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Semi di anice: una spezia dall’aroma e proprietà uniche

Semi di anice

Usate i semi di anice? Ecco perché dovreste!

Oggi voglio parlarvi di una spezia che ci aiuta ad aromatizzare diverse pietanze e bibite: i semi di anice. Senza dubbio, li conoscete e li avete provati sotto forma di bevande o come condimento di qualche piatto dolce o salato. Spesso, però, si fa confusione con l’anice stellato, dalla forma completamente diversa, visto che proviene da una pianta distinta. Allo stesso tempo, per il sapore piuttosto simile, i semi di anice possono essere confusi anche con quelli del finocchio.

In realtà, i semi di anice provengono da una piata chiamata “pimpinella ansium”, il cosiddetto anice verde. I suoi piccoli fiori conservano questi semi dalla forma simile a quella dei finocchi. Come si usa questa spezia? Quali sono le combinazioni migliori? Scopriamo insieme come usare questa spezia profumata!

Un aroma da usare in cucina in mille modi diversi

I semi di anice sono, senza dubbio, una spezia tipicamente mediterranea anche se le sue origini sono orientali, zona in cui viene utilizzata tutt’oggi, e viene usata in tutta Europa e anche in America centrale. Crescendo anche sul nostro territorio, questi semi vengono utilizzati nella creazione di diverse bevande, ad esempio il liquore Sambuca. Per le sue proprietà digestive, inoltre, vengono usati per elaborare infusioni e tisane. Come si possono combinare con le pietanze dolci o salate?

Semi di anice

Ho utilizzato i semi di anice per preparare i deliziosi biscottini all’anice secco Varnelli. Proprio per il suo sapore simile a quello del finocchio, l’anice può essere usato in alternativa di questi semi. In realtà, è un ottimo alleato per aromatizzare pane, focacce e in generale, prodotti da forno, ma anche per insaporire tutti i tipi di carne. Per i dessert, invece, la combinazione dell’anice con la frutta è sempre vincente. E voi come usate solitamente l’anice in cucina?

Le proprietà digestive dei semi di anice

Quando si pensa all’anice verde si pensa immediatamente alle sue proprietà digestive, per questo viene usato spesso e soprattutto per preparare tisane. Sono utili, infatti, a sgonfiare la pancia e a calmare i dolori causati da problemi digestivi. In questo modo, si degusta una tisana profumata e dall’ottimo sapore mentre l’anice regola i nostri processi intestinali.

Ma non è tutto. Grazie alle sue proprietà calmanti può essere utile anche quando abbiamo un po’ di mal di testa. I semi di anice, sotto forma di infusione, possono aiutare a migliorare la quantità e la qualità del latte materno grazie alle sue proprietà galattogene, stimolando le ghiandole mammarie.

Quali sostanze contiene l’anice verde? Grazie al contenuto di vitamina A, del gruppo B e di vitamina C, questi semi hanno effetti antiossidanti. In più, apportano una grande quantità di sali minerali come il potassio, il magnesio, il calcio o lo zinco. Questi semi, insomma, possono entrare a far parte della nostra dieta non solo per dare profumo ai nostri piatti ma anche per farci stare bene.

I semi di anice e le loro mille applicazioni

L’anice è una pianta annuale che cresce fino a circa 60 cm di altezza. Le foglie inferiori, simili a quelle del coriandolo, sono lobate; salendo lungo il fusto diventano più finemente divise. I fiori, bianchi o giallastri, si sviluppano facilmente se coltivati in luoghi caldi. Nelle regioni più fredde, invece, i semi maturano bene solo nelle estati particolarmente miti.

L’anice nasce probabilmente nel Mediterraneo orientale. Gli antichi Egizi, i Greci e i Romani lo usavano già in cucina e in medicina. Nel Medioevo la sua coltivazione si diffuse in gran parte dell’Europa centrale e meridionale, arrivando persino in Gran Bretagna. Oggi cresce su vasta scala nelle aree dal clima caldo, soprattutto in Europa sud-orientale, Nordafrica e India.

Il seme di anice sprigiona un aroma dolce e caratteristico grazie all’anetolo, la stessa sostanza presente nell’anice stellato e, in quantità minore, nel finocchio coltivato. I cuochi lo impiegano per aromatizzare dolci, creme, pane e torte tipiche dell’Europa orientale e settentrionale. Tuttavia, il suo uso più celebre resta nelle bevande: liquori e cordiali realizzati macerando i semi nell’alcol o distillando a vapore per ottenere il prezioso «olio d’anice». Nei paesi mediterranei quasi ogni regione vanta una bevanda che ne esalta il profumo, spesso in combinazione con finocchio e anice stellato.

Io adoro la sambuca

Nella regione francese del sud si sorseggiano il Pernod e il pastis (come Ricard e Berger), molto apprezzati dagli amanti dei sapori decisi. In terra spagnola e in Nordafrica, l’anice profuma una vasta gamma di liquori tipici.  Il panorama italiano offre il mistrà, l’anesone, l’anice forte e, naturalmente, la sambuca, regina incontrastata delle bevande all’anice.
Grecia e Mediterraneo orientale celebrano questa spezia con l’ouzo, il raki e l’arrak, mentre oltreoceano, in America Latina, la tradizione prevede di allungare gli alcolici all’anice con acqua, così da ottenere il caratteristico colore lattiginoso.

Molti chef portano l’anice anche in cucina: qualche goccia di pastis nel burro con aglio e prezzemolo per preparare le lumache, oppure nell’olio d’oliva per marinare i pesci di scoglio destinati alla soupe de poisson. Alcune ricette firmate Ricard lo abbinano a pollo, pernice, gamberi, baccalà, triglie e sgombri. L’anisetta regala un tocco speciale alla salsa per l’homard Courchamps, mentre il Pernod esalta le ostriche Rockefeller. Nei piatti con castagne risulta delizioso e accompagna alla perfezione i fichi secchi. A Majorca, ad esempio, a Natale si preparano torte di fichi tritati con anisetta, avvolti in foglie di fico o di vite.

L’anice nelle cucine del mondo

In Oriente, l’anice arricchisce il mix di spezie, soprattutto in India, dove impreziosisce alcuni curry di verdure e pesce tipici del Bengala. Molti lo masticano, come i semi di finocchio, dopo i pasti per profumare l’alito e facilitare la digestione. In questo caso i semi vengono tostati, acquisendo un piacevole sapore di nocciola.

La foglia verde dell’anice trova meno impiego rispetto al seme, ma alcuni chef la usano come erba aromatica o per arricchire le insalate. In Francia è quasi un rituale cospargere le carote novelle con foglie di anice tritate, per un tocco delicato e profumato.

Riproduzione riservata
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2 commenti su “Semi di anice: una spezia dall’aroma e proprietà uniche

  • Mer 20 Mar 2024 | Eleonora ha detto:

    Buongiorno un informazione i semi d’anice possono essere usati per biscotti da chi ha la SNAS. Sono allergica al nikel purtroppo grazie

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