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La bontà della Sfogliatella riccia napoletana

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Sfogliatella riccia napoletana
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana, Cucina Regionale
Ricette vegetariane
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 40 min
cottura
Cottura: 50 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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4/5 (3 Recensioni)

Sfogliatella riccia napoletana: una bontà senza tempo

La sfogliatella riccia è un capolavoro di pasticceria che richiede abilità e pazienza. La sua pasta sfogliata, croccante e stratificata, è il risultato di un processo meticoloso di stesura, piegatura e arrotolamento dell’impasto. Ogni strato, sottile come carta, viene spennellato con grasso, creando la tipica forma a ventaglio durante la cottura.

Il ripieno tradizionale di ricotta, semolino, zucchero, uova e aromi come cannella o scorza d’arancia, offre un contrasto cremoso alla croccantezza esterna. Tuttavia, esistono variazioni moderne che includono cioccolato, frutta candita o crema pasticcera, adattando la sfogliatella ai gusti contemporanei.

La sfogliatella non è solo un dolce, ma un simbolo della cultura e dell’identità napoletana. Spesso associata a festività e celebrazioni, racchiude in sé secoli di storia e tradizioni culinarie. È comune trovarla nelle pasticcerie di Napoli, dove viene consumata come spuntino di metà mattina o fine pasto.

Sebbene sia un dolce ricco e calorico, la sfogliatella offre anche alcuni benefici nutrizionali. La ricotta fornisce proteine e calcio, mentre gli ingredienti come le uova apportano vitamine e minerali essenziali.

La sfogliatella riccia è stata spesso celebrata nell’arte e nella letteratura italiana, diventando un’icona gastronomica. Artisti e scrittori hanno catturato la sua bellezza e complessità, rendendola un simbolo non solo culinario ma anche culturale.

Oltre la sua storia e le sue origini, la sfogliatella riccia napoletana è un dolce che racchiude arte, cultura e tradizione. La sua preparazione richiede maestria, e il suo gusto è un viaggio attraverso la storia culinaria di Napoli. Un vero gioiello della pasticceria italiana, la sfogliatella continua a incantare palati in tutto il mondo.

Ricetta Sfogliatella riccia napoletana

Preparazione sfogliatella riccia napoletana

Versa la farina in una capace ciotola, incorporate 100 g di burro, lo zucchero semolato, un pizzico di sale e la poca acqua sufficiente a ottenere un impasto sodo ed elastico che, date la forma di una palla, coprite con la pellicola da cucina e lasciate riposare coperta per un’ora al fresco.

Per il ripieno della sfogliatella fate bollire in una casseruolina mezzo litro circa d’acqua salata, versatevi il semolino a pioggia: ripreso il bollore, mantenetelo 5 minuti, rimescolando.

Tolto il semolino dal fuoco, fatelo freddare e trasferitelo in una terrina: incorporate la ricotta, 150 g di zucchero a velo, un uovo, i canditi sminuzzati, una goccia d’essenza e un pizzico di cannella. Lasciatela riposare in frigorifero, coperta da un tovagliolo o avvolgetela nella pellicola trasparente da cucina.

Fate liquefare 50 g di burro. Stendete la pasta sulla spianatoia infarinata: la sfoglia dovrà essere più sottile possibile e di forma rettangolare: tagliatela in 4 pezzi di eguali dimensioni, spennellateli di burro e sovrapponeteli.

Fate riposare mezz’ora. Arrotolate le sfoglie sovrapposte, rifilate le estremità del rotolo e tagliatelo a fette larghe 1 cm circa.

Poggiate in orizzontale una fetta sulla spianatoia, spianatela con il matterello, agendo da centro verso sinistra in alto, quindi dal centro verso destra in basso. Qualcuno utilizza la macchina per la pasta.

Otterrete una larga losanga al centro della quale depositare un poco di ripieno. Piegatela in due, facendo aderire i bordi e sigillandoli: adagiate la sfogliatella su una teglia da forno imburrata oppure stendete un foglio di carta forno.

Accendete il forno, regolate il termostato 200° C. Ripetete sino a esaurimento: spennellate le sfogliatelle di tuorlo sbattuto e fatele cuocere per 20 minuti; abbassato il termostato a 180°C, portatelo a 160° C dopo altri 20 minuti fate cuocere altri 10 minuti. Servite le sfogliatelle calde cosparse dello zucchero a velo residuo.

mi sono ispirata alla ricetta della sfogliatella riccia napoletana che ho trovato trovata su Sfogliatella.it

Ingredienti sfogliatella riccia per 12 pezzi circa

per l’impasto

  • 400 gr farina Manitoba
  • 170 gr burro chiarificato
  • 1 pizzico sale

per la farcitura

  • 150 gr semolino
  • 250 gr ricotta fresca consentita
  • 50 gr zucchero di canna bianco
  • 200 gr zucchero a velo
  • 1 uovo e due tuorli
  • 500 ml di acqua
  • 150 gr arance o cedro candito
  • 1 fiala essenza di vaniglia Tahiti
  • 1 pizzico cannella
  • qb sale

La bontà della Sfogliatella riccia napoletana è ineguagliabile sotto molti punti di vista. E’ un dolce tipico della tradizione napoletana. Credo che sia una grande soddisfazione e un arricchimento personale imparare, non solo a creare, ma anche ad apprezzare e riflettere sulla storia e la tradizione che lega un territorio, e un popolo a un particolare piatto, a un prodotto o, come in questo caso, a un dolce.

Così, mentre sono in cucina che provo a riprodurre la ricetta della sfogliatella riccia napoletana mi trovo a pensare alla suora che nel 1700, per caso, la inventò. Siamo sulla Costiera Amalfitana, a Conca dei Marini, nel monastero di Santa Rosa Da Lima.

M’immagino allora la suora (forse una giovanissima novizia) in difficoltà perché, dopo aver fatto il pane, si ritrova con pasta di semola che avanza e, sapendo bene che è peccato buttare il cibo, si sforza per trovare una soluzione.

Ecco allora che le viene in mente di aggiungere gli ingredienti più buoni a disposizione nel monastero: frutta secca, zucchero e un liquore al limone (antenato dell’attuale limoncello).

Al ripieno fece un cappuccio triangolare (come il cappuccio di allora delle suore) utilizzando una sfoglia ottenuta aggiungendo all’impasto del pane dello strutto e del vino bianco. Infine, mise il dolce in forno.

Fu un grande successo, la giovane suora, aveva creato a una grande tradizione.

Sfogliatella riccia napoletana : una vera goduria

Si dovette attendere un secolo, però, prima che la ricetta della sfogliatella napoletana di Santa Rosa (chiamata così in onore della Santa protettrice delle monache) uscisse dalle solide mura del monastero e diventasse uno dei dolci tipici della cultura partenopea.

Grazie a una zia monaca, nel XIX secolo, un oste napoletano Pasquale Pintauro, mise le mani sulla ricetta. Dopo aver ottenuto il prezioso tesoro, attualizzò la ricetta, e si trasformò da oste a pasticcere.

L’attualizzazione della ricetta prevedeva l’introduzione delle due maggiori varianti della sfogliatella moderna: la riccia e la frolla. La sfogliatella è riccia se è utilizzata la pasta sfoglia, se invece è utilizzata la pasta frolla per coprire l’impasto, allora è frolla.

Volete sapere cosa racchiudono? In entrambe le varianti, il ripieno è lo stesso, tenetevi forte: canditi, ricotta, uova, semola, latte e zucchero. Una bomba di gusto!

Ah, se invece preferite qualcosa di più “light”, potete, scegliere la versione originale della piccola suora che prevedeva nel ripieno “solo” crema pasticcera e sette amarene.

La mia esperienza con la sfogliatella riccia senza glutine

Capire le difficoltà di realizzare una sfogliatella riccia senza glutine è stata per me un’avventura culinaria. Il glutine gioca un ruolo cruciale nella pasta sfogliata, e la sua assenza ha trasformato ogni passaggio in un esercizio di ingegnosità e pazienza.

La mia ricerca ha iniziato con la selezione delle farine. Ho esplorato combinazioni di farina di riso, mais e tapioca, trovando un equilibrio che si avvicinasse alla consistenza desiderata. L’introduzione di addensanti come la gomma xantana ha migliorato notevolmente la struttura dell’impasto.

Lavorare l’impasto senza glutine ha richiesto un approccio delicato. Ho imparato a stendere l’impasto con cura, usando la carta da forno per prevenire rotture e strappi. Ogni piega e arrotolamento sono diventati gesti ponderati, carichi di attenzione.

Nel ripieno, ho sostituito ingredienti contenenti glutine con alternative sicure. Il semolino, ad esempio, è stato rimpiazzato con farina di riso. Ho anche sperimentato con semolino di mais, aggiungendo un tocco diverso ma piacevole.

La cottura è stata un’altra area di sperimentazione. Ho dovuto regolare temperature e tempi per evitare che la sfogliatella diventasse troppo dura o si bruciasse, un equilibrio non sempre facile da raggiungere.

Ogni tentativo fallito è stato per me un insegnamento. La determinazione e l’accettazione degli errori sono stati cruciali. Con ogni prova, mi sono avvicinata sempre di più al risultato che speravo di ottenere. Ci riproverò!

Questo viaggio nella creazione della sfogliatella riccia senza glutine mi ha mostrato che, con l’approccio giusto e un pizzico di pazienza, anche le sfide culinarie più ardue possono essere superate. Ogni successo, piccolo o grande, è stato un momento di gioia e una celebrazione della mia passione per la cucina.

Ricette dolci ne abbiamo? Certo che si!

4/5 (3 Recensioni)
Riproduzione riservata

2 commenti su “La bontà della Sfogliatella riccia napoletana

  • Sab 19 Dic 2020 | Simona ha detto:

    Gentile nonna paperina
    Ho iniziato a preparare le sfogliatelle ricce ma nella vostra ricetta manca la quantità dello zucchero semolato per l’impasto della sfoglia…aiuto!ho inventato e spero di non dover buttare via tutti gli ingredienti!
    Ma che scherzi fate?
    Simona

    • Sab 19 Dic 2020 | Tiziana Colombo ha detto:

      Simona come scritto sul post ho ripreso la ricetta di Sfogliatella.it e sono venute ottime. Per lo zucchero ho utilizzato anzichè quello semolato lo zucchero di canna bianco. Ma non cambia il risultato.

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