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Chef Luca Mauri alla salute vien mangiando

Luca Mauri

A “la salute vien mangiando” lo chef Luca Mauri. La salute e il benessere intestinale sono argomenti di primaria importanza per chi soffre d’intolleranze alimentari. Ne abbiamo parlato nella scorsa puntata de la salute vien mangiando, prima cucinando con lo chef Luca Mauri e, dopo, con i nostri esperti in Studio, il dott. Davide Iozzi, nutrizionista biologico e il dott. Angelo Stimolo, medico Chirurgo.

Avere un intestino sano significa digerire, assimilare ed espellere quotidianamente il cibo che è assunto. Per farlo è necessario avere una flora intestinale sana, vuol dire che tutti i microorganismi che costituiscono la flora batterica che popola l’intestino, costituita in prevalenza da bifido batteri e lattobacilli, deve essere in perfetto equilibrio. Se avviene un’alterazione di questo equilibrio siamo in presenza di una disbiosi intestinale, ovvero, una o più specie microbiche hanno preso il sopravento a discapito di altre. Il risultato? Un cattivo assorbimento e digestione degli alimenti.

I motivi possono essere tanti: antibiotici, abuso di lassativi, una dieta povera di fibre, eccesso di alcool o droga ma anche stress emotivi gravi. Non ultimo, le intolleranze alimentari possono essere la causa di disordini intestinali di varia natura.

Il benessere intestinale è importante

Esse, infatti, hanno delle ripercussioni sulla salute intestinale, tant’è che, per curare le intolleranze alimentari, è necessario, oltre che a una dieta a rotazione, un corretto ripristino della flora intestinale. Quali sono le terapie? Intervenire sull’alimentazione e/o ricorrere all’idrocolonterapia.

Dopo aver fatto il test per scoprire quali sono gli alimenti “incriminati”-  si analizzano quali cibi si possono inserire nella dieta, e con quale frequenza, e quali invece bisogna evitare di assumere.

In alternativa o simultaneamente si può ricorre all’idrocolonterepia, un metodo che consiste in un lavaggio dolce della parte terminale dell’intestino attraverso un macchinario dedicato. Questa terapia è in grado di migliorare l’attività dell’intestino.

In entrambi i casi, le terapie devono essere supportate da probiotici e prebiotici che aiutano l’intestino a riportare il giusto equilibrio della flora batterica.

benessere intestinaleIl consiglio per preservare il benessere intestinale

In particolare, bisognerebbe evitare i pasti ripetitivi. Alternare e cambiare alimentazione fa bene all’intestino perché così si trova sempre a contatto con principi nutrizionali diversi e non ha il tempo di abituarsi alle sostanze, in questo modo l’elaborazione degli elementi nutrizionali è fatto nel modo migliore possibile.

Questa settimana vedremo dietro i fornelli Luca Mauri.. Ormai lo sapete, il lunedì sera su Odeon c’è la possibilità di vedere come cucina un grande chef; grazie a “la salute vien mangiando si può assistere alla creazione di una squisita ed esclusiva ricetta fatta e ideata per essere gustosa e attenta alla salute e alle specifiche esigenze alimentari di chi soffre di particolari disturbi.

Di recente inaugurazione, il ristorante nasce dalla creatività di Luca e della moglie Valeria che si è occupata della ristrutturazione del locale, e, diciamocelo, la mano di una professionista (Valeria è interior design) è lampante! L’occhio vuole la sua parte e se c’è offerto, oltre che a un impiattamento seducente, anche una location accogliente, elegante e calda è ancora meglio!

Luca, invece, sfoga la sua creatività in cucina, e lo fa divinamente! Tant’è che poco tempo dopo l’apertura del locale, nel 2011, è arrivato un prestigioso riconoscimento: le Due Forchette Gambero Rosso. La sua cucina è fatta sì di sperimentazione, ma senza perdere di vista e rimanendo consapevole delle sue origini e tradizioni che affondano le radici nella cucina mediterranea.

Conosciamo meglio lo chef Luca Mauri

Nasce nel cuore della Brianza, a Monza, per l’esattezza; tuttavia, da bambino si divertiva a osservare la mamma e la nonna, di origine casertana, fare la pasta fresca e, proprio osservando i loro gesti, che è nata la passione per la cucina.

Quali sono le caratteristiche più importanti dei suoi piatti? Materie prime di altissima qualità, pochi ingredienti, massimo cinque, cotture precise e leggerezza. I suoi piatti sono una via di mezzo tra innovazione e tradizione. Partano dalle ricette tipiche, soprattutto mediterranee, per essere rivisitate in chiave più moderna e più leggera, utilizzando cotture brevi. Così, ad esempio, per i dolci, uno dei suoi punti di forza, scompone e ricompone la tradizionale crema catalana, il tiramisù e il classicissimo tortino al cioccolato.

Che ci tenga alla leggerezza e alla qualità dei prodotti offerti ai propri clienti è chiaro visto che tutto, dai grissini, fino al caffè è eccellente, d’altronde è quello che ci si aspetta da un ristorante premiato.

Vi siete chiesti per caso chi è Alice? Beh è facile intuire che si tratta della sua dolcissima figlia. Ma come afferma lui stesso “A vuol dire anche “Amore” per la cucina e, “A” come Arte, intesa come volontà di offrire all’ospite un’esperienza emozionale oltre che “di gusto”.

zuppa d’orzoZuppa d’orzo per lo chef Luca Mauri

La ricetta della zuppa d’orzo. Nella scorsa puntata de “la salute vien mangiando” abbiamo ospitato Luca Mauri, dal 2011 chef e proprietario del ristorante “A di Alice” di Monza, premiato da Due Forchette Gambero Rosso. La cucina di Luca è caratterizza da pochi ingredienti, di altissima qualità, utilizzati con equilibrata creatività in eccellenti rivisitazioni dei piatti della tradizione mediterranea.

Durante la puntata ce ne ha dato prova preparando la sua zuppa d’orzo trentina, ricetta ideata e pescata dal suo personale menù non a caso, ma con un preciso intento: insegnarci a preparare un piatto gustoso e piacevole e, allo stesso tempo, pensato per la salute e il benessere dell’intestino, argomento della settima puntata de “la salute vien mangiando”.

Gli ingredienti che compongono la zuppa sono molto semplici: patata, cipolla, sedano, carota nera e, ovviamente orzo. In particolare, questi due ultimi ingredienti si rivelano degli ottimi alleati per assicurare il benessere dell’intestino.

La carota nera, è stata selezionata dallo chef perché, ha la proprietà di regolare l’intestino e aiuta la cicatrizzazione della mucosa è, quindi, molto indicata per chi ha problemi intestinali. Non solo, questa particolare carota dona benefici alla salute in diversi modi, l’elevata quantità di antociani, per esempio, secondo recenti studi, potrebbe essere potenzialmente utile per il trattamento di disfunzioni neurologiche come il morbo di Alzheimer.

Una calda zuppa d’orzo

Ma veniamo al vero protagonista del piatto, l’orzo. L’utilizzo dell’orzo abbraccia diversi ambiti; in quello alimentare la granella è impiegata per la produzione di farine, destinate principalmente alla panificazione, oppure, opportunamente trattato, come ingrediente per piatti a base di cereali e per dolciumi.

Non dimentichiamo l’uso dell’orzo per le bevande, in primis il caffè d’orzo e, previa trasformazione in malto, come materia prima nei birrifici per la produzione della birra, e nelle distillerie per la produzione di liquori ad alta gradazione alcolica.

Possiamo considerare l’orzo il migliore amico dell’apparato gastro-intestinale. L’orzo agisce sulle pareti intestinali come antinfiammatorio ed emolliente, via libera all’orzo, quindi, se si hanno problemi d’infiammazione. Può assumerlo, anzi dovrebbe assumerlo, chi ha problemi di stipsi e intestino pigro, troverà grande beneficio grazie alle proprietà lassative – stimolanti.

I benefici per la salute racchiusi in quest’antico cereale sono molteplici e vanno oltre a quelli legati al benessere intestinale come ad esempio è stato dimostrato che può aiutare a controllare e diminuire i livelli di colesterolo e degli zuccheri nel sangue.

Non perdetevi la prossima sana e gustosa ricetta de “la salute vien mangiando”, in onda ogni lunedì su Odeon alle 19.20.

Ed ecco la ricetta della zuppa d’orzo trentina

Ingredienti per 4 persone

  • 150 g. di orzo perlato
  • 1 lt di brodo di verdura
  • Misto per soffritto (carota, sedano, cipolla)
  • 1 patata media
  • qualche filo di erba cipollina tritata
  • sale q.b.
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • parmigiano reggiano grattugiato (facoltativo)

Preparazione

Per preparare il minestrone d’orzo iniziate mondando le verdure (cipolla, carota, sedano, patata) e tagliatele a piccole listarelle.

Ponete l’olio extra vergine in un tegame, aggiungete la cipolla e fatela appassire, buttate nella pentola anche la carota e il sedano e fate soffriggere per 5 minuti e l’orzo, che avrete lavato sotto l’acqua corrente e scolato.

Aggiungete 3 o 4 mestoli di brodo di verdura all’orzo e continuate la cottura a fuoco basso avendo cura di aggiungere quando serve del brodo caldo; 10 minuti prima della fine della cottura aggiungete le patate. A cottura avvenuta spegnete il fuoco, aggiungete l’erba cipollina tritata, l’olio extravergine di oliva e aggiustate di sale.

Servite immediatamente portando in tavola anche del parmigiano grattugiato affinchè i commensali ne possano fare uso a seconda dei gusti.

Riproduzione riservata
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