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Farina di orzo poco usata nella nostra dieta

farina di orzo

Farina di orzo poco usata nella nostra dieta L’orzo è un cereale molto antico, forse il primo ad essere coltivato dall’uomo, appartenente alla famiglia delle Poaceae, originario dell’Asia. Oggi il suo impiego è finalizzato a molteplici utilizzi, dalla produzione di malto a quella della birra, dal whisky alla bevanda sostitutiva del caffè e infine alla farina.

Può raggiungere l’altezza di un metro e rispetto ad altri cereali matura molto velocemente ed è in grado di adattarsi a qualsiasi tipo di clima tanto che può essere coltivato anche in zone montuose.

In commercio si trovano prevalentemente tre tipi di orzo:

  • mondato o orzo decorticato che va posto in ammollo per una notte e poi va cotto per circa 40/45 minuti;
  • integrale che va invece messo in ammollo per un giorno intero e cotto utilizzando l’acqua dell’ammollo per un’ora e mezza
  • perlato che non necessita di ammollo e va cotto per una mezz’ora abbondante circa.

Un buon alimento

In Italia e in Europa si coltiva esclusivamente quello perlato che si distingue esteticamente dagli altri perché privo della pellicola che ricopre il chicco, esso inoltre durante la lavorazione perde molte delle proprietà che lo caratterizzano.  Si stima che la produzione annua dell’orzo nella sola Italia si aggiri intorno a 1.4 di milioni di tonnellate.

farina di orzo

Rispetto alle innumerevoli proprietà, l’orzo è purtroppo poco usato nella nostra dieta che potrebbe apportare benefici al nostro organismo. L’orzo è infatti ricco di proteine, fibre e sali minerali (magnesio, potassio, fosforo, ferro, calcio, zinco e silicio), ottimi per chi soffre di problemi legati allo stomaco; vitamine (A1, B1, B2, B3, E).

La presenza del silicio rafforza capelli e unghie mentre il fosforo è importante per chi svolge attività intellettuali. Ha proprietà diuretiche, emollienti e rimineralizzanti.

Un alimento con molte proprietà

Infine ha le capacità di rilassare le pareti intestinali favorendo il regolare flusso alimentare e la presenza di fibre rendono il cereale un buon lassativo. Secondo alcuni studi, la presenza nell’orzo di estrogeni di origine vegetali, sembrano aver proprietà benevole nei confronti del tumore al seno e non solo.

Una ricerca condotta in America dal ministero dell’agricoltura ha isolato una molecola chiamata “tocotrienolo” che sembra aver la proprietà di inibire la formazione del colesterolo “cattivo” nel fegato.

La farina d’orzo è ricca di glutine, quindi non adatta per i celiaci, una caratteristica che limita la produzione di pane e cibi che prevedono la lievitazione, tuttavia è possibile mischiarla ad altre farine ed essere utilizzata anche per la panificazione.

Presenta circa l’86% di carboidrati, proteine per l’11% e solo il 2% di grassi; ha un apporto calorico che si aggira intorno ai 360 kcal per 100 g di prodotto.

La farina d’orzo è adatta anche per la preparazione della pasta e in alcune cucine la semola per la preparazione del cous cous è fatta d’ orzo.  E’ possibile estrarre uno sciroppo che viene chiamato anche estratto di malto e solitamente usato per la produzione di prodotti per l’infanzia o addirittura come dolcificante per bevande.

Il procedimento per l’estrazione del malto si ottiene per fermentazione e poichè trasforma l’amido in maltosio e riduce le proteine in amminoacidi, è altamente digeribile.

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