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Cucina senza glutine: idee per un futuro green e sostenibile

Cucina senza glutine

Cucina sostenibile senza glutine: un imperativo categorico

La cucina sostenibile senza glutine non è una moda, e nemmeno un fastidio da accettare controvoglia. E’ anzi una scelta consapevole, ossia la manifestazione chiara di un approccio etico e intelligente, nonché l’espressione di un nuovo modo di intendere l’alimentazione, il rapporto con il cibo e la convivialità.

Dal punto di vista meramente tecnico è semplicemente la cucina che fa uso di ingredienti specifici. Questi sono da un lato coltivati e distribuiti in modo sostenibile, ovvero consumando la quantità minima di risorse, mentre dall’altro sono compatibili con la celiachia. In parole povere sono eco-friendly e gluten-free.

La compresenza di questi due requisiti potrebbe far pensare a una scelta ristretta e a una certa povertà in termini di alimentazione. In realtà la scelta è abbondante e la varietà assicurata, basta informarsi e conoscere. Chiaramente a questa presa di consapevolezza deve seguire la volontà di sperimentare diversi cibi nuovi e diversi metodi di cottura. Ne parlo in questa guida. Esplorerò i principi della cucina sostenibile senza glutine e farò il punto sugli alimenti a disposizione, presentando qualche ricetta interessante.

Uno sguardo al piatto e uno all’ambiente con la cucina sostenibile e senza glutine

Parto proprio dai principi, ovvero dalle regole scritte e non scritte che rendono un alimento, o di un piatto, compatibile con il concetto di cucina sostenibile senza glutine. Partiamo dai principi prettamente ambientali.

Utilizzare ingredienti stagionali. I prodotti raccolti nella loro stagione naturale richiedono meno energia per la coltivazione e conservazione. Inoltre sono più ricchi di nutrienti e sapore, riducendo il bisogno di trattamenti chimici e trasporti a lunga distanza. Per questa ragione fanno parte a pieno titolo della cucina sostenibile.

Ridurre gli imballaggi. E’ sempre meglio preferire ingredienti sfusi o con confezioni compostabili, ciò aiuta a diminuire la quantità di rifiuti e limita la produzione di plastica. Inoltre incide direttamente sulla sostenibilità dell’intera filiera alimentare, dalla produzione alla tavola.

Limitare l’uso di acqua ed energia in cucina. E’ opportuno optare per metodi di cottura che consumano meno risorse, come la cottura a vapore o l’uso della pentola a pressione. Ciò consente di ridurre l’impatto ambientale dell’alimentazione quotidiana, contribuendo concretamente alla salvaguardia delle risorse.

I principi della cucina sostenibile: lo sviluppo verde del territorio

Proseguiamo con quei principi che riguardano la sostenibilità ambientale e la cucina senza glutine attraverso un attento sviluppo del territorio.

Scegliere ingredienti a chilometro zero. E’ ovvio, i prodotti coltivati o trasformati nel proprio territorio riducono le emissioni legate al trasporto e favoriscono l’economia locale. Inoltre sono spesso più freschi e meglio controllati in termini di qualità.

Sostenere l’agricoltura biologica locale. Uno dei principi basi della sostenibilità consiste nell’acquistare da piccoli produttori che praticano agricoltura biologica. Ciò favorisce un modello agricolo meno intensivo e più rispettoso dell’ambiente, inoltre genera ricadute positive sul territorio in termini sia ambientali che sociali.

Valorizzare le varietà locali. In una prospettiva di sostenibilità si prediligono ingredienti autoctoni o tipici di una determinata area, in quanto ciò significa preservare la biodiversità agricola e tutelare le tradizioni alimentari. In quest’ottica vanno collocate anche le materie prime che non prevedono la presenza di glutine.

Cucina senza glutine

Quali alimenti usare per la cucina sostenibile senza glutine?

Ora entro nel vivo del discorso e faccio una breve carrellata degli ingredienti che rispettano i principi che abbiamo appena descritto.

Mais. Un cereale naturalmente privo di glutine che può essere coltivato in molte regioni italiane. Si presta a moltissime preparazioni come farina di mais, polente, pane e prodotti da forno. Vanta una resa agricola buona e non richiede un eccessivo consumo di risorse.

Riso. In Italia il riso è coltivato nelle zone settentrionali. Ad oggi è un alimento base della cucina gluten-free. Può essere usato sia in chicco che sotto forma di farina.

Legumi secchi (ceci, fagioli, lenticchie). Sono privi di glutine e disponibili su tutto il territorio nazionale. Esercitano un impatto ambientale contenuto, inoltre sono ricchi di proteine e contribuiscono a rigenerare il suolo grazie alla loro capacità di fissare l’azoto.

Castagne. Le castagne, coltivate soprattutto in zone montane, rappresentano una risorsa preziosa: sono ricche di nutrienti, prive di glutine e adatte a preparazioni dolci e salate. Dalle castagne si può ricavare anche un’eccellente farina adatta ai dolci.

Ortaggi di stagione. Tutti gli ortaggi, se scelti in base alla stagione e alla provenienza locale, rientrano a pieno titolo nella cucina sostenibile. Sono naturalmente gluten-free e offrono varietà e ricchezza nutrizionale in ogni periodo dell’anno.

Frutta fresca locale. Anche la frutta, se di stagione e a chilometro zero, contribuisce alla sostenibilità dell’alimentazione. E’ versatile e può essere usata in piatti dolci e salati, inoltre è ovviamente priva di glutine.

Qualche ricetta sfiziosa per una cucina senza glutine

Concludo con qualche ricetta sfiziosa, che si basa su una cucina sostenibile e senza glutine. Ho presentato queste ricette qui sul sito, quindi le descrivo brevemente e vi rimando alle pagine dedicate.

Friselle di mais con peperoni e formaggio. Una proposta fresca e gustosa, perfetta per l’estate. Le friselle di mais offrono una base croccante senza glutine che accoglie i peperoni e un formaggio cremoso, che crea un perfetto equilibrio di sapori. Il tutto è completato da erbe aromatiche e da un filo di olio extravergine d’oliva.

Fusilli di riso con panna e pomodorini. Un primo piatto cremoso ma leggero, che sfrutta la delicatezza della pasta di riso. I pomodorini donano freschezza e colore, mentre la panna vegetale dona una consistenza vellutata.

Gnocchi di pane alla farina di castagne. Una soluzione intelligente e anti-spreco, in cui il pane senza glutine avanzato si trasforma in un piatto ricco di gusto. La farina di castagne conferisce al piatto una nota dolce e decisa, mentre le noci aggiungono croccantezza e spessore organolettico.

Bocconcini di polenta con gorgonzola e noci. Sono Ideali come antipasto o finger food, unendo la semplicità della polenta con il gorgonzola (cremoso e deciso) e con le noci, che sono croccanti e saporite. Il risultato è una combinazione di consistenze e sapori che appaga e sorprende.

Le principali resistenze alla cucina sostenibile

La cucina sostenibile è la migliore dal punto di vista etico e nutrizionale. Ciononostante non è la più diffusa. Come mai? Per rispondere elenchiamo almeno tre motivi.

Il primo è legato all’abitudine. Il modo in cui mangiamo è fortemente condizionato dalla tradizione, dalle consuetudini familiari e dal marketing alimentare. Le persone tendono a perseverare in ciò che conoscono e in ciò che “sentono” come normale. Cambiare paradigma, orientandosi verso ingredienti nuovi o metodi di cottura alternativi, richiede uno sforzo cognitivo che molti non sono disposti a compiere, soprattutto se il modello precedente è percepito come soddisfacente o comodo.

Il secondo ostacolo riguarda i costi. Spesso i prodotti sostenibili e certificati, anche quelli senza glutine, hanno un prezzo più elevato rispetto alle alternative industriali o convenzionali. Questo scoraggia molte famiglie, specie quelle con reddito medio-basso, che percepiscono la cucina sostenibile come un lusso, e non come una necessità o un’opportunità di benessere.

Infine esiste una resistenza di tipo pratico e organizzativo. La cucina sostenibile e senza glutine richiede tempo: occorre selezionare i fornitori, leggere le etichette e pianificare i pasti. In un contesto sociale in cui si cucina sempre meno e si delega sempre più, l’idea di “pensare” al cibo appare a molti faticosa e poco confortevole.

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