bg header
logo_print

Quiche ai bruscandoli, una torta salata ricca di sapore

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Quiche ai bruscandoli
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
Stampa
5/5 (1 Recensione)

Ricetta della quiche ai bruscandoli: una torta salata ricca di sapore

La quiche ai bruscandoli è una torta salata che celebra i sapori autentici della primavera. I bruscandoli, noti anche come germogli di luppolo selvatico, conferiscono a questa preparazione un gusto unico e delicato. Questa ricetta è ideale per chi cerca un piatto versatile, adatto sia come antipasto che come piatto unico leggero. Inoltre, è naturalmente priva di glutine e lattosio, rendendola perfetta per chi ha intolleranze alimentari.

Per preparare questa quiche, si inizia mondando e lavando con attenzione i bruscandoli, conservando solo i primi 10-12 cm. Dopo averli lessati in poca acqua non salata per 5 minuti, si scolano, si fanno raffreddare e si tritano. Si mescolano poi con ricotta, un pizzico di noce moscata, buccia grattugiata di limone, pecorino grattugiato e uova leggermente sbattute. Il composto ottenuto si versa su una base di pasta sfoglia senza glutine, precedentemente disposta in una tortiera. La quiche si cuoce in forno già caldo a 170°C per circa 30 minuti. Prima di servirla, è consigliabile farla riposare a temperatura ambiente per 15 minuti.

🌿 Lo sapevi?
I bruscandoli sono i giovani germogli del luppolo selvatico, raccolti in primavera. Oltre ad essere deliziosi, sono ricchi di proprietà benefiche, tra cui effetti diuretici e depurativi. In cucina, sono apprezzati per il loro sapore delicato e leggermente amarognolo, ideale per risotti, frittate e torte salate.

Questa ricetta della quiche ai bruscandoli è perfetta per picnic, buffet o come piatto unico leggero. La sua versatilità la rende adatta a diverse occasioni, e può essere gustata sia calda che fredda. Se desideri scoprire altre torte salate primaverili, ti consiglio di provare la quiche di verdure estive, un’altra deliziosa proposta senza glutine e lattosio.

Ricetta quiche ai bruscandoli

Preparazione quiche ai bruscandoli

Per preparare la quiche ai bruscandoli procedete in questo modo.

  • Mondate e lavate con attenzione le parti superiori dei bruscandoli, conservando solo i primi 10-12 cm. Lessateli in poca acqua non salata per 5 minuti. In alternativa, potete cuocerli al vapore.
  • Scolateli, fateli raffreddare e tritateli. Mescolateli poi con la ricotta, un po’ di noce moscata, pochissimo sale, la buccia grattugiata del limone, il pecorino grattugiato. Sul finire, integrate le uova sbattute leggermente. Mescolate e amalgamate.
  • Foderate una tortiera con la pasta sfoglia e versate all’interno il composto.
  • Cuocete nel forno già caldo a 170 gradi per 30 minuti.
  • Prima di servire la quiche, fatela riposare a temperatura ambiente per 15 minuti circa.

Ingredienti quiche ai bruscandoli

  • 1 base di pasta sfoglia consentita
  • 600 gr. circa di bruscandoli
  • 300 gr. di ricotta consentita
  • buccia grattugiata di 1 limone
  • 60 gr. di pecorino stagionato
  • 4 uova
  • un pizzico di noce moscata
  • 3-4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • un pizzico di sale.

Quiche ai bruscandoli, una torta dal ripieno morbidissimo

Oggi prepariamo la quiche ai bruscandoli, una versione deliziosa, ricca di ingredienti ma allo stesso equilibrata. Questa ricetta esalta e valorizza il concetto di quiche, che in genere indica una torta salata il cui ripieno contiene uova e latticini cremosi. Nella maggior parte dei casi si utilizza la panna, o così prescrive la dottrina gastronomica francese, ma vanno benissimo anche il formaggio cremoso o la ricotta (come avviene in questo caso).

In particolare questa quiche si basa su un ripieno a base di uova, ricotta, pecorino grattugiato, noce moscata, sale e bruscandoli. Il sapore di questi ultimi emerge sugli altri, ma non li copre. Più che altro li valorizza e si fa valorizzare da loro.

Il risultato è una quiche perfetta, che può essere sfoderata in numerose occasioni. Il ripieno è molto stabile, dunque la torta salata può essere consumata anche fredda, magari ben porzionata e portata con sé in un pic nic e mangiate all’aperto. Allo stesso tempo può essere ridotta in porzioni piccole e utilizzata per gli antipasti a buffet e per gli aperitivi. Vista la semplicità della preparazione, può essere utilizzata per l’alimentazione di tutti i giorni, e fungere persino da piatto unico.

Cosa sapere sui bruscandoli

L’ingrediente più particolare di questa quiche ai bruscandoli, ossia l’elemento che più la caratterizza, è proprio il bruscandolo. Con questo termine si indica il germoglio del luppolo selvatico, che viene raramente utilizzato nella cucina di tutti i giorni ma in realtà regala molte soddisfazioni in ambito gastronomico.

L’aspetto ricorda quello degli asparagi, ma i gambi sono di norma abbastanza morbidi. Il sapore è peculiare in quanto è amaro (ma non troppo) e molto aromatico. I bruscandoli possono essere lessati o anche cotti al vapore. L’importante è selezionare solo i gambi non troppo coriacei e fare in modo che diventino ancora più morbidi, a prescindere dal metodo di cottura utilizzato. I bruscandoli così trattati possono essere integrati nelle zuppe, nelle frittate, nelle salse o fare parte di ripieni più o meno complessi (proprio come avviene in questa ricetta).

I bruscandoli possono dire la loro anche sul piano nutrizionale. A fronte di un apporto calorico davvero basso, pari a 20 kcal per 100 grammi, sono ricchi di vitamina C ed E, che fanno bene al sistema immunitario ed esercitano una funzione antiossidante. I bruscandoli, poi, sono noti per il loro potere diuretico e digestivo.

Le uova fanno male?

Come ogni quiche che si rispetti, anche questa ai bruscandoli richiede l’impiego delle uova. Nello specifico le uova vanno aperte, sbattute e integrate nel composto di bruscandoli e ricotta già ben amalgamato. Lo scopo è di creare un ripieno cremoso e gustoso, che possa trasformare questa torta salata in una vera e propria esperienza gastronomica. Sono necessarie ben quattro uova per preparare questa quiche. Non saranno troppe? D’altronde secondo l’immaginario collettivo fanno male, in quanto grasse, caloriche e soprattutto ricche di colesterolo.

In realtà non sono poi così grasse e caloriche, in quanto viaggiano sulle 60 kcal per uovo. Il colesterolo è sì presente, ma è sufficiente limitare il consumo per neutralizzare gli effetti negativi. E poi le uova contengono la lecitina, che seppur indirettamente contrasta il colesterolo grazie alla sua capacità di preservare l’elasticità delle arterie.

Per il resto le uova sono nutrienti. Contengono una discreta dose di proteine, vitamina K, che regola il grado di densità del sangue, potassio e magnesio (coinvolto nel metabolismo energetico).

Quiche ai bruscandoli

Il ruolo della ricotta sulla quiche ai bruscandoli

Il ripieno della quiche ai bruscandoli, come abbiamo visto, conta anche sulla ricotta. La ricotta sostituisce la panna, che invece è un must delle quiche tradizionali, e lo fa egregiamente. Con la sua cremosità “granulosa” conferisce al composto una texture singolare e palatabile; inoltre, con il suo sapore delicato di latte impreziosisce la quiche come pochi altri ingredienti riuscirebbero a fare. E poi è più salutare di quanto si possa immaginare. Tanto per cominciare, con le sue 170 kcal per 100 grammi, è tra i formaggi freschi meno calorici in assoluto.

E poi abbonda di tutte quelle sostanze che caratterizzano il latte e i suoi derivati: proteine, calcio (utile alle ossa) e vitamina D (essenziale per il sistema immunitario).

Se soffrite di intolleranza al lattosio non temete, potete utilizzare la ricotta delattosata. Il sapore è identico all’originale se si esclude una nota dolce che di tanto in tanto si può sentire, dovuta al processo di delattosamento, che scompone il lattosio in due zuccheri semplici e più “avvertibili”.

Quali aromi usare per questa quiche ai bruscandoli?

Nonostante l’impiego di ingredienti fuori dal comune, come i bruscandoli, questa quiche rimane un piatto semplice. Lo si evince dall’impiego degli aromi, che è parco e prudente. In generale si utilizza la sola noce moscata, che viene integrata nel ripieno al momento di miscelare tra di loro tutti gli ingredienti. La noce moscata aggiunge aroma e una nota pungente, ma comunque integrabile nelle note delicate della ricotta, delle uova e in quelle amare dei bruscandoli.

La noce moscata è anche ricca di antiossidanti, sostanze che aiutano a prevenire il cancro, riducono gli effetti dei radicali liberi e rallentano l’invecchiamento. Attenzione alle dosi, se esagerate, rischiate di coprire gli altri ingredienti. Tenete a mente, inoltre, che la noce moscata può avere un effetto allucinogeno se viene assunta in quantità elevate.

FAQ sulla quiche ai bruscandoli

Cosa si intende per quiche?

La quiche è un tipo di torta salata. Il ripieno è vario, ma deve sempre contenere le uova e un latticino cremoso, in genere panna, più raramente formaggio spalmabile o ricotta.

Dove nasce la quiche?

La quiche nasce nella regione francese della Lorena nel basso medioevo. Tuttavia, l’usanza di racchiudere ripieni ricchi dentro impasti cerealicoli è nota fin dall’antichità.

Quando si mangia la quiche?

La quiche è una preparazione versatile, che a seconda delle porzioni può partecipare a fasi diverse del pasto. Se ridotta in porzioni piccole, la quiche è perfetta per gli aperitivi e gli antipasti, magari a buffet. Se ben porzionata può fungere da secondo piatto. Infine, se viene tagliata in porzioni poderose si comporta come un piatto unico.

Ricette di quiche ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (1 Recensione)
Riproduzione riservata

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare HTML tags e attributi:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

TI POTREBBE INTERESSARE

vori vori paraguaiano

Vori vori: la zuppa paraguaiana di mais e...

Una zuppa di casa dal cuore paraguaiano Tra i piatti più rappresentativi del Paraguay c’è una zuppa gialla, cremosa e colma di piccole palline di mais e formaggio. È il vori vori, una...

Papannozza siciliana

Papannozza siciliana: patate e cipolle di Montalbano

Cos’è la papannozza e perché rappresenta la Sicilia La papannozza è un piatto povero della cucina siciliana che ha saputo trasformare l’umiltà in gusto. Nasce dall’incontro di patate e...

Gröstl

Gröstl: il piatto unico della tradizione tirolese

Origini del Gröstl tra rifugio e casa Il Gröstl nasce in montagna, in quelle cucine dove il freddo stringe e la tavola unisce. È un piatto di recupero, dunque una pratica di buon senso. Il lesso...