Tatuaggi e piercing : celano rischi agli allergici

Tatuaggi e piercing: quando la pelle è sensibile e arrivano le allergie
Per molti le parole tatuaggi e piercing fanno pensare a libertà, ricordi da fissare sulla pelle e piccoli riti di passaggio. Se però soffrite di allergie, ogni ago, ogni inchiostro e ogni gioiello metallico possono diventare una fonte di fastidio: prurito, arrossamenti, gonfiore o vere e proprie reazioni cutanee. Prima di scegliere un disegno o un nuovo foro è utile sapere quali materiali vengono usati, dove si nasconde il nichel e quali segnali la pelle manda quando qualcosa non va.
In chi ha già avuto problemi con dermatite da contatto, cosmetici o piccoli accessori, un tattoo o un piercing richiedono ancora più attenzione. Non si tratta solo del colore o della zona del corpo, ma anche della qualità degli strumenti, del tipo di pigmenti e del metallo a contatto continuo con la pelle. Informarsi prima, parlare con il professionista e condividere la propria storia di allergie può evitare settimane di bruciore e cure locali, e trasformare questa scelta in qualcosa di bello da guardare, ma anche più sereno da vivere.
Chi convive ogni giorno con allergia al nichel o con pelle reattiva lo sa bene: basta un piccolo orecchino sbagliato per scatenare rossori e crosticine. Con un piercing o un tatuaggio il contatto è più intenso e prolungato, per questo la scelta del centro, della persona che esegue il lavoro e dei materiali non è un dettaglio. Con qualche attenzione in più, si può ridurre molto il rischio di irritazioni e godersi il risultato senza pensieri.
In queste pagine vedremo quali sono i rischi più comuni per chi è allergico, come riconoscere i primi segnali che la pelle manda dopo un tatuaggio o un piercing e quando è il caso di sentire il parere del dermatologo. L’obiettivo non è spaventare, ma dare strumenti semplici per scegliere in modo consapevole, proteggere la pelle sensibile e vivere questi gesti di bellezza con più sicurezza e serenità.
Passione tatuaggi e piercing: quali sono i rischi per la salute?
Sono sempre di più i giovanissimi ed i meno giovani ipersensibili ed allergici che ogni anno decidono di decorare la propria pelle con un tattoo indelebile o di farsi un piercing al naso o all’orecchio.
Sebbene sia una moda sdoganata da diversi anni, non è esente da molti pericoli e rischi, specie per chi è intollerante al nichel. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, 13 italiani su 100 hanno almeno un tatuaggio e su un campione di 8000 persone tatuate, circa il 3% accusa problemi di infezioni più o meno gravi e di reazioni infiammatorie ed allergiche. Ma, quali sono i reali rischi per la salute?

Esistono pigmenti nichel tested e certificati, ideali per chi soffre di intolleranza al nichel o segue uno stile di vita vegan friendly. Chiedi sempre la scheda tecnica al tatuatore!
Tatuaggi e allergie
Tatuarsi significa imprimere attraverso gli aghi dei pigmenti colorati nei primi strati della pelle e l’inserimento intracutaneo degli inchiostri colorati potrebbe cagionare gravi reazioni allergiche o intolleranze impreviste. L’inchiostro dei tatuaggi contiene nichel. Per questo bisogna sapere che farsi un tattoo è un piccolo intervento chirurgico che impone al tatuatore di rispettare le norme igieniche.
- Irritazioni: piercing e tattoo possono provocare reazioni se gli strumenti non sono sterilizzati.
- Reazioni allergiche: causate da guanti in lattice o da inchiostri contaminati.
- Infezioni trasmissibili: HIV, Epatite B/C e tetano, per mancanza di igiene.
- Infezioni locali: gonfiore, rossore e dolore. Serve pomata antibatterica.
Ecco i buoni consigli prima di farsi un tattoo o un body piercing!
Tatuaggi senza nichel. Prima di fissare l’appuntamento, informati sulle licenze del tatuatore e verifica che rispetti tutte le norme igieniche. Usa solo guanti nuovi e strumenti monouso. Dopo il tatuaggio, applica una pomata antibiotica per facilitare la guarigione. I piercing più diffusi sono quelli ai lobi e al naso.
La zona trattata va pulita ogni giorno con detergenti delicati e creme idratanti senza nichel o parabeni, adatti alle pelli sensibili.

Tatuaggi senza nichel: la guida per evitare allergie e scegliere in sicurezza
Per chi è allergico al nichel o ha la pelle particolarmente sensibile, la scelta di un tatuaggio senza nichel è una precauzione fondamentale. Il nichel è presente in moltissimi inchiostri colorati, soprattutto nei pigmenti scuri come il nero e il blu, e può provocare fastidiose reazioni cutanee. Gonfiore, rossore, prurito, eczema o addirittura infezioni sono sintomi comuni che possono manifestarsi dopo un tatuaggio se l’inchiostro contiene tracce di metalli pesanti. Ma oggi, grazie ai tatuaggi nichel free, è possibile decorare la pelle in sicurezza.
Chi sceglie di tatuarsi spesso non conosce la composizione degli inchiostri. Eppure, è importante sapere che anche una minima quantità di nichel può essere sufficiente a scatenare una reazione allergica. Fortunatamente esistono soluzioni alternative: inchiostri certificati nichel tested, dermatologicamente controllati e privi di ingredienti allergizzanti.
Se sei intollerante al nichel, chiedi sempre al tatuatore la scheda tecnica degli inchiostri. I migliori sono quelli nichel tested e conformi alla normativa REACH dell’Unione Europea.
I tatuaggi senza nichel sono particolarmente indicati per diverse categorie di persone: chi soffre di intolleranza al nichel, chi ha la pelle reattiva o dermatiti atopiche, ma anche per donne in gravidanza o soggetti con malattie autoimmuni cutanee come la psoriasi. La pelle di questi individui è più delicata e può reagire in modo inaspettato alle sostanze contenute nei pigmenti. Evitare il nichel significa ridurre al minimo il rischio di reazioni infiammatorie, vescicole o pruriti persistenti.
Come fare a riconoscere un inchiostro senza nichel?
La prima cosa da fare è rivolgersi a tatuatori professionisti, aggiornati e trasparenti. Devono poter mostrare le certificazioni dei prodotti utilizzati. In Italia e in Europa, i marchi che producono pigmenti “nichel tested” sono numerosi. Alcuni di questi dichiarano anche l’assenza di altri metalli pesanti come cromo e cobalto. Inoltre, è bene evitare studi che propongono inchiostri di provenienza dubbia o troppo economici: la salute viene prima di tutto.
Una buona prassi è anche informarsi sui prodotti usati per la cura post-tatuaggio. Creme e detergenti devono anch’essi essere nichel free e senza parabeni. L’attenzione deve continuare anche dopo la seduta, soprattutto nei primi giorni di guarigione.
Un altro vantaggio degli inchiostri nichel free è che spesso sono anche vegan friendly e cruelty free. Non contengono ingredienti di origine animale e non sono testati su animali. Marchi come Eternal Ink, Intenze o World Famous Ink offrono linee certificate che rispondono a queste esigenze, sempre più diffuse tra i consumatori attenti. Questo rende i tatuaggi nichel-free una scelta perfetta anche per chi segue uno stile di vita consapevole e rispettoso.
In conclusione, se stai pensando a un tatuaggio ma hai una pelle sensibile o sei allergico, non rinunciare: informati, chiedi, scegli in modo consapevole. Con i tatuaggi senza nichel, la sicurezza e la bellezza possono andare di pari passo!
Tatuaggi temporanei all’hennè e problemi dermatologici
Durante le vacanze estive è facile imbattersi nei tatuaggi all’hennè. Sembrano innocui e temporanei, ma contengono a volte sostanze aggressive. Il problema principale è il PPD (parafenilendiamina), spesso aggiunto per intensificare il colore. Questo additivo può causare reazioni allergiche molto gravi.
Il rischio esiste anche per i bambini. Alcune reazioni hanno lasciato segni permanenti sulla pelle. Sebbene rare, queste complicazioni vanno tenute in considerazione, e mai sottovalutate.

Irritazioni alla cute, ulcere o infezioni
Il contatto con allergeni, combinato con sole e salsedine, può generare fastidi anche importanti. Anche i coloranti naturali, come l’hennè, se contaminati o non testati, possono causare prurito, rossori, vesciche e persino ulcere cutanee. In presenza di questi sintomi è essenziale rivolgersi a un medico specialista. Nell’attesa, possono dare sollievo acqua fresca e impacchi umidi.
Durante l’estate è ancora più importante prendersi cura della propria pelle. Restare idratati, mangiare frutta fresca, bere smoothie nutrienti e proteggersi adeguatamente dai raggi UV sono gesti fondamentali. Lo stesso vale per ciò che decidiamo di applicare sul nostro corpo: che si tratti di un tatuaggio, di una tintura o di un trattamento estetico, è importante scegliere con consapevolezza e informarsi bene su ingredienti e qualità dei prodotti.
La cute va trattata con delicatezza: detergenti senza profumi, asciugamani puliti e creme idratanti testate per pelli reattive sono ottimi alleati. Evita lo sfregamento diretto sulla zona trattata e, se possibile, indossa abiti in cotone naturale che lasciano respirare la pelle.
Un altro aspetto da non trascurare è l’ambiente in cui ci si tatua o si applicano pigmenti sulla pelle. Il locale deve essere pulito, ben areato e gestito da professionisti che rispettano le normative igienico-sanitarie. Ricorda che anche un gesto semplice come lavare le mani prima di toccare la zona tatuata può fare la differenza nella prevenzione di infezioni.
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