceno riproduce una nota più rustica e tostata. Nessuno dei due replica perfettamente il sapore del farro, ma entrambi funzionano molto bene come sostituti nelle insalate fredde, nelle minestre e nei piatti unici nutrienti.
Si può usare il riso al posto del farro nelle insalate fredde?
Assolutamente si! Il riso integrale, il riso rosso o il riso venere sono delle ottime alternative, poiché mantengono una consistenza soda e sgranata. Non replicano il gusto del farro, ma offrono un profilo aromatico interessante e un buon apporto di fibre. Sono inoltre sempre gluten free, quindi adatti ai celiaci senza alcuna necessità di ulteriori accorgimenti.
L’orzo perlato è più digeribile del farro?
Dal punto di vista della digeribilità molti trovano l’orzo più leggero del farro, ma per i celiaci non fa alcuna differenza: entrambi contengono glutine e devono essere evitati. Per chi non è celiaco la scelta dipende dal gusto personale: l’orzo è più delicato, mentre il farro è più aromatico. In cucina possono essere usati in modo simile, ma non sono equivalenti per tutti.
Quali cereali senza glutine sono migliori per sostituire farro e orzo nelle zuppe?
Il miglio e il grano saraceno sono eccellenti nelle zuppe perché mantengono una buona struttura in cottura, in questo modo si può sostituire al meglio il farro, che contiene glutine. Anche il sorgo è una valida alternativa, soprattutto per zuppe ricche con verdure e legumi. La quinoa funziona bene, ma tende a rilasciare una consistenza più morbida e meno rustica. Tutti e tre sono sicuri per i celiaci e molto nutrienti.
Ricette con farro ne abbiamo? Certo che si!
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