Mortadella e tartufo nero: il povero e il ricco
Mortadella e tartufo nero: semplicità che profuma di lusso
Un antipasto raffinato, tra tradizione e creatività
Quando la delicatezza della mortadella incontra l’intensità del tartufo nero, nasce un antipasto capace di sorprendere anche i palati più esperti, giocando su contrasti eleganti e consistenze ben dosate, in un equilibrio che profuma di sapienza gastronomica e amore per la materia prima.
Questa proposta, tanto semplice quanto scenografica, celebra l’identità di un insaccato tutto italiano, spesso sottovalutato, che in realtà può diventare protagonista assoluto se abbinato con intelligenza e rispetto, come accade qui grazie alla presenza del tartufo estivo in scaglie e del più moderno perlage di tartufo, che impreziosiscono il piatto con aromi inebrianti e una presentazione curata nei dettagli.
Basta affettare sottilmente la mortadella, disporla con ordine sul piatto, e guarnire con i grissini alla canapa per dare croccantezza e un tocco rustico ma attuale, aggiungendo infine pistacchi non salati per completare il quadro con una nota verde e delicatamente oleosa, che bilancia l’insieme senza coprirne i profumi.
In pochi minuti si porta in tavola un antipasto elegante e senza cottura, perfetto per aprire una cena importante o per valorizzare un aperitivo con ospiti speciali. Un piatto che dimostra, ancora una volta, come il lusso possa risiedere nella semplicità, quando è sostenuta da ingredienti autentici e scelte fatte con gusto.
Ricetta Mortadella e tartufo nero
Preparazione Mortadella e tartufo nero
Tagliate a fette la Mortadella con un’affettatrice e posizionatele in maniera ordinata sul piatto che utilizzerete per la presentazione.
Guarnire con tartufo perlage in linea, scaglie di tartufo nero estivo e grissini di canapa.
Ingredienti Mortadella e tartufo nero
- 160 g mortadella
- q.b. pistacchi non salati
- q.b. tartufo nero perlage
- q.b. tartufo nero estivo
- q.b. grissini alla canapa
Tartufo nero: profumo di terra, eleganza senza tempo
Un ingrediente prezioso che racconta la natura più autentica
Parlare di tartufo nero significa immergersi in un mondo affascinante, fatto di silenzi, boschi, pioggia e radici. È uno di quegli ingredienti che evocano immediatamente sensazioni profonde, che si fanno spazio nel piatto con discrezione, ma che al primo assaggio svelano tutta la loro potenza aromatica e il loro carattere inconfondibile.
Il più conosciuto è senza dubbio il tartufo nero estivo – o scorzone – raccolto da maggio a settembre, apprezzato per il suo profumo più delicato rispetto al tartufo nero pregiato invernale, ma comunque capace di donare a ogni piatto una nota intensa, terrosa, quasi animale, che arricchisce e completa le preparazioni senza mai risultare invadente.
È un ingrediente che parla la lingua della semplicità: basta una grattugiata su un uovo al tegamino, un risotto, o qualche scaglia sopra una fettina di carne per trasformare un piatto comune in un piccolo momento di festa. Ma è anche molto moderno, grazie a prodotti innovativi come il perlage di tartufo, che permette di presentarlo in forma di piccole perle aromatiche, perfette per dare eleganza visiva e gusto in modo controllato e preciso.
Il tartufo nero non ha bisogno di troppe parole o tecnicismi: è la sua storia a parlare, quella delle mani che lo cercano con i cani nei boschi, dei territori che lo custodiscono gelosamente e delle stagioni che lo rendono disponibile solo per pochi mesi all’anno. È un dono della natura che ci insegna a rallentare, a rispettare i tempi, ad assaporare con attenzione.
Quando si decide di usarlo in cucina, lo si fa con rispetto e misura, lasciando che sia lui a guidare la ricetta, anche quando accompagna ingredienti più umili, come una semplice mortadella, che in sua presenza diventa protagonista di un abbinamento raffinato e sorprendente, dove ogni boccone racconta una storia di terra, profumo e armonia.
Mortadella e tartufo nero: le virtù del tartufo, portentoso antiossidante
Quando parliamo del tartufo, nero o bianco che sia, pensiamo subito al suo straordinario profumo, a quella meraviglia che solletica l’olfatto e che riesce a dare carattere a tantissimi piatti.
Fermarsi a questo sarebbe però riduttivo, in quanto il tartufo è molto di più. Si tratta infatti di una validissima fonte di antiossidanti, di un alleato fantastico nella lotta contro i radicali liberi, che sono i principali responsabili dell’invecchiamento dei tessuti.
Rimineralizzante e utile quando si tratta di migliorare i processi digestivi, il tartufo è anche un toccasana per l’efficienza dell’apparato cardiovascolare in quanto privo di colesterolo.
Ricco di calcio, è caratterizzato anche dalla presenza di potassio, il che è una manna per la funzionalità dei reni e per l’efficienza della circolazione.
Siete convinti ora? Riuscite a pensare a un piatto così buono perfetto per gli intolleranti al lattosio? Non resta che correre in cucina a prepararlo! Dai che è facilissimo e a portata anche di chi non ha una grande dimestichezza in cucina!
Mortadella e tartufo nero: un incontro di gusto e tradizione
La combinazione tra mortadella e tartufo nero è molto più di un semplice abbinamento: è una pietanza che racchiude in sé tutta la ricchezza e la generosità della nostra tradizione culinaria, capace di trasportare chi l’assaggia in un viaggio sensoriale meraviglioso, fatto di aromi intensi, consistenze avvolgenti e colori che parlano di convivialità e territorio.
Si tratta di un piatto semplice nella forma, ma sorprendente nella sostanza, che sono davvero felice di raccontarvi perché rappresenta uno di quei piccoli miracoli gastronomici in grado di portare il sorriso a tavola, anche quando si devono fare i conti con qualche limitazione alimentare.
Oggi voglio prendervi per mano e dimostrarvi ancora una volta che il mondo delle intolleranze alimentari non deve mai essere sinonimo di rinuncia. Al contrario, può essere un’occasione per scoprire nuovi sapori, esplorare abbinamenti inediti e imparare a scegliere con attenzione prodotti di qualità che rispettano le esigenze di tutti, senza mai perdere il gusto o la soddisfazione del palato.
Non ci credete? Non vi resta che lasciarvi incuriosire dai benefici degli ingredienti di questa proposta, pensata come un omaggio alla migliore cucina italiana, quella che riesce a coniugare tradizione e innovazione, piacere e benessere, senza mai dimenticare il valore dell’inclusività a tavola.
Personalmente trovo sia un vero privilegio poter contare su aziende come Marco d’Oggiono, che da sempre si distinguono per una filiera trasparente, attenta e responsabile. Anche la loro mortadella, profumata, saporita e naturalmente priva di glutine e lattosio, dimostra quanto sia possibile realizzare prodotti eccellenti pensando anche a chi ha esigenze particolari.
Ricette con mortadella ne abbiamo? Certo che si!
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