Taralli pugliesi con farina di lenticchie, per prevenire malattie degenerative.
Taralli pugliesi con farina di lenticchie: la ricetta gluten free
Chi non adora la buona cucina Made in Puglia? I taralli pugliesi al vino bianco sono una squisitezza da forno, una vera delizia adatta agli intolleranti al glutine, a chi segue una dieta ipocalorica e ai vegetariani. Il tarallo è uno degli indiscussi protagonisti delle tavole dei contadini pugliesi ed è ufficialmente inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MiPAAF).
Anche se viene prodotto in altre regioni d’Italia, nelle diverse varianti gastronomiche locali, il tarallo viene apprezzato per la sua forma ad anello di pasta non lievitata cotto in forno ed insaporito con i benefici semi di finocchio.
Ricetta taralli pugliesi
Preparazione taralli pugliesi
Mescolate le farine con i semi di finocchio tritati e il sale, aggiungete il vino rosso e l’olio e iniziate ad impastare fino ad ottenere un composto omogeneo. Formate con le mani dei bastoncini e richiudete nella classica forma di ciambella.
Nel frattempo, lessate in abbondante acqua salata per 20 secondi, quindi tamponate su un canovaccio pulito, cuocete i prodotti ottenuti in forno a 180° C per 25/30 minuti fino a quando risulteranno lucidi in superfice e croccanti all’interno). Se ben asciugati in forno si conservano per diverse settimane.
Ingredienti taralli pugliesi
- 250 gr. di farina di lenticchie
- 250 gr. di farina di mais bianco
- 240 ml. di vino bianco
- 100 ml. di olio extravergine di oliva
- 10 gr. di sale
- 4/8 gr. di semi di finocchio
Le origini e la storia del famoso “anello di pasta”
Quando nacquero il taralli pugliesi? Sono diverse le fonti storiografiche che fanno risalire le origini di questo prodotto da forno agli inizi del 1400.
Il famoso “anello di pasta” abbinato al buon vino bianco pugliese era una specialità gastronomica preparata dalle famiglie dei contadini. Un prodotto davvero semplice che veniva offerto agli invitati con un buon bicchiere di bianco prodotto rigorosamente dalle cantine pugliesi.
Per quanto concerne l’etimologia del nome, alcuni studiosi ritengono che il termine “tarallo” derivi dal latino torrère, ovvero “abbrustolire”. Ma, sembra che l’origine più accreditata sia quella ellenica: il termine “daratos” significava “tipo di pane”, ed indicava un prodotto da forno che poteva essere consumato come valido sostituto del pane.
Tutti i benefici degli “anelli di pasta”
Pronunciare il termine “tarallo” non significa solo squisitezza pugliese, ma si riferisce ad un prodotto da forno a forma di anello preparato con pochi e semplici ingredienti genuini: farina, vino bianco, olio extra vergine d’oliva e semi di finocchietto.
Ottima la variante culinaria del taralli pugliesi preparata con la farina di lenticchie e la farina di mais bianco. La farina di lenticchie naturalmente senza glutine si ottiene dalla macinazione di sole lenticchie elezionate, coltivate ed essiccate in Italia. Adatta per chi segue una dieta ipocalorica, sana e povera di grassi, la farina di lenticchie è ricca di proteine e di minerali che assicurano il buon funzionamento dell’organismo umano. Fosforo, magnesio, rame, calcio e potassio assicurano il benessere della salute delle ossa e della mente, rinforzano la struttura ossea e prevengono l’ossidazione cellulare.
I semi di finocchietto sono un altro preziosissimo ingrediente che rende i taralli pugliesi una vera e propria prelibatezza alimentare sana e benefica per il corpo umano.
Potenti antinfiammatori, i semi di finocchietto prevengono il cancro, favoriscono la digestione, alleviano i disturbi addominali. Aiutano a combattere la formazione di gas intestinali e crampi, mantengono bassa la pressione sanguigna. Tutto cio’ è reso possibile grazie alle grandi quantità di potassio. Questi aiutano ad eliminare le tossine e riducono i danni dovuti ai radicali liberi.
Conosciamo meglio la farina di lenticchie.
La farina di lenticchie è un prodotto che si ricava dalle lenticchie stesse, legume conosciutissimo e diffusissimo in Italia e in varie parti del mondo. La farina di lenticchie è senza glutine naturalmente, fate sempre attenzione all’azienda dove viene lavorata.
Per gli intolleranti al nichel si raccomanda un uso limitato essendo la lenticchia nella fascia con più alto contenuto di nichel
La lenticchia è un piccolo seme di piante erbacee annuali che fanno riferimento alla famiglia delle Fabaceae, più semplicemente dette Leguminose, e il suo nomescientifico è Lens culinaris (che indica la varietà verde).
Il frutto (che è anche il seme, così come accade per tutti i legumi) è contenuto nel bacello. Per quanto riguarda le varietà di lenticchie va detto che ne esistono veramente tantissime, più o meno tipiche a seconda delle zone in cui vengono coltivate.
In Italia, ad esempio, sono molto conosciute ed apprezzate quelle di Castelluccio di Norcia, riconosciute come DOP.
Le lenticchie più comuni sono quella marrone, quella rossa (che spesso viene decorticata), quella verde, la bionda e la rosa, forse un po’ più rara. Anche le dimensioni della lenticchia differiscono a seconda della varietà.
Farina di lenticchie: piu di quanto immagini
Questo prodotto ha origini antichissime, e nasce sicuramente nella fascia temperata del bacino del Mediterraneo, in Caucaso e nell’Asia Minore.
Ad oggi è l’India il maggior produttore e ilmaggior consumatore, seguito da Turchia e Canada. Il consumo di lenticchie in Europa è decisamente molto più basso rispetto a quello che si verifica nei paesi orientali.
La farina di lenticchie nasce dalla lenticchia matura, essiccata e non decorticata. Per questo motivo si avrà un prodotto totalmente integrale e ricchissimo di fibre.
Proprio come tutte le farine di legumi, anche la farina di lenticchie è priva di glutine, ed è quindi ideale per l’alimentazione di soggetti che soffrono di intolleranza a questo componente.
Ricchissima di carboidrati, è comunque meno calorica di altre farine. Anche la quantità di proteine apportate dal prodotto è da ritenersi buona, mentre sono carenti gli acidi grassi.
La farina di lenticchie non contiene colesterolo e ha un basso indice glicemico, in grado di non stimolare eccessivamente la secrezione insulinica se consumata nelle giuste proporzioni.
Le vitamine presenti in questo alimento si riferiscono soprattutto al gruppo B e alla vitamina PP. Troviamo invece ottimi livelli di sali minerali come magnesio, potassio, fosforo,ferro e selenio.
La presenza di questi elementi rendono la farina di lenticchie un buon integratore naturale per chi pratica sport o per chi soffre di leggere forme di anemia.
Il basso contenuto calorico la rende ideale in regimi alimentari dietetici .La farina di lenticchie vanta diversi utilizzi a tavola.
Versatile in cucina
Partendo da un buon numero di ricette di cucina etnica, viene utilizzata moltissimo anche nell’alimentazione vegana in impasti come il seitan o il meno conosciuto “muscolo di grano”.
Spesso compare come ingrediente con proprietà addensanti in creme, zuppe e vellutate. Non è raro trovarla in impasti per prodotti da forno sia dolci che salati.
La farina di lenticchie è piuttosto rara da trovare nei negozi, quindi potete fare l’autoproduzione. Prendete delle lenticchie essiccate di qualsiasi colore e varietà e riducetele finemente con un robot da cucina. Provate anche la farina di lenticchie rosse.
La stessa cosa la potete fare con i ceci secchi e i piselli spezzati essiccati. Con l’autoproduzione avrete sempre a disposizione le vostre farine pronte all’uso in cucina e il costo è davvero ridotto essendo le lenticchie essiccate tra i prodotti più economici in vendita al supermercato.
Perfetti anche senza l’aggiunta di altre farine saranno quei prodotti che non richiedono un grande sviluppo in lievitazione come, ad esempio, biscotti o crackers.
Ricette con farina di lenticchie ne abbiamo? Certo che si!
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