Speciale Crema pasticcera con Mano di Buddha
Crema pasticceria con Mano di Buddha, le differenze con la versione classica
Oggi vi presento la crema pasticcera con Mano di Buddha, una crema ispirata alla pasticcera classica ma che propone sentori davvero particolari. Le applicazioni ovviamente sono simili, ossia può essere impiegata per farcire crostate, torte e dolci vari. Come si fa la crema pasticcera ? E’ facile e veloce da realizzare, benché il procedimento sia in parte diverso rispetto alla versione originale, anche grazie alla peculiare lista di ingredienti.
Ricetta crema pasticcera con mano di buddha
Preparazione crema pasticcera con mano di buddha
Come fare la crema pasticcera? Il procedimento per preparare la crema pasticcera con Mano di Buddha è molto semplice. Dovrete iniziare proprio dall’agrume. Lavatelo con cura e asciugatelo con carta da cucina. Poi grattugiate la scorza ed estraete il succo dalla sua polpa. Intanto fate il burro a pezzettini e versate le uova e lo zucchero in una ciotola, infine sbattete per bene e unite la scorza grattugiata e il succo. Poi cuocete il tutto a bagnomaria.
Quando sul composto iniziate ad intravedere un velo sottile, unite il burro chiarificato, la vaniglia e mescolate con una frusta. Cuocete ancora per una decina di minuti, fino a quando il composto non si sarà addensato. Versate la crema in un barattolo di vetro ben lavato e asciutto. Poi capovolgete il barattolo fino a quando non si sarà raffreddato. La crema ottenuta potete utilizzarla subito o conservarla in frigorifero per circa 10 giorni.
Ingredienti crema pasticcera con mano di buddha
- 1 Mano di Buddha
- 100 gr. di zucchero di canna extrafine
- 2 uova
- 50 gr. di burro chiarificato
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia o una bacca di vaniglia.
La crema pasticcera è senza dubbio una delle regine in ambito della pasticceria. Può essere la base per torte, semifreddi e dolci al cucchiaio che rendono speciale ogni momento passato in famiglia o tra amici. Vi lascio alcuni tipi di crema pasticcera per diversificare questa preparazione e con cui potete realizzare dolci particolarmente apprezzati. Crema pasticcera al tè matcha, una variante dal sapore unico oppure Crema pasticcera alla lavanda, una variante aromatica o ancora la Crema pasticcera al cioccolato: tentazione irresistibile.
Il limone è sostituito dalla Mano di Buddha, che è un agrume originario dell’Asia. In questo tipo di crema si utilizza non solo la scorza ma anche il succo. Inoltre non troviamo il latte intero, che viene sostituito dal burro chiarificato.
Non è presente nemmeno l’amido, la cui assenza è compensata dall’utilizzo delle uova intere e degli albumi. In linea di massima questa crema pasticcera propone sentori più agrumati, ma niente affatto acri. Il merito di ciò va alle peculiarità della Mano di Buddha. Non prevede l’uso della farina ed è senza glutine e senza lattosio.
Un focus sulla Mano di Buddha
In questo tipo di crema pasticcera gialla (il colore è dato dalle uova) spicca la Mano di Buddha, un frutto dall’aspetto strano. Il nome potrebbe sembrare strano, ma è abbastanza realistico. Il frutto assume realmente la forma di una mano con le dita, a tal punto da sembrare un frutto “riuscito male”. In realtà è una risorsa per la gastronomia e persino per la medicina naturale. La scorza è meno amara rispetto a quella del limone classico, mentre il succo è più dolce e viene impiegato direttamente nella preparazione.
Sul piano nutrizionale la Mano di Buddha assomiglia a tutti gli altri agrumi, dunque contiene una certa quota di vitamina C e sali minerali. In aggiunta contiene anche sostanze curative, come la cumarina e la diosmina, che attenuano i dolori. E’ stato dimostrato, poi, che la Mano di Buddha è utile a regolare la pressione sanguigna, soprattutto quando è troppo alta. A differenza della stragrande maggioranza degli agrumi, agisce anche da espettorante, un po’ come fa il miele, dunque può essere considerato un buon rimedio contro la tosse. L’apporto calorico infine è basso, simile a quello delle arance e dei limoni.
Quale zucchero utilizzare?
La crema pasticcera con Mano di Buddha si avvantaggia della presenza dello zucchero. Ma quale zucchero è opportuno utilizzare? In commercio ci sono tanti tipi di zucchero: zucchero bianco e bruno, zuccheri fini, extrafini e semolati. Ebbene, per quanto concerne la grana, vi consiglio di utilizzare lo zucchero extrafine in quanto si amalgama meglio nonostante il tempo di cottura è inferiore rispetto alla versione classica della crema pasticcera. Per quanto concerne la tipologia il consiglio è di puntare sullo zucchero bianco, che ha un sapore neutro. Se però desiderate un retrogusto di caramello, magari non troppo pesante, optate per lo zucchero bruno.
Quest’ultimo tipo di zucchero si caratterizza per alcuni residui di melassa, frutto di un processo di raffinazione meno intenso. Tuttavia fate attenzione alle dosi. La crema pasticcera deve risultare dolce, ma non in modo eccessivo in quanto deve risaltare anche il sapore dell’agrume. In media dovrebbero bastare 100 grammi di zucchero per ogni agrume.
Le interessanti proprietà della vaniglia
La vaniglia è una presenza fissa nella crema pasticcera con Mano di Buddha, proprio come nella versione originale. La vaniglia assolve a due compiti: da un lato dolcifica e dall’altro aromatizza. Il suo aroma è unico e anche abbastanza forte, sicché è in grado di modificare radicalmente le preparazioni in cui è inserita. Allo stesso tempo attorno alla vaniglia ruotano alcuni pregiudizi, come quelli secondo cui farebbe ingrassare. La vaniglia è calorica, almeno considerando l’etto come unità di misura. Tuttavia, in genere si inseriscono quantità minime, tali da non influire sulla portata calorica dei piatti. A impattare, casomai, sono le creme alla vaniglia, arricchite da altre sostanze.
C’è da dire poi che, entro certi limiti, la vaniglia fa anche bene. Contiene infatti la vanillina, che è la sostanza responsabile dell’aroma nonché un formidabile antiossidante, che aiuta a prevenire il cancro. E’ anche stato dimostrato che la vaniglia esercita un’azione rilassante, sebbene inferiore alla camomilla. Ad ogni modo per questa ricetta basta solo un cucchiaino di estratto di vaniglia. E’ bene non andare oltre in quanto vi è il concreto rischio di coprire gli altri sapori, d’altronde stiamo parlando pur sempre di una spezia.
Ricette crema pasticcera ne abbiamo? Certo che si!
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