Tagliatelle alla Carbonara con uova di quaglia e salsiccia
Tagliatelle alla carbonara, un classico della cucina romana, reinterpretato con attenzione per gli intolleranti
Le tagliatelle alla carbonara sono uno di quei piatti che fanno subito casa, calore e convivialità. Quante volte, davanti a un piatto fumante di pasta avvolta da una crema dorata e saporita, ci siamo sentiti appagati come dopo un abbraccio? La carbonara è questo: semplicità e gusto. Ma cosa succede quando non si può mangiare il piatto originale perché si è intolleranti al glutine, al lattosio, o si è celiaci?
Oggi vi racconto come preparo le tagliatelle alla carbonara nella mia cucina, con un occhio attento agli ingredienti e tanta voglia di non rinunciare al piacere. Perché ogni piatto tradizionale può diventare un capolavoro anche per chi deve seguire una dieta speciale. Basta scegliere i giusti alleati: pasta senza glutine, formaggi stagionati naturalmente privi di lattosio, e un buon guanciale selezionato con cura.
Sapevate che, sebbene la ricetta originale preveda gli spaghetti, le tagliatelle offrono una superficie perfetta per raccogliere la crema di uova e formaggio? Inoltre, scegliere una pasta senza glutine di qualità, magari a base di mais e riso, può fare la differenza. Per chi è intollerante al lattosio, il consiglio è usare solo pecorino ben stagionato oppure Grana Padano DOP oltre 30 mesi.
La carbonara è senza dubbio uno dei miei piatti preferiti. Quando sono in crisi, basta questo piatto per riportarmi il buonumore. Non esiste coccola migliore. È veloce, richiede pochi ingredienti e regala sempre grandi soddisfazioni. Ognuno ha la sua versione, ma la base è sempre la stessa: tuorli, guanciale croccante, e un buon formaggio.
Negli anni ho imparato a modularla anche per chi ha esigenze alimentari particolari. Basta un po’ di attenzione e la magia resta. Se non potete usare il pecorino, provate un mix con parmigiano stagionato oltre 36 mesi. Se siete intolleranti al nichel, scegliete una pasta con pochi ingredienti e priva di conservanti.
Con un pizzico di cura e amore, anche una semplice carbonara può diventare il piatto perfetto per tutti.
Ricetta Tagliatelle alla carbonara con uova di quaglia
Preparazione Tagliatelle alla Carbonara con uova di quaglia
Come fare la pasta alla carbonara alternativa? Per preparare le tagliatelle alla carbonara cuocete la pasta in abbondante acqua bollente e salata facendo attenzione a non farle scuocere.
Sgranate la salsiccia e fate soffriggere in una padella antiaderente senza l’aggiunta di olio affinchè diventi croccante.
In una terrina sbattete i tuorli delle uova con il pecorino romano stagionato, aggiungendo due cucchiai dell’ acqua di cottura della pasta.
Scolate la pasta al dente e versatele nella padella con la salsiccia e mescolate bene.
Togliete dal fuoco la padella e aggiungete i tuorli sbattuti. Mescolate bene e se necessario aggiungete un cucchiaio dell’acqua di cottura per ottenere un risultato cremoso.
Spolverate con il pecorino grattugiato e servite immediatamente in tavola con una macinata di pepe.
Ingredienti Tagliatelle alla Carbonara con uova di quaglia
- 360 gr tagliatelle all’uovo consentite o spaghetti
- 150 gr salsiccia
- 100 gr pecorino romano stagionato
- 12 uova di quaglia
- q.b sale e pepe nero (gli intolleranti al nichel non devono metterlo)
Oggi prepariamo le Tagliatelle alla carbonara con uova di quaglia e salsiccia con una ricetta alternativa.
Ho scoperto da poco quante sono le persone intolleranti o allergiche alle uova. Non avrei pensato cosi tante!!! Queste persone non possono gustarsi queste favolose tagliatelle!!! Io ho provato a farle assaggiare ad un amica sostituendo le normali uova con quelle di quaglia. Non ha avuto reazioni… mah!
Solitamente alle persone a cui viene riscontrata questa intolleranza viene consigliato di sostituire le uova di gallina con quelle di quaglia, di papera, di oca o di struzzo.
Le Tagliatelle alla Carbonara con uova di quaglia piacciono sempre. Spesso trascurata, ma di insorgenza molto frequente nei soggetti in età pediatrica, è l’intolleranza alle proteine dell’uovo. In questa situazione, in particolare, si deve poi far fronte ad una ulteriore criticità: mentre gli allergici al latte possono mangiare l’uovo, quelli all’uovo non possono mangiare alcune qualità di formaggi che contengono il “lisozima”.
Gli intolleranti al lattosio possono mangiare alcuni tipi di formaggio stagionati come, ad esempio il pecorino, il provolone, il parmigiano reggiano e il grana padano. Questo è possibile perché, grazie al processo di stagionatura cui vengono sottoposti, hanno un minor contenuto di lattosio. Una carbonara cosi non l’avete mai mangiata!.
Le uova di quaglia in cucina sono una bella scoperta per me!
Questa proteina dell’uovo è presente come additivo in alcuni formaggi francesi e italiani formaggi che provengono da filiere per le quali è necessario contrastare le fermentazioni tardive di microrganismi produttori di gas (che possono compromettere le caratteristiche organolettiche del prodotto) presenti nel latte a motivo dell’abbondante utilizzo per l’alimentazione delle bovine di foraggi insilati, che molto spesso veicolano spore di tali microrganismi.

In questi formaggi il lisozima, che ha sostituito la formaldeide, riesce a contrastare questi batteri con ottimi risultati mentre nella filiera del Parmigiano Reggiano il problema è stato risolto alla radice vietando l’utilizzo di foraggi insilati (privilegiando perciò erba e fieno) in modo da potere evitare l’utilizzo di ogni tipo di additivo.
Il “lisozima” , che è riportato negli ingredienti sulle etichette con la sigla E240, è stato effettivamente documentato essere responsabile di reazioni allergiche in un certo numero di pazienti. Per questi bambini, dopo aver letto bene quanto riportano le etichette, basta indicare il Parmigiano Reggiano e il problema non sussiste.
Dal momento che il Parmigiano Reggiano non contiene alcuna fonte di glutine, è un formaggio assolutamente adatto anche al regime alimentare dei consumatori celiaci oltre che intolleranti al lattosio e al nichel
Gli intolleranti al lattosio possono mangiare alcuni tipi di formaggio stagionati come, ad esempio il pecorino, il provolone, il parmigiano reggiano e il grana padano. Questo è possibile perché, grazie al processo di stagionatura cui vengono sottoposti, hanno un minor contenuto di lattosio.
Non si arrabbino i puristi! Lo so che è un po’ innovativa rispetto alla ricetta originale degli Spaghetti alla carbonara ma a noi piace anche cosi… Una pasta alla carbonara perfetta a modo suo, un primo piatto da leccarsi i baffi. Una ricetta di cucina italiana che tutto il mondo ci invidia!
Un piatto tipico romano rivisitato per i nostri lettori. Non è consigliato l’utilizzo di una pasta corta . Se avessimo preparato la vera carbonara della cucina romana non tutti i nostri lettori potevano gustarla. Preparare gli spaghetti alla carbonara credetemi sembra facile ma non datelo per scontato!
Ricette con uova di quaglia ne abbiamo? Certo che si!
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