bg header
logo_print

Amazake, un modo “alternativo” per dolcificare

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

amazake
Ricette per intolleranti, Cucina asiatica
Ricette a basso contenuto di nichel
Ricette vegetariane
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
Stampa
5/5 (3 Recensioni)

Amazake: la dolce bevanda fermentata della tradizione giapponese

L’Amazake è una bevanda dolce tradizionale giapponese, conosciuta per il suo sapore delicato e le proprietà benefiche. Realizzata con ingredienti semplici come riso, fermento koji e acqua, questa preparazione sfrutta la fermentazione naturale per ottenere un drink leggermente dolce, ricco di nutrienti e privo di zuccheri aggiunti.

Letteralmente, “amazake” significa “sakè dolce”, anche se il processo di fermentazione non prevede alcol o ne produce in quantità trascurabili. Anticamente, veniva preparato come alimento energetico, perfetto per ristorare corpo e mente durante i mesi più freddi. Oggi è amato per il suo gusto unico e viene servito caldo o freddo, spesso arricchito con un pizzico di zenzero o frutta fresca.

Grazie al fermento koji, ricco di enzimi, l’amazake non solo è delizioso, ma è anche un vero toccasana per il sistema digestivo. I probiotici naturali che si sviluppano durante la fermentazione aiutano a riequilibrare la flora intestinale, mentre il riso glutinoso contribuisce a creare una consistenza vellutata e una dolcezza naturale.

Adatto anche a chi segue una dieta priva di glutine o a basso contenuto di zuccheri, l’amazake è una scelta salutare e versatile. Può essere gustato da solo, utilizzato come base per smoothie o dessert, oppure come dolcificante naturale in preparazioni vegane.

Per un amazake dal sapore ancora più intenso, è possibile aggiungere un pizzico di sale durante la fermentazione, che bilancia la dolcezza e arricchisce il profilo aromatico della bevanda. Una volta pronto, conserva l’amazake in frigorifero e consumalo entro pochi giorni per godere al massimo delle sue qualità fresche e nutrienti.

Un viaggio nei sapori giapponesi che unisce tradizione, benessere e dolcezza naturale!

Ricetta amazake

Preparazione amazake

Cuocete il riso nel litro d’acqua per circa un’ora a fuoco lento. Lasciate raffreddare per circa dieci minuti e poi mescolate bene per cinque minuti con un cucchiaio di legno. Aggiungete il fermento koji, l’acqua tiepida e il sale, mescolando accuratamente.

Coprite con un panno e lasciate per 8 o 9 ore nel forno tiepido. Mescolate ogni due ore circa. Alla fine dovrete cuocerlo per altri 5-10 minuti aggiungendo un po’ d’acqua. Appena freddo si potrà usare.

È questo il vostro amazake. Se volete aromatizzarlo potete aggiungere estratti di vaniglia o frutta secca, cacao, scorza di limone. Non lasciate fermentare per più del tempo indicato o vi si trasformerà in alcol. E viene perfetto!

Ingredienti amazake

  • 200 gr di riso originario o di riso glutinoso
  • 1 litro di acqua
  • 1 tazza di fermento koji
  • ¼ di acqua tiepida
  • 1 pizzico di sale.

Amazake, un dolcificante alternativo sano e gustoso.Al giorno d’oggi, è molto sempre più sentita la necessità di trovare dolcificanti alternativi allo zucchero bianco. Oggi voglio contribuire alle conoscenze in merito parlando di una soluzione davvero parrticolare, che ci porta dritti nel meravaviglioso Sol Levante.

L’amazake o amasake è un dolcificante conosciuto da molto tempo in Oriente e prodotto dalla fermentazione enzimatica del riso o più raramente di altri cereali. Il fermento utilizzato allo scopo è il koji, lo stesso che si usa per produrre il miso di riso o il sakè.

Il chicco di riso viene pre-digerito completamente dai saccaromiceti e scisso in zuccheri più semplici, producendo il più modulato e meno invasivo tra i dolcificanti. Contiene infatti meno del 40% di maltosio. Il miglior amazake è quello prodotto con riso dolce.

In Occidente lo si consuma prevalentemente come dessert o come ingrediente nella preparazione di budini o di gelati. In Giappone, dove è ben diffuso, viene principalmente utilizzato diluito in acqua e bevuto caldo nella stagione invernale.

amazake

Di questo dolcificante in Oriente si parla tantissimo. Secondo alcune teorie, il suo consumo rappresenta un fantastico segreto di longevità.

Tra le sue principali proprietà benefiche possiamo ricordare la presenza di vitamine del gruppo B, fondamentali per il metabolismo energetico delle cellule, ma anche quella di acido folico e acido ferulico, ottimi contro i radicali liberi.

I benefici non finiscono certo qui! Questo meraviglioso dolcificante naturale è infatti utile per accelerare il metabolismo e per migliorare la digestione, rafforzando nel contempo il sistema immunitario.

Apprezzatissimo comfort drink – c’è chi lo consuma con una spolverata di zenzero – viene utilizzato per dolcificare budini e altri dolci. Vi sta venendo l’acquolina in bocca, vero? Sono sicura di sì!

L’ amazake, un modo “alternativo” per dolcificare

Abbiamo visto pregi e proprietà dell’amazake e scoperto che si può preparare in casa se non è facile reperirlo nei negozi, anche specializzati, o se si vuole sperimentare e affidarsi al fai da te, sicuri di quello che portiamo a tavola perché preparato con le nostre mani.

Il primo e unico ostacolo da superare è quello di trovare il fermento koji, che si acquista nei negozi di articoli alimentari internazionali, in alcune erboristerie e qualche volta nei reparti specializzati della grande distribuzione se sono presenti alimenti giapponesi.

Ora non resta che provare a prepararlo! Qui si può trovare la ricetta che uso io!

Ricette giapponesi ne abbiamo? Certo che si!

5/5 (3 Recensioni)
Riproduzione riservata

5 commenti su “Amazake, un modo “alternativo” per dolcificare

  • Mer 22 Mar 2023 | Eleonora ha detto:

    Sono allergica al nikel e l’amasake di riso integrale dovrebbe contenerne . Voi avete scritto che non ne contiene sulla legenda . Visto che Ho la SNAS e mucosità da nikel posso assumerlo?

    • Mer 22 Mar 2023 | Tiziana Colombo ha detto:

      Salve le prime volte lo preparavo con riso integrale ma dopo il mio viaggio in Giappone ho cominciato a prepaparlo con riso originario. In molti lo preparano con il riso glutinoso.

      • Gio 23 Mar 2023 | Eleonora ha detto:

        Capisco quindi se lo voglio usare e non preparare in casa devo usarne uno che non contenga riso integrale giusto? Grazie

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare HTML tags e attributi:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

TI POTREBBE INTERESSARE

Sciroppo di topinambur

Sciroppo di topinambur, una preparazione versatile

Uno sciroppo perfetto per molti tipi di dolci Lo sciroppo di topinambur, per esempio, è perfetto sui pancake. Da questo punto di vista assomiglia più allo sciroppo d’acero che ai normali...

Zucchero alla lavanda

Zucchero alla lavanda, per dolcificare con gusto

Gli usi dello zucchero alla lavanda A proposito di zucchero alla lavanda, come si utilizza lo zucchero aromatizzato? A cosa serve? Si potrebbe pensare che l’uso sia il medesimo delle altre...

Miele di ulmo

Miele di ulmo, il dolce nettare del Cile

Un focus su un miele davvero particolare Il miele di ulmo non è un miele come tutti gli altri. In primis perché è legato strettamente a una specifica cultura agroalimentare, ossia quella cilena....