Risotto alle prugne e pollo: leggero e sorprendente
Risotto alle prugne e pollo: leggero e sorprendente
Il risotto alle prugne e pollo è una ricetta ideale per intolleranti che riesce a mettere davvero d’accordo tutti: sapori dolci e salati si incontrano creando un piatto originale e bilanciato. Una proposta diversa dal solito, perfetta per chi cerca gusto e leggerezza nella stessa forchettata.
Le prugne regalano profumo e cremosità, mentre il pollo dona struttura e proteine nobili. Il risultato? Un risotto agrodolce, morbido ma deciso, adatto anche a chi segue diete particolari o ha sensibilità alimentari. Si prepara facilmente, con ingredienti semplici e genuini.
Vuoi un’alternativa più delicata? Prova a sostituire le prugne con mele caramellate o albicocche secche: il contrasto dolce-salato resta protagonista!
Il risotto alle prugne e pollo è naturalmente privo di glutine e lattosio, senza mantecature pesanti né brodi elaborati. È quindi perfetto anche per chi soffre di celiachia o intolleranza al lattosio, senza rinunciare al piacere della tavola. E può essere adattato anche in caso di dieta a basso contenuto di nichel.
Scopri come realizzare questo piatto sorprendente, ideale per cene con ospiti o pranzi della domenica. Ti guiderò passo dopo passo nella preparazione, con consigli pratici e abbinamenti utili per completare al meglio il menù.
Ricetta risotto prugne e pollo
Preparazione risotto prugne e pollo
- Lavate accuratamente le prugne, eliminate i noccioli e tagliate la polpa a tocchetti. Raccogliete tutto in una ciotola e tenete da parte.
- Tagliate il petto di pollo a dadini regolari e irroratelo con un po’ di succo di limone per mantenerlo tenero e profumato.
- Tritate finemente lo scalogno e rosolatelo in una casseruola con l’olio caldo, a fiamma dolce.
- Aggiungete i dadini di pollo e fate rosolare per qualche minuto fino a doratura uniforme. Una volta cotti, rimuoveteli dalla casseruola e teneteli da parte.
- Nella stessa casseruola, versate il riso e tostatelo per 1 minuto mescolando continuamente.
- Cuocete il risotto aggiungendo poca acqua calda per volta, come da tradizione, mescolando spesso.
- Quando mancano circa 5 minuti al termine della cottura, unite il pollo rosolato e la polpa di prugne a tocchetti.
- Regolate di sale e pepe, mescolate bene e terminate la cottura fino a ottenere un risotto morbido e ben amalgamato.
- Servite caldo, guarnendo a piacere con una prugna fresca a fettine o una spolverata di pepe nero.
Ingredienti risotto alle prugne e pollo
- 250 g di riso Carnaroli,
- 450 g di petto di pollo,
- 6 prugne fresche,
- 2 cucchiai di olio extravergine di oliva,
- 1 scalogno,
- q.b. sale e pepe,
- q.b. succo di limone.
Un piatto adatto anche a chi ha intolleranze o segue diete specifiche
Il risotto alle prugne e pollo si distingue non solo per l’originalità dell’abbinamento dolce-salato, ma anche per la sua versatilità nutrizionale. Può essere infatti facilmente adattato a diverse esigenze alimentari, in particolare per chi deve evitare glutine, lattosio o ingredienti ad alto contenuto di nichel.
Senza glutine? Nessun problema
Il piatto è naturalmente privo di glutine, a patto di scegliere un riso certificato (come il Carnaroli) e controllare l’origine delle prugne se confezionate: alcune possono contenere tracce per via dei trattamenti industriali. Anche il pollo, fresco e non marinato, è una proteina sicura per i celiaci, purché non venga infarinato o condito con salse non controllate.
Senza lattosio: la ricetta lo è già!
Un altro punto a favore è l’assenza totale di latticini: il risotto non prevede né burro né formaggio in mantecatura. La morbidezza finale è garantita dalla polpa delle prugne, che rende inutile l’uso di grassi animali o derivati del latte. Questo rende il piatto perfettamente adatto anche a chi è intollerante al lattosio o segue una dieta a base vegetale, pur contenendo proteine animali come il pollo.
E per chi è sensibile al nichel?
Le prugne fresche, se ben mature e non trattate, hanno un contenuto di nichel relativamente basso rispetto ad altri tipi di frutta, e possono essere tollerate in dieta a rotazione, specialmente in quantità limitate.
Il pollo è tra le carni meglio tollerate in caso di sensibilità al nichel (soprattutto il petto), e il riso è una delle basi alimentari più sicure per chi segue una dieta disintossicante o povera di metalli pesanti.
Consigli utili:
- Evita prugne secche o sciroppate.
- Non usare brodi pronti o dadi, spesso ricchi di ingredienti ad alto contenuto di nichel.
- Preferisci scalogno alla cipolla: più delicato e spesso meglio tollerato.
Un equilibrio perfetto tra fibre, proteine e gusto
Dal punto di vista nutrizionale, il piatto offre:
- Proteine magre e digeribili dal pollo
- Fibre e minerali dal riso semi-integrale
- Zuccheri naturali e antiossidanti dalle prugne
È quindi un piatto completo, leggero, ben bilanciato e adatto anche a diete ipocaloriche, pur offrendo sapori pieni e appaganti.
Il risotto alle prugne e pollo riesce a mettere davvero d’accordo tutti perchè realizzato mettendo insieme sapori dolci con altri più neutri ma corposi, creando un connubio di gustosa e salutare bontà. Gli ingredienti che rendono possibile questo accostamento sono le prugne ed il pollo che, in questa stravagante ed originale ricetta, la fanno da protagonisti assoluti.
C’è chi intende questo primo come un piatto unico completo a 360° e le ragioni sono facili da immaginare, visto che al riso viene abbinato il pollo, secondo per eccellenza diffuso e consumato in tutto il mondo, dall’Oriente all’Occidente e le prugne, che portano con sé il sapore e il profumo della frutta, per altro, tra la più dolce e saporita che esista.
Una miniera di nutrienti equilibrata e bilanciata
Le nostre nonne non avrebbero mai osato aggiungere al riso le prugne: in verità, la “moda” di unire insieme riso e frutta è tipico dei paesi orientali, avvezzi ad utilizzare i loro beni primari, la frutta appunto, per arricchire e valorizzare, sia in termini di gusto e colore, che in termini di nutrimento, la preparazione di piatti, rendendoli così pregiati ed originali.
Il risotto alle prugne e pollo dal punto di vista nutrizionale, è una vera bomba. Miniera di fibre, minerali, proteine e vitamine, apportati rispettivamente dal riso, dal pollo e dalle prugne, si può davvero affermare che a questo piatto non manchi proprio nulla per meritare un post di primo piano nella nostra dieta di tutti i giorni.
Questo piatto, inoltre, rende giustizia anche al desiderio, proprio di chi dedica il suo prezioso tempo in cucina, di ottenere una preparazione gradevole all’aspetto. Se è vero che “anche l’occhio ha la sua parte”, in cucina ciò si rende quanto mai inderogabile: è proprio l’aspetto di un piatto, infatti, a decretarne il successo o a suggerirne un giudizio non positivo.
Primo rimineralizzante e rinvigorente
La principale proprietà delle prugne, utilizzate in questa ricetta, è quella lassativa: la loro assunzione rappresenta un ottimo modo di prevenire la stitichezza. La ragione è da ricondurre alla presenza di fibre alimentari e di fruttosio, alle quali si aggiungono le apprezzabili proprietà del riso semi integrale, ricchissimo anch’esso di fibre ed altresì di vitamine, in particolare quelle del gruppo B.
Il risotto alle prugne e pollo rappresenta un primo piatto ideale da preparare in prossimità di cene o pranzi con amici, in alternativa alla classica, troppo spesso inflazionata, insalata di riso. Non tutti sanno che, nel corso dei secoli, la cucina a livello globale ha definito e sviluppato , a ben vedere, una serie di regole empiriche finalizzate ad ottenere combinazioni gradevoli al palato: tra queste, di certo, rientra l’accostamento tra dolce e salato.
Il Carnaroli, la varietà perfetta per i risotti
Il risotto alle prugne e pollo è un primo squisito, ma richiede una certa attenzione nella fase di scelta degli ingredienti. Il riferimento è proprio al riso, infatti se optate per una varietà sbagliata il risultato finale sarà poco gradevole, soprattutto in termini di texture. Per questo vi consiglio di andare sul sicuro usando il Carnaroli. E’ il perfetto riso da risotto, insostituibile soprattutto se la ricetta contempla molti ingredienti.
Perché il Carnaroli rende così tanto? Semplice, non scuoce e quindi è adatto alle cotture lunghe, che sono tipiche dei risotti. Inoltre tende ad assorbire i liquidi, e di conseguenza anche i sapori degli altri ingredienti. I risotti realizzati con il Carnaroli sono morbidi ma consistenti allo stesso tempo, in quanto i chicchi rimangono ben separati l’uno dall’altro. Il Carnaroli è una invenzione tutta italiana, in quanto è stato sintetizzato una settantina di anni fa dall’agronomo Ettore De Vecchi a partire dalle varietà Lavarone e Vialone Nano.
Un focus sul pollo
L’altro ingrediente fondamentale della ricetta è ovviamente il pollo. E’ la carne bianca per eccellenza, nonché la più consumata in assoluto. Non è solo una questione di reperibilità e di prezzi (spesso costa meno rispetto al manzo), ma anche e soprattutto di proprietà intrinseche. E’ buono e presenta un sapore poco complesso, accessibile a tutti. Inoltre è digeribile e poco grasso, a meno che non si consumi anche la pelle. Basti pensare che un etto di carne di pollo non va oltre le 110 kcal.
L’apporto di proteine è eccellente e associabile alle più accreditate carni bianche. Stesso discorso per i sali minerali, tra cui figura anche il ferro, fondamentale per mantenere il sangue ben ossigenato. In occasione di questa ricetta il pollo va tagliato a dadini e rosolato su un leggero soffritto di scalogni. Viene poi integrato nel riso a ridosso della cottura, insieme alla polpa di prugne.
Scalogno o cipolla per la confettura di prugne e ciliegie?
La scelta tra scalogno e cipolla è una domanda che molti si pongono, anche perché pare esserci un’accesa rivalità tra i fautori dello scalogno e i fautori della cipolla. Nell’immaginario collettivo i due bulbi sono intercambiabili. In realtà offrono sentori diversi e quindi dovrebbero essere impiegati in situazioni altrettanto diverse. Il riferimento è in particolare alla spiccata delicatezza dello scalogno, che si contrappone alle note solitamente pungenti della cipolla.
Ne consegue che lo scalogno va utilizzato soprattutto quando la ricetta propone un sapore delicato e si regge su equilibri particolari. E’ proprio il caso del risotto al pollo e prugne, che apporta note agrodolci e suggerisce l’uso dello scalogno al posto della cipolla. Dal punto di vista nutrizionale le differenze sono minime. Sia la cipolla che lo scalogno sono ricchi di vitamina A e di sali minerali abbastanza rari, come il selenio e lo zinco, in grado di supportare il sistema immunitario.
Perché manca il brodo?
Se avete già dato un’occhiata alla lista degli ingredienti, noterete che manca all’appello un ingrediente tipico dei risotti: il brodo. In genere il brodo funge da supporto alla cottura del riso e va aggiunto gradualmente, mano mano che viene assorbito dai chicchi. In questo caso si preferisce usare l’acqua calda. Il sapore del brodo, infatti, è alquanto marcato e risulterebbe poco consono ad ingredienti come le prugne, che offrono sentori agrodolci.
Per lo stesso motivo manca anche la mantecatura. Il burro e il Parmigiano, un abbinamento classico di tutti i risotti, nella migliore delle ipotesi coprirebbero il sapore delle prugne. Nella peggiore delle ipotesi, invece, conferirebbero delle note discordanti e sgradevoli. A fungere da mantecatura è la stessa polpa di prugne, che viene frullata per avere una texture utile ad ammorbidire il riso.
Come abbinare questo risotto alle prugne e pollo?
Il risotto alle prugne e pollo, nonostante abbia sapori decisi, rimane comunque un ottimo primo. Quindi dovrebbe essere abbinato a un secondo e a un contorno, se lo scopo è di creare un menù completo. Come fare? In merito avete ampio margine di discrezione, ma vi consiglio comunque di non sottovalutare alcuni principi. Per esempio, è preferibile associare a sapori delicati altri sapori delicati. In questo caso potrebbe tornare utile un leggero secondo ai ferri, che può essere di pollo o di manzo. Come contorno, invece, potreste proporre delle verdure alla griglia o delle classiche patate al forno.
In ogni caso vi consiglio di sperimentare, pur tenendo a mente la necessità di abbinare i sapori e di conservare un atteggiamento prudente, una regola essenziale quando in gioco vi sono i sentori agrodolci.
Ricette con prugne ne abbiamo? Certo che si!
TI POTREBBE INTERESSARE
Minestra di astice e ceci, un pasto sano...
Minestra di astice e ceci: quando eleganza e comfort si incontrano La minestra di astice e ceci è l’esempio perfetto di come un piatto umile possa trasformarsi in un’esperienza gastronomica...
Pasta e lenticchie con la verza, un ricetta...
Cosa sapere sulle lenticchie Vale la pena parlare delle lenticchie, che sono le vere protagoniste di questo piatto di pasta. Sul sapore abbiamo già speso qualche parola, dunque non rimane che...
Ricetta spaghetti alla carrettiera: tradizione e gusto in...
Spaghetti alla carrettiera e tradizioni di un piatto autentico Origini popolari e memoria della carrettiera La pasta alla carrettiera affonda le radici nella vita dei carrettieri che viaggiavano a...




















