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Intolleranza al glucosio: sintomi, diagnosi e trattamento

intolleranza al glucosio

Intolleranza al glucosio, quali i sintomi?

L’intolleranza al glucosio è una condizione metabolica nella quale si riscontrano livelli superiori al normale di glucosio nel sangue (o iperglicemia), anche diverse ore dopo l’assunzione di zuccheri. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce questa intolleranza come una glicemia a digiuno con livelli superiori al 6,0 mmol/L o un livello di glicemia superiore a 7,8 mmol/L due ore dopo il consumo di 75g di glucosio.

Pertanto, è considerata come una condizione di prediabete, dove i livelli di glucosio sono più alti del normale, ma non abbastanza da qualificarsi come diabete di tipo 2. Tuttavia, i sintomi riscontrati dai soggetti con prediabete sono gli stessi, cioè: sensazione costante di sete, bocca asciutta, estrema stanchezza, visione offuscata, sonnolenza, frequente bisogno di urinare e perdita di massa muscolare.

I fattori di rischio e le cause

Questa intolleranza glucidica o prediabete è comunque un fattore di rischio per lo sviluppo di diabete di tipo 2, che nella maggior parte dei casi è diagnosticato dopo circa 10 anni. Non solo, le persone con prediabete sono anche più a rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, in quanto i livelli anormalmente elevati di glucosio nel sangue provocano danni ai vasi sanguigni.

La causa esatta dell’intolleranza al glucosio non è nota, ma è risaputo che il grasso in eccesso, soprattutto intorno alla vita e uno stile di vita sedentario possono essere colpevoli dell’insorgenza di questa condizione. Altri fattori di rischio includono avere l’ipertensione o il colesterolo alto, il diabete gestazionale e familiari con diabete di tipo 2 o malattie cardiovascolari.

La diagnosi e il trattamento dell’intolleranza al glucosio

È utile sapere che il prediabete, proprio come il diabete mellito, si sviluppa quando il corpo non risponde agli effetti dell’insulina. Questo è noto come insulino-resistenza. La buona notizia è che il pre-diabete è facilmente diagnosticabile e che, se trattato tempestivamente, può essere ridotto al minimo il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 e le altre complicazioni.

L’unica difficoltà nella diagnosi dell’intolleranza al glucosio è la mancanza di sintomi e quindi una minore propensione a eseguire i test. Il test di tolleranza al glucosio, o OGTT (Oral Glucose Tolerance Test) è un test orale che viene utilizzato per controllare se un paziente ha un metabolismo del glucosio normale. Viene anche chiamato curva da carico orale di glucosio o semplicemente test da carico.

Ad ogni modo, questa condizione può essere trattata con l’attenzione a seguire la dieta per intolleranza al glucosio prescritta e uno stile di vita sano, che comprende una regolare attività fisica e la riduzione di fumo e alcol se necessario.

A seconda dei casi, il medico può decidere di prescrivere farmaci anti-diabetici, come compresse e/o insulina. Se si riscontrano valori di glicemia uguali o superiori a 126 mg/dl si potrebbe pensare a probabili sintomi di diabete. La diagnosi di diabete è considerata certa con un valore di glicemia di 200 mg/dl, rilevato in qualsiasi  momento della giornata o due ore dopo un carico di glucosio.

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4 commenti su “Intolleranza al glucosio: sintomi, diagnosi e trattamento

  • Gio 16 Set 2021 | Mirella ha detto:

    Buongiorno vorrei sapere avendo avuto il diabete. Gestazionale con il primo figlio mi devo preoccupare di diventare diabetica …ora ho 69 anni tutto sotto controllo e x ora non c’è !!!!!

    • Gio 16 Set 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

      Secondo il dr. Gabriele Rossi, della clinica Mangiagalli una donna che in gravidanza ha sviluppato il diabete gestazionale è predisposta a sviluppare il diabete di tipo II.

  • Dom 12 Dic 2021 | Irina ha detto:

    Salve, sono una ragazza di 19 anni e fin da piccola ho sempre avuto dei problemi con lo zucchero e la frutta. Non mi sono mai chiesta il perché dato che mi sono abituata a non consumare alimenti contenenti fruttosio, saccarosio e simili. Queste sostanze mi causano parecchi disturbi, ad esempio nausea, vomito, tachicardia, giramenti di testa. Non riesco a mettere in bocca alimenti zuccherati perché comincio già a sentire nausea, se li ingerisco quasi sempre elimino tutto. Anche con l’alcol sento gli stessi sintomi. Sinceramente mi sono abituata a farne a meno di queste sostanze perché le mie analisi del sangue sono sempre state regolari e inoltre cerco di compensare tutto con i carboidrati che non mi danno minimamente problemi. Vorrei sapere cosa ne pensate in merito a questa situazione visto che ogni giorno avverto mal di stomaco dopo aver mangiato e temo abbia a che fare con questo problema
    Grazie
    Irina

    • Lun 13 Dic 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

      Salve Irina purtroppo non so darle una risposta. Io non sono una dottoressa. Certo è che se una persona elimina completamente degli alimenti quando li reintroduce può avere dei problemi.

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