Beijinho, i dolcetti al cocco dal Brasile
Beijinho, il simbolo della pasticceria carioca
I beijinho sono dei dolcetti al cocco molto diffusi in Brasile e in Portogallo. Vengono chiamati anche bacetti (little kiss) al cocco e branquinho (little white one). Prepararli è davvero facile e veloce, bastano 10 minuti e quattro ingredienti (cocco rapè, latte condensato, una noce di burro e chiodi di garofano). Sono i fratelli bianchi dei brigadeiro, la variante al cioccolato. Pare che la ricetta originale dei beijinho sia a base di mandorle, acqua e zucchero e che il nome originario sia “bacio della suora”. Succede spesso che una ricetta tradizionale subisca variazioni nel corso degli anni in base alle tradizioni delle famiglie a cui viene tramandata. I beijinho, tipici della tradizione culinaria brasiliana, sono dolcetti ideali per occasioni speciali, come carnevale, San Valentino, matrimoni, compleanni. Uno tira l’altro e la festa non finisce più!
Hanno un aspetto molto simile alle caramelle o ai cioccolatini bianchi, risultano, quindi, degli invitanti bocconcini, ideali nelle feste di compleanno. Il problema è che sono troppo buoni per mangiarli solo nelle occasioni speciali. Chi ne è goloso li mangia anche durante una cena tra amici, infatti sono ottimi per addolcire il palato dopo i pasti o tutte le volte che si ha voglia di gustare qualcosa di dolce ed unico. Funzionano bene sia come dessert sia come spuntino. Spesso vengono preparati insieme alla loro variante “nera”, ossia i brigadeiros, e serviti a scacchiera. Vi consiglio di farli rassodare in frigorifero per mezz’ora prima di servirli.
Ricetta beijinho
Preparazione beijinho
- In un pentolino versate il latte, 30 grammi di burro e 100 grammi di cocco rapè.
- Mescolate e cuocete a fuoco medio per circa 10 minuti o fino a quando il composto non risulterà più attaccato alle pareti del pentolino.
- Versate il composto in un piatto e attendete che si raffreddi.
- Nel frattempo, spargete un po’ di zucchero semolato in un altro piatto. In un terzo piatto, invece, distribuite il cocco rimasto.
- Cospargete le mani di burro, poi manipolate un pezzo del composto e trasformato in pallina, che passerete nello zucchero semolato.
- Passatela poi nel cocco rimasto e inserite un chiodo di garofano sopra.
- Continuate così fino ad esaurire il composto. Disponete le palline in un piatto di portata o in dei pirottini.
- Fatele riposare in frigo per 15 minuti e poi servite.
Ingredienti beijinho
- 120 gr. di cocco rapè
- 400 gr. di latte condensato
- 60 gr. di burro chiarificato
- 20 gr. di zucchero semolato
- q. b. di chiodi di garofano
Le proprietà nutrizionali del cocco
La noce di cocco, utilizzata nei nostri dolcetti beijinho, è ricca di fibre vegetali, acqua, aminoacidi, vitamine e minerali (potassio, fosforo, calcio, sodio, magnesio e ferro). Le vitamine presenti sono i folati, la vitamina C, E, B e K. Il contenuto di vitamina B e C rende il cocco ideale nel trattamento di alcuni disturbi come la debolezza, lo stress e i disturbi urinari. Inoltre riduce la fatica, migliorando le performance sportive e la resistenza. Alcuni studi riportano la sua utilità nell’eliminare l’aria in eccesso (meteorismo), presente nello stomaco e nell’intestino, nonché tossine nell’apparato digerente. Il cocco aiuta anche a mantenere l’equilibrio gastrointestinale e riduce il rischio di emorroidi.

Essendo ricco di trigliceridi a catena media e grassi metabolizzati nel fegato, il cocco riduce il senso di fame ed aiuta a perdere peso svolgendo anche una funzione protettiva per il cervello. La noce di cocco abbassa la pressione sanguigna, ha proprietà antinfiammatorie, antivirali, antibatteriche, antifungine e antiparassitarie. Regola, inoltre, gli zuccheri nel sangue, controlla i livelli di colesterolo cattivo e protegge da patologie cardiovascolari. L’olio di cocco ha proprietà benefiche anche per la pelle in quanto previene le rughe e contrasta gli effetti nocivi del sole. Infine fortifica ossa e denti, migliorando l’assimilazione di calcio e magnesio.
Il segreto per un beijinho perfetto risiede nella cottura del composto, che deve addensarsi lentamente fino a staccarsi dalle pareti della pentola, senza però asciugarsi troppo. È importante mescolare costantemente per evitare che il latte condensato bruci o cristallizzi. Una volta raggiunta la consistenza ideale, il composto va fatto raffreddare completamente prima di essere modellato. Il tocco finale è la panatura nel cocco tagliato finemente, che deve essere fresco e profumato.
Qualche curiosità sul cocco presente nei beijinho
Vista la sua massiccia presenza nei nostri dolci beijinho, ci tenevo ad approfondire alcune caratteristiche sul cocco. La polpa di cocco ha un gusto dolce, simile a quello delle mandorle. Da essa si ricava il latte, l’acqua, il burro, la farina e l’olio di cocco. La palma di cocco viene denominata “albero della vita” proprio perché non si butta via nulla (foglie e guscio inclusi). Dal cocco si ricava anche il “palmito”, ossia il cuore della palma, da cui si produce un vino chiamato Toddy o Neera. Dalla linfa dei fiori ancora chiusi, viene prodotta, invece, la Lambanòg, un distillato con gradazione alcolica di 40°-45°.
Attenzione, se la noce di cocco è priva di latte vuol dire che non è fresca, quindi non andrebbe mangiata. Le noci di cocco attualmente commercializzate in Italia provengono in gran parte dall’isola di Ceylon. Tutti noi usiamo il termine “noce di cocco”, in realtà non si tratta di una noce, ma piuttosto di frutto carnoso che contiene un seme. In certi paesi tropicali, il latte di cocco viene usato in alternativa al latte materno per nutrire i neonati.
Le particolarità del cocco brasiliano
Il cocco brasiliano si distingue per alcune caratteristiche, che lo rendono unico rispetto ad altre varietà diffuse nel resto del mondo. Innanzitutto è particolarmente ricco di acqua, che risulta dolce, aromatica e piacevole da bere anche senza aggiunte. È proprio questa ricchezza d’acqua che favorisce una polpa più morbida e meno fibrosa, ideale per dolci e dessert tropicali. La polpa del cocco brasiliano, inoltre, possiede un’aromaticità spiccata, con note quasi floreali che emergono soprattutto quando viene grattugiata finemente o tostata.
Un altro tratto distintivo riguarda la freschezza. In Brasile il cocco viene spesso consumato “giovane”, ossia quando la buccia è ancora verde e l’interno contiene più acqua che polpa. Questo tipo di cocco, chiamato “coco verde”, è molto utilizzato nella cucina locale, soprattutto per preparazioni leggere come bevande, creme e ripieni delicati. Infine, la varietà brasiliana tende a essere leggermente più dolce, una caratteristica che riduce la necessità di aggiungere grandi quantità di zucchero nei dolci tradizionali.
La cucina brasiliana è un affascinante mosaico di influenze indigene, africane, portoghesi e tropicali. Predilige ingredienti freschi e intensamente aromatici, come frutta esotica, manioca, pesce e spezie dolci. Le preparazioni variano enormemente da regione a regione: nel Nord si usano ingredienti amazzonici, mentre nel Sud prevalgono piatti più corposi di origine europea. Il cocco, presente in molte zone costiere, è uno degli elementi simbolici di questa gastronomia ricca e vibrante.
Il ruolo del cocco nella cucina brasiliana
Un altro aspetto affascinante legato al cocco brasiliano riguarda il suo ruolo sociale e culturale all’interno della gastronomia locale. In Brasile, infatti, il cocco non è semplicemente un ingrediente ma un simbolo di convivialità e tradizione familiare. Molti dolci tipici vengono preparati in occasione delle festività, dei compleanni o delle celebrazioni religiose, e spesso proprio il cocco è l’elemento che accomuna ricette tramandate da generazioni.
Nelle regioni costiere il profumo del cocco grattugiato appena aperto riecheggia nelle cucine delle case e nelle piccole botteghe artigianali, dove il processo di lavorazione avviene ancora a mano, con strumenti tradizionali e senza ricorrere a prodotti industriali. Inoltre, la versatilità del cocco brasiliano lo rende un ingrediente fondamentale anche nella cucina salata. Non è raro trovarlo in stufati, zuppe e salse brasiliane, dove il latte di cocco entra in gioco per ammorbidire sapori intensi e creare contrasti cremosi.
Un esempio emblematico è il moqueca, un piatto a base di pesce, latte di cocco, peperoni e dendê (olio di palma rosso), che rappresenta l’incontro perfetto tra le tradizioni africane e le risorse tropicali del territorio brasiliano. Questa capacità di muoversi agevolmente tra dolce e salato, tra ricette semplici e preparazioni complesse, ci fa capire su come mai il cocco sia considerato uno degli ingredienti “identitari” della cucina brasiliana.
Alla scoperta dei dolci brasiliani al cocco oltre al beijinho
Il beijinho non è l’unico dolce al cocco tipico del Brasile, anche se è certamente uno dei più iconici. Esistono numerose ricette che esaltano il gusto dolce e cremoso del cocco. Tra le più famose spicca il quindim, un dolce al forno a base di tuorli e cocco grattugiato, caratterizzato da una consistenza liscia e lucida simile a un budino e con un sapore ricco e avvolgente.
Un’altra preparazione tradizionale è il cocada, un dolce a base di cocco e zucchero, disponibile in varianti morbide o più consistenti. Le versioni moderne possono includere cacao, latte condensato, frutta secca o aromi tropicali.
Non manca poi il manjar branco, una sorta di budino bianco addensato con amido e arricchito con cocco grattugiato, spesso servito con sciroppo di prugne. Più rustico ma altrettanto popolare è il bolo de coco, una torta soffice imbevuta di latte di cocco e talvolta ricoperta da una glassa cremosa. In tutti questi dolci il cocco conferisce un tocco esotico e una naturale dolcezza che li rende irresistibili.
Ricette brasiliane ne abbiamo? Certo che si!
TI POTREBBE INTERESSARE
Vori vori: la zuppa paraguaiana di mais e...
Una zuppa di casa dal cuore paraguaiano Tra i piatti più rappresentativi del Paraguay c’è una zuppa gialla, cremosa e colma di piccole palline di mais e formaggio. È il vori vori, una...
Tamagoyaki: cos’è la frittata giapponese arrotolata
Il tamagoyaki è una delle immagini più riconoscibili della cucina di casa giapponese: una frittata arrotolata, dalla forma regolare e dal colore giallo dorato, che si taglia a fette e si serve a...
Gâteau Breton: Tarte bretone dolce senza glutine
Un dolce bretone dalla personalità burrosa Il gâteau breton senza glutine mantiene l’anima del dolce bretone tradizionale, cioè quella struttura quasi di pasta frolla ma più soffice e montata,...




















