bg header

Verdure senza nichel, scopriamole insieme

Verdure senza nichel

Verdure senza nichel: esistono davvero? Scopriamolo insieme.

Sempre più persone si trovano a combattere contro l’intolleranza al nichel e, per evitare le spiacevoli manifestazioni sia dermatologiche che sistemiche, devono cercare di eliminare il più possibile questo metallo dalla loro alimentazione.

Oggi parleremo delle verdure a basso contenuto di nichel! Ricordatevi che nichel free non si dice, al limite a basso contenuto di nichel.  Con le nuove coltivazioni in idroponica la verdura e la frutta contenenti nichel in minima quantità sta entrando nelle case di molti. Un alimentazione senza nichel non esiste idem alimenti nichel free. Alimenti non contenenti nichel in assoluto non esistono. E’ giusto dire di poter seguire una dieta a basso contenuto di nichel.

Se vi consola io sono intollerante al nichel, allergica al nichel da contatto e devo mangiare anche senza lattosio e fare attenzione al glutine! Eppure vivo bene lo stesso. Volete sapere il mio punto di vista? Si può! Mille volte si può e se volete saperne di più sul nichel ecco il link del mio libro dedicato al tema dell’ alimentazione nichel free o più correttamente a basso contenuto di nichel. In questi anni gli alimenti privi di nichel stanno aumentando e sempre più persone ritrovano il gusto del cibo.

Verdure che non contengono nichel: esistono?

Il nichel è un metallo diffuso ovunque: si trova nell’aria, nell’acqua e nel terreno. Per questo motivo parlare di alimenti completamente privi di nichel è molto difficile. Anche i cibi che vengono considerati più “sicuri” possono contenere tracce, spesso dovute al modo in cui sono coltivati o lavorati. Chi soffre di intolleranza al nichel deve quindi puntare a ridurre l’esposizione, più che a eliminarla del tutto.

La cucina di casa rappresenta un punto importante. Usare pentole e posate senza nichel è una buona abitudine, così come far scorrere un po’ d’acqua dal rubinetto prima di utilizzarla. Le tubature, infatti, possono rilasciare particelle di metallo. Anche gli alimenti freschi meritano attenzione: le verdure coltivate in terreni ricchi di nichel o irrigate con acque contaminate lo assorbono facilmente, diventando meno tollerabili.

Verdure senza nichel: mito o realtà?

Non esiste  verdura senza nichel al cento per cento, ma ci sono varietà considerate a contenuto più basso. Si tratta delle scelte più adatte per chi deve seguire una dieta controllata. Tuttavia, nessuno può escludere che possano comunque contenere piccole quantità di metallo, perché fattori esterni come piogge, smog o irrigazioni incidono sul livello reale. La certezza assoluta, in questo ambito, non è mai possibile.

Il consiglio migliore è affidarsi a un elenco di  verdure nichel free, da alternare con attenzione all’interno della dieta quotidiana. Così si riduce il rischio di sintomi e si mantiene una certa varietà a tavola. La consapevolezza diventa un alleato prezioso: conoscere i limiti aiuta a scegliere con serenità e a costruire pasti che rispettano la salute senza rinunciare al piacere di mangiare bene.

Verdure senza nichel: quali e quante sono?

Fortunatamente di verdure a basso contenuto di nichel “per natura” ce ne sono, e possono essere consumate tranquillamente dagli intolleranti anche se, come dicevamo prima, la possibilità che ne abbiamo assorbite alcune quantità attraverso le radici non sono da escludere (ma raramente la percentuale è così alta da causare reazioni allergiche ) . Consiglio di acquistare verdure dalla provenienza certa e se lo trovate dal contadino che le coltiva in modo naturale è il massimo. (ndr come d’uso a casa mia)

Consentite Con moderazione Da limitare/rotazione
Finocchi,
Valeriana (songino),
Melanzane,
Peperoni,
Scarola,
Radicchio rosso,
Bietole/erbette,
Barbabietole,
Cetrioli,
Ravanelli,
Topinambur,
Zucchine
Carote,
Cavolfiori,
Cavoli,
Lattuga,
Zucca
Asparagi,
Carciofi,
Cipolle,
Fagiolini,
Pomodori (consentiti nichel free),
Sedano,
Spinaci,
Piselli,
Broccoli

Legumi senza nichel non esistono

Legumi e contenuto di nichel: cosa sapere. Non esistono legumi davvero “senza nichel”. Il nichel è naturalmente presente in tutte le piante e, quindi, anche nei legumi. La quantità cambia però molto: contano il tipo di coltivazione, il terreno, l’irrigazione e perfino la stagione. Per questo, due lotti dello stesso prodotto possono dare risposte diverse all’organismo. La tradizione suggerisce prudenza e ascolto di sé: ogni persona ha una storia diversa con l’allergia o l’intolleranza al nichel.

Nell’esperienza di molti, ceci e fave risultano mediamente più tollerati. Parliamo di consumo saltuario e porzioni moderate, meglio se da prodotto fresco o secco cucinato in casa. Le conserve possono contenere tracce aggiuntive per contatto con superfici metalliche, quindi non offrono lo stesso profilo. All’opposto, lenticchie, fagioli, piselli e soia tendono ad avere un contenuto di nichel più elevato; lo stesso vale per le arachidi e per diversi alimenti confezionati.

Qualche accorgimento domestico può aiutare. L’ammollo prolungato dei legumi secchi con cambio dell’acqua e una cottura in acqua fresca riducono parte dei composti idrosolubili e possono attenuare il carico complessivo (*senza* trasformare i legumi in “legumi senza nichel”, che non esistono). Anche la scelta di legumi piccoli e ben maturi, cucinati semplici, favorisce una digestione più lineare. Rimane comunque una variabilità individuale che la cucina di casa può solo accompagnare.

Per quanto riguarda i legumi senza nichel a me sono consentiti i ceci almeno due volte al mese, ma con l’accortezza di consumarli freschi e non in scatola, perché quest’ultima potrebbe contaminarli con il nichel in essa contenuta. Lo stesso vale per tutti gli alimenti ed è meglio prediligere sempre prodotti conservati in vasi di vetro.

verdure con nichel

Intolleranza al Nichel: una condanna senza appello?

L’intolleranza al nichel rappresenta un tipo di reattività al metallo molto particolare: essa infatti agisce “per accumulo” . Se siamo predisposti alle reazioni avverse causate dal nichel, esse si manifesteranno solo al di sopra di una certa soglia. In poche parole: più nichel introduciamo nel nostro organismo e più lo satureremo, favorendo tutta la serie di disturbi che gli intolleranti ben conoscono.

La soglia oltre le quale cominciano a manifestarsi le reazioni avverse cambia da persona a persona e, soprattutto, varia anche dopo che l’organismo è stato disintossicato con una dieta a rotazione: per questo motivo molti cibi (comprese le verdure) quando siamo saturi di nichel potrebbero darci fastidio, magari non lo faranno quando saremo disintossicati dal metallo. Per questo motivo abbiamo aggiunto nella lista anche le verdure che si possono consumare con moderazione, monitorando gli effetti che hanno sul nostro organismo.

Indispensabile, per tenere sotto controllo questa intolleranza, è come sempre meglio rivolgersi ad uno specialista che, innanzitutto confermerà o meno la diagnosi.

Risultati alla mano consiglierà la dieta adatta che varierà nel tempo reintroducendo man mano i vari alimenti. Quindi non disperate, perchè seguendo la giusta alimentazione potrete tenere sotto controllo i sintomi senza dover necessariamente rinunciare a tutto!

Giusto spiegare cosa significa dieta a rotazione

La dieta a rotazione nasce come approccio utile per chi soffre di intolleranza al nichel. Non impone privazioni drastiche, ma introduce una logica di alternanza. L’obiettivo è ridurre il carico di nichel distribuito nel tempo, permettendo al corpo di reagire meglio e abbassando il rischio di fastidi ricorrenti. Così diventa possibile mantenere equilibrio senza perdere il piacere del cibo.

Il vantaggio principale di questa strategia è la diversificazione alimentare. Alternare verdure, frutta e proteine significa portare più varietà in tavola, riducendo la ripetizione di alimenti a rischio. Con meno esposizione continua, il corpo trova un ritmo più stabile e le reazioni diventano meno frequenti. Questo rende la vita quotidiana più serena e i pasti momenti di scoperta.

Per applicare la dieta a rotazione serve un po’ di organizzazione pratica. Si parte con una lista di cibi a basso contenuto di nichel, utile per pianificare la settimana. Se oggi si cucina pollo, domani sarà meglio cambiare con pesce o carne di manzo. Lo stesso vale per verdure e frutta senza nichel , che possono variare facilmente. Così la cucina rimane creativa e non si cade nella monotonia.

Un supporto prezioso arriva dal diario alimentare, che aiuta a monitorare reazioni e progressi. Annota ciò che mangi e i sintomi, così potrai capire meglio le tue risposte. L’altro passo importante è rivolgersi a un nutrizionista, che può personalizzare il piano in base alle tue esigenze. In questo modo, la dieta a rotazione diventa una compagna sicura per gestire l’intolleranza senza rinunciare al gusto.

Tornare a sorridere con una dieta a rotazione

Gestire l’intolleranza al nichel può sembrare un ostacolo difficile, ma con la giusta strategia si può ritrovare serenità a tavola. La dieta a rotazione aiuta a mantenere equilibrio, evitando monotonia e migliorando la qualità della vita. Nonostante le limitazioni, esistono tanti modi per variare i pasti e non rinunciare al gusto.

Il primo passo è imparare ad alternare gli alimenti che tolleri meglio. Ad esempio, zucchine, cetrioli, songino e radicchio possono diventare protagonisti di piatti diversi ogni giorno. Anche se le opzioni sono ridotte, cambiare combinazioni e cotture può rendere ogni preparazione più interessante.

Consiglio pratico: arricchisci i tuoi piatti con erbe aromatiche e spezie a basso contenuto di nichel, come timo o origano. Oltre al profumo, offrono varietà e stimolano l’appetito.

Un altro alleato importante è la frutta. Molte persone con intolleranza al nichel possono consumare mele, mandarini o albicocche. Alternando questi frutti, non solo vari l’alimentazione, ma introduci dolcezza naturale nei tuoi pasti quotidiani.

Infine, la cucina stessa diventa un gioco creativo. Grigliare, cuocere al vapore, saltare o infornare le verdure trasforma lo stesso ingrediente in esperienze sempre nuove. Con un po’ di pianificazione, la dieta a rotazione ti permette di affrontare con leggerezza i limiti imposti dall’intolleranza, restando fedele al piacere del cibo e alla cura di sé.

Agricoltura idroponica

Nuove coltivazioni idroponiche e nichel

Negli ultimi anni, le coltivazioni idroponiche hanno aperto nuove prospettive per chi deve seguire una dieta a basso contenuto di nichel. Questa tecnica permette di coltivare verdure senza l’uso del terreno, utilizzando soluzioni acquose ricche di nutrienti controllati. In questo modo si riduce il rischio di contaminazione da nichel presente naturalmente nel suolo, garantendo un prodotto più sicuro e spesso più uniforme.

L’idroponica offre anche un grande vantaggio in termini di varietà. Alcune verdure normalmente considerate a rischio possono essere coltivate in condizioni monitorate, rendendole più tollerabili per chi soffre di intolleranza al nichel. Questo significa avere più scelta, senza dover rinunciare del tutto a cibi che in campo aperto potrebbero causare fastidi. È un’opportunità concreta per variare i pasti quotidiani.

Idroponica e qualità alimentare

Le coltivazioni fuori suolo non migliorano solo la sicurezza, ma anche la qualità. Il controllo rigoroso dei nutrienti consente di ottenere frutta e verdura senza nichel più ricche di gusto e consistenza. Inoltre, l’assenza di pesticidi chimici tradizionali riduce ulteriori rischi per la salute. Per chi deve limitare il nichel, questa modalità rappresenta una possibilità di guardare al futuro con maggiore ottimismo, integrando più colori e sapori nella dieta.

Naturalmente l’idroponica non elimina ogni problema. Piccole tracce di nichel possono comunque essere presenti, ma in quantità molto più basse rispetto alle coltivazioni tradizionali. Inserire queste verdure nel proprio percorso alimentare, con il supporto di un nutrizionista, significa poter contare su un’alimentazione più varia e sostenibile. È una strada che unisce innovazione, sicurezza e piacere a tavola.

Un ultimo consiglio che riguarda tutte la frutta e le verdure,  e alimenti senza nichel, evitate di cuocerle in pentole di acciaio o alluminio, perchè queste, tendendo a rilasciare il nichel durante la cottura, vanificherebbero tutti i vostri sforzi.

Faq su verdure e frutta a basso contenuto di nichel

Esistono davvero ortaggi senza nichel?

No, verdure completamente prive di nichel non esistono. Alcune varietà, però, vengono considerate a basso contenuto di nichel e risultano meglio tollerate da chi soffre di questa intolleranza.

Quali verdure vengono consigliate come a basso contenuto di nichel?

Tra le verdure più indicate troviamo zucchine, cetrioli, radicchio, songino e bietola. Sono alimenti che spesso risultano più gestibili, anche se la quantità di nichel può cambiare in base a terreno, acqua e coltivazioni.

Posso fidarmi di un elenco di verdure senza nichel?

Gli elenchi disponibili sono utili come linee guida, ma non rappresentano certezze assolute. Non si parla mai di verdure “senza nichel”, bensì di ortaggi che presentano livelli più bassi e quindi maggiore tollerabilità.

La bietola contiene nichel?

La bietola è considerata una verdura a basso contenuto di nichel ed è generalmente consentita. Rimane comunque importante tenere conto delle possibili variazioni dovute al tipo di coltivazione o all’acqua d’irrigazione.

Le zucchine sono consentite con l’intolleranza al nichel?

Sì, le zucchine sono una delle verdure più consigliate nelle diete a basso contenuto di nichel. Sono versatili in cucina, facili da preparare e ben tollerate dalla maggior parte delle persone con questa sensibilità.

Dove trovo informazioni sulla frutta a basso contenuto di nichel?

Sull’argomento frutta abbiamo predisposto un articolo dedicato, con spiegazioni dettagliate e suggerimenti pratici per chi vuole gestire la dieta senza rinunciare alla varietà e al gusto.

Potrebbe interessarti anche…..

Riproduzione riservata
CONDIVIDI SU

68 commenti su “Verdure senza nichel, scopriamole insieme

  • Mar 14 Giu 2016 | Vania ha detto:

    Grazie per queste importanti informazioni! Io soffro di un’ allergia sistemica a Nichel, Cobalto e Cromo…. E non è facile districarsi tra alimenti sì e alimenti no. Ma le zucchine in quale categoria vanno collocate?

    • Mar 14 Giu 2016 | Tiziana ha detto:

      Vania buonasera, le zucchine sono da consumare con moderazione.

      • Dom 28 Feb 2021 | Marcella ha detto:

        Sono da poco venuta a conoscenza di essere allergica al nichel il dottore e il dermatologo mi hanno detto che con questa percentuale 5++/+posso stare tranquilla e posso mangiare quello che voglio ma io invece continuo a stare male quando mangio determinati alimenti potrebbe aiutarmi dandomi un indirizzo di un allergologo e nutrizionista nella provincia di Rovigo?Grazie anticipatamente

        • Dom 28 Feb 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

          Salve Marcella una risposta cosi mi perplime. Solitamente chi ha problemi con il nichel dovrebbe gestire la propria alimentazione con una dieta a rotazione preceduta da una dieta detox per un breve periodo. In teoria si potrà tornare a mangiare quasi tutto. Mi informo dai professionisti della nostra associazione e le faccio sapere

          • Gio 13 Mar 2025 | Pinuccia Magnani ha detto:

            7

  • Mar 23 Ago 2016 | federica ha detto:

    Salve,
    per quanto riguarda il cetriolo e il mais?
    Invece relativamente alla frutta, quali tipi si possono consumare e quali no?
    Grazie.

    • Mar 23 Ago 2016 | Tiziana ha detto:

      Il mais è da limitare e consumare con moderazione, sempre a rotazione una volta massimo due al mese. Il cetriolo è a basso contenuto di nichel.

      • Ven 26 Ago 2016 | federica ha detto:

        Grazie, gentilissima :-)

    • Mar 29 Dic 2020 | Rosaria ha detto:

      Mi chiedevo se qualcuno volesse condividere i sintomi della reazione sistemica al nichel. Non mi raccapezzo più con i vari sintomi che mi ritrovo. Grazie in anticipo.

      • Mer 30 Dic 2020 | Tiziana Colombo ha detto:

        Rosaria buongiorno sono tante le persone che soffrono di Snas

        • Mer 20 Gen 2021 | Luisa ha detto:

          Mi scusi l’ osservazione ma cambi medico! Le allergie ed intolleranze sono una cosa seria e non c’ è nulla da ridere… Le posso consigliare di farsi prescrivere una visita allergologica in modo da entrare in un circuito di analisi ed accertamenti convenzionati.

          • Mer 20 Gen 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

            La ringrazio ma non accetto il suo consiglio. Non ho mai preso sottogamba i problemi causati dal Nichel. Ho ritrovato la serenità grazie al dottore, alla nutrizionista e al mio immunologo che mi hanno aiutato a risolvere in buona parte il problema dandomi consigli adeguati. Se ascoltavo l’allergologo a quest’ora non so nemmeno se sarei qui a risponderle. Ognuno è libero di credere in quello che lo aiuta a star bene non a parole ma con dei fatti concreti. E’ un problema serio che va gestiso sotto vari aspetti.

        • Gio 6 Mag 2021 | luisa liotta ha detto:

          personalmente ho gonfiore generalizato, soprattutto agli occhi e al volto… proprio tanto. ma anche le mani. ho sofferto di dolori muscolari e una sorta di fibromialgia, confusione mentale, gonfiore addominale.. la diagnosi mi è stata fatta tramite patch: non ho resistito 48h e avevo già le piaghe… ma se metto bijotteria non ho problemi.. chissà…

          • Gio 6 Mag 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

            E decisamente un quadro complesso. Le consiglio di rivolgersi a un buon professionista.

      • Dom 16 Apr 2023 | Anna ha detto:

        Oltre ad effetti cutanei bolle sulle mani sui piedi sul viso sulla schiena che prudono molto anche sulla cute dei capelli con desquamazione. Per il discorso alimentare io soffro di feci molli, stanchezza eccessiva, mal di testa giornalieri, mal di pancia e aria. Ma la stanchezza e i mal di testa li battono tutti. È davvero un mix di sintomi che non si spiega se non dopo un patch test e tutto risulta più chiaro.

      • Ven 13 Ott 2023 | Giulia ha detto:

        Ciao, a me viene uno sfogo ovunque…mi gratto. Sono disperata

        • Ven 13 Ott 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

          Rosaria, la reazione sistemica al nichel varia da persona a persona. Alcuni comuni sintomi possono includere eruzioni cutanee, rossore, prurito, gonfiore e talvolta sintomi più gravi come difficoltà respiratorie. Ma ricorda, solo un medico può diagnosticare con certezza una reazione allergica.

          Giulia, mi dispiace sentire il tuo disagio. Molti individui con sensibilità al nichel riportano sintomi simili. È essenziale consultare un dermatologo o un allergologo per verificare la causa e ricevere consigli su come gestire e prevenire future reazioni.

          A entrambi, vi suggerisco di tenere un diario alimentare, registrando tutto ciò che mangiate e qualsiasi reazione che potreste avere. Questo può aiutarti a identificare gli alimenti o le situazioni che scatenano i tuoi sintomi.

          Grazie per aver condiviso le vostre esperienze e preoccupazioni. La comunità qui è sempre pronta a supportarsi a vicenda.

      • Mer 9 Lug 2025 | Michelina Conte ha detto:

        Io soffro di prurito costante, stanchezza, dolori muscolari , stitichezza, gonfiore addominale e asma

  • Ven 14 Set 2018 | Edita ha detto:

    Buon giorno
    Purtroppo, io sono stata abbandonata a me stessa. Ho fatto per conto mio le intolleranze in una farmacia: risultato glutine al picco e intolleranza al nichel
    Il mio medico rideva quando ha visto gli esiti. Io sono disperata perché non so come mangiare,. Compro cose senza glutine, poi dentro c’è amido di mais, pasta solo al grano saraceno ecco…ma è tutto fatto da me..volevo andare da un nutrizionista, ma è tutto a pagamento, e il mio medico non me lo prescrive.
    Se qualcun altro ha queste intolleranze per favore mi aiuti a mettere giù come impostare la dieta a rotazione.grazie,Edy

    • Ven 14 Set 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buongiorno, posso solo che comprendere il suo stato e il suo disagio. Molti medici non sanno andare oltre la diagnosi. Il fatto che ridano è davvero drammatico. Onestamente il test in farmacia non so quanto si affidabile. Se lei sfoglia il sito trova molti consigli e ricette adatte al senza glutine e a basso contenuto di nichel. Sulla home page trova un box dove seleziona le sue intolleranze ed escono molte ricette.

      Noi facciamo serate riservate ai soci ad un costo simbolico dove la nutrizionista dà dei consigli e fa dei consulti. Io non posso darle una dieta in quanto non sono una dottoressa. Posso indicarle di variare molto la sua alimentazione. Non si scoraggi.

      • Lun 25 Apr 2022 | Stefania ha detto:

        Il sito è questo di nonnapaperina?

    • Lun 1 Ott 2018 | Barbara Fassetta ha detto:

      Gli unici test attendibili sono quelli che si effettuano all’ospedale come prick test e patch test…li può prescrivere medico di famiglia.
      Quelli delle farmacie non sono riconosciuti dalla medicina !

      • Lun 1 Ott 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

        Barbara sono parzialmente d’accordo con lei. Sull’efficacia di alcuni test che vengono fatti un po’ ovunque condivido il suo pensiero. Sul fatto che siano validi solo prick test e patch test assolutamente no. Ora si possono fare degli esami del sangue prescrivibili dal medico curante e mutuabili. Le garantisco che sono validi e riconosciuti.

    • Lun 27 Mag 2019 | Luisa ha detto:

      Perché nessuno ti dice che il grano saraceno è si privo di glutine ma è al primo posto come ricchezza di nichel! Io usavo la farina per fare il pane e mi ritrovavo con problemi peggio di prima .ho dovuto fare delle ricerche da sola per capire le percentuali di nichel di ogni prodotto , neanche l’ospedale non me l’aveva messo nell’elenco dei prodotti ricchi di nichel. Luisa.

      • Lun 27 Mag 2019 | Tiziana Colombo ha detto:

        Luisa io ho segnalato che il grano saraceno per chi ha problemi di nichel è da inserire solo seguendo una dieta a rotazione

    • Gio 6 Mag 2021 | luisa liotta ha detto:

      credo che il grano saraceno sia ricco di nichel… meglio pasta di riso, senza glutine e senza nichel… capisco la disperazione, ci prendono tutti per pazze

      • Gio 6 Mag 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

        Luisa il grano saraceno ha un alto contenuto di nichel. Attenzione alla pasta senza glutine. Se contengono mais giallo o soia le eviti. Ci prendevano per pazze……. sta cambiando!

        • Ven 8 Apr 2022 | Silvia ha detto:

          Buonasera a tutti,
          Volevo ringraziare pubblicamente Tiziana per aver creato questo sito, pwr aver condiviso le sue scoperte ed esperienze con chi ha gli stessi problemi, grazie davvero.
          Oggi ho mangiato i carciofi, non sapevo contenesse nichel e sto tentando da qualche ora di riprendermi… La zeolite periodicamente cerco di assumerla, ma non è per niente semplice, seguo già una dieta ipocalorica e quindi povera di olio. Anche io sono intollerante al lattosio e ieri ho scoperto di essere gluten-sensitive. Bene, si fa per dire. Forse anche io un giorno riuscirò a dire che si può seguire una dieta variata senza effetti collaterali, e si può, si può, si può.
          Mi sa che devo parlare con la mia nutrizionista e cambiare dieta, o cambiare nutrizionista

          • Ven 8 Apr 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

            Salve la ringrazio per le sue parole. Sapere di poter aiutare qualcuno attraverso la mia esperienza mi rincuora. Non capisco perchè le abbiamo consigliato una dieta di questo tipo. L’olio extravergine di oliva ha un bassissimo contenuto di nichel ed è concesso liberamente. Le consiglia di parlarne sicuramente con la sua nutrizionista e fare in modo di arricchire la sua dieta. Se ha bisogno sa dove trovarmi. Tiziana

    • Dom 18 Dic 2022 | Maria ha detto:

      Buongiorno a tutti, oltre ovviamente fare riferimento a medici specialisti, vi consiglio di provare con la BIORISONANZA (io son stata a Villa Guardia), a me ha dato molto sollievo con tanti sintomi che avevo. Lo consiglio soprattutto a chi non sa più che pesci pigliare… vale davvero la pena di provare… coraggio a tutti/tutte <3

  • Mar 2 Ott 2018 | Luciano ha detto:

    Si pero che delusione. .su un sito … non posso mangiare finocchio.. qui me lo porta come alimento che non disturba ????? Non ce la faccio piu .. ognuno dice la sua . Ma una lista ufficiale e seria esiste? ????

    • Mar 2 Ott 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buongiorno Luciano, posso capire il suo sconforto e mi sono sentita molte volte come lei. In particolare nei mesi successivi alla diagnosi di intolleranza al nichel. Ci sono siti che riportano anche il riso fra gli alimenti non consentiti quando ci sono certificati di analisi che dimostrano il contrario.

      Io sto seguendo da 6 anni i consigli del Prof. Di Fede e il finocchio relativamente al nichel è fra le verdure consentite e con un basso contenuto di nichel in generale. Una lista ufficiale non esiste in quanto ci sono troppe variabili: terreno, acque etc. Ci sono degli alimenti dichiarati ad alto contenuto di nichel quali: cioccolato, liquirizia, frutta secca etc ma su molti alimenti ci sono pareri contrastanti.

    • Gio 6 Mag 2021 | luisa liotta ha detto:

      qquanta verità… il problema è che il contenuto di nichel varia molto in base alla cultivar, vale a dire al terreno e al modo in cui vengono coltivati gli ortaggi… credo che l’ unica soluzione sia vaccinarsi e usare chelanti dei metalli psanti quali zoolite

      • Gio 6 Mag 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

        Luisa non è l’unica soluzione. Io ho iniziato a fare il vaccino e ho dovuto interrompere. Ho provato la zeolite e mi ha creato non pochi problemi. Ho fatto la terapia chelante con ottimi risultati. Una dieta detox per 3 mesi e poi ho intrapreso il cammino della dieta a rotazione. Sto molto attenta a tutto quello che mi circonda e sono tornata a vivere. Per le coltivazioni sono d’accordo con lei.

  • Lun 12 Nov 2018 | Carla ha detto:

    Le olive e capperi sono permessi ?

    • Lun 12 Nov 2018 | Tiziana Colombo ha detto:

      Carla buongiono. Olive e capperi sono permessi

  • Gio 22 Nov 2018 | Simonetta santucci ha detto:

    Buongiorno
    Sono allergica al nichel e devo dimagrire assolutamente in modo ponderale per salute. Ho 57 anni cerco un nutrizionista bravo a Bologna a cui rivolgermi tenendo presente che non mangio carne e vivrei di verdure e formaggi. Intollerante al lattosio. Mi può consigliare qualcuno?
    Grazie

  • Sab 21 Set 2019 | Silvana ha detto:

    Peperoncini verdi sono ammessi!

    • Dom 22 Set 2019 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buonasera Silvana. I peperoni per l’intolleranza al nichel sono permessi

  • Sab 19 Ott 2019 | Manuela Agliozzo ha detto:

    Chi e’ allergico al nichel puo’ prendere integratori di ferro per anemia? Senno’ come puo’ sostituire l’integratore di ferro? Grazie anticipatamente

    • Dom 20 Ott 2019 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buongiorno le consiglio di rivolgersi al nutrizionista per queste informazioni. Il mio prof non da integratori di ferro ma permette la rotazione degli alimenti

  • Gio 21 Nov 2019 | Jessica Coppola ha detto:

    Buonasera, sono allergica all’alcool etilico e dopo aver effettuato il patch test ho scoperto di essere allergica a: alcool della lanolina, balsamo del Perù, benzalconio cloruro e cobalto cloruro. Purtroppo dopo aver fatto il test, sono stata abbandonata a me stessa e nessun allergologo a cui mi sono rivolta è stato in grado di sapermi dare delle indicazioni sopratutto a livello alimentare. Mi ritrovo dopo circa un mese dal risultato del test a non sapere assolutamente cosa poter mangiare e ad andare a tentativi avendo come metro di giudizio se sto male o meno.
    Saprebbe indicarmi quali alimenti posso mangiare per quanto riguarda l’allergia al cobalto?

    La ringrazio anticipatamente.

    • Gio 21 Nov 2019 | Tiziana Colombo ha detto:

      Buonasera le consiglio di rivolgersi a un buon biologo/nutrizionista e portare tutte le sue analisi. Il cobalto si trova, poi, in tracce anche in alcuni alimenti – soprattutto, da fonti alimentari di origine animale – motivo per cui vanno evitati anche questi: carne, molluschi, latticini, funghi, cereali e qualche ortaggio e frutto sono alcuni di questi. Ma sono indicazioni generiche. Vedrà che con l’aiuto di uno specialista sicuramente troverà la soluzione e riprenderà a mangiare con il sorriso.

  • Sab 1 Feb 2020 | Gianna ha detto:

    Buongiorno. Da poco ho scoperto di essere allergica al nichel, allergia sistemica, sto seguendo i suggerimenti del medico allergologo, ma dopo 2 settimane non vedo nessunissimo risultato, sono ancora molto gonfia e con dolori muscolo articolari. Per questo molto scoraggiata.
    Quanto tempo ci vorrà per vedere i primi miglioramenti?!

    • Sab 1 Feb 2020 | Tiziana Colombo ha detto:

      Gianna quando ho cominciato il periodo di disintossicazione ci ho messo quasi 8 mesi a vedere i benefici. Nel mio caso eliminando liquirizia e patate l’emicrania si è risolta quasi subto.. Gli altri sintomi sono andati scomparendo quasi del tutto dopo mesi di attenzione e non solo in cucina.

      • Gio 6 Mag 2021 | luisa liotta ha detto:

        questa cosa mi consola. finora sono stata incredula alla mia diagnosi e non ho mangiato bene… infatti i sintomi peggiorano, proverò a stare più attenta e aspetterò tanti mesi allora. comunque ritengo di fare la prova del nove: antistaminico e cortisone… se mi sento un pò meglio, il gonfiore è colpa del nuchel..

        • Gio 6 Mag 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

          Luisa io, dopo anni di cortisone e altro , ora non prendo più medicinali.

  • Dom 2 Mag 2021 | Michela ha detto:

    Buongiorno sono Michela , ho 47 anni , da bambina il dermatologo mi diagnosticò la dermatite da contatto per il nichel a causa di orecchini di bigiotteria, quindi da allora ho sempre evitato tutti gli oggetti che potevano venire in contatto con la pelle che contenevano nichel , da adulta ho iniziato ad avere problemi di stomaco e intestinali , il sospetto inizialmente da parte di un medico era che fosse un eccesso di istamina così ho iniziato una dieta per un periodo escludendo cibi che ne contenevano di più , ma ora sto sono seguita da una nutrizionista e biologa in collaborazione con il mio medico , che mi ha dato una dieta per l’allergia al nichel . Documentandomi da sola mi sto rendendo conto che molte cose sono simili all’eccesso di istamina ma con delle varianti. La mia domanda è se è comunque il caso che faccia un test per vedere quanto sono allergica al nichel visto che non l’ho mai fatto ? Con la dieta della nutrizionista sto un po’ meglio ma vorrei capire quanto alcuni alimenti influiscono sulla mia salute perché in realtà la dermatite mi viene solo se sto a contatto con oggetti di metallo, come posso essere sicura che i problemi di stomaco e intestinali siano dovuti al nichel?

    • Lun 3 Mag 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

      Michela io non sono una dottoressa. Posso dirle in base all’esperienza personale e quella che mi sono fatta stando in mezzo a medici e professionisti del settore che la Dac (dermatite da contatto) si evita proprio con il contatto di materiali contenenti nichel e solitamente se sono a stretto contatto. Anche a me, quando hanno diagnosticato l’intolleranza al nichel, i valori dell’istamina era +4. Con un’adeguata dieta, prima disintossicante e poi a rotazione, ora vivo bene. Nella maggioranza dei casi la dermatite da contatto i dolori intestinali o di stomaco non sono cosi strettamente correlati. Forse le conviene fare ulteriori indagini per capire se, nel caso, è intollerante al lattosio o ha una sensibilità al glutine. La sensibilità al glutine non è celiachia.

  • Mer 8 Set 2021 | Alessandra Spada ha detto:

    Buonasera sono Alessandra e ho l’ allergia al nichel da contatto.. l’ allergologo che mi segue mi ha detto che non sono allergica a quello alimentare.. anche se secondo me sarebbe meglio evitare i cibi che contengono nichel.. cosa mi consiglia?

    • Mer 8 Set 2021 | Alessandra Spada ha detto:

      Buonasera sono Alessandra e ho 45 anni.. circa 5 anni fa ho scoperto di avere l’ allergia al nichel da contatto non da quello alimentare.. devo fare cmq una dieta senza nichel? %

      • Mer 8 Set 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

        Alessandra se è solo da contatto non deve privarsi di tutto. Le consiglio di non esagerare con il consumo degli alimenti ad alto contenuto di nichel: cioccolato, frutta secca, legumi, liquirizia etc… Trova molti articoli esaustivi sul tema qui nel sito

        Deve, invece, fare molta attenzione a cosmetici, detersivi, gioielli, abiti, calze, scarpe, borse e tutto quello che la circonda nell’ambiente domestico ma senza farsi prendere dal panico. Può vivere una vita tranquilla prestando un pò di attenzione in più.

        Se ha bisogno sono qui. Tiziana

  • Lun 4 Ott 2021 | Michela ha detto:

    Buonasera, anni fa mi è venuta una dermatite da contatto e sono risultata allergica a nichel e bicromato di potassio ( presente nella concia del pellame da scarpe etc). La dottoressa che mi fece il test mi accennò anche al nichel e bicromato presenti in frutta e verdura, ma mi disse di non fissarmi eliminandoli altrimenti non avrei mangiato quasi più niente.
    Purtroppo mi è continuata una disidrosi ai piedi che ho nonostante l’uso di scarpe quando possibile di pelle a concia naturale.
    Chi può aiutarmi a capire se i livelli del nichel e bicromato sono tali nel mio organismo da causare ancora problemi, anche gonfiori addominali, reflusso gastroesofageo, aumento di peso?
    Ho 49 anni ancora non in menopausa, ma con qualche chilo di troppo che non riesco a smaltire nemmeno con dieta.

    • Mar 5 Ott 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

      Michela effettivamente il medico che mi segue dopo una dieta detox mi ha dato prima una dieta con reintroduzione graduale degli alimenti e poi una dieta a rotazione da seguire per sempre. A distanza di anni ora sto bene e ho imparato a gestirla questo maledetto nichel. Mangio quasi tutto.

      Ho perso 12 chili in 6 mesi e ora il mio peso è stabile. Oltre alla dieta sto molto attenta a tutto quello che mi circonda: abiti, detersivi, trucchi, casalinghi etc. Potrebbe fare un test sulle urine per capire meglio i livelli di metalli pesanti

      Gli esami del sangue, delle feci, delle urine e il mineralogramma del capello, con indicazioni e caratteristiche differenti, sono i sistemi più utili per valutare l’accumulo di metalli pesanti, il rischio di tossicità e le possibili fonti di esposizione per fornire al medico indicazioni utili per la prevenzione e il trattamento delle intossicazioni da minerali tossici.

      La ricerca dei metalli pesanti a livello ematico fornisce indicazioni esclusivamente in caso di esposizioni acute di una certa gravità ed è utile solo a brevissimo termine. I metalli pesanti vengono rimossi rapidamente dal sangue e penetrano nei tessuti: proprio per questo dopo poche ore dall’esposizione acuta non è più possibile rilevarne la presenza a livello ematico.

      L’esame dei minerali nelle feci permette di indagare i livelli di esposizione tossica derivante dal cibo, dall’acqua e da eventuali integratori o farmaci assunti. Può essere molto utile per valutare la qualità del cibo che si sta mangiando e per ricercare una possibile fonte di intossicazione ma non fornisce alcuna indicazione su un eventuale accumulo di minerali tossici nell’organismo.

      La ricerca dei metalli nelle urine può essere eseguito con due differenti modalità. Il test basale fornisce indicazioni simili all’esame ematico e risulta alterato solo quando si è sottoposti a un’esposizione acuta molto recente. Molto più utile l’esame delle urine post terapia chelante, che permette di valutare il livello di metalli tossici accumulati nell’organismo e la risposta alla terapia di chelazione.

      Per finire il mineralogramma (valutazione effettuata su un semplice campione di capelli del soggetto da esaminare) consente di monitorare la carenza e l’eccesso dei più importanti oligoelementi e permette di valutare accumuli cronici di metalli tossici anche di minima entità. Il dosaggio dei minerali nel capello, a differenza di quello sul sangue e sulle urine, è poco soggetto a fluttuazioni e permette di stimare l’esposizione ai metalli tossici negli ultimi 3-4 mesi.

  • Mer 10 Nov 2021 | Marinela ha detto:

    Buongiorno. Mi chiamo Marinela e sono iper sensibile al nichel. Purtroppo anch’io sono stata abbandonata a me stessa e adesso sono diventata allergica a tutto ciò che mi circonda, polvere, acari, muffa, polline, allergica a tutto il vegetale ecc…
    A partire dagli ultimi tre anni soffro di bronchite asmatica cronica, e una forte dermatite alle mani.
    Mi sapete indicare uno specialista in zona di Como per questo tipo di sintomi?

    • Mer 10 Nov 2021 | Tiziana Colombo ha detto:

      Marinela io posso consigliarle il Dr. Michele Di Stefano che lavora al San Matteo di Pavia.

  • Mer 23 Mar 2022 | Miriam ha detto:

    Buongiorno, a me hanno diagnosticato 3 anni fa allergia al nichel e al cobalto e mi avevano consigliato di evitare cibi contenenti questi metalli solo che per mia scelta ho continuato una dieta normale, mangiando tutti gli alimenti. Dopo 3 anni mi capita ancora di avere un leggero prurito nelle braccia o nelle gambe, che si accentuano durante la primavera e l’estate, nel resto dell’anno invece è minimo e sopportabile. Quello che si evito è la bigiotteria contenente nichel perchè mi provoca prurito e rossore. Oltre a questo ho anche per periodi l’anemia e in più l’ipertiroidismo, potrebbero essere in qualche modo collegati all’allergia?

    • Gio 24 Mar 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

      Miriam è un quadro complesso. Le consiglio di rifare i test e consultare un allergologo

  • Sab 12 Nov 2022 | Renata ha detto:

    Buongiorno io mi ritrovo nella stessa identica situazione……e fin’ora mi sono confrontata solo con mediocrità e totale assenza di professionalità……abito in provincia di Vicenza e, se gentilmente potesse indicarmi un VERO PROFESSIONISTA a cui appoggiarmi gliene sarei estremamente grata……

    • Dom 13 Nov 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

      Salve io conosco il Dr. Marco Monzani (che fa parte del comitato scientifico dell’Associazione il Mondo delle Intolleranze APS) che visita anche nelle sue zone.

      Esattamente a Peraga di Vigonza presso Centro Antenore Medica in via dell’Artigianato 28 a pochi km da Padova. 049 625895

      Mi tenga aggiornata

      • Gio 22 Dic 2022 | Raffaella Vercillo ha detto:

        Salve mi hanno diagnosticato un’ allergia al nichel molto forte a livello intestinale, mi potete indicare un bravo nutrizionista a Cosenza o provincia ? Grazie in anticipo

        • Gio 22 Dic 2022 | Tiziana Colombo ha detto:

          Raffaella io posso consigliarle di scrivere al Prof. Piero Portincasa dell’Ospedale di Bari attraverso il sito del Mondo delle Intolleranze.

  • Mer 15 Feb 2023 | Maria ha detto:

    Buongiorno, mi è stata diagnosticata l’allergia al nichel 3 anni fa tramite Patch Test.
    Mi crea grandi problemi sia da contatto che da ingerimento, questo mese sono venute fuori anche diverse intolleranze ad altri alimenti.
    Volevo chiederLe, a chi dovrei rivolgermi per poter stabilire un’alimentazione adeguata alla situazione?
    Grazie mille

    • Mer 15 Feb 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

      Maria io le posso consigliare un buon nutrizionista che la potrà seguire passo passo.

  • Ven 28 Lug 2023 | Antonella ha detto:

    Io consiglio a tutti di fare un test che metta in evidenza un’eventuale permeabilità intestinale e a seguire dieta dl metodo Apollo abbinata ad una nichel-free

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare HTML tags e attributi:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

TI POTREBBE INTERESSARE

superfood senza nichel

Superfood senza nichel: i nuovi alleati della tua...

I più insidiosi disturbi del nichel Mangiare senza nichel senza rinunciare alla qualità e al nutrimento si può. Anche perché esistono alimenti di valore, ossia dei veri e propri superfood che...

Biancheria intima

Allergia nella biancheria intima, attenti alle intolleranze

I tre rischi che provengono dalla biancheria intima Di norma non si pensa che la biancheria intima possa rappresentare un rischio per la pelle e, in generale, per le proprie condizioni di salute....

rasatura della barba senza irritazioni

Rasatura e allergia al nichel, evitiamo le irritazioni

Cos’è l’allergia al nichel? L’allergia al nichel è una delle allergie più frequenti e allo stesso tempo difficili da diagnosticare. Infatti provoca sintomi aspecifici, associati spesso a...

logo_print