
Spaghetti con polpa di riccio, un primo piatto elegante

Pasta con polpa di riccio di mare, alla scoperta di un primo speciale
Se desiderate un primo piatto ricercato, realizzato con ingredienti non comuni ma in grado di esprimere allo stesso tempo un’idea di eleganza e gusto, vi consiglio di provare gli spaghetti con polpa di ricci di mare. Sono sicura che pochi tra di voi abbiano avuto la fortuna di assaggiare la polpa di riccio di mare, che in effetti non è tra gli ingredienti più consumati. Per il resto, si tratta di un primo semplice, che basa la sua qualità su quella dei suoi ingredienti. La ricetta è semplicissima, e consiste semplicemente nel far saltare la pasta in padella con un po’ di olio, aglio e polpa di riccio di mare.
Abbiate cura di cuocere gli spaghetti alla polpa di riccio secondo i criteri della buona cucina. L’ideale è optare per la cottura al dente e non abbondare di sale. Infatti, il riccio di mare è già leggermente salato di suo. Avete chiaramente il massimo margine di descrizione per ciò che concerne la scelta degli spaghetti. Se per esempio siete intolleranti al glutine o celiaci, potete sostituire gli spaghetti classici con una farina gluten-free (anche perché in giro ce ne sono tanti). L’unico consiglio è di non scegliere spaghetti particolarmente fini, che mal si sposano con un condimento tutto sommato asciutto come questo.
Ricetta spaghetti con polpa di riccio
Preparazione spaghetti con polpa di riccio
- Per la preparazione degli spaghetti con polpa di riccio iniziate aprendo i ricci e prelevate le uova con un cucchiaino.
- Versate l’olio extravergine d’oliva nella padella, poi riscaldatelo e soffriggeteci lo spicchio d’aglio e il peperoncino a pezzetti.
- Appena l’aglio è imbiondito spegnete la fiamma. Poi estraete l’aglio e versate la polpa di riccio.
- Date una mescolate e una regolata di sale.
- Ora cuocete la pasta, scolatela al dente e saltatela in padella.
- Impiattate e guarnite con un po’ di origano fresco, oppure con del prezzemolo tritato.
Ingredienti spaghetti con polpa di riccio
- 360 gr. di spaghetti consentiti
- 150 gr. di polpa di riccio di mare
- 1 spicchio d’aglio
- un cucchiaio di origano fresco
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 1 peperoncino fresco
- q. b. di sale grosso
Tutto il gusto e il potere nutritivo della polpa di ricci di mare
Il protagonista di questi spaghetti senza glutine e lattosio è ovviamente la polpa di riccio di mare. L’unica parte commestibile è data dalle uova, dunque va utilizzata solo quella. Le uova di riccio di mare, per inciso, vengono chiamate “polpa”, espressione che comunque dà un’idea della loro consistenza. L’unico elemento di difficoltà nella gestione del riccio di mare, è la sua apertura. Di norma si utilizza uno strumento apposito.
A prescindere da ciò, stiamo parlando di un alimento prezioso, squisito e “potente” dal punto di vista nutrizionale. Contiene, infatti, una discreta dose di proteine, pochi grassi, parecchi sali minerali e vitamine. Il riferimento è alle vitamine del gruppo B, allo zinco, al fosforo, al potassio e al magnesio. Infine, l’apporto calorico è abbastanza trascurabile per un alimento di origine animale, siamo appena sulle 100 kcal per 100 grammi. Molti credono che i ricci di mare non siano del tutto sicuri. In realtà non pongono in essere rischi di sorta se si pone attenzione alla scelta e alla pulizia. Di certo, non sono più pericolosi delle ostriche.
Quali condimenti utilizzare?
Quando si prepara uno “spaghetto semplice”, che non prevede salse elaborate, occorre fare molta attenzione alle spezie. E’ molto spesso su questo terreno che si ottiene un gusto davvero speciale. Ebbene, questi spaghetti con polpa e riccio di mare non fanno eccezione. Si segnala, comunque, un certo equilibrio e una certa moderazione anche da questo punto di vista. Nonostante l’uso di alcuni condimenti intensi, gli spaghetti con polpa di riccio di mare rimangono un primo delicato. Il riferimento è all’origano, all’aglio e al peperoncino. Nessuno dei tre ha bisogno di presentazioni, ma è bene comunque spendere qualche parola. L’origano, in particolare, conferisce freschezza e aroma alla pasta, proprio per questo va messo per ultimo, poco prima di servire.
L’aglio va imbiondito come di consueto nell’olio caldo, ma estratto al momento giusto. In questo modo, l’olio sarà comunque in grado di assorbirne il sapore. Ovviamente, se la presenza dell’aglio vero e proprio non vi crea nessun disagio, potete lasciarlo in padella. In questo caso, però, abbiate cura di tritarlo prima di immergerlo nell’olio.
Anche il peperoncino va gestito direttamente in padella, come succede sempre in questi casi, ed in particolare con gli spaghetti con polpa di riccio. Quella del peperoncino è una presenza preziosa, giustificata dalle sue potenzialità di spezia, ma anche dai valori nutrizionali. In particolare contiene la capsaicina, che oltre ad essere responsabile del sentore piccante, è anche un buon antiossidante che agisce in funzione anti-cancro riducendo gli effetti dei radicali liberi. Ovviamente il peperoncino può essere considerato facoltativo.
Come arricchire gli spaghetti alla polpa di riccio
Gli spaghetti alla polpa di riccio sono eccezionali così come si trovano, tuttavia è possibile arricchirli con spezie ed erbe aromatiche. Quali spezie usare per questa ricetta? Vi consiglio di usare lo zafferano, il finocchietto selvatico e il timo.
Lo zafferano spicca per un aroma leggero e floreale che esalta il sapore delicato e iodato della polpa di riccio, conferendo una nota elegante e complessa. Il tutto senza coprirlo o porlo in secondo piano. Il finocchietto vanta invece un aroma fresco che ricorda un po’ il gusto dell’anice. In virtù di ciò si sposa magnificamente con la dolcezza “salmastra” del riccio, aggiungendo un tocco erbaceo che bilancia i sapori. Il finocchietto può essere utilizzato fresco o sotto forma di semi.
Il timo, infine, vanta un sapore agrumato e aromatico, che arricchisce la polpa di riccio con una freschezza raffinata, ideale per preparazioni minimali. Per massimizzare l’effetto vi consiglio di utilizzare il celebre timo limone, che emana un gradevole gusto agrumato e un odore intenso che esalta al meglio questo tipo di preparazioni.
Polpa di riccio: le ricette che non ti aspetti
La polpa di riccio è in realtà una risorsa in cucina. Gli spaghetti non sono l’unico tipo di pasta che può essere preparata con questo interessante ingrediente. Per esempio troviamo anche il risotto alla polpa di riccio, un piatto raffinato che esalta i richiami salmastri. Questo piatto si prepara tostando il riso in una casseruola con olio extravergine d’oliva e uno scalogno tritato finemente. Poi si sfuma con il vino bianco e si cuoce il risotto aggiungendo gradualmente brodo di pesce caldo. A cottura quasi ultimata si manteca il riso con un filo di olio e con la polpa di riccio fresca, amalgamandola delicatamente per non alterarne il sapore.
Un’altra opzione interessante, ma più semplice, è il crostino con polpa di riccio. In questo caso il riccio viene messo sul pane tostato con un sottile strato di burro, o con una base di stracciatella, dando vita a un antipasto davvero raffinato.
La polpa di riccio può arricchire anche la tartare di pesce. In questo caso funge da esaltatore di “delicatezza” per il tonno o per la ricciola, inoltre viene insaporita con un filo di olio e limone. Infine la polpa di riccio è perfetta anche per arricchire la vellutata di patate o di zucchine, aggiungendola a crudo a mo’ di guarnizione.
FAQ sugli spaghetti con polpa di riccio
Che sapore ha il riccio di mare?
Il riccio di mare ha un sapore unico che richiama il mare con note intense e leggermente iodate. Il gusto è morbido, delicato e leggermente dolce, valorizzato da un retrogusto acidulo che lo rende un ingrediente pregiato in cucina.
A cosa fa bene il riccio di mare?
Il riccio di mare è ricco di nutrienti come proteine, omega tre e vitamine, soprattutto la vitamina C e quelle del gruppo B. Questi elementi favoriscono la salute cardiovascolare, supportano il sistema immunitario e migliorano la funzione cerebrale. È anche noto per il suo basso contenuto calorico.
Come si cuoce il riccio di mare?
Il riccio di mare si consuma prevalentemente crudo, utilizzandone le uova come condimento per pasta o crostini. In cottura viene aggiunto a fine preparazione per preservarne il sapore delicato, come avviene nelle zuppe di pesce o nelle salse. È importante non sottoporlo a calore eccessivo per evitare di alterarne il gusto.
Chi non può mangiare il riccio di mare?
Il riccio di mare è sconsigliato a chi soffre di allergie ai frutti di mare, o ai crostacei. Anche le persone con patologie renali, o problemi di gotta, dovrebbero evitarlo poiché può contenere purine, dei composti che aumentano i livelli di acido urico nell’organismo.
Ricette di mare ne abbiamo? Certo che si!
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