Pesto di aglio orsino, un’ottima variante da gustare
Ricetta del pesto di aglio orsino: un’ottima variante da gustare
Il pesto di aglio orsino è una deliziosa alternativa al classico pesto genovese, caratterizzato da un sapore più delicato e aromatico. L’aglio orsino, noto anche come aglio selvatico, cresce spontaneamente nei boschi durante la primavera e si distingue per le sue foglie verdi e profumate. Questo pesto è ideale per condire pasta, riso o per essere spalmato su crostini, offrendo un tocco originale e salutare ai tuoi piatti.
Per preparare il pesto di aglio orsino, è sufficiente frullare le foglie fresche di aglio orsino con olio extravergine d’oliva, pinoli, parmigiano reggiano grattugiato e un pizzico di sale. Il risultato è una crema verde brillante, dal gusto intenso ma non invadente, che può essere conservata in frigorifero per alcuni giorni o congelata per un uso futuro. Questa preparazione è naturalmente priva di glutine e lattosio, rendendola adatta a chi ha intolleranze alimentari.
L’aglio orsino è noto per le sue proprietà depurative e antibatteriche. Ricco di vitamina C e composti solforati, contribuisce al benessere dell’organismo e alla salute cardiovascolare. Inoltre, il suo utilizzo in cucina permette di ridurre l’apporto di sale, grazie al suo sapore deciso.
Questo pesto di aglio orsino si abbina perfettamente a diversi formati di pasta, come i fusilli o le pappardelle. Può essere utilizzato anche come condimento per gnocchi o come base per tartine e bruschette. Se desideri esplorare altre varianti di pesto, prova il pesto di rucola , un’altra deliziosa opzione priva di glutine e lattosio.
Ricetta pesto di aglio orsino
Preparazione pesto di aglio orsino
Per preparare il pesto di aglio orsino dovrete riservare alle foglie di aglio orsino un trattamento particolare. Scegliete le foglie una per una, privatele della parte finale dei gambi e selezionate solo quelle integre e dal colore verde vivace. Lavate le foglie sotto l’acqua fredda, poi asciugatele tamponandole con della carta da cucina. Le noci, invece, sgusciatele per bene. Trasferite le foglie asciutte su un tagliere e fatele a pezzetti con un coltello, quasi a dover realizzare un trito. Poi mettete le foglie in un mortaio, aggiungete le noci, un po’ di sale e iniziate a pestare tutti gli ingredienti, infine integrate l’olio per ottenere la consistenza desiderata e la giusta cremosità.
Trasferite il pesto così ottenuto in vasetti di vetro lavati e ben asciutti, infine versate un dito di olio e ponete in frigo. In questo modo il pesto si conserva per circa due settimane. In alternativa, ponetelo nelle vaschette del ghiaccio e congelatelo, avrete così un pesto ben porzionato. Potete preparare il pesto anche al frullatore. In questo caso utilizzate solo dispositivi con lame in plastica, in quanto quelle in metallo liberano i sentori amari delle foglie. Il frullatore va azionato a scatti per evitare che riscaldi troppo il pesto. Per il resto basta inserire tutti gli ingredienti e proseguire fino ad ottenere una crema dalla consistenza desiderata. Il vostro pesto è pronto per condire la pasta e molti altri piatti.
Ingredienti pesto di aglio orsino
- 120 gr. di foglie di aglio orsino
- 40 gr. di noci al netto del guscio
- 30 gr. di Parmigiano Reggiano
- 1 pizzico di sale
- q. b. di olio extravergine di oliva.
Oggi vi propongo il pesto di aglio orsino, un pesto diverso dal solito.
Sebbene vi siano dei punti in comune con il pesto classico per quanto concerne il procedimento. Le differenze risiedono principalmente negli ingredienti. Laddove sono in genere previste le foglie di basilico, qui vanno utilizzate le foglie di aglio orsino. Al posto dei pinoli, invece, si utilizzano le noci. Per il resto, si procede con un po’ di sale, olio extravergine di oliva e Parmigiano Reggiano. Ma non buttate i fiori di aglio orsino perchè vi possono tornare utili in cucina.Usi e differenze del pesto di aglio orsino
Il risultato è un pesto dal sapore un po’ meno aromatico, ma decisamente più spiccato e pungente. E’ un pesto ideale per vivacizzare primi piatti, ma anche per preparare antipasti creativi. Non fatevi ingannare dal termine “aglio”, infatti le foglie dell’aglio orsino richiamano il sapore del celebre bulbo, ma lo fanno senza effetti collaterali.
Un dettaglio non da poco, se si considera che molti si privano dell’aglio proprio per i suoi effetti sull’alito e per la sua presunta pesantezza. Nondimeno, l’aglio orsino eccelle dal punto di vista nutrizionale, infatti è ricco di vitamina C, che protegge il sistema immunitario, e di sali minerali. L’aglio orsino è’ considerato una sorta di disintossicante, persino quando viene trasformato in pesto.
L’aglio selvatico è una pianta spontanea che potete trovare nei boschi vicino casa. Armatevi di forbici e cestello per la raccolta mentre andate a fare una passeggiata.
Aglio orsino in cucina. Come cuocere e conservare il pesto di aglio orsino?
Come usare l’aglio selvatico in cucina? Potete optare per due diversi metodi di preparazione per il pesto di aglio orsino. Il metodo classico prevede la realizzazione di un trito con il coltello e una fase di pestaggio al mortaio. Il metodo più rapido – ma non necessariamente migliore – prevede invece un passaggio nel frullatore. Ad ogni modo, abbiate cura di selezionare solo le foglie più verdi e integre. Per quanto concerne la conservazione, invece, basta versare il pesto dentro dei vasetti di vetro ben asciutti e riporli in frigo.
In questo modo il pesto si mantiene integro per due settimane. In alternativa potete congelarlo, magari ponendolo nelle vaschette per il ghiaccio, molto comode per avere il pesto già porzionato. Ogni quadratino, infatti, corrisponde a una porzione da applicare su un piatto di pasta.
Perché abbiamo usato le noci?
Una particolarità del pesto all’aglio orsino risiede nell’uso delle noci al posto dei pinoli. Una sostituzione che da un lato toglie un po’ di aroma, ma dall’altro aggiunge un sapore un po’ più corposo. Un altro effetto positivo delle noci lo si ravvisa a livello di texture, che diventa più irregolare ma piacevole al palato. Per il resto, le noci non esigono grandi presentazioni in quanto sono tra i frutti secchi più consumati in assoluto.
A tal proposito vale la pena ricordare le proprietà nutrizionali delle noci, che sono davvero eccellenti. Il riferimento è in particolar modo alla presenza di grassi benefici, che aumentano l’apporto calorico (circa 600 kcal per 100 grammi), ma allo stesso tempo giovano al cuore e alla circolazione del sangue. Stesso discorso per le vitamine e i sali minerali. Le noci abbondano di vitamina E, che aiuta a prevenire il cancro, ma anche di magnesio e di fosforo, che fungono da ricostituente e da supporto per le facoltà mentali.

Quale Parmigiano scegliere?
Il Parmigiano non può mancare nella ricetta di pesto di aglio orsino. Il suo scopo è sicuramente quello di insaporire, ma anche di legare tra di loro gli ingredienti e garantire una certa cremosità. Per questo motivo occorre fare attenzione alla scelta del Parmigiano, ovvero alla sua stagionatura. Infatti, deve essere abbastanza stagionato da produrre un formaggio grattugiato in grado di interagire efficacemente agli altri ingredienti. Allo stesso tempo, non deve essere troppo stagionato da compromettere le operazioni di amalgama. In linea di massima, può andare bene un Parmigiano stagionato a 24 mesi. Vale la pena sottolineare le proprietà nutrizionali del Parmigiano, che superano quelle di tutti gli altri formaggi.
E’ uno degli alimenti più ricchi di proteine con i suoi 33 grammi su cento, da questo punto di vista supera la maggior parte delle carni. Abbonda di calcio, che fortifica le ossa e aiuta a prevenire le malattie a carico delle stesse. Inoltre, contiene molta vitamina D, una sostanza abbastanza rara e fondamentale per il sistema immunitario. L’unico vero difetto del Parmigiano Reggiano risiede nell’apporto calorico. La scarsa quantità di acqua e la non trascurabile presenza di grassi, infatti, fa lievitare l’apporto calorico intorno alle 400 kcal per 100 grammi. Un valore, questo, comunque molto vicino a quello di tutti i formaggi stagionati.
Ricette su come usare l’aglio orsino ne abbiamo? Certo che si!
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