
Saltibarsciai, la zuppa russo lituana dal colore unico

Saltibarsciai, la tradizione del baltico racchiusa in una zuppa
Il saltibarsciai è una ricetta della tradizione lituana, ma che ha riscosso nel tempo una certa fortuna anche in Russia. Il suo nome appare alle nostre orecchie come uno scioglilingua ed è difficile da pronunciare. La ricetta, in compenso, è davvero semplice, infatti basta mescolare tutti gli ingredienti, precedentemente trattati, in modo da ottenere una soluzione corposa e che possa fungere da primo piatto leggero e nutriente. La prima qualità che balza subito all’occhio è il colore. D’altronde, il saltibarsciai è detta anche “zuppa rosa”. Questa peculiare tonalità cromatica non nasconde chissà quale segreto, anzi deriva dalla barbabietola precotta, che assume quel colore. Questo gustoso e nutriente ortaggio tende al rosa-rosso in virtù dell’apporto di una sostanza specifica, la betalaine.
Per il resto, le barbabietole eccellono per le loro proprietà nutrizionali. Apportano buone dosi di vitamina C, una sostanza che supporta il sistema immunitario e ne ottimizza l’azione di contrasto rispetto a virus, batteri e funghi. La barbabietola rossa è anche ricca di ferro, che aiuta l’organismo a ossigenare il sangue e attenua i sintomi delle anemie. Inoltre, si apprezzano buone quantità di calcio, che giova alle ossa e aiuta a prevenire patologie a carico delle stesse. Stesso discorso per il magnesio, che funge da ricostituente. Come molte altre verdure e ortaggi, l’apporto calorico è minimo: siamo sulle 19 kcal per 100 grammi.
Ricetta saltibarsciai
Preparazione saltibarsciai
- Per preparare la saltibarsciai procedete come segue. Grattugiate a pezzi grossi le barbabietole cotte e i cetrioli.
- Poi prendete le uova sode e tagliuzzatene una metà, l’altra metà conservatela per la decorazione finale.
- Ora sminuzzate i cipollotti fino a ricavarne un trito molto fine.
- Mescolate bene tutti gli ingredienti (escludendo la metà intera delle uova) e integrate il kefir.
- Regolate con un po’ di sale, un po’ di pepe e condite con succo di limone o con un po’ di aceto.
- Lasciate raffreddare per una mezz’oretta in frigorifero.
- Infine decorate con le uova sode tagliate a spicchi e l’ aneto tritato.
- Potete accompagnare la zuppa fredda di barbabietole con delle patate cotte a vapore e della panna acida consentita.
Ingredienti saltibarsciai
- 400 gr. di barbabietole precotte
- 1
- 3 lt. di kefir
- 300 gr. di cetrioli
- 4 uova sode
- 1 ciuffo di aneto
- 60 gr. di cipollotti freschi
- 1 limone (o q. b. di aceto)
- q. b. di sale
- q. b. di pepe
Cos’è il kefir e quali sono le sue proprietà
Tra gli ingredienti più peculiari del saltibarsciai spicca il kefir. E’ un prodotto peculiare, almeno ai nostri occhi, infatti è un prodotto lattiero-caseario tipico della Russia e delle regioni baltiche, poco conosciuto in Italia. Si tratta di un latticino di latte vaccino di pecora o di capra. E’ fermentato, quindi ha comunque parecchio in comune con gli yogurt, ha una grana irregolare e mantiene una certa cremosità. Il kefir ha un sapore simile allo yogurt greco ma è ancora più forte. Vanta, inoltre, due funzioni: da un lato rende le preparazioni più corpose e dall’altro aromatizza. Per quanto il sapore possa sembrare strano al nostro palato, già al secondo assaggio è in grado di essere apprezzato da chiunque. In ogni caso eccelle sul piano nutrizionale.
Presenta tutte le qualità dei latticini, dunque è ricco di proteine, calcio e non è privo di vitamina D, una sostanza fondamentale per il sistema immunitario e abbastanza rara in natura. Inoltre, vanta uno straordinario potere probiotico, tale da impattare profondamente sulla flora intestinale e regolarizzare la digestione. Il kefir ha un apporto calorico molto ridotto, sostanzialmente sovrapponibile a quello del latte: 65 kcal per 100 grammi. Benché fermentato, non è senza lattosio, dunque non può essere consumato da chi soffre di intolleranze alimentari scatenate da questa sostanza.
Le proprietà nutrizionali dell’aneto
Il saltibarsciai, o zuppa rosa che dir si voglia, può essere arricchito da molte erbe aromatiche. C’è chi profonde la massima creatività e ricerca abbinamenti particolari. Invece, c’è chi va sul sicuro e si affida alle classiche erbe di campo. Io propongo una via di mezza da tradizione e sperimentazione, ossia l’aneto. Con questo termine si intende un’erba aromatica il cui gusto si distacca dagli ingredienti della medesima categoria, infatti sa un po’ di anice e un po’ di timo. Di certo è in grado di insaporire i piatti grazie al sapore forte, dunque non esagerate se non volete compromettere l’equilibrio della ricetta.
L’aneto è anche una sorta di pianta officinale, infatti le sue proprietà nutrizionali sfociano nel curativo. Il riferimento non è solo al potere digestivo, quasi scontato in una pianta di questo tipo, ma anche all’impatto che esercita in chi soffre di insonnia, o ha problemi allo stomaco e all’intestino (ad esempio coliche). A suo modo è profumato e contrasta l’alitosi. L’aneto, in virtù del suo aroma preponderante, ma capace di interagire con gli altri ingredienti, è abbinato alle carni rosse. Tuttavia, l’aneto è ottimo anche nelle ricette quasi interamente vegetali, come in questo caso.
Il delicato contributo dei cetrioli
I cetrioli sono ingredienti importanti per la ricetta del saltibarsciai, infatti rendono la zuppa gradevolmente acidula. Mi raccomando, vanno grattugiati grossolanamente in modo da amalgamarsi meglio con gli altri ingredienti. I cetrioli, inoltre, rendono la zuppa veramente leggera. Il merito va all’apporto calorico davvero misero di questo ortaggio, che non va oltre le 12 kcal per 100 grammi. Si segnala anche la presenza di abbondante acido tartarico, una sostanza che impedisce la conversione dei carboidrati in grassi. Non è un caso che i cetrioli vengano ampiamente consumati dagli sportivi e da chi sta sostenendo diete dimagranti.
I cetrioli sono anche ricchi di vitamina C, che come abbiamo visto fa bene alla salute. Stesso discorso per alcune sostanze che ottimizzano l’assorbimento della vitamina A, che fa bene alla vista, ai capelli e non solo. Buono è anche l’apporto di sali minerali, e in particolare di potassio che fa bene alla circolazione e supporta l’organismo in molte attività.
Le uova, degli ingredienti fondamentali del saltibarsciai
Le uova sode giocano un ruolo fondamentale in questa deliziosa zuppa della cucina russa, infatti fungono allo stesso tempo da guarnizione e da elemento insaporente. Ovviamente per ottenere il risultato migliore possibile le uova vanno cotte a regola d’arte. A tal proposito ecco qualche trucchetto utile.
Il primo trucchetto consiste nell’immergere le uova in acqua fredda prima della cottura: ciò evita che i gusci si rompano a causa di uno sbalzo termico improvviso. Inoltre è utile aggiungere un pizzico di sale (o un cucchiaino di aceto all’acqua) poiché aiuta a coagulare l’albume nel caso si verificassero piccole crepe nel guscio, mantenendo l’uovo intatto.
Un altro trucchetto riguarda la rimozione del guscio. Una volta cotte le uova vanno immerse subito in acqua ghiacciata: tale accorgimento interrompe la cottura e crea uno strato d’aria tra l’albume e il guscio, rendendo quest’ultimo più semplice da staccare.
Infine un consiglio che riguarda la fase di cottura: mescolate le uova in modo da centrare il tuorlo e favorire un aspetto più gradevole dell’uovo sodo una volta tagliato a metà.
Cosa bere con il saltibarsciai
Il saltibarsciai è una ricetta popolare e nobile allo stesso tempo, dunque merita di essere accompagnata a dovere. Se volete puntare a delle specialità della cucina russa potete accompagnare il piatto con il kvas e il mors.
Il kvas è una bevanda fermentata a base di pane nero, che aggiunge una nota leggermente dolce e acida in grado di bilanciare ed esaltare il gusto rustico del saltibarsciai. Il mors è invece una bevanda rinfrescante a base di frutti di bosco, che accompagna al meglio il saltibarsciai grazie al suo sapore fruttato e leggermente aspro.
Se volete rimanere in Italia, almeno per quanto concerne il beverage, vi consiglio il prosecco e il chinotto. Il prosecco esprime una discreta leggerezza e una vivace effervescenza che contrastano in modo piacevole con la consistenza cremosa e il gusto intenso del saltibarsciai, creando un abbinamento sofisticato. Infine il chinotto esprime un gusto amaro e agrumato che si sposa bene con le note rustiche della barbabietola, offrendo una combinazione originale e rinfrescante.
FAQ sul saltibarsciai
Cos’è il saltibarsciai?
Il saltibarsciai è una zuppa fredda tradizionale russa preparata con barbabietole rosse, kefir, cetrioli, uova sode e aneto. È caratterizzata dal colore rosa acceso dato dalle barbabietole e dal sapore rinfrescante. Viene servita principalmente nei mesi estivi ed è spesso accompagnata da patate bollite.
Cos’è il kefir?
Il kefir è una bevanda fermentata a base di latte originaria del Caucaso. Si ottiene utilizzando granuli di kefir, composti da batteri e lieviti, che trasformano il latte in una bevanda leggermente acidula e cremosa. È ricco di probiotici, vitamine e minerali utili per il benessere intestinale e per il sistema immunitario.
Com’è la cucina russa?
La cucina russa è ricca, sostanziosa e varia, con influenze europee e asiatiche. Si basa su ingredienti come patate, cavoli, cereali, carne e pesce. I piatti tipici russi comprendono zuppe come il borscht, i pirozhki (paste ripiene) e il manzo alla Stroganoff. È spesso accompagnata da tè e liquori tradizionali come la vodka.
A cosa fanno bene le barbabietole rosse?
Le barbabietole rosse sono ricche di antiossidanti, vitamine (come la vitamina C e del gruppo B) e minerali come ferro, magnesio e potassio. Favoriscono la salute cardiovascolare, migliorano la circolazione sanguigna e supportano il fegato. Inoltre, grazie al contenuto di fibre, aiutano la digestione e contribuiscono al benessere intestinale.
Ricette della cucina russa torte ne abbiamo? Certo che si!
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