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Differenza tra zuppa e minestra, crema e vellutata

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Minestra di astice e ceci
Ricette per intolleranti, Cucina Italiana
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (2 Recensioni)

Minestra di astice e ceci: quando eleganza e comfort si incontrano

La minestra di astice e ceci è l’esempio perfetto di come un piatto umile possa trasformarsi in un’esperienza gastronomica raffinata. Unisce due ingredienti apparentemente lontani tra loro: da un lato i ceci, simbolo della cucina contadina e rustica, e dall’altro l’astice, principe dei crostacei, con il suo sapore dolce e deciso. Il risultato? Una minestra elegante, cremosa e piena di personalità.

Questa preparazione si colloca perfettamente a metà tra tradizione e innovazione. Il brodo, ottenuto con i carapaci dell’astice, esalta la base di legumi e conferisce profondità al piatto. La cottura lenta dei ceci, magari aromatizzata con erbe mediterranee, si sposa benissimo con la delicatezza del crostaceo. Un filo d’olio evo a crudo e qualche foglia di maggiorana fresca completano un piatto che sorprende al primo cucchiaio.

La minestra di astice e ceci dimostra come si possa creare un comfort food di grande classe, perfetto per un’occasione speciale o una cena elegante, senza rinunciare al calore delle zuppe tradizionali.

Questa minestra si presta anche a una presentazione elegante: servita in una fondina con l’astice sgusciato disposto al centro, magari su una crema di ceci passata e leggermente montata. Il contrasto tra la consistenza tenera del crostaceo e la morbidezza dei legumi regala equilibrio e armonia. È un piatto che può stupire senza essere complicato, e che parla di cura e attenzione per il dettaglio.

Inserire una preparazione come la minestra di astice e ceci all’interno del proprio repertorio significa abbracciare l’idea di una cucina che emoziona. È un modo nuovo di rileggere la “minestra”, troppo spesso relegata a piatto di ripiego, per restituirle un’identità nobile e una nuova centralità sulle nostre tavole.

Ricetta minestra di astice e ceci

Preparazione minestra di astice e ceci

Per la preparazione della minestra di astice e ceci iniziate cuocendo a vapore l’astice per 5 minuti. Al termine della cottura sgusciatelo per bene. Fate a pezzi le carcasse, poi rosolatele in una pentola con un filo d’olio, poi ricoprite il tutto con acqua e versate il concentrato di pomodoro. Cuocete fino a quanto l’acqua non si sarà ristretta della metà. Fate a dadini il sedano, le cipolle e le carote, poi fate imbiondire il tutto in un pentola con dell’olio, un po’ di peperoncino e l’aglio. Una volta che  le verdure sono imbiondite, unite i ceci e ricoprite con il brodo e il fondo di cottura dell’astice.

Cuocete così per un’ora e mezza. Nel frattempo lessate i broccoletti in acqua salata e fateli intiepidire. Fate a dadini il guanciale, versatelo in una pentola con il rosmarino e con l’olio, rosolate e versate l’olio filtrandolo direttamente nella pentola con i ceci. Aggiustate con un po’ di sale e di pepe. Poi frullate un quarto di ceci. Ora aggiungete la pasta, cuocetela e quando mancano pochi minuti alla cottura unite sia i broccoletti che l’astice tagliato a pezzi. Servite e buon appetito!

Ingredienti minestra di astice e ceci

  • 3 astici da 500 gr. ciascuno
  • 20 gr. di concentrato di pomodoro
  • 200 gr. di sedano
  • carote e cipolle
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 peperoncino piccante
  • 300 gr. di ceci ammollati
  • q. b. di brodo vegetale
  • 200 gr. di broccoletti
  • 60 gr. di guanciale
  • 1 mazzetto di rosmarino
  • 300 gr. di caserecce consentite
  • q. b. di olio extravergine di oliva
  • un pizzico di sale e pepe.

Differenza tra zuppa e minestra: guida con vocabolario culinario

Oggi con la ricetta della minestra di astice e ceci ho deciso di fare un po’ di chiarezza in merito parlando della differenza tra zuppa e minestra, crema e vellutata. Quando ci si muove nel mondo della cucina, è importante conoscere il significato preciso di alcuni termini legati a piatti che sembrano simili ma che in realtà presentano caratteristiche ben distinte. Comprendere la differenza tra zuppa e minestra aiuta non solo a cucinare con maggiore consapevolezza, ma anche ad apprezzare meglio le ricette della nostra tradizione.

Un piccolo vocabolario culinario

Troppo spesso vediamo utilizzare questi termini come sinonimi, ma è un errore comune. Le differenze ci sono eccome, e iniziano dalla minestra. Il termine deriva dal verbo “minestrare”, ovvero “amministrare” o “servire a tavola”. Era infatti il capofamiglia a servire il piatto, spesso con mestolo alla mano. La minestra si compone di brodo, verdure e sempre una componente farinacea come riso, pasta o cereali. A seconda della regione italiana cambia anche l’interpretazione del piatto: in Lombardia domina il riso, mentre in Veneto o Emilia Romagna la pasta fa da padrona, anche con tortellini o cappelletti.

Differenza tra zuppa e minestra, crema e vellutata

Nel linguaggio comune spesso si confondono zuppa e minestra, ma sono molto diverse. La zuppa è priva di riso o pasta, ed è composta solo da verdure e legumi. Spesso viene servita con crostini o pane raffermo, ma questi sono aggiunte esterne, non ingredienti strutturali. La zuppa ha origini antiche e il termine stesso deriva dal gotico “suppa”, ovvero la fetta di pane imbevuta. In Toscana, la zuppa è densa e ricca, fatta con cavolo nero; in Sicilia prevalgono fave e legumi.

🍲 Vuoi sapere davvero la differenza tra zuppa e minestra? Scoprila in questa guida pratica, dove spieghiamo anche cosa distingue minestrone, crema e vellutata!

Minestrone: quali sono le sue caratteristiche?

Il minestrone nasce in epoca moderna, dopo l’arrivo di patate, pomodori e fagioli dall’America. Contiene moltissimi ortaggi e spesso anche legumi. A differenza della zuppa, prevede quasi sempre l’aggiunta di riso o pasta. Più ricco e meno strutturato della minestra, è considerato un piatto completo per la sua varietà di nutrienti. Anche in questo caso è utile distinguerlo con precisione, perché è diverso da una semplice vellutata o da una crema di verdure.

Crema e vellutata: cosa le rende uniche?

La vellutata si prepara con due o tre verdure cotte e frullate, legate con un roux (burro e farina). Il risultato è una consistenza liscia, calda e avvolgente. La crema, invece, si ottiene frullando un solo ingrediente principale (come zucca, carote, piselli) e viene arricchita con panna o latte. Sono preparazioni più raffinate e spesso servite come entrée nei menù. Anche in questo caso si tratta di piatti che, per consistenza e tecnica, non vanno confusi con la zuppa o la minestra.

Minestra di astice e ceci, un pasto sano e completo

Perché la minestra di astice e ceci è così speciale?

La minestra di astice, caserecce e ceci è un primo completo, dalla grande resa visiva e molto gustoso. Si fregia di una lista di ingredienti notevoli per quantità e qualità, frutto di un lavoro di selezione che non ha lasciato nulla al caso. Tutti i sapori, per quanto diversissimi, si valorizzano a vicenda senza che nessuno predomini sull’altro. Anche dal punto di vista organolettico, dunque, siamo di fronte a un piatto equilibrato.

Per quanto riguarda il procedimento, esso può apparire laborioso ma in realtà è abbastanza semplice. Certo, rispetto alla classica minestra, che vede una cottura quasi contemporanea degli ingredienti, questa ricetta prevede più fasi. Tuttavia, niente che possa realmente impensierire o precludere la sua preparazione anche ai non esperti di zuppe e minestre. Tra l’altro, la ricetta è invenzione del famoso chef Danilo Angè, che non è nuovo a pietanze che coniugano eleganza e semplicità.

Per quanto riguarda i valori nutrizionali, la minestra di astice e ceci tocca vette di eccellenza. C’è di tutto: i carboidrati forniti dalla pasta (ovvero dalle caserecce), le proteine (fornite da astice e ceci), vitamine, sali minerali e fibre in abbondanza. Si segnala anche una certa quota di grassi, necessaria anch’essa affinché un piatto possa definirsi equilibrato. Nello specifico, i grassi sono contenuti in parte nella pasta e in parte nell’astice. Niente che possa compromettere la linea, ovviamente.

L’astice, un alimento pregiato e dalle eccellenti proprietà

L’astice, tra gli ingredienti della nostra minestra con ceci, è uno dei crostacei più pregiato in assoluto, simbolo di una ristorazione di livello. Le sue carni sono gustose, tenere ed eccellenti anche dal punto di vista nutrizionale. Il riferimento è in particolare alle proteine: 100 grammi di astice contengono ben 19 grammi di proteine, una quantità che non ha nulla da invidiare alle carni rosse e che rappresenta una sorta di unicum tra tutti i crostacei.

Certo, l’astice come tutti i crostacei è anche abbastanza grasso, ma i suoi grassi sono decisamente “buoni”. Contiene, infatti, una certa quantità di acidi grassi omega tre, sostanze che contribuiscono alle prestazioni dell’apparato cardiocircolatorio, della funzione visiva e di quella cognitiva. Ad ogni modo, l’apporto calorico dell’astice è piuttosto ridotto, si parla di appena 90 kcal ogni 100 grammi. In questa ricetta l’astice viene cotto in due fasi, prima a vapore e poi rosolato, per poi essere aggiunto a fine preparazione nella minestra. Viene impiegato, comunque, il suo olio di cottura per cuocere gli altri ingredienti.

La ricchezza nutrizionale dei ceci

I ceci, utilizzati nella minestra di astice, sono tra i legumi più diffusi in Europa e nel mondo, anche perché il loro consumo è attestato ormai da parecchie migliaia di anni. Sono legumi preziosi, che a un sapore corposo e gradevole aggiungono una ricchezza nutrizionale davvero straordinaria. I ceci, insomma, sono buoni e salutari. Contengono infatti sia proteine che carboidrati, senza contare il carico di fibre (che fanno bene alla mobilità intestinale), i sali minerali e le vitamine. Il riferimento è in particolare alla vitamina A e a quelle del gruppo B, nonché al ferro, al calcio e al fosforo.

I ceci, poi, sono molto digeribili, e adatti a qualsiasi dieta. In questa ricetta vanno prima ammollati (in genere per una notte intera) e poi cotti per un’ora e mezza insieme al brodo e al fondo di cottura delle verdure già imbiondite. L’abbinamento con l’astice, che si realizza a fine preparazione, può sembrare strano ma invece risulta davvero azzeccato

FAQ – differenza tra zuppa e minestra

Qual è la differenza tra zuppa e minestra?
La minestra contiene cereali o pasta, la zuppa solo verdure o legumi. Inoltre la zuppa è spesso servita con pane o crostini.

Il minestrone è una zuppa o una minestra?
È una preparazione a parte, più ricca e variata, ma simile alla minestra per la presenza di pasta o riso.

Che differenza c’è tra vellutata e crema?
La vellutata è fatta con più verdure e burro/farina; la crema usa un solo ortaggio e viene arricchita con panna o latte.

Ricette minestre ne abbiamo? Certo che si!

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