Bouillabaisse provenzale: ricetta tradizionale, rouille e crostini
Bouillabaisse (la bouillabaisse): il classico di Marsiglia che profuma di Mediterraneo
Brodo dorato, profumo di finocchio e agrumi, pezzi di pesce teneri che raccontano il mare: la bouillabaisse è un rituale più che una ricetta. Nasce tra i porti di Marsiglia e arriva in tavola con un carattere unico, capace di unire convivialità e finezza. È una zuppa importante ma accessibile, perfetta quando vuoi un piatto centrale che parli di stagioni, mercato e attenzione agli aromi.
Nel nostro racconto mettiamo al centro equilibrio e inclusività: il servizio resta tradizionale, con crostini e rouille, ma facilmente adattabile anche a chi evita il glutine. Il risultato è un piatto luminoso, pulito nei profumi, che valorizza il pescato senza coprirlo: ogni cucchiaiata è un piccolo viaggio nel Mediterraneo.
Il nome “bouillabaisse” unisce due verbi francesi: bouillir (bollire) e baisser (abbassare il fuoco). Prima si porta a bollore, poi si lascia sobbollire: un gesto semplice che fa la differenza nel profilo aromatico.
A tavola, il fascino sta nel ritmo: prima il brodo ben caldo con i crostini, poi il piatto dei pesci. La rouille si dosa a parte per cucchiaiate misurate: lega, non domina. Così la zuppa resta leggibile, con uno spettro di note che va dal dolce del pomodoro alla freschezza dell’arancia, fino al calore dello zafferano.
Per un tocco “nostro”, scegli pesci locali di scoglio e completa con tagli carnosi che tengano la cottura: la struttura sarà armonica senza appesantire. Se servi a ospiti con esigenze diverse, proponi crostini senza glutine e indica chiaramente gli allergeni della salsa: l’esperienza rimane fedele alla tradizione, ma adatta e accogliente per tutti.
Ricetta bouillabaisse
Preparazione bouillabaisse
Per la preparazione del bouillabaisse iniziate preparando il brodo. Tagliate a julienne le cipolle, poi fatele appassire in una pentola con un po’ di aglio, olio extravergine di oliva, qualche foglia di alloro, il peperoncino piccante, un po’ di semi di finocchio, i chiodi di garofano e il finocchietto. Aggiungete i pesci da zuppa, ripuliti dalle interiora, mezzo decilitro di pastis, i pomodori tagliati a pezzetti e il concentrato di pomodoro. Infine versate l’acqua fino a coprire gli ingredienti e cuocete a fuoco lento per un’ora e mezza. Poi prendere un passaverdura e sminuzzate per bene il tutto, infine aggiustate con un po’ di sale e di pepe.
Ora pulite per bene le cozze, riscaldatele in una casseruola con un po’ di aglio e un po’ d’olio in modo che si aprano, poi fatele intiepidire, eliminate il guscio e lasciatele nell’acqua di cottura. Poi pelate le patate, fatele a pezzetti e mettetele a cuocere in acqua leggermente salata con lo zafferano. Spegnete la fiamma quando sono a circa metà cottura. Intanto pulite i pesci e ricavatene dei tranci. Bollite leggermente in acqua salata i finocchi, fateli intiepidire e tagliateli a spicchi. Cuocete le altre patate per la guarnizione finale mettendole in acqua salata, poi togliete la buccia, setacciatele ed unite uno spicchio d’aglio e il peperoncino; infine montatele a mo’ di maionese aggiungendo un cucchiaio di aceto di vino bianco, un po’ di sale, un po’ di pepe, 4 cucchiai di olio d’oliva e la senape. Intanto fate il pane a fette e tostatelo al forno.
Ingredienti per il brodo di pesce:
- 1 kg di pesci da zuppa,
- 100 gr. di cipolla rosa di Roscoff,
- 2 foglie di alloro,
- 2 spicchi di aglio,
- 1 peperoncino piccante,
- 2 chiodi di garofano,
- 5 gr di semi di finocchio,
- 1 mazzetto di finocchietto,
- 600 gr. di pomodori maturi,
- 50 gr. di concentrato di pomodoro,
- ½ dl. di pastis.
Ingredienti per la bouillabaisse:
- 1,5 kg di cozze,
- 2 spicchi di aglio,
- 800 gr. di patate,
- 4 bustine di zafferano,
- 10 tranci di coda di rospo,
- 10 gamberoni,
- 800 gr. di calamari,
- 10 filetti di triglia,
- 4 filetti di scorfano,
- 1 finocchio,
- q. b. di pastis.
Ingredienti per la guarnizione:
- 600 gr. di patate,
- 1 spicchio di aglio,
- 1 peperoncino piccante,
- 30 gr. di senape (vedi ricetta su Nonnapaperina.it),
- 1 cucchiaio di aceto di vino bianco,
- pane consentito,
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva,
- q. b. di sale e pepe.
Bouillabaisse (o la bouillabaisse): origine di Marsiglia e servizio in due tempi
Nata lungo il litorale di Marseille, la bouillabaisse nasce come piatto dei pescatori che mettevano in pentola i pesci di scoglio meno richiesti. Il nome richiama il gesto della cottura: prima si “fa bollire” (bouillir), poi si “abbassa” (baisser) la fiamma per lasciare che il brodo estragga sapori profondi, profumati di finocchio, agrumi ed erbe mediterranee.
La tradizione prevede un servizio in due tempi che valorizza sia il bouillon sia il pescato. Per prima cosa si porta in tavola il brodo bollente, da gustare con crostini strofinati d’aglio e una punta di rouille; poi arriva il piatto dei pesci cotti nello stesso fondo, da assaporare con calma, rispettando consistenze diverse e cotture delicate.
In alcune trattorie storiche di Marsiglia la ricetta è stata codificata in una “carta” che tutela ingredienti e metodo, con centralità dei pesci di scoglio come scorfano e gallinella. Al di là delle varianti, resta l’idea originaria: materia prima freschissima, brodo limpido e una gestione attenta della fiamma per non maltrattare il pescato.
Errori comuni: pesci giusti, aromi ben dosati e cottura
Scelta dei pesci. Per struttura e gusto servono almeno tre o quattro tipologie: pesci di scoglio per sapore e gelatina naturale (scorfano, gallinella, tracina), un carnoso che regga la cottura (coda di rospo, san pietro, palombo) e, se vuoi, un tocco di grongo o nasello per completare. Evita specie troppo grasse che intorbidiscono e appesantiscono il brodo.
Aromi e zafferano. Finocchio (bulbo o barba), aglio, porro o cipolla, pomodoro, timo e alloro costruiscono la base; una striscia di scorza d’arancia porta profondità. Lo zafferano va infuso nel brodo caldo verso fine cottura: così colore e profumo restano nitidi, senza virare all’amaro.
Tempi e sequenza. Inserisci i pesci in ordine, dal più resistente al più delicato, mantenendo un sobbollire regolare e non un bollore aggressivo. Schiuma quando serve, dosa il sale con prudenza e ricorda che crostacei e molluschi, se usati, entrano solo negli ultimi minuti per rimanere succosi.
Accompagnamenti: rouille e crostini (anche senza glutine)
La rouille è la firma della bouillabaisse: emulsione rustica con olio extravergine, aglio, zafferano e un tocco piccante. Si spalma sui crostini e, una volta irrorata con il brodo bollente, crea nel piatto una crema dorata e profumata che lega sapori e consistenze.
Per il servizio tradizionale prepara crostini sottili, asciutti e ben tostati, strofinati con poco aglio. Nel nostro contesto è facile proporli senza glutine, così da mantenere l’esperienza classica ma in chiave inclusiva; controlla solo eventuali ingredienti della salsa se usi paste pronte.
Se preferisci un tocco più leggero, porta in tavola la rouille a parte e invita a dosarla a piacere: bastano poche gocce per esaltare il bouillon senza coprire la delicatezza dei pesci. L’obiettivo è equilibrio, non potenza.
Cos’ha di speciale la bouillabaisse?
La bouillabaisse è un secondo piatto di pesce assai particolare. E’ sufficiente dare un’occhiata alla lista degli ingredienti o anche solo spulciare la foto per comprenderlo. Tecnicamente è una zuppa di pesce, ma presenta anche elementi afferenti ad altre tipologie di preparazione. Per esempio, pur essendo un secondo in umido, viene servita in genere con una cremina speciale, ossia con un composto a metà strada tra la maionese e la vellutata, realizzata con patate e zafferano. Un altro elemento di differenziazione risiede nella composizione degli ingredienti, che segue criteri parzialmente diversi dalle zuppe di pesce all’italiana. Accanto alle cozze, troviamo infatti anche la triglia, per non parlare delle code di rospo. La presenza di questo alimento tradisce le vere origini della bouillabaisse, che sono nettamente provenzali.
Come avrete sicuramente già notato, la preparazione non è poi così semplice. Anzi le fasi sono numerose, anche perché occorre trattare tantissimi alimenti, con i relativi tempi di cottura. A conti fatti, però, è una ricetta più o meno alla portata di tutti, l’importante è seguire fedelmente le indicazioni.
I benefici nutrizionali delle cozze
Tra gli elementi principali di questa bouillabaisse spiccano le cozze, i frutti di mare più amati in assoluto. In genere vengono consumati o da soli o comunque accompagnati da pochi altri ingredienti, in questo caso, però, fanno parte di una ricetta molto più complessa e ricca di sapori.
Ad ogni modo, le cozze non sono solo buone ma anche preziose dal punto di vista nutrizionale. Il riferimento è all’abbondanza di vitamine e sali minerali. Le cozze contengono tantissima vitamina C e altrettante vitamine del gruppo B. Allo stesso modo sono estremamente ricche di potassio e fosforo. Alla luce di ciò, sono particolarmente utili per chi soffre di anemia.
Le principali caratteristiche del pastis
Il pastis, utilizzato nella preparazione del bouillabaisse, è un liquore tipico della Provenza. In Italia è poco conosciuto, ma da quelle parti è molto consumato e considerato una specie di bevanda nazionale. Il pastis può essere definito come un liquore alle erbe non molto alcolico, che può essere consumato come digestivo a fine pasto o come aperitivo.
In questa ricetta se ne fa un uso particolare. Non già come accompagnamento della pietanza, che andrebbe comunque bene, bensì come ingrediente vero e proprio. Viene infatti impiegato per la fase finale della cottura del pesce, conferendo a quest’ultimo un sentore molto più “selvatico”.
FAQ sulla bouillabaisse
È “bouillabaisse”, “boullabaisse” o “la bouillabaisse”?
La forma corretta è bouillabaisse; “la bouillabaisse” è l’uso comune. “Boullabaisse” è una grafia frequente in ricerca: la citiamo per intercettarla, ma non è standard.
In cosa differisce da una normale zuppa di pesce?
Dalla soupe de poisson si distingue per i pesci di scoglio, l’uso codificato di aromi (finocchio, zafferano, agrumi) e il servizio in due tempi con rouille e crostini.
Quali pesci posso usare facilmente in Italia?
Scorfano, gallinella, tracina per il carattere; poi coda di rospo, san pietro, palombo o nasello per bilanciare struttura e delicatezza.
Posso aggiungere crostacei o molluschi?
Sì, sono opzionali: entrano a fine cottura per restare teneri e saporiti.
È adatta a chi evita glutine e lattosio?
Sì: la preparazione è naturalmente senza lattosio; usa crostini senza glutine e verifica eventuali ingredienti della rouille se confezionati.
Posso preparare il brodo in anticipo?
Ottimo farlo il giorno prima: raffredda, sgrassalo e il giorno dopo scalda e termina con i pesci in sequenza.
Ricette di pesce ne abbiamo? Certo che si!
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