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Cavolo rapa

cavolo rapa

Il cavolo rapa, un ortaggio dalle mille virtù

Il cavolo rapa è un vegetale molto particolare, sia dal punto di vista botanico che organolettico. D’altronde, è sufficiente dargli un’occhiata. Si presenta come un bulbo che – a differenza delle altre piante – fuoriesce dal terreno, sormontato da più gambi e da foglie molto larghe. Botanicamente parlando, il cavolo rapa si avvantaggia di suoli non particolarmente umidi e di clima miti. La semina avviene generalmente a maggio, mentre la raccolta si effettua in autunno. La parte che viene consumata più comunemente è il bulbo, che ufficialmente prende il nome di torsa.

Esso è carnoso e solo parzialmente fibroso, inoltre ha una consistenza simile al finocchio. Crudo rivela tutto il suo spiccato aroma, ma è buono anche cotto (in genere viene bollito). Dal punto di vista nutrizionale, il cavolo rapa si difende molto bene. E’ ricco di vitamina C, più di quanto non lo siano le arance. Inoltre, apporta un ottimo quantitativo di fibre, anzi a questo proposito ha pochi eguali. Contiene anche molti sali minerali, tra cui il potassio e il calcio, che fanno bene rispettivamente alla circolazione e alle ossa.

Le varianti di un ortaggio davvero unico

Il cavolo rapa è a sua volta una specie derivante dal cavolo classico, con cui ha molto a che fare. Essendo una cultivar non molto diffusa, la botanica non si è affinata nella produzione di molteplici specie. Sicché, ad oggi, troviamo solo due varianti degne di nota: il cavolo rapa bianco e quello viola.

Le due varietà, ovviamente, si distinguono per il colore. Tale distinzione, però, riguarda solo il bulbo, o la torsa che dir si voglia. In entrambi i casi le foglie sono verdi. In quanto a sapore, sono estremamente simili. Solo il viola, a volte, è leggermente più pungente. Vi è una grande somiglianza anche in termini nutrizionali, tuttavia l’unica differenza consiste nella presenza delle antocianine, sostanze antiossidanti con funzione anti-cancro. Esse sono presenti nella variante viola e quasi del tutto assenti in quella bianca.

Il cavolo rapa in cucina

Come si utilizza il cavolo rapa in cucina? Benché faccia parte della stessa famiglia del cavolo comune, in realtà dal punto di vista culinario condivide molto con le rape, le barbabietole e in genere tutti gli ortaggi composti da un bulbo carnoso. D’altronde, è proprio il bulbo la vera parte commestibile del cavolo rapa. Ad ogni modo, questo vegetale trova spazio soprattutto nelle zuppe e nelle vellutate. In queste ricette non di rado viene leggermente sbollentato e poi frullato, ovviamente in compagnia di altri ingredienti. Può essere impiegato anche come ripieno di torte salate, pezzi di rosticceria dal carattere “sperimentale” etc. In linea generale va cotto un po’ di più.

Non mancano anche i risotti al cavolo rapa, in tal caso il riso funge ovviamente da fondo. Questo tipo di ortaggio può essere consumato anche in solitaria, magari sotto forma di contorno. In tal caso viene stufato o lessato, e successivamente condito con un’emulsione che valorizza l’ortaggio alla stregua di tutti quelli che vantano una consistenza carnosa.