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Castagnaccio, il miglior trionfo di gusto in inverno

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

castagnaccio
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 20 min
cottura
Cottura: 1 or
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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3.7/5 (3 Recensioni)

Castagnaccio: un dolce antico e genuino

Il castagnaccio è un dolce rustico della tradizione contadina italiana, fatto con farina di castagne, acqua, olio extravergine d’oliva e arricchito da pinoli, uvetta e, spesso, rosmarino. Questo piatto semplice, ma dal gusto ricco, è tipico delle regioni del centro-nord Italia, come Toscana, Piemonte, Liguria e Emilia-Romagna, dove la coltivazione delle castagne è storicamente molto diffusa.

Oltre alla farina di castagne, il castagnaccio viene arricchito da ingredienti tradizionali come:

  • Pinoli: che aggiungono croccantezza e un sapore delicato;
  • Uvetta: che dona dolcezza naturale e una consistenza morbida;
  • Rosmarino: il tocco inaspettato che regala al castagnaccio un aroma profumato e leggermente balsamico.

Alcune varianti regionali possono prevedere anche l’aggiunta di noci o scorza d’arancia, per un tocco aromatico in più.

Il castagnaccio è un dolce povero, nato dalla necessità di utilizzare al meglio gli ingredienti a disposizione nelle zone di montagna e campagna. Nonostante la sua semplicità, è un dolce che racchiude un sapore ricco e complesso, grazie alla combinazione della dolcezza della farina di castagne e degli aromi degli altri ingredienti.

Il castagnaccio è spesso considerato più un piatto “da merenda” che un vero dessert, ed è perfetto da gustare accompagnato da un bicchiere di vino dolce o vin santo. Può essere servito a fine pasto, ma anche come spuntino nutriente e saziante, grazie al contenuto energetico delle castagne.

Il castagnaccio è un dolce che celebra la semplicità e la genuinità della cucina contadina, trasformando ingredienti poveri in un piatto dal sapore unico e autentico. Ideale per chi ama i dolci tradizionali e rustici, questo piatto è una scelta perfetta per chi cerca una pausa dolce e naturale, legata alle radici culinarie italiane.

Ricetta castagnaccio

Preparazione castagnaccio

Preparare il castagnaccio è davvero semplice. Mettete a bagno l’uva sultanina in poca acqua fredda. Setacciate la farina di castagne in una terrina capiente con lo o zucchero e a un pizzico di sale.

Aggiungete del latte freddo, a filo, finché si otterrà una pastella abbastanza liquida, omogenea e senza grumi (dovrebbe essere necessario un litro abbondante di latte). Mescolate con una frusta per amalgamare bene il composto.

Aggiungete i pinoli, tenendone da parte una manciata che vi servirà alla fine della preparazione per cospargere la superficie del castagnaccio prima di infornarlo.

La ricetta originale prevede altra frutta secca tipo le noci. Ma mi fanno dei brutti scherzi e non le ho  messe. Se le volete aggiungerle tritate grossolanamente.

Distribuite 3-4 cucchiai di olio sul fondo di una teglia del diametro di 24 cm e versate l’impasto. Completate cospargendo sulla superficie l’uva sultanina scolata e  strizzata, i pinoli e gli aghi di rosmarino.

Cuocete in forno già caldo a 190 °C per circa 35 minuti: quando sulla superficie si formano delle piccole crepe è pronto. Toglie­te il castagnaccio dal forno e lasciatelo riposare una ventina di minuti prima di tagliarlo.

Il castagnaccio si conserva bene in frigorifero se viene messo in un contenitore ermetico ben chiuso. Fuori dal frigorifero, a temperatura ambiente, rimane morbido e fragrante 3 o 4 giorni al massimo avvolto in un canovaccio pulito. Non è consigliabile ma si può congelare.

Ingredienti castagnaccio

  • 500 gr. di farina di castagne
  • 1 lt abbondante di latte intero consentito
  • 4 cucchiai di zucchero
  • 30 gr. di uva sultanina
  • 25 gr. di pinoli di cedro
  • 2 cucchiai di aghi di rosmarino
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • q.b. sale

L’inverno è la stagione dei dolci che parlano di casa, di gioia, di abbracci, di affetti sicuri. Il castagnaccio è senza dubbio un’alternativa perfetta al proposito, che sicuramente vi sarà capitato di gustare anche di recente. Perché non darsi da fare a prepararlo in casa?

Castagnaccio, un dolce antico amato in tutta Italia

E’ una delle ricette tipiche toscane,  un dolce autunnale a base di farina di castagne, pinoli, uvetta, noci e rosmarino. La bellezza della cucina italiana risiede soprattutto nella sua varietà. In ogni angolo del Paese è possibile trovare piatti diversi, ma anche varianti della medesima ricetta. Il caso del castagnaccio risponde perfettamente a questi criteri.

Noto a seconda delle zone con il nome di migliaccio, castignà o baldino, questo dolce è davvero un classico dell’autunno e dell’inverno della cucina del Bel Paese, una ricetta che ci porta a scoprire il lato più artigianale della nostra cultura.

Le prime notizie relative alle ricette con il castagnaccio hanno iniziato a essere diffuse nel XVI secolo in diversi Commentari locali (quasi certamente il nucleo principale dal quale poi la preparazione si è diffusa è la Toscana, in particolare la provincia di Lucca).

Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata – e di tempo sul calendario anche – e il castagnaccio è diventato uno dei dolci più apprezzati della tradizione culinaria italiana.

castagnaccio

I benefici delle castagne

Il principale ingrediente del castagnaccio è la farina di castagne, un prodotto artigianale ricco di proprietà nutritive importantissime. Sono le castagne, frutti tipici del periodo autunnale e invernale, a rendere speciale questa farina, grazie alla presenza di proteine e sali minerali – potassio in particolare – sostanze essenziali per mantenere alte le prestazioni energetiche.

Da rilevare nella castagna è anche la presenza di vitamina B, che risulta fondamentale nell’equilibrio a livello nervoso, ovviamente assieme al fosforo. La castagna, perfetta per chi soffre d’intolleranza al lattosio, è un’ottima soluzione anche in caso di patologie come l’itterizia ed è in grado di contribuire a risolvere problemi come la stitichezza.

Le sue proprietà benefiche sono non a caso note fin dai tempi antichi, quando la castagna ha iniziato a essere utilizzata come ingrediente principale per preparati destinati a curare l’influenza e altri malanni stagionali.

Consumarla come elemento principale del castagnaccio è senza dubbio molto meglio, non trovate? Ecco perché ho deciso di proporvi la ricetta che, come vedrete, è davvero molto semplice!

Siete pronti a mettervi alla prova? Dai che il risultato sarà sicuramente perfetto e che i vostri ospiti rimarranno a bocca aperta!

FAQ sul Castagnaccio

Cos’è il castagnaccio?
Il castagnaccio è quel dolce rustico e affascinante che porta subito alla mente le domeniche d’autunno in famiglia. Si prepara con farina di castagne, acqua, olio d’oliva, uvetta, pinoli e, a volte, un po’ di rosmarino. Tipico delle regioni toscane, lombarde e liguri, racchiude in ogni fetta sapori semplici ma intensi, perfetti per chi cerca un dessert tradizionale e genuino.

Come si conserva il castagnaccio?
Di solito si mantiene bene a temperatura ambiente per 2-4 giorni, basta coprirlo con pellicola o metterlo in un contenitore ermetico. In frigorifero resta morbido fino a una settimana: basta solo proteggerlo da troppa umidità e dagli odori forti che rischiano di alterare il suo profumo.

Si può congelare il castagnaccio?
Certo! Basta tagliarlo a fette, avvolgerlo bene nella pellicola e metterlo nei sacchetti per il freezer. Così si conserva fino a 2-6 mesi. Quando vuoi gustarlo, basta lasciarlo scongelare lentamente in frigorifero e poi riportarlo a temperatura ambiente.

Il castagnaccio contiene allergeni?
Questo dolce è naturalmente privo di glutine e latticini, quindi perfetto per chi ha queste intolleranze. Tuttavia, nelle ricette tradizionali possono essere aggiunti pinoli, noci o uvetta, quindi occhio a chi è allergico alla frutta secca.

Posso preparare il castagnaccio in anticipo?
Assolutamente sì, anzi spesso il castagnaccio il giorno dopo è ancora più buono. Basta conservarlo bene, magari avvolto nella pellicola o in un contenitore chiuso, e resta morbido e saporito anche per più giorni.

Qual è il miglior metodo per conservarlo a lungo?
Se vuoi mantenere freschezza, sapore e consistenza il più a lungo possibile, il sottovuoto è davvero imbattibile: così il castagnaccio resta perfetto anche fino a due mesi!

Quando è il periodo ideale per gustare il castagnaccio?
È un dolce che sa di autunno e inverno, quando la farina di castagne è più buona e facile da trovare. In queste stagioni il castagnaccio regala il meglio di sé, soprattutto se accompagnato da un bel tè caldo o da un bicchiere di vino dolce.

Ricette dolci ne abbiamo? Certo che si!

3.7/5 (3 Recensioni)
Riproduzione riservata

4 commenti su “Castagnaccio, il miglior trionfo di gusto in inverno

  • Mer 13 Apr 2016 | Francesca ha detto:

    Ciao, non posso mangiare zuccheri e vorrei provare a fare questa ricetta che mi sembra buonissima! ma manca la dose di farina…grazie! Un abbraccio!

    • Mer 13 Apr 2016 | Tiziana ha detto:

      Grazie Francesca..era rimasta in bozza la farina di castagne!!

  • Ven 10 Set 2021 | Daniela mancini ha detto:

    Quanto è come si conserva il castagnaccio grazi e

    • Ven 10 Set 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

      Daniela buongiorno, Il castagnaccio si conserva bene in frigorifero se viene messo in un contenitore ermetico ben chiuso. Fuori dal frigorifero, a temperatura ambiente, rimane morbido e fragrante 3 o 4 giorni al massimo avvolto in un canovaccio pulito. Non è consigliabile ma si può congelare.

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