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Tagliatelle al ragù di cinghiale, un piatto che conquista

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

tagliatelle al ragu di cinghiale
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 12 ore 30 min
cottura
Cottura: 2 or
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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3.9/5 (8 Recensioni)

Tagliatelle al ragù di cinghiale, un’autentica delizia culinaria che incanta i palati di chiunque le assaggi. Questo piatto ricco e saporito combina la tradizione gastronomica italiana con l’aroma selvatico e avvolgente del cinghiale, creando un’esperienza gastronomica indimenticabile. Unisce ingredienti di alta qualità, un’attenta preparazione e una passione per la cucina che si traduce in un autentico tripudio di sapori.

Le nostre tagliatelle al ragù di cinghiale sono il risultato di una ricetta tramandata di generazione in generazione, dove ogni passo è eseguito con cura e dedizione. Il cinghiale viene marinato con un mix di erbe aromatiche e vino rosso corposo, garantendo una carne tenera e succulenta. La cottura lenta e paziente del ragù con ingredienti freschi e di qualità rende questo piatto un autentico capolavoro culinario.

Siamo lieti di condividere con voi questa esperienza gastronomica unica, dove il profumo avvolgente del ragù e la consistenza delle tagliatelle fresche si fondono in un connubio perfetto. Siamo certi che una volta assaggiate le nostre Tagliatelle al ragù di cinghiale, sarete conquistati dalla loro bontà e non potrete fare a meno di tornare per gustarle ancora e ancora.

Siete pronti per un viaggio culinario indimenticabile? Venite a scoprire il gusto autentico delle Tagliatelle al ragù di cinghiale e lasciatevi conquistare dalla magia di questa prelibatezza italiana.

Ricetta tagliatelle al ragù di cinghiale

Preparazione tagliatelle al ragù di cinghiale

  • Iniziate pulendo la carne di cinghiale dal grasso e dai filamenti, quindi tagliatela a tocchettini. Successivamente, mondate e lavate il sedano e la carota, e sbucciate la cipolla. Tagliate tutto a tocchetti e sbucciate l’aglio.
  • Marinate la carne per una notte in un contenitore di vetro con il vino, le verdure e gli aromi. La mattina successiva, estraete la carne dal frigorifero, togliete la carne dalla marinata e scolate il vino.
  • Tritate la carne a pezzettini piccoli e fatela scaldare in un tegame dai bordi alti a fuoco medio, senza aggiungere niente. Durante la cottura, assicuratevi di eliminare l’acqua che fuoriesce dalla carne.
  • Preparate gli ingredienti per la cottura. Sbucciate e tritate la cipolla (o lo scalogno) e l’aglio. Lavate, asciugate e tritate il prezzemolo e il rosmarino. Tagliate la pancetta a dadini.
  • Una volta eliminato il liquido di cottura dalla carne di cinghiale, rosolate nella stessa padella con 3 cucchiai di olio la cipolla tritata, la pancetta e le erbe aromatiche tritate finemente. Mescolate bene e sfumate con il vino rosso. Una volta che il vino è evaporato, aggiungete il concentrato di pomodoro o la passata. Salate, pepate e cuocete la carne con il coperchio per circa 3-3 ore e mezza a fuoco basso. Mescolate di tanto in tanto e, se il ragù si asciuga troppo, aggiungete un mestolo d’acqua.
  • Nel frattempo, lessate la pasta in abbondante acqua leggermente salata seguendo le istruzioni sulla confezione. Scolate le tagliatelle, conditele con il ragù preparato e spolverate abbondantemente con parmigiano grattugiato.
  • Servite le tagliatelle al cinghiale ben calde e buon appetito!

Ingredienti tagliatelle al ragù di cinghiale

  • 1 confezione di tagliatelle o pappardelle all’uovo.

Per la marinatura:

  • 500 gr. di polpa di cinghiale.
  • Mix per soffritto (cipolla, carota, sedano).
  • 1 foglia di alloro.
  • 4 bacche di ginepro.
  • 2 spicchi di aglio.
  • 1 cucchiaio di pepe nero in grani.
  • 1 litro di vino rosso corposo.

Per la cottura:

  • 1 scalogno o 1 cipolla.
  • 1 rametto di rosmarino.
  • 2 ciuffi di prezzemolo.
  • 1 spicchio di aglio.
  • 40 gr. di pancetta.
  • 1 bicchiere di vino rosso.
  • 3 cucchiai di concentrato di pomodoro o passata di pomodoro.
  • 4 cucchiai di olio extravergine di oliva.
  • Un pizzico di sale e pepe.

Pasta al ragu di cinghiale, un primo invernale

Le tagliatelle al ragù di cinghiale sono uno dei primi piatti invernali, come del resto tutte le pietanze a base di carne sottoposta ad una lunga cottura. Ovviamente nessuno vi vieta di prepararla anche durante le altre stagioni, d’altronde stiamo parlando di un piatto che mette d’accordo tutti e incarna appieno lo spirito della cucina italiana popolare. Il merito va soprattutto al ragù di cinghiale, che si rivela davvero squisito già al primo assaggio, corposo e sapido quanto basta. Il ragù di cinghiale è frutto di un trattamento particolare, che segna una differenza marcata rispetto al classico ragù. Il motivo risiede nella peculiarità del cinghiale, che regala una splendida carne da selvaggina. Prima di procedere con la rosolatura, la sfumatura e la cottura, è necessario marinare per  bene la carne in una soluzione a base di vino e di spezie.

La fase successiva consiste in una precottura “a crudo”, senza condimenti e grassi aggiunti, che ha lo scopo di eliminare buona parte dell’acqua racchiusa nella carne, che restituirebbe un sapore amarognolo e non troppo gradevole. Una volta trattata in questo modo, la carne di cinghiale è pronta per essere trasformata in ragù. Essa viene rosolata in un soffritto di cipolle, pancetta ed erbe aromatiche, sfumata e cotta a fiamma dolce per molto tempo. Per un risultato ottimale, il ragù deve cuocere per almeno tre ore. Per quanto riguarda la pasta, invece, consiglio di utilizzare le tagliatelle o le pappardelle all’uovo. L’ideale sarebbe prepararle in casa, ma nessuno vi vieta di utilizzare la pasta industriale, che è comunque buona. Se soffrite di celiachia non temete, sono in commercio tagliatelle senza glutine, spesso realizzate con farina di riso, che eccelle in termini di sapore e resa.

I pregi della carne di cinghiale

Le tagliatelle al sugo di cinghiale sono all’apparenza simili alle tagliatelle al ragù “classico”, quello realizzato con il trito di vitello e maiale. In realtà si differenziano per un sapore più forte, quasi pungente, che esalta la delicatezza della pasta all’uovo. A fare la differenza è proprio la carne di cinghiale, che offre molto in quanto a gusto e proprietà nutrizionali. Il sapore ricorda quello del maiale, d’altronde le due specie sono affini. E’ tuttavia un sapore più marcato, meno dolciastro e un po’ più acidulo. Una differenza, questa, che si riscontra spesso nel passaggio dalla carne di allevamento alla carne di selvaggina. La carne di cinghiale è comunque più salutare, se trattata in modo specifico (come accade con questa ricetta).

In primis è molto meno grassa. Si attesta attorno al 3,3% di grassi, contro il 20% del maiale. Le proteine, invece, superano i 21 grammi ogni 100. La presenza del colesterolo è limitata, invece abbonda in sali minerali (ferro, calcio, fosforo, magnesio e potassio). L’apporto calorico, infine, è davvero basso, pari a 130 kcal per 100 grammi.

Pappardelle al ragu di cinghiale

Quali spezie usare per le tagliatelle al ragù di cinghiale?

Le tagliatelle con cinghiale sono buone anche grazie ad un uso intelligente delle spezie. Queste intervengono in due fasi: nella marinatura e nella preparazione del ragù vero e proprio. La fase di marinatura si fregia del contributo dell’alloro e del ginepro. Entrambi trasmettono un delicato aroma alla carne, esaltandone il sapore. Anche il vino rosso, quale liquido di marinatura, incide in termini di gusto. Per quanto concerne la fase di cottura, non manca la cipolla, che funge da soffritto insieme al rosmarino e al prezzemolo.

La cipolla aggiunge gusto, mentre il rosmarino conferisce un tocco silvestre (che si sposa benissimo con la selvaggina), infine il prezzemolo rende il tutto più variegato. Interessante è anche il ruolo della pancetta, che funge da supporto e rilascia grassi utili alla cottura. In virtù di tutti questi ingredienti, le tagliatelle al ragù di cinghiale si rivelano un primo di spessore, che propone sapori forti capaci di conquistare tutti i palati, anche quelli meno abituati alla selvaggina.

Io ho trovato le tagliatelle all’uovo senza glutine che sono eccezionali ma potete optare per le pappardelle al cinghiale.

La differenza tra tagliatelle e pappardelle: due classici italiani a confronto

La cucina italiana è celebre in tutto il mondo per la sua varietà di pasta fresca, e due delle sue creazioni più rinomate sono senza dubbio le tagliatelle e le pappardelle. Mentre entrambe possono sembrare simili a prima vista, ci sono differenze significative tra le due che meritano di essere esplorate. In questo articolo, esamineremo le caratteristiche uniche delle tagliatelle e delle pappardelle, per aiutarti a distinguere tra questi due classici della cucina italiana.

Le tagliatelle sono probabilmente uno dei tipi di pasta più conosciuti in Italia e nel mondo. Queste strisce lunghe e sottili, tradizionalmente fatte a mano, sono spesso associate alla cucina dell’Emilia-Romagna, in particolare alla città di Bologna. Le tagliatelle sono realizzate con una semplice miscela di farina di grano duro e uova, che conferiscono loro un colore giallo dorato e una consistenza morbida ma al tempo stesso elastica.

Le pappardelle, d’altra parte, si distinguono per la loro larghezza generosa. Queste strisce di pasta sono notevolmente più larghe delle tagliatelle e possono variare da 20 a 30 millimetri di larghezza o persino di più. La loro consistenza è più robusta rispetto alle tagliatelle, grazie all’uso di uova e farina di grano duro nella loro preparazione.

Le pappardelle sono spesso associate alle regioni centrali dell’Italia, come la Toscana e l’Umbria, dove vengono utilizzate per catturare salse corpose a base di carne di cinghiale, lepre o selvaggina. La loro larghezza consente di affrontare condimenti ricchi e saporiti, poiché la pasta è abbastanza robusta da reggere il peso delle salse più dense.

Scegliere tra tagliatelle e pappardelle

La scelta tra tagliatelle e pappardelle dipenderà principalmente dal tipo di piatto che desideri preparare e dalle preferenze personali. Se stai cercando una pasta leggera e delicata da accompagnare con salse più leggere o a base di pomodoro, le tagliatelle potrebbero essere la scelta ideale. D’altra parte, se hai in mente un piatto ricco e saporito, come un ragù di carne o un sugo a base di selvaggina, le pappardelle possono offrire una base robusta e accogliente per questi condimenti.

In conclusione, sia le tagliatelle che le pappardelle hanno un posto speciale nella cucina italiana e meritano di essere apprezzate per le loro caratteristiche uniche. La prossima volta che ti trovi di fronte a questa scelta, sarai in grado di selezionare la pasta perfetta per soddisfare il tuo appetito e le tue preferenze culinarie. Buon appetito!

La versatilità del ragù di cinghiale

Il ragù di cinghiale, con il suo gusto intenso e caratteristico, è estremamente versatile in cucina. Oltre ad essere il protagonista di primi piatti come tagliatelle o pappardelle, si presta a essere riutilizzato in modo creativo.

La polenta, con la sua texture morbida e il gusto delicato, è l’accompagnamento ideale per il ragù di cinghiale. Questa combinazione non solo permette di riutilizzare in modo intelligente gli avanzi, ma crea anche un connubio di sapori che esalta entrambi gli ingredienti.

La preparazione della polenta è semplice. Si cuoce la farina di mais in acqua salata, mescolando costantemente, fino a ottenere una consistenza cremosa e omogenea. Per un tocco in più, si può arricchire la polenta con burro, formaggio o erbe aromatiche.

Una volta pronta la polenta, si serve su un piatto piano o in una terrina, ricoprendola generosamente con il ragù di cinghiale riscaldato. Il contrasto tra la polenta morbida e il ragù ricco e saporito crea un’esperienza gustativa unica.

er chi desidera sperimentare, è possibile aggiungere al ragù ingredienti come olive, capperi o pezzetti di verdura, per un tocco di freschezza e sapore in più. Anche la polenta può essere variata, ad esempio utilizzando farine di cereali diversi dal mais per sperimentare nuove consistenze e sapori.

Utilizzare il ragù di cinghiale avanzato per condire la polenta è un’idea eccellente per un pasto ricco di sapore e tradizione. Questo abbinamento non solo è pratico per utilizzare gli avanzi, ma offre anche un’esperienza culinaria confortante e appagante, perfetta per le giornate fredde o per una cena speciale.

Ricette selvaggina ne abbiamo? Certo che si!

3.9/5 (8 Recensioni)
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