Quiche ai bruscandoli, una torta salata ricca di sapore
Quiche ai bruscandoli, una torta dal ripieno morbidissimo
Oggi prepariamo la quiche ai bruscandoli, una versione deliziosa, ricca di ingredienti ma allo stesso equilibrata. Questa ricetta esalta e valorizza il concetto di quiche, che in genere indica una torta salata il cui ripieno contiene uova e latticini cremosi. Nella maggior parte dei casi si utilizza la panna, o così prescrive la dottrina gastronomica francese, ma vanno benissimo anche il formaggio cremoso o la ricotta (come avviene in questo caso).
In particolare questa quiche si basa su un ripieno a base di uova, ricotta, pecorino grattugiato, noce moscata, sale e bruscandoli. Il sapore di questi ultimi emerge sugli altri, ma non li copre. Più che altro li valorizza e si fa valorizzare da loro.
Il risultato è una quiche perfetta, che può essere sfoderata in numerose occasioni. Il ripieno è molto stabile, dunque la torta salata può essere consumata anche fredda, magari ben porzionata e portata con sé in un pic nic e mangiate all’aperto. Allo stesso tempo può essere ridotta in porzioni piccole e utilizzata per gli antipasti a buffet e per gli aperitivi. Vista la semplicità della preparazione, può essere utilizzata per l’alimentazione di tutti i giorni, e fungere persino da piatto unico.
Ricetta quiche ai bruscandoli
Preparazione quiche ai bruscandoli
Per preparare la quiche ai bruscandoli procedete in questo modo.
- Mondate e lavate con attenzione le parti superiori dei bruscandoli, conservando solo i primi 10-12 cm. Lessateli in poca acqua non salata per 5 minuti. In alternativa, potete cuocerli al vapore.
- Scolateli, fateli raffreddare e tritateli. Mescolateli poi con la ricotta, un po’ di noce moscata, pochissimo sale, la buccia grattugiata del limone, il pecorino grattugiato. Sul finire, integrate le uova sbattute leggermente. Mescolate e amalgamate.
- Foderate una tortiera con la pasta sfoglia e versate all’interno il composto.
- Cuocete nel forno già caldo a 170 gradi per 30 minuti.
- Prima di servire la quiche, fatela riposare a temperatura ambiente per 15 minuti circa.
Ingredienti quiche ai bruscandoli
- 1 base di pasta sfoglia consentita
- 600 gr. circa di bruscandoli
- 300 gr. di ricotta consentita
- buccia grattugiata di 1 limone
- 60 gr. di pecorino stagionato
- 4 uova
- un pizzico di noce moscata
- 3-4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- un pizzico di sale.
Cosa sapere sui bruscandoli
L’ingrediente più particolare di questa quiche ai bruscandoli, ossia l’elemento che più la caratterizza, è proprio il bruscandolo. Con questo termine si indica il germoglio del luppolo selvatico, che viene raramente utilizzato nella cucina di tutti i giorni ma in realtà regala molte soddisfazioni in ambito gastronomico.
L’aspetto ricorda quello degli asparagi, ma i gambi sono di norma abbastanza morbidi. Il sapore è peculiare in quanto è amaro (ma non troppo) e molto aromatico. I bruscandoli possono essere lessati o anche cotti al vapore. L’importante è selezionare solo i gambi non troppo coriacei e fare in modo che diventino ancora più morbidi, a prescindere dal metodo di cottura utilizzato. I bruscandoli così trattati possono essere integrati nelle zuppe, nelle frittate, nelle salse o fare parte di ripieni più o meno complessi (proprio come avviene in questa ricetta).
I bruscandoli possono dire la loro anche sul piano nutrizionale. A fronte di un apporto calorico davvero basso, pari a 20 kcal per 100 grammi, sono ricchi di vitamina C ed E, che fanno bene al sistema immunitario ed esercitano una funzione antiossidante. I bruscandoli, poi, sono noti per il loro potere diuretico e digestivo.
Le uova fanno male?
Come ogni quiche che si rispetti, anche questa ai bruscandoli richiede l’impiego delle uova. Nello specifico le uova vanno aperte, sbattute e integrate nel composto di bruscandoli e ricotta già ben amalgamato. Lo scopo è di creare un ripieno cremoso e gustoso, che possa trasformare questa torta salata in una vera e propria esperienza gastronomica. Sono necessarie ben quattro uova per preparare questa quiche. Non saranno troppe? D’altronde secondo l’immaginario collettivo fanno male, in quanto grasse, caloriche e soprattutto ricche di colesterolo.
In realtà non sono poi così grasse e caloriche, in quanto viaggiano sulle 60 kcal per uovo. Il colesterolo è sì presente, ma è sufficiente limitare il consumo per neutralizzare gli effetti negativi. E poi le uova contengono la lecitina, che seppur indirettamente contrasta il colesterolo grazie alla sua capacità di preservare l’elasticità delle arterie.
Per il resto le uova sono nutrienti. Contengono una discreta dose di proteine, vitamina K, che regola il grado di densità del sangue, potassio e magnesio (coinvolto nel metabolismo energetico).
Il ruolo della ricotta sulla quiche ai bruscandoli
Il ripieno della quiche ai bruscandoli, come abbiamo visto, conta anche sulla ricotta. La ricotta sostituisce la panna, che invece è un must delle quiche tradizionali, e lo fa egregiamente. Con la sua cremosità “granulosa” conferisce al composto una texture singolare e palatabile; inoltre, con il suo sapore delicato di latte impreziosisce la quiche come pochi altri ingredienti riuscirebbero a fare. E poi è più salutare di quanto si possa immaginare. Tanto per cominciare, con le sue 170 kcal per 100 grammi, è tra i formaggi freschi meno calorici in assoluto.
E poi abbonda di tutte quelle sostanze che caratterizzano il latte e i suoi derivati: proteine, calcio (utile alle ossa) e vitamina D (essenziale per il sistema immunitario).
Se soffrite di intolleranza al lattosio non temete, potete utilizzare la ricotta delattosata. Il sapore è identico all’originale se si esclude una nota dolce che di tanto in tanto si può sentire, dovuta al processo di delattosamento, che scompone il lattosio in due zuccheri semplici e più “avvertibili”.
Quali aromi usare per questa quiche ai bruscandoli?
Nonostante l’impiego di ingredienti fuori dal comune, come i bruscandoli, questa quiche rimane un piatto semplice. Lo si evince dall’impiego degli aromi, che è parco e prudente. In generale si utilizza la sola noce moscata, che viene integrata nel ripieno al momento di miscelare tra di loro tutti gli ingredienti. La noce moscata aggiunge aroma e una nota pungente, ma comunque integrabile nelle note delicate della ricotta, delle uova e in quelle amare dei bruscandoli.
La noce moscata è anche ricca di antiossidanti, sostanze che aiutano a prevenire il cancro, riducono gli effetti dei radicali liberi e rallentano l’invecchiamento. Attenzione alle dosi, se esagerate, rischiate di coprire gli altri ingredienti. Tenete a mente, inoltre, che la noce moscata può avere un effetto allucinogeno se viene assunta in quantità elevate.
FAQ sulla quiche ai bruscandoli
Cosa si intende per quiche?
La quiche è un tipo di torta salata. Il ripieno è vario, ma deve sempre contenere le uova e un latticino cremoso, in genere panna, più raramente formaggio spalmabile o ricotta.
Dove nasce la quiche?
La quiche nasce nella regione francese della Lorena nel basso medioevo. Tuttavia, l’usanza di racchiudere ripieni ricchi dentro impasti cerealicoli è nota fin dall’antichità.
Quando si mangia la quiche?
La quiche è una preparazione versatile, che a seconda delle porzioni può partecipare a fasi diverse del pasto. Se ridotta in porzioni piccole, la quiche è perfetta per gli aperitivi e gli antipasti, magari a buffet. Se ben porzionata può fungere da secondo piatto. Infine, se viene tagliata in porzioni poderose si comporta come un piatto unico.
Ricette di quiche ne abbiamo? Certo che si!
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