Alici al prezzemolo tipiche della festa di Saracch!
Con la ricetta delle alici al prezzemolo vi permetto d’assaggiare, metaforicamente almeno, un pezzo del mio cuore! E si perché le alici al prezzemolo sono uno degli elementi caratterizzanti della festa di Saracch, manifestazione che – nel paese in cui vivo – segna l’inizio dell’estate. Parliamo di Cavenago di Brianza e di una festa popolare che nasce nel 2017 come rievocazione storica e che coinvolge tutti gli abitanti del paese nella sua organizzazione.
La festa di Saracch è una splendida giornata di aggregazione in cui tutti noi rievochiamo le nostre origini contadine, celebriamo la bellezza del nostro dialetto e la bontà delle tradizioni dei nostri avi. In questa domenica di festa tutti gli abitanti riprendono dagli armadi abiti d’epoca o ne preparano appositamente di nuovi, seguendo lo stile della rievocazione.
Anziani, uomini, donne e bambini, ognuno nel proprio ruolo, partecipano alla grande festa in cui l’ingrediente più importante ed il motore di tutto è proprio l’entusiasmo. Un entusiasmo che ci accomuna tutti e che ci stringe in un caldo abbraccio. Per un giorno tutto il resto viene messo in pausa e persino gli impegni di lavoro o le preoccupazioni vengono dissipate dalla spensieratezza di questa manifestazione.
Ricetta alici al prezzemolo
Preparazione alici al prezzemolo
Per preparare le alici al prezzemolo prendete delle acciughe sotto sale e passatele sotto l’acqua corrente fino a rimuovere tutto il sale in eccesso. Aprite le alici, una per una, rimuovendo la lisca accuratamente. Lavate i mazzetti di prezzemolo e tritate le foglioline finemente. Poi prendete degli spicchi d’aglio, sbucciateli e tagliateli a fettine sottili. Immergete le acciughe in una coppetta con dell’acqua e due bicchieri di aceto per marinarle; lasciate le acciughe a riposo in questo liquido per circa un’ora.
Trascorso il tempo indicato, togliete le acciughe dalla marinatura, scolatele bene ed asciugatele posandole su della carta assorbente. Preparate dunque il condimento. In una coppetta unite aglio, sale, prezzemolo, pepe ed olio d’oliva. Mescolate assieme questi ingredienti e poi stendete all’interno della coppetta le acciughe. Assicuratevi che le acciughe siano ben coperte di olio, dopo di che lasciatele riposare per 3 giorni prima del consumo cosicché tutti i sapori possano unirsi a dovere. Dopo i 3 giorni potrete servirle direttamente oppure introdurle nei vasetti da conserva, debitamente sterilizzati così da poterle conservare a lungo in dispensa. Buon appetito!
Ingredienti alici al prezzemolo
- 400 gr. d’acciughe sotto sale
- 2 mazzetti di prezzemolo
- 2 bicchieri d’aceto di vino bianco
- q. b. d’olio extravergine d’ oliva Carli Monocultivar Taggiasca
- 2 spicchi d’aglio
- q. b. di sale
- q. b. di pepe nero in bacche.
Cavenago di Brianza: i Saracch siamo tutti noi! Entusiasmo. È questa la parola che spiega tutto quello che sta dietro la Festa di Saracch di inizio estate. Cosa non si fa grazie all’entusiasmo: le ore rubate al lavoro e alla famiglia, le riunioni, i permessi burocratici, i costumi, la messa in scena degli antichi mestieri che sono il fil-rouge, le parole in dialetto, i luoghi ricostruiti per una topografia del cuore, la fatica, il caldo, la musica, la presenza di tanta gente.
E i famosi saracch che sono due cose: il pesce azzurro sotto sale che insaporiva la polenta e i cavenaghesi perché sì, questo è il loro soprannome.
“Io, Tiziana Colombo, sono distrutta. Distrutta ma felice. Ci ho messo due giorni per riprendermi: ore e ore in piedi a preparare e a cercare di far andare tutto liscio. Credo che la stessa sorte sia capitata anche a Maria Grazia, Vania, Angelo, Flaviano, Luigi, Dionigi, Mila, Celestino e tutte le persone che si sono prodigate in mille modi per far funzionare tutto alla perfezione. . Però il risultato è stato sorprendente ! Penso già a quella del prossimo anno: più grande e più bella.”
La Festa di Saracch dura solo un giorno – un giorno vissuto nel passato. Perché è una manifestazione storica, creata per celebrare e ricordare le origini contadine del paese e la vita degli abitanti. Quest’anno è stato rievocato l’anno 1920.
“A Cavenago non sono nata. Ma è lì che ho trovato lavoro e marito. È lì che vivo e non lo cambierei con nessun altro posto al mondo. C’è più di un pezzetto del mio cuore perché è anche il paese della mia mamma, che era della Curt di Monbei”.
Cosa succede quel giorno? È una domenica di festa che rappresenta una domenica di festa. Con la gente che vuole uscire a passeggio, andare al matrimonio di due giovani, fare una bella tavolata in compagnia, visitare i parenti, ballare suonare ridere e amare. Vita di cortile e di cascina. Però tutto come se fosse più di un secolo fa.
Ai Saracch si va infatti con il vestito della domenica: le donne con gonne lunghe e camicette e il capo coperto. Gli uomini con la camicia fresca di bucato, il gilet, il cappello, le scarpe appena lucidate. Abiti di recupero o fatti in casa. E molti degli abitanti (più qualche esterno) sono i nostri figuranti.
Uno dei momenti clou della giornata la rappresentazione teatrale dal titolo “La scuola a quei tempi”presentata dall’associazione Cast con la regia di Valeria Stucchi e Giacomo Biffi
“Fra gli attori oltre a Mjriam Frigerio nel ruolo della Sciura Maestra e Domenico Brambilla nel ruolo del Bidello Teresio ha recitato anche Paolo Scaglia (mio figlio) nel ruolo del postino mutilato Giusepen. Mi ha emozionato ed è stato molto bravo”
Comparse o protagonisti? “Protagonisti” – direbbero il Sindaco Francesco Maria Seghi e Giacomo Biffi assessore alla cultura – patrocinatori della Festa, realizzata dai numerosi gruppi di volontari, coordinati dal comitato organizzatore che Lorenzo Frigerio presiede e Tiziana Colombo (io!) e Maria Grazia Frigerio supportano!”
“Abbiamo attraversato il paese in corteo, abbiamo targato le corti con i loro nomi veri, quelli che non sono sulle targhe ufficiali. Siamo stati “a scuola” e a tavola e nella stanza dei bachi e molte altre cose. Perché? Per chi? Per noi stessi oggi e domani, per chi viene e chi verrà, per i nostri figli e nipotini: la mia Erika si è già prenotata!
E per finire il corteo nuziale con Stefano e Jessica vestiti a festa e una bella anguriata.Viva i Saracch! Che siamo tutti noi, per caso, per memoria, per aspirazione, per amore.
È con grande entusiasmo che mi sono trovata a sostenere un’iniziativa così emozionante. Non potevo non presenziare ad un evento in cui, anche se per un giorno solo, vengono riportati in vita i sapori del passato. Oltre alle alici viene preparata anche la polenta con i Saracch e il gorgonzola
Abbondiamo con le alici e portiamo l’allegria!
Le alici al prezzemolo sono tra le protagoniste di questo straordinario giorno di festa. Infatti, presi dall’entusiasmo della festa di Saracch ne abbiamo preparate circa 20 kg! Una mattanza di povere alici che tuttavia sono state debitamente onorate dal nostro amore per il loro sapore. Una pietanza che, tipicamente, si accompagna alla polenta o impreziosisce un crostino di pane tostato. Una bontà che, dalle sue origini povere, con una materia prima economica e popolare, raggiunge vette di sapore intensissimo e peculiare.
Una ricetta preziosa, che vi trasmetto con amore e con la speranza che possa portare sulle vostre tavole un po’ dell’allegria che sperimentiamo ogni anno tra le strade del paese in occasione della festa di Saracch. Una festa così sentita e partecipata da farci dire che siamo noi stessi Saracch, così come Saracch sono le nostre adorate alici al prezzemolo! Condividete col mio paese l’amore per questa pietanza e trasportatela con voi, magari inaugurando l’avvio dell’estate con questi sapori veraci.
E non pensiate mai che possa essere una festa riservata ai soli abitanti del luogo! L’accoglienza, l’ospitalità e l’inclusione sono parte integrante dello spirito casereccio di questo evento, purché chiunque venga in visita sia in grado di condividerne lo spirito e lo stile. Io stessa non sono nata qui, ma in questo paese ho trovato il lavoro e l’amore, tanto da sentire questo posto come la mia vera casa. Nella Curt di Mumbei nacque, d’altronde, mia madre ed è inevitabile che io ne senta l’appartenenza.
Dalle acciughe sotto sale alle alici al prezzemolo
Le alici al prezzemolo si preparano utilizzando le acciughe sotto sale e lavorandole con nuovi processi di marinatura, fino a conferire loro un sapore completamente diverso. Come vedrete, alla conserva col sale si sostituiscono una marinatura all’aroma di aceto di vino bianco ed infine una conserva con l’olio. Inoltre, per fare in modo che il prodotto finale abbia un sapore davvero rotondo e completo, assicuratevi di scegliere un olio extravergine di qualità.
La mia indicazione, per andare sul sicuro, è scegliere dell’olio extravergine d’ oliva Carli Monocultivar Taggiasca che si distingue per l’aroma ricco, intenso ed al tempo stesso dolce e delicato. Un prodotto d’eccellenza che ha in sé note fruttate e che si accompagna ad un certificato di garanzia attestante precise proprietà organolettiche che non dovrebbero mai mancare tra i nostri ingredienti. Provate queste delizie come preferite, con la polenta o col pane, e non mancate di farmi sapere se vi sono piaciute! Vi aspetto alla prossima festa di Saracch!
Ricette alici ne abbiamo? Certo che si!
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