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Tutto sul tarassaco: proprietà, benefici, usi in cucina e ricette tradizionali

tarassaco in cucina

Tarassaco: storia, diffusione e curiosità

Il tarassaco (dente di leone) è una delle erbe spontanee più antiche e versatili della tradizione italiana e europea. Conosciuto fin dall’antichità, veniva raccolto nei campi e nei bordi dei sentieri, non solo per scopi gastronomici ma soprattutto medicinali. Nell’Italia rurale era considerato “l’erba della salute”, protagonista delle minestre depurative di primavera e delle ricette contadine risalenti a centinaia di anni fa. Nel folklore alpino, il tarassaco simboleggiava la rinascita: i suoi fiori gialli segnalano l’arrivo della bella stagione e sono legati a riti e credenze popolari.

Le sue proprietà sono menzionate anche negli antichi manuali di erboristeria, dove si raccomanda per “pulire il sangue” e rafforzare il fegato dopo l’inverno. Oltre alla dimensione pratica, il tarassaco ha ispirato poesie, filastrocche e proverbi regionali che celebrano la sua resilienza e utilità. Oggi è stato riscoperto in chiave gourmet grazie al suo gusto ricco, leggermente amarognolo e sempre più valorizzato nelle cucine moderne per piatti salutari e innovativi.

Il tarassaco non è solo una pianta spontanea: è un concentrato di benessere, tradizione e gusto! Usalo nelle ricette per beneficiare delle sue proprietà drenanti, antivirali, antinfiammatorie e depurative. Ottimo anche per le intolleranze, le esigenze FODMAP e la cucina vegetariana.

Proprietà, benefici e valori nutrizionali del tarassaco

Il tarassaco è noto soprattutto per le sue proprietà depurative e diuretiche. Ricco di vitamine (A, B, C, D, K), contiene sali minerali importanti come ferro, potassio, magnesio e calcio, oltre a fibre e composti antiossidanti come la luteolina. L’azione drenante favorisce l’eliminazione naturale delle tossine dal corpo, aiuta a combattere la ritenzione idrica e sostiene l’attività del fegato e dei reni.

Numerosi studi confermano il ruolo del tarassaco come alleato della digestione: stimola i succhi gastrici, facilita il transito intestinale, protegge la flora batterica grazie all’inulina. Il profilo nutrizionale lo rende perfetto per regimi alimentari leggeri; 100g di foglie fresche apportano solo 45 kcal, con una quota elevata di fibre e micronutrienti essenziali. Grazie all’alto contenuto di antiossidanti, il tarassaco contribuisce alla prevenzione dell’invecchiamento cellulare e aiuta la difesa immunitaria.

fiore di tarassaco

Usi medicinali, erboristici e raccomandazioni moderne

Da secoli il tarassaco è protagonista nelle ricette erboristiche: radici e foglie vengono impiegate per preparare decotti, tisane e tinture con effetti purificanti e disintossicanti. La radice, dal sapore intenso, si utilizza anche essiccata come “caffè di tarassaco”, alternativa priva di caffeina, ma con proprietà stimolanti. Secondo le linee guida fitoterapiche moderne, il tarassaco è indicato per sostenere trattamenti depurativi, contrastare il colesterolo alto, attenuare i disturbi mestruali e facilitare la digestione.

La medicina popolare attribuisce a questa pianta anche azioni antinfiammatorie e antivirali, utile nella prevenzione di raffreddori e infezioni stagionali. Oggi viene prescritta sotto forma di estratti, capsule e sciroppi, ma la soluzione più sana rimane l’utilizzo fresco in cucina, come ingrediente di base per insalate, omelette, risotti e conserve.

Le straordinarie proprietà del tarassaco

Il tarassaco è una delle poche specie vegetali che dà il meglio di sé sia in ambito terapeutico-officinale che in ambito gastronomico. Le sue proprietà nutritive sono eccellenti, contiene infatti grandi concentrazioni di vitamine, sali minerali e ovviamente fibre.

Ha notevoli proprietà diuretiche e gli viene riconosciuta un’importante funzione depurativa, in particolare per il fegato e i reni. Gioca anche un ruolo lassativo, per quanto leggero, dunque stimola il regolare processo intestinale senza provocare fastidi o spiacevoli effetti collaterali.

Aumenta la produzione di bile e ne stimola il flusso. Per quanto riguarda gli elementi nutritivi, poi, si segnala una straordinaria concentrazione di potassio, che può essere considerato un ricostituente e un toccasana per la pressione sanguigna. Il tarassaco, poi, è anche ricco di flavonoidi e antiossidanti, sostanze che agiscono in funzione antitumorale e stimolano la rigenerazione cellulare.

Mi chiedete spesso il tarassaco dove si compra e vi dico che lo raccolgo vicino casa. Il tarassaco dove trovarlo? E’ possibile raccoglierlo nei campi, cresce un pò ovunque ed è molto resistente. E’ possibile coltivarlo anche nell’orto di casa.

Usi in cucina: raccolta, occasioni e abbinamenti

Il tarassaco viene raccolto tra marzo e maggio, preferibilmente lontano da fonti di inquinamento. Le foglie tenere si gustano crude, in insalata, mentre le foglie più coriacee si cuociono per minestre, frittate e ripieni di torte salate. I fiori sono perfetti per decorare piatti e realizzare confetture aromatiche. La radice si può tostare e macinare come surrogato del caffè.

Il tarassaco si presta a ricette adatte a brunch, menù vegetariani e vegani, alimentazione FODMAP e cucina naturale. Ottimo abbinato ad altre erbe spontanee, a ricotta, agrumi, formaggi freschi e spezie. Tradizionalmente viene utilizzato nella preparazione di paste (gnudi, risotti, lasagne), conserve sott’olio o sotto aceto, e stufati dai sapori rustici.

cesto foglie di tarassaco

Ricette originali e varianti regionali

Tutte le preparazioni possono essere adattate a intolleranze, diete gluten-free e senza lattosio: basta scegliere pasta e formaggi adatti e variare i condimenti in base alle esigenze.

Controindicazioni, allergie e cautele

Il tarassaco è generalmente sicuro ma sono segnalate allergie nelle persone sensibili alle Asteracee (camomilla, margherita, girasole). Devono evitarlo chi soffre di gastrite, ulcere peptiche, calcoli biliari o gravi patologie epatiche. Può interagire con farmaci diuretici, antinfiammatori e anticoagulanti, ed è sconsigliato un consumo eccessivo senza il parere di un medico.

Per un uso sicuro, raccogliere piante in zone incontaminate, lavare bene le foglie e preferire preparazioni fresche o poco trattate.

Tarassaco e metalli pesanti

Grazie a Bea.Bio ho fatto una bella scoperta. Questa erba spontanea sta assumendo ogni giorno molta importanza anche grazie alla sua capacità di indicarci la presenza di metalli pesanti nell’ambiente. Se un terreno è ricco di elementi come cadmio, cromo, manganese, nichel, piombo e zinco anche le foglie di tarassaco lo sono. Lo dimostrano diversi studi.

Ci sono studi e ricerche che confermano una stretta correlazione fra inquinamento ambientale e concentrazione di alcuni metalli pesanti accumulati in questa pianta, in particolare nelle foglie.

Fra gli effetti positivi fitoterapici del tarassaco c’è proprio quello di disintossicare l’organismo dai metalli pesanti. Ovviamente valutate dove raccogliere le erbe spontanee. Le erbe spontanee non richiedono pesticidi, non necessitano di trattamenti particolari, irrigazioni aggiuntive: crescono spontaneamente proprio in quel luogo. Con beneficio per le risorse e l’equilibrio di quell’ambiente.

Curiosità e consigli utili per una cucina naturale

  • I boccioli di tarassaco possono essere preparati come “finti capperi” sotto aceto.
  • Le foglie giovani si gustano meglio crude, mentre quelle mature sono ottime cotte per ridurre l’amaro.
  • Nelle Alpi il tarassaco viene usato anche per colorare ricotta e formaggi freschi.
  • Un mazzo di tarassaco appeso in cucina “porta fortuna e salute” secondo la tradizione contadina.
  • L’infuso di fiori secchi facilita il sonno e dona energia al risveglio.

Il tarassaco è uno degli ingredienti più versatili, nutrienti e anti-spreco della cucina italiana. Oltre al ruolo gastronomico, è protagonista di storie, tradizioni e rimedi di benessere tramandati da generazioni. Sperimenta le ricette consigliate e condividi le tue varianti per una cucina sempre più ricca di natura e salute!

fiori di tarassaco

Nomi popolari e regionali del tarassaco

  • Tarassaco
  • Dente di leone
  • Soffione
  • Piscialletto / Pisciacane / Pisacan
  • Cicoria selvatica
  • Cicoria burda / cicoria matta / cicoria asinina
  • Ingrassaporci
  • Nonnino
  • Grugno di porco
  • Bofarella
  • Insalata da porchi
  • Lucciola
  • Testa di frate
  • Lappa
  • Stella gialla
  • Radicchiella
  • Missinina
  • Macogliola
  • Dente di cane
  • Girasole dei prati
  • Bambagia (frutto, Toscana)
  • Erba del porco
  • Denti di liuni (Sicilia)

Nome scientifico: Taraxacum officinale

Gli usi di una pianta molto utilizzata in fitoterapia

Il tarassaco, come abbiamo già anticipato, ha numerosi utilizzi. In particolare, si segnalano gli usi terapeutici, sia home made che industriali. Nel primo caso si producono succhi o decotti, i quali si caratterizzano per la già citata funzione depurativa. Era molto conosciuto nella medicina popolare e alcuni rimedi naturali sono stati confermati anche dalla medicina moderna.

Nel secondo caso si adopera nella produzione di unguenti e cosmetici. Va segnalata una terapia alternativa, da seguire sotto stretto controllo del medico, chiamata “tarassacoterapia”. Essa, come suggerisce il nome, prevede il consumo regolare di tarassaco per una decina di giorni e viene somministrata allo scopo di depurare gli organi interni.

Dal punto di vista culinario, le possibilità sono molte. Il tarassaco, e in particolare le sue foglie dette anche rosette, possono trasformarsi facilmente in un elegante e gustoso contorno. Possono essere utilizzate nelle zuppe, nelle torte salate, nei ripieni dei ravioli e nelle frittate.

La radice di tarassaco può essere essiccata e macinata in modo da produrre una bevanda che assomiglia al caffè. I fiori di tarassaco si possono utilizzare per preparare confetture e gelatine o usati per creme e torte. Con i boccioli ancora chiusi dei fiori si può preparare una ricetta che li paragona ai capperi.

Un caffè dal sapore diverso, certo, ma molto più sano. Da questo punto di vista, si segnalano punti di contatto con la cicoria, altra specie vegetale con cui ha molto in comune essendo anch’essa impiegata come surrogato del caffè.

Faq su tarassaco in cucina

Come si pulisce il tarassaco?

Lava in acqua fredda, cambia l’acqua più volte e scolalo con cura. Se serve, sbollenta brevemente per attenuare l’amaro prima di usarlo.

Meglio crudo o cotto?

Crudo nelle insalate quando è giovane e tenero. Cotto in padella o sbollentato quando le foglie sono più strutturate o vuoi un gusto più gentile.

Come preparo il tarassaco sott’olio?

Lava e sbollenta i gambi, asciuga bene e metti in vasetti con olio ed erbe. Ideale per panini, contorni veloci e taglieri.

Con cosa abbino il tarassaco?

Sta bene con uova, carni bianche, formaggi freschi e agrumi. Da bere, prova vini bianchi agili, bollicine o birre chiare.

Posso fare un pesto di tarassaco senza lattosio?

Sì: sostituisci il formaggio con frutta secca tritata finemente o lievito in fiocchi, e aggiungi scorza di limone per freschezza.

I fiori sono commestibili?

Sì, e sono ottimi per una confettura chiara e profumata. Provala su pane, yogurt o con formaggi giovani.

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