Tisana e decotto al fiordaliso, un rimedio naturale
Tisana e decotto al fiordaliso per un momento di vero relax
Oggi vi presento la tisana e il decotto al fiordaliso, due bevande semplici da preparare e in grado di offrire molto in termini di benefici e dal punto di vista nutrizionale. Sono due bevande rilassanti, come logico per le tisane e i decotti.
Al di là dei principi attivi presenti nell’ingrediente principale, ovvero nel fiordaliso, favoriscono un momento di relax, magari dopo una giornata dominata da stress e tensioni. Ovviamente vanno bevute calde e sorseggiate poco alla volta, in modo da godere appieno del gusto aromatico e fuori dal comune.
Ricetta tisana e decotto al fiordaliso
Preparazione tisana e decotto al fiordaliso
Preparazione tisana: Per la preparazione della tisana al fiordaliso iniziate facendo bollire l’acqua, poi versatela nella tazza e immergeteci i fiori. Lasciate in infusione per 10 minuti. Infine filtratela e servite.
Preparazione decotto: Per la preparazione del decotto al fiordaliso iniziate immergendo i fiori in un litro di acqua, poi accendete la fiamma e portate a bollore. Fate bollire per 15 minuti, infine fate riposare per altri 5 minuti. Ora filtrate e servite.
Per la tisana o infuso di fiordaliso:
- 1 cucchiaino di fiori di fiordaliso,
- 100 ml di acqua.
Per il decotto al fiordaliso:
- 25 grammi di fiori di fiordaliso,
- 1 lt. di acqua.
E’ bene sgomberare il campo dai dubbi parlando delle differenze tra tisane, decotti e infusi. Questi tre termini vanno spesso di pari passo, in quanto fanno riferimento a ricette realizzate con i medesimi ingredienti e mediante procedimenti simili.
Dunque vengono considerati dei sinonimi. Si tratta in realtà di un errore, anche se le tisane e gli infusi sono esattamente la stessa cosa. D’altronde le tisane vengono realizzate mediante infusione, ovvero immergendo l’ingrediente principale, in questo caso il fiordaliso, nell’acqua bollente per qualche minuto.
Discorso diverso per il decotto in cui l’ingrediente principale viene bollito insieme all’acqua. Non è una questione di scelta, ma una peculiarità che incide sotto il profilo organolettico e nutrizionale. Nei decotti i principi attivi vengono trasferiti con maggiore precisione dall’ingrediente all’acqua, lo stesso dicasi per i sentori.
I decotti, dunque, vantano un sapore molto più intenso delle tisane, o infusi che dir si voglia. Tra l’altro il decotto è la preparazione ideale per quegli ingredienti non adatti all’infusione, come i semi e le radici.
Le proprietà terapeutiche del fiordaliso
In merito alla nostra tisana e decotto vale la pena soffermarsi sulle proprietà e benefici del fiordaliso, che è una pianta officinale molto apprezzata. Lo è soprattutto in virtù del suo colore, che spazia dal blu ciano al blu elettrico, passando per l’azzurrino. Un colore che i petali cedono volentieri, a prescindere dal modo in cui vengono trattati (infusione o decotto).
Il sapore è riconoscibile ma molto delicato, proprio come ci si aspetterebbe da una pianta floreale. Ottime, invece, sono le proprietà nutrizionali che, quasi al pari della più forti spezie, sfociano nel quasi terapeutico. Il fiordaliso è un ingrediente fondamentale della tisana dei monaci buddisti
Il riferimento è in primo luogo all’abbondanza di antocianine, una caratteristica condivisa da tutti i frutti e le verdure di colore blu-viola. Le antocianine sono dei formidabili antiossidanti, dunque riducono lo stress ossidativo, contrastano i radicali liberi e aiutano a prevenire il cancro. Nondimeno, i petali di fiordaliso sono ricchi di vitamina C, che impatta positivamente sulle difese immunitarie.
Il fiordaliso è noto anche per le sue proprietà curative, ben attestate dalla medicina naturale ed erboristica. E’ un discreto digestivo e un buon antinfiammatorio. E’ altresì un ottimo antibatterico e antisettico. Inoltre, se utilizzato esternamente, è in grado di attenuare i sintomi della congiuntivite e rappresenta una specie di tonico per la pelle.
Gli usi del fiordaliso
Come tutti i fiori di carattere officinale, il fiordaliso si presta all’uso interno (con la tisana e il decotto) e all’uso esterno. Nel primo caso, come nelle ricette che vi presento oggi, funge da ingrediente principale. Allo stesso tempo può dare vita a delle eccellenti acque aromatizzate. Inoltre può fungere anche da ingrediente da cucina in senso stretto.
In primis come decorazione, magari per le panne cotte o per i dolci al cucchiaio, in cui determina anche dei bei contrasti cromatici. In secondo luogo come alimento di supporto, magari per valorizzare gli impasti.
Per quanto concerne gli usi esterni, il fiordaliso può essere impiegato per realizzare acque struccanti, tonificanti o antinfiammatorie. In entrambi i casi va utilizzata l’acqua distillata, che ha una purezza tale da ottimizzare le già ottime potenzialità del fiordaliso.
In questa veste viene utilizzato come tonico o come soluzione anti-congiuntive e anti-occhiaie. Tra l’altro, è utilizzato anche nella cosmetica industriale, infatti lo si trova tra gli “ingredienti” di molti prodotti. L’ acqua di fiordaliso si puo’ preparare in casa.
Quando e come essiccare il fiordaliso
Per realizzare la tisana e decotto al fiordaliso conviene essiccare i fiori. L’essicazione è indicata quando si deve integrare il fiore all’interno di ricette. Essiccare il fiordaliso è semplice, o almeno non pone in essere particolari difficoltà rispetto agli altri fiori.
Nello specifico la pianta va posta a testa in giù e fatta riposare in un luogo secco al riparo dalla luce del sole. In alternativa è possibile poggiare i petali su una superficie, purché non vengano sovrapposti l’uno sull’altro. Un metodo di essiccazione sui generis prevede l’uso del microonde, sebbene sia abbastanza complicato individuare la giusta tempistica per non bruciare i fiori.
In occasione di questa ricetta andrebbero utilizzati i fiori freschi. D’altronde, una volta che hanno rilasciato i propri principi attivi, vanno esclusi dal prodotto finale. Al termine dell’infusione basta filtrare il liquido ed il gioco è fatto.
I fiori freschi si addicono maggiormente alla realizzazione di the, tisane o infusi, e decotti in quanto l’essiccazione compromette in parte l’integrità nutrizionale dei petali.
Come utilizzare il fiordaliso in cucina?
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