
Su succu, dalla Sardegna una ricetta per l’Epifania

Su succu: la tradizione sarda che scalda il cuore
Tra le colline della Sardegna centrale, nella zona di Busachi, esiste una ricetta antica chiamata su succu, un piatto che parla di famiglia, celebrazioni e sapori autentici. Il nome potrebbe suonare curioso, ma dietro questa parola si cela una pasta finissima, simile ai capelli d’angelo, preparata a mano e servita con brodo caldo e formaggio. È un piatto che in molte famiglie sarde non può mancare durante l’Epifania o nei momenti speciali. Raccontare su succu significa parlare di mani sapienti, gesti tramandati e stagioni vissute intorno al focolare, dove il cibo ha sempre rappresentato affetto e memoria.
Nella sua versione tradizionale, il succu viene cotto direttamente nel brodo, spesso di carne, e mantecato con formaggio grattugiato, talvolta anche con aggiunta di zafferano. Ogni famiglia ha la sua variante: c’è chi lo preferisce con brodo di pecora, chi aggiunge panna o burro, chi lo arricchisce con aromi della macchia mediterranea. Questo piatto non è solo comfort food, è un rito. Nei racconti delle nonne, preparare su succu voleva dire prendersi cura dei propri cari nei giorni di festa, con un primo piatto che scaldava anche il cuore.
Il sapore autentico di su succu
Cerchi un primo piatto della tradizione sarda che sia anche delicato e adatto a grandi e piccoli? Il succu è perfetto per sorprendere con semplicità. Provalo anche in una versione senza glutine, usando capellini di mais o riso per un risultato sorprendentemente simile all’originale!
Oggi su succu si prepara ancora nei paesi del centro Sardegna, ma si sta facendo conoscere anche altrove, grazie al recupero delle tradizioni locali e al turismo enogastronomico. La sua semplicità lo rende perfetto anche per chi vuole avvicinarsi alla cucina regionale senza troppa difficoltà. Ed è bellissimo pensare che un piatto così semplice possa racchiudere secoli di cultura, identità e memoria. Hai mai provato a portare un po’ di Sardegna nella tua cucina?
Il bello di queste ricette è che si possono reinterpretare restando fedeli allo spirito originario: con qualche accorgimento, come in questa versione con zucca e finocchietto, oppure esplorando sapori nuovi come quelli della tavola dell’Epifania. Su succu è molto più di un piatto: è un ponte tra generazioni, una carezza calda che arriva da lontano.
Ricetta su succu
Preparazione su succu
Per preparare il su succu iniziate dal brodo di carne, trasferitelo in una pentola, accendete a fiamma alta e portatelo ad ebollizione. Poi immergete lo zafferano in modo da ottenere un brodo dalla colorazione spiccata. Prelevate tre cucchiai di brodo e scioglietevi dentro alcuni stimmi di zafferano, mettendo da parte la miscela così ottenuta. Aggiungete nella pentola contenente il brodo due cucchiai di pecorino stagionato e 150 grammi di formaggio pecorino tagliato finemente.
Fate bollire nuovamente, poi unite i tagliolini e lasciate cuocere per un minuto. In questo modo il brodo verrà del tutto riassorbito. Ora versate i tagliolini in una teglia e date una bella sventagliata di pecorino fresco fatto a fette sottili (dovrete ricoprire interamente la superficie). Infine, arricchite con il pecorino stagionato grattugiato e guarnite con il brodino allo zafferano che avevate messo da parte. Servite il su succu ben caldo e buon appetito.
Ingredienti su succu
- 1 lt. di brodo di carni miste
- 400 gr. di tagliolini freschi consentiti
- 400 gr. di pecorino fresco sardo
- q. b. di stimmi di zafferano
- 30 gr. di pecorino stagionato grattugiato.
Su succu, una ricetta dalle origini antichissime
Oggi vi presento una ricetta speciale, il su succu. E’ un piatto tipico della Sardegna, le cui origini si perdono nell’alba dei tempi. Alcuni esperti ipotizzano addirittura che questo piatto venisse preparato in epoca pre-romana. La tradizione sarda assegna al su succu un posto d’onore, a tal punto che il piatto compare in molti dei riti che caratterizzano il folclore dell’isola. E’ una pietanza tipica di Busachi e in origine era preparata con brodo di pecora. Per esempio, in antichità – e certamente fino a pochi decenni fa – qualche giorno prima dei matrimoni, i parenti degli sposi si univano in processione e regalavano ai passanti gli ingredienti per preparare il su succu. Ancora oggi la pietanza viene preparata quasi esclusivamente nelle occasioni speciali, e in particolare durante l’Epifania. Vi consiglio di fare altrettanto, e di servire il su succu all’interno di piatti a tema, o comunque in grado di esprimere una certa vicinanza al folclore.
Accanto a ciò va curato anche il servizio, che deve essere all’altezza del piatto e delle occasioni speciali. Proprio per questo vi consiglio Brandani , un brand che propone piatti e vassoi eleganti, che esprimono una spiccata creatività. Ma cos’è il su succu dal punto di vista gastronomico? Il procedimento è particolare, e ha poco a che vedere con la tradizione italiana dei primi piatti. Di base, può essere considerata una minestra fredda. D’altronde, si utilizza una componente liquida, data dal brodo, destinato a restringersi e ad essere assorbito quasi interamente dai tagliolini, che vengono cotti al suo interno. Un’altra peculiarità del su succu è l’abbondanza di spezie, come lo zafferano, e dei formaggi, che sono presenti in abbondanza. Il risultato è particolare, ma apprezzabile da tutti, d’altronde se il su succu ha attraversato indisturbato i secoli un motivo ci sarà.
Le meraviglie del pecorino sardo
Tra i protagonisti del su succu spicca il formaggio pecorino sardo. Anche in questo caso parliamo di un prodotto antichissimo, che si intreccia con la storia più intima e più lontana della Sardegna. Gli esperti sono concordi nell’assegnare al pecorino sardo un’origine antecedente all’epoca classica. Non stupisce, dunque, la sua presenza nella stragrande maggioranza delle ricette della cucina sarda. In questa ricetta vengono impiegate due varianti: quella fresca e quella stagionata. Il pecorino fresco viene utilizzato quasi come un addensante, dunque per insaporire e per rendere cremoso il piatto. Il pecorino stagionato, invece, viene impiegato come il Parmigiano, ossia viene grattugiato prima del servizio. Cos’ha di particolare il pecorino sardo? La variante fresca, poco stagionata, spicca per un sapore vagamente dolce, capace di esprimere note acidule.
La variante stagionata, invece, è più corposa, meno dolce e leggermente salata. In ogni caso, conserva i sentori aromatici che sono parte della tradizione casearia della Sardegna. Anche sul piano nutrizionale il pecorino sardo è in grado di eccellere. Nella variante fresca, contiene meno proteine e un po’ più di grassi. Quella stagionata, invece, ha un profilo nutrizionale simile al Parmigiano e al Grana. In ogni caso, abbondano entrambi di calcio e di vitamina D. Il calcio impatta positivamente sulla salute delle ossa e dei denti, mentre la vitamina D concorre con la vitamina C a stimolare il sistema immunitario. La vitamina D è abbastanza rara, sebbene sia presente nei pesci grassi, nei latticini ed è sintetizzabile dal corpo umano previa esposizione ai raggi solari.
Le proprietà dello zafferano
Lo zafferano è un elemento fondamentale per la buona riuscita del su succu. Anzi, l’impatto estetico dipende quasi esclusivamente da questa spezie. D’altronde, è famosa per la capacità di “colorare” i piatti con un arancione brillante, quasi tendente al rosso. Nello specifico, lo zafferano va inserito nel brodo di carne che verrà impiegato per cuocere i tagliolini. Lo zafferano va utilizzato anche per realizzare una miscela, sempre con base brodosa, che viene aggiunta a fine preparazione, quasi come guarnizione. Tutto ciò, ovviamente, incide anche in termini di sapore, conferendo al su succu un chiaro e indistinguibile aroma.
Ma lo zafferano è più di una spezia, è anche un alimento che fa bene alla salute. D’altronde, l’ottimo profilo nutrizionale è una prerogativa di molti alimenti aromatici, che sfociano in ambito curativo. Lo zafferano, infatti, contiene molte sostanze che aiutano a prevenire il cancro (agendo sui radicali liberi). E’ anche un buon digestivo e aiuta a combattere la nausea. Infine, contribuisce alla guarigione precoce dalle infiammazioni e aiuta a risolvere le infezioni. Non è un caso che, dallo zafferano, si producano anche delle tisane “curative” estremamente benefiche.
FAQ
Che cos’è su succu?
È una pasta tipica del centro Sardegna, cotta in brodo e mantecata con formaggio, simile ai capelli d’angelo ma fatta a mano.
Qual è l’origine del nome “su succu”?
Il termine “succu” potrebbe derivare da antichi vocaboli legati al “succo” del brodo o da espressioni dialettali locali legate alla pasta sottilissima.
Si può adattare su succu per intolleranti al glutine?
Sì, è possibile usare capellini di riso o mais senza glutine, e scegliere un brodo vegetale o di carne certificato gluten free.
Quando si mangia tradizionalmente su succu?
Di solito durante le feste, in particolare a Natale e all’Epifania, ma anche nei pranzi domenicali importanti o durante i matrimoni tradizionali.
Ricette sarde ne abbiamo? Certo che si!
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