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Aceto di sidro di mele, un condimento naturale

aceto di sidro di mele

Derivante dalla fermentazione delle mele, l’Aceto di Sidro di Mele oggi è stato molto rivalutato dalla cucina vegana, per via delle sue proprietà benefiche. Il suo utilizzo è diffuso per condire insalate e preparare infusi caldi che possono risultare piacevoli soprattutto nelle giornate fredde e piovose. Inoltre, grazie alle sue proprietà benefiche, può diventare un aiuto naturale rilevante per prevenire le patologie cardiache, contenere il tasso di glicemia nel sangue e per fare delle diete equilibrate, specie se si ha l’esigenza di perdere peso.

La mela è un frutto dalle origini multietniche, visto che il presente sia nella cultura alimentare del vecchio continente che in quella asiatica, in particolar modo in Cina. Addirittura, essa veniva raccolta già nel periodo della pietra in diverse parti del globo. Anche i Fenici fecero molto uso di mele, piantando gli alberi in tutti luoghi che conobbero la loro influenza. Sembra che il frutto venisse usato per creare degli aceti per uso di casa.

Le varietà e l’utilizzo in erboristeria dell’ Aceto di Sidro di mele

Al momento sono disponibili ben 20.000 varietà di mele in tutto il mondo. Perché possano essere utilizzate per la relazione dell’aceto, devono raggiungere un buono stato di maturazione, in maniera tale da offrire il più alto tasso di zuccheri. Per ottenere un prodotto di alta qualità, è necessario che la mela sia sana e in possesso di ottime proprietà.

Un aceto di qualità si ottiene anche grazie all’utilizzo di un sidro all’altezza della situazione. La preparazione dell’Aceto di Sidro alle Mele prevede un momento di centrifuga delle mele, le quali devono essere lasciate alla loro naturale fermentazione.

Poi, una volta ottenuto il succo, questo deve essere lasciato all’interno di botti di legno per almeno un mese e mezzo. Trascorso tale periodo, il liquido dovrà essere travasato. Il sidro si trasforma in aceto per via della presenza di un batterio intestinale molto diffuso nel nostro corpo. Per tale ragione, l’aceto è di grande aiuto anche per la flora batterica dell’intestino.

Come si accennava in apertura, l’Aceto di Sidro alle Mele viene adoperato come espediente naturale da abbinare a delle diete utili per la perdita del peso corporeo. Di esso si fa largo utilizzo nell’ambito dell’erboristeria.

L’acido contenuto nell’aceto sembra che produca l’effetto di bloccare gli ormoni a supporto dell’assimilazione dei carboidrati nelle riserve di grasso. Alcuni ritengono che, in realtà, l’apporto di tale espediente non sortisca gli effetti sperati, in quanto la sua presenza contribuisce a generare una maggiore secrezione dei grassi. Malgrado ciò, molte persone, al giorno d’oggi, seguono delle diete che si basano anche sull’impiego dell’Aceto di Sidro di Mele.

Le varie alternative di aceto

Aceto di Sidro: Si fa col sidro e ha un sapore forte caratteristico. È abbastanza popolare in America, ma non può sostituire indiscriminatamente quello di vino o quello di malto. Però è più che provato che l’aceto di sidro è una sostanza veramente sana in una dieta alimentare. L’aceto di sidro nell’acqua è il rimedio base di una scuola di medicina naturalistica, nata in America e diffusasi anche altrove.

Aceti distillati: Sono popolari nell’Inghilterra settentrionale e in Scozia (per uno scozzese la « distillazione » è una forte tentazione!). Sono privi di colore e si ottengono distillando con cura l’aceto naturale. Benché siano molto più forti dell’aceto naturale, conservano parte dell’aroma originale. Essendo molto forte, l’aceto distillato si adopera per i sottaceti.

Aceto d’alcool: Si fa procedendo alla distillazione prima che tutto l’alcool si sia convertito in acido acetico; contiene di conseguenza minore quantità d’alcool e questo gli conferisce un aroma diverso.

Si possono fare poi aceti diversi: con l’idromele, col vino di frutta e con qualsiasi liquore fermentato. Cosa abbastanza naturale, l’aceto tende spesso ad essere fatto con le bevande prodotte nel luogo stesso in cui viene fabbricato, ed ecco che in Giappone e in Cina si trova un aceto ricavato dal vino di riso. Lo yamabukizu è un aceto giapponese agrodolce che si usa per condire il riso ( si può sostituire con una tazzina di aceto bianco addolcito con tre cucchiaini di zucchero). Un altro aceto esotico e interessante è quello fatto col vino ricavato dal seme di mogano.

Aceti aromatizzati: Si fanno spesso con frutta o si aromatizzano con petali di fiori, erbe o spezie; si possono fare in casa, ma alcuni si trovano nei negozi, e quello al dragoncello è il più diffuso. Gli aceti di erbe si ottengono semplicemente lasciando macerare l’erba o la spezia nell’aceto e quindi colando se necessario.

Aceti artificiali: Vi sono in commercio aceti scadenti veramente sgradevoli. Possono essere fatti con acido acetico artificiale debitamente diluito in acqua, colorato o no col caramello.

Più comunemente questi aceti, che sono a buon mercato, vengono fabbricati con sistemi naturali, ma partendo da ingredienti ordinari come la pasta di legno. Se il prodotto non è stato accuratamente depurato è possibile che contenga tracce di sostanze chimiche dannose; perciò gli aceti a buon mercato sono da evitarsi non solo perché hanno poco aroma ma anche per ragioni di salute.

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