Limoncello alla mano di Buddha, una variante gradevole
Oggi vi presento il limoncello alla mano di Buddha. Si tratta di un liquore squisito, colorato e non troppo alcolico, simile al limoncello originale. La differenza principale risiede nell’agrume impiegato, ovvero la mano di Buddha. Può sembrare un nome strano e quasi eccessivo, ma è abbastanza azzeccato. La forma del frutto è infatti suggestiva e assomiglia alle dita di una mano. La mano di Buddha è uno degli agrumi più preziosi in assoluto, a partire dal sapore. Assomiglia al limone ma è meno acre, anzi è a tratti dolciastro. Anche la scorza, essenziale per preparare il limoncello, è diversa da quella del limone in quanto è meno amara e più aromatica.
Ricetta limoncello alla mano di buddha
Preparazione limoncello alla mano di buddha
Per preparare il limoncello alla mano di Buddha iniziate con il frutto. Pelate la mano di Buddha con un pelapatate. Mi raccomando, le scorze non devono contenere la parte bianca, che è notoriamente amara. Trasferite le scorze così ricavate in un contenitore di vetro a chiusura ermetica. Versate un litro di alcol e applicate il coperchio. Fate riposare per quattro giorni, affinché l’alcol assuma il sapore delle scorze.
Trascorso questo lasso di tempo, realizzate uno sciroppo mettendo sul fuoco una soluzione di acqua e zucchero (700 grammi di zucchero e 1 litro di acqua) e proseguite fino a quando lo sciroppo non avrà assunto la consistenza desiderata. Ora mescolate bene l’alcol aromatizzato (e ben filtrato) con lo sciroppo. Imbottigliate il liquore così ottenuto e fatelo riposare 30 giorni prima di servirlo. Questo tipo di liquore si conserva a lungo in un luogo fresco.
Ingredienti limoncello alla mano di buddha
- 2 mani di Buddha
- 1 litro di alcool alimentare a 95°
- 700 gr. di zucchero semolato
- 1 litro di acqua naturale.
Le differenze tra questa variante e il limoncello classico
Il Limoncello è un liquore italiano noto per la sua freschezza e il suo sapore agrumato. Tuttavia, all’interno della famiglia del Limoncello, esiste una variante meno conosciuta ma altrettanto affascinante: il Limoncello alla Mano di Buddha. Questa versione offre una esperienza di degustazione leggermente diversa rispetto al Limoncello tradizionale, grazie all’utilizzo di un agrume esotico chiamato “Mano di Buddha.”
La principale differenza tra il Limoncello classico e il Limoncello alla Mano di Buddha sta nell’agrume utilizzato. Mentre il Limoncello tradizionale si basa sui limoni, in particolare quelli di Sorrento o Amalfi, noti per il loro sapore intenso e il loro aroma fragrante, il Limoncello alla Mano di Buddha si avvale della Mano di Buddha, un frutto meno comune. La Mano di Buddha è caratterizzata da una forma unica e bizzarra, con numerosi “dita” che si estendono dalla base del frutto. Il suo sapore è notevolmente più delicato e meno acido rispetto al limone tradizionale.
Questa differenza nell’agrume principale conferisce al Limoncello alla Mano di Buddha un sapore più leggero e meno impegnativo rispetto al Limoncello classico. Il Limoncello classico è noto per il suo sapore vivace e piuttosto intenso, con una dolcezza bilanciata dall’acidità dei limoni. Al contrario, il Limoncello alla Mano di Buddha ha un carattere più sottile, con un profilo aromatico delicato. Questo rende il Limoncello alla Mano di Buddha un’opzione ideale per coloro che preferiscono gusti più morbidi e meno aggressivi.
Inoltre, c’è un’altra differenza interessante tra le due varianti: il periodo di riposo necessario per ottenere il miglior sapore. Mentre il Limoncello classico richiede spesso alcune settimane o anche mesi di riposo affinché gli oli essenziali delle bucce di limone si fondano bene con l’alcol, il Limoncello alla Mano di Buddha richiede un periodo di riposo notevolmente più breve, di solito solo 4 giorni. Questo è in parte dovuto al fatto che il sapore della Mano di Buddha è più delicato e quindi il processo di infusione è più veloce.
In conclusione, il Limoncello alla Mano di Buddha offre un’alternativa affascinante e più leggera al gusto tradizionale del Limoncello. Con il suo frutto esotico e il suo sapore delicato, è un’ottima scelta per coloro che cercano una variazione raffinata di questo classico liquore italiano. La scelta tra il Limoncello classico e il Limoncello alla Mano di Buddha dipenderà dai gusti personali e dalla preferenza per un sapore più intenso o più delicato.
Le proprietà della mano di Buddha
La mano di Buddha impatta sul limoncello non solo sul sapore, ma anche in termini nutrizionali, a tal punto da dare vita a uno dei pochi liquori “salutari” in circolazione. Il merito va a un profilo nutrizionale straordinario, superiore persino a molti agrumi. Di certo la mano di Buddha è ricca di vitamina C, che funge da catalizzatore del sistema immunitario e persino da antiossidante, dunque contribuisce alla prevenzione del cancro. Come le arance e il limone è ricca di oligoelementi, come il potassio e il calcio. Stesso discorso per l’acido citrico, che tra le altre cose è responsabile del sapore.
Ma la Mano di Buddha può dare molto di più, a tal punto da ricoprire un ruolo nella medicina naturale. Infatti è un toccasana per il cuore e per la circolazione, anche perché contribuisce ad abbattere il colesterolo cattivo. Contiene poi la cumarina, che funge da antidolorifico e aiuta l’organismo a guarire dalle infezioni. Infine protegge dai malanni stagionali in virtù della vitamina C e di un particolare polisaccaride.
Quanto è alcolico questo liquore?
Il Limoncello alla Mano di Buddha è una bevanda alcolica deliziosa, ma quanti di noi si sono mai chiesti quale sia la sua concentrazione alcolica? È una domanda legittima, specialmente quando si prepara questo liquore in casa, poiché non si dispone delle indicazioni precise che si trovano sulle etichette dei prodotti commerciali. Ecco, quindi, un’occhiata più approfondita a questa questione.
In generale, la concentrazione alcolica media nel Limoncello alla Mano di Buddha si aggira attorno ai 36 gradi. Tuttavia, questo valore può variare in base a diverse circostanze e alla preparazione individuale. Quindi, cosa può influenzare la concentrazione alcolica di questa deliziosa bevanda?
- Maturità del Frutto: Un fattore cruciale è la maturità della Mano di Buddha utilizzata nella preparazione. Se i frutti sono poco maturi, potrebbe essere necessario più tempo perché le loro bucce trasferiscano gli aromi all’alcol. Di conseguenza, l’alcol potrebbe essere più concentrato.
- Rapporto tra acqua e zucchero: Il rapporto tra acqua e zucchero utilizzato è un altro elemento critico. Generalmente, la ricetta suggerisce di utilizzare 700 grammi di zucchero per ogni litro di acqua. Anche una leggera variazione in questa proporzione può avere un impatto sulla concentrazione alcolica finale.
- La preparazione: La precisione è fondamentale quando si prepara il Limoncello alla Mano di Buddha in casa. Seguire attentamente la ricetta e rispettare le dosi consigliate è essenziale per ottenere il risultato desiderato.
Quando si prepara il Limoncello alla Mano di Buddha, è importante tenere presente che la concentrazione alcolica può variare in base a diversi fattori. E’ essenziale prestare attenzione alla maturità del frutto e al rapporto tra acqua e zucchero per ottenere il grado alcolico desiderato. Mantenendo un equilibrio accurato tra gli ingredienti, potrete assicurarvi che il vostro Limoncello sia perfettamente equilibrato sia dal punto di vista del gusto che della concentrazione alcolica.
Come fare un limoncello perfetto?
La ricetta del limoncello alla mano di Buddha è sostanzialmente identica a quella del limoncello normale. Stesso discorso per gli accorgimenti e i “trucchetti” che garantiscono un risultato straordinario in termini di equilibrio, colore e sapore. Il primo riguarda il periodo di infusione. Il contenitore con l’alcol e le scorze andrebbe posizionato in un luogo lontano dalla luce del sole. In alternativa potete coprirlo con un panno. Un secondo consiglio riguarda il filtraggio dell’alcol prima di essere mescolato allo sciroppo. Ebbene, in quanto caso occorre utilizzare un colino a maglie molto strette, in modo da escludere anche le più piccole porzioni di buccia. Le bucce della mano di Buddha, infatti, spiccano per la morbidezza e per la loro fragilità, a differenza della buccia di limone o di arancia. Il periodo di infusione può durare tre o quattro giorni, tempo ampiamente sufficiente per il passaggio dei sentori dalla scorza all’alcol.
Infine, fate attenzione alla fase di imbottigliamento e riposo. A tal proposito utilizzate una bottiglia per liquore ben sterilizzata. La sterilizzazione avviene mediante bollitura, sebbene possa essere effettuata anche al forno al microonde o in lavastoviglie. Il periodo riposo poi non deve durare meno di un mese, anzi è opportuno lasciarlo riposare per circa 2 mesi. Infatti il processo di infusione non è affatto immediato, quindi occorre un po’ di tempo prima di godere di un limoncello degno di questo nome.
Ricette con limoncello ne abbiamo? Certo che si!
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