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La malva in tisana o decotto, delle bevande salutari

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

tisana alla malva
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette a basso contenuto di nichel
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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Tisana e decotto di malva, proprietà e differenze

Oggi vi presento due ricette in una, ossia la tisana e il decotto di malva. Sono due bevande che fanno dell’impatto benefico sull’organismo la loro funzione principale. Tuttavia, consumarle è comunque un piacere. Sono saporite e profumate. L’impatto visivo, poi, è particolare in quanto riflette le interessanti tonalità della pianta. Va detto, inoltre, che sono molto semplici da realizzare, d’altronde le tisane e i decotti non comportano mai alcun tipo di difficoltà. Allo stesso tempo, tendono ad essere confuse l’una con l’altra, o ad essere considerate come sinonimi. In realtà sono due preparazioni abbastanza diverse.

Ricetta malva

Preparazione malva

La tisana e il decotto di malva prevedono procedimenti leggermente diversi. Per preparare la tisana, lasciate in infusione i fiori di malva per almeno 10 minuti in acqua bollente. Per il decotto, invece, il discorso è un po’ più complesso. Tanto per iniziare, si può usare tutta la pianta, oppure sia i fiori che le foglie.

Versate un cucchiaio di fiori e di foglie di malva in un litro d’acqua bollente. Se li gradite, aggiungete anche i frutti di finocchio e le foglie di tiglio. Lasciare a fiamma media per almeno 20 minuti. Solo così verrà rilasciata la mucillagine presente nella malva e i principi attivi degli altri ingredienti.

Ingredienti malva

  • 1 lt. di acqua
  • 25 gr. di fiori di malva
  • 20 gr. di foglie di tiglio
  • 15 gr. di frutti di finocchio.

La tisana, detta anche infuso, prevede l’infusione, ossia si immerge l’ingrediente nell’acqua bollente a fuoco spento, e lo si lascia riposare per qualche minuto (in genere almeno cinque). Il decotto, invece, prevede una cottura dell’ingrediente in acqua, come se si dovesse bollire. In genere il processo dura almeno un quarto d’ora. La tisana ha un sapore più delicato, mentre il decotto è in genere forte. Per la tisana vengono utilizzati in genere i fiori essiccati, mentre per la tisana vanno impiegati i fiori, ma anche le foglie e pezzi di pianta. Inoltre, il decotto è molto più “nutriente” della tisana. Il processo di bollitura, infatti, accelera e intensifica la trasmissione dei principi attivi dall’ingrediente all’acqua.

Un focus sulla malva

La lista degli ingredienti non si limita alla malva (malva sylvestris), ma è indubbio che sia proprio questa la vera protagonista della ricetta. La malva è una pianta erbacea tipicamente silvestre, sebbene possa essere coltivata direttamente. Cresce rigogliosa nelle nostre campagne, impreziosendole con il suo colore particolare. I fiori della malva, infatti, assumono una specifica tonalità di fucsia, che si chiama per l’appunto “malva”. E’ davvero semplice coltivare la malva, basta un terreno ben drenato e discretamente fertile. La malva esige poca acqua e resiste tranquillamente sia al caldo che al freddo. Non a caso, è “compatibile” anche con ambienti non esattamente naturali, come le zone erbose ai margini delle strade extraurbane. La malva è conosciuta fin dall’antichità, anzi in epoca classica la si utilizzava per rilassarsi sotto forma di tisana.

Più spesso veniva impiegata per fini curativi, viste le sue eccellenti proprietà. Oltre a essere ricca di vitamine (del gruppo B e C), la malva contiene molto betacarotene, potassio, pectine e fibre. La malva, a seconda del trattamento cui è sottoposta, aiuta a lenire i dolori e le irritazioni da infiammazioni, inoltre purifica il cavo orale e contribuisce a una serena digestione. In occasione di questa ricetta vanno utilizzati i fiori, mentre possono essere impiegate anche le foglie e parti sottili della pianta, se si opta per il decotto. La malva, almeno sotto forma di infuso o decotto, ha un sapore gradevole e floreale. Tuttavia, può essere ulteriormente arricchita con altri ingredienti “naturali”. Per esempio con i frutti di finocchio, che trasmettono un aroma caratteristico, e con le foglie di tiglio. Il risultato è straordinario, in quanto coniuga bontà e salute.

Quanto e come consumare tisane e decotti

Tanto la tisana quanto il decotto di malva rappresentano un toccasana per l’organismo, e in particolare per l’apparato digerente. Per esempio, la tisana esercita un’azione emolliente e antispastica, utile in caso di sindrome del colon irritabile. E’ ottima anche per le donne in gravidanza e per i bambini. Discorso simile per il decotto, che in aggiunta aiuta a guarire dalle affezioni respiratorie, e in particolare dal mal di gola. Tale azione è portata al massimo grado se si accompagna alla bevanda qualche cucchiaio di miele. Il decotto è utile anche all’uso esterno, magari per attenuare le irritazioni della cute; in questo caso basta inumidire la parte irritata con il decotto.

Con quale frequenza andrebbero bevute le tisane e i decotti? Per la tisana, sarebbe buona abitudine berne una tazza un giorno sì e un giorno no. Per i decotti, invece, il loro consumo è più variabile per via del loro sapore estremamente forte, specie se realizzati non solo con i fiori ma anche con altre parti della pianta. In ogni caso, una frequenza di una o due volte la settimana è un buon compromesso. In ogni caso avete ampio margine di discrezione, in base ai vostri gusti. A tal proposito, abituarsi con una buona tisana ogni sera è una buona abitudine da tenere presente.

Ricette con malva ne abbiamo? Certo che si!

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