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Insalata con aringa e rabarbaro, un pasto completo

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Insalata con aringa e rabarbaro
Ricette per intolleranti, Ricette nordiche
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (9 Recensioni)

Insalata con aringa e rabarbaro, una pietanza dal carattere nordico

L’insalata con aringa e rabarbaro è un contorno molto saporito, nutriente e colorato. Il merito va ad una scelta di ingredienti creativa e coraggiosa allo stesso tempo, che non lesina in verdure e in alimenti più corposi, come le aringhe. Il piatto è così ben bilanciato da poter fungere anche da pasto completo. La protagonista della ricetta è comunque l’aringa, un pesce azzurro molto consumato in Scandinavia, soprattutto nella forma affumicata. Anzi, molte ricette tra Svezia e Norvegia vedono come protagonista proprio i filetti di aringa. Per quanto concerne il sapore, l’aringa potrebbe essere considerata un mix tra sardine e merluzzo, pur proponendo sentori molto più intensi di quest’ultimo.

L’apporto nutrizionale è ottimo. L’aringa, affumicata o meno, è ricca di proteine e di vitamina D, una sostanza molto utile per il sistema immunitario e piuttosto rara (eccetto che per alcune classi di alimenti). Inoltre non manca il fosforo, che fa bene alle ossa, ai denti e alle capacità cerebrali. L’aringa è abbastanza calorica, in quanto supera le 200 kcal per 100 grammi. Tuttavia, il suo apporto calorico è dovuto all’abbondanza di acidi grassi omega tre, che sono benefici soprattutto per il cuore.

Ricetta insalata con aringa

Preparazione insalata con aringa

Per preparare l’insalata con aringa e rabarbaro procedete così. Immergete nel latte il filetto di aringa affumicata per almeno 12 ore. Dopodiché scolatelo, asciugatelo con la carta assorbente e fatelo a pezzettini.

Nel frattempo pulite per bene le verdure, poi tagliate a listarelle il peperone giallo e riducete a pezzetti la lattuga. I cetrioli, invece, affettateli in modo sottile. Disponete le fette di cetrioli su un piatto, senza sovrapporle più di tanto. Salate e applicate un secondo strato di cetrioli leggermente salati.

Coprite con un piatto rovesciato e fate riposare per mezz’ora in frigo. Trascorso questo lasso di tempo, sciacquate i cetrioli. Poi lavate le coste di rabarbaro e riducetele a fette con una mandolina, infine bollitele per un minuto.

Ora sbucciate le carote, tagliatele a losanghe e bollitele per 2-3 minuti. Infine scolate le carote e immergetele in acqua fredda per fermare la cottura. Adesso componete l’insalata: in una insalatiera versate le verdure, ponete sopra di esse l’aringa e condite con olio e sale.

Ingredienti insalata con aringa

  • 400 gr. di aringa affumicata
  • 2
  • 5 ml. di latte intero consentito
  • 1 peperone giallo
  • 2 coste di rabarbaro
  • 2 cetrioli
  • 1 cespo di lattuga
  • 2 carote
  • q. b. di olio di oliva extravergine
  • q. b. di sale.

Un focus sul rabarbaro

L’insalata con aringa e rabarbaro è ricca di elementi vegetali. Essi producono un’ampia varietà di colori e sapori, che valorizzano e bilanciano il sapore molto intenso delle aringhe. Un ruolo di primo piano è giocato in questo contesto proprio dal rabarbaro. Il suo sapore è fortemente aromatico e amarognolo, tale da contrastare i sentori dei filetti di aringa (che rimangono invariati anche dopo l’affumicatura).

Al di là di ciò, il rabarbaro aumenta lo spessore nutrizionale della ricetta. Il riferimento non è solo alla vitamina C e al potassio, che sono presenti in grandi quantità, ma al notevole apporto di antiossidanti. Tra tutte queste sostanze spiccano le antocianine, responsabili del colore rosso-viola e di un’azione protettiva rispetto al rischio di tumore. Il rabarbaro esercita poi molte proprietà, a tal punto da poter essere considerato una medicina naturale. È disintossicante e depurativo in virtù di alcune sostanze presenti al suo interno e dell’abbondanza di acqua. È anche un formidabile digestivo e aiuta a risolvere i problemi di nausea. Di base il rabarbaro è piuttosto tenero, quindi non stupisce che questa ricetta richieda solo una leggera bollitura.

Le proprietà del peperone giallo

La lista degli ingredienti di questa insalata con aringa affumicata comprende anche il peperone giallo. Rispetto alle altre due varianti (il peperone rosso e verde), il peperone giallo ha un sapore più aspro e quasi acidulo. È comunque gradevole e suggestivo se viene abbinato a ingredienti dai sentori simili. Perché questo tipo di peperone è giallo? La risposta è piuttosto semplice, il colore è legato all’abbondanza di betacarotene, una sostanza presente anche nelle carote e nella zucca. Il betacarotene è un buon antiossidante, dunque aiuta a prevenire il cancro e ad assorbire meglio la vitamina A.

Insalata con aringa e rabarbaro

Per il resto, il peperone giallo presenta le stesse proprietà degli altri peperoni. È meno calorico di quanto si possa immaginare, con le sue 28 kcal per 100 grammi. Inoltre contiene vitamina C, potassio e altri sali minerali. In occasione di questa ricetta il peperone giallo va spellato, tagliato a listarelle e inserito nell’insalatiera. Spellare i peperoni è abbastanza semplice, anche senza cuocerli. Ovviamente avrete bisogno di un coltello molto affilato, in quanto la pellicine esterna è piuttosto sottile.

Come preparare i cetrioli per l’insalata con aringa e rabarbaro?

Un ruolo importante per questa insalata con aringa e rabarbaro è ricoperto anche dai centrioli. I cetrioli garantiscono un sapore leggermente acidulo e acre. Di base vivacizzano questa ricetta, valorizzando i sentori dell’aringa e quelli più aromatici e delicati delle altre verdure. I cetrioli subiscono un trattamento particolare in questa ricetta, simile a quello delle melanzane, infatti vanno salati, coperti e fatti riposare per una buona mezz’ora. Lo scopo è quello di rimuovere l’acqua di vegetazione e ammorbidire il loro sapore forte.

Vale la pena parlare dei cetrioli anche dal punto di vista nutrizionale, infatti sono ricchi di vitamina C e di vitamina K, che ottimizza la densità del sangue. Oltre al consueto apporto di sali minerali, i cetrioli contengono tanto acido tartarico, che riduce il metabolismo del grasso. Non a caso, i cetrioli vengono spesso integrati nelle diete dimagranti. I cetrioli, infine, contengono pochissimo nichel, dunque possono essere consumati con tranquillità da chi è sensibile a questa sostanza. I cetrioli riducono anche l’azione dei succhi gastrici, quindi sono indicati in caso di reflusso gastroesofageo. Infine apportano una quantità di calorie davvero minima, pari a 12 kcal per etto.

Ricette di insalata ne abbiamo? Certo che si!

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