bg header

Pepe d’acqua giapponese, una pianta che sa di pepe

Pepe d acqua giapponese

Pepe d’acqua giapponese, un nome strano ma azzeccato

Il pepe d’acqua giapponese è una pianta aromatica molto consumata nel Sol Levante, che esprime sentori vicini al pepe. E’ rinomata proprio per questo, ed è a partire da questa caratteristica che viene impiegata in cucina. Esternamente, la pianta del pepe giapponese si presenta come una pianta piuttosto minuta, che raramente raggiunge i 60 cm.

Le foglie sono larghe, ma hanno una forma lanceolata e appuntita. Il loro colore si attesta sul rosso scuro, anche i fiori sono tinti di rosso, ma hanno un margine perlaceo o tendente al rosa. Inoltre, si accumulano a mo’ di spiga di grano. Il pepe d’acqua produce dei frutti sotto forma di acheni appiattiti. Il nome scientifico del pepe d’acqua è “polygonum hydropiper”, un termine gergale che rievoca l’assonanza al pepe, nonché un segno di un riconoscimento da parte della comunità scientifica. Mentre il pepe nero può dare dei problemi ( in alcuni casi se assunto in abbondanza può essere nocivo al cuore ) per questa varietà non ci sono controindicazioni conosciute.

Come coltivare questo tipo di pepe?

Benché la pianta prenda il nome di pepe d’acqua giapponese è in realtà diffusa in molti continenti. Di giapponese ha principalmente il luogo di maggiore utilizzo, che è il Sol Levante. Il pepe d’acqua cresce rigoglioso allo stato selvatico, in particolare in zone umide, come laghetti poco profondi, stagni e piccoli specchi d’acqua. Può essere tranquillamente coltivato in modo domestico e persino in vaso.

Predilige le zone semi-soleggiate e i suoli molto umidi. Come la stragrande maggioranza delle piante soffre dei ristagni idrici, quindi occorre mantenere piuttosto asciutto il terreno. L’irrigazione deve essere frequente, per quanto non troppo abbondante, eccetto che nei mesi caldi. Dal punto di vista del suolo questa pianta non ha grandi pretese, sebbene soffra “abbastanza” nei suoli molto calcarei. Per questo, occorre scegliere terreni neutri, o al massimo leggermente alcalini.

Le varietà di pepe giapponese

Il pepe d’acqua giapponese è di per sé una varietà, infatti deriva dal pepe d’acqua “semplice”. Con questo termine si indicano alcune specie diffuse non solo in Asia, ma anche in Europa, in Nord America e in Medio Oriente. Il pepe d’acqua “semplice”, se così si può chiamare, presenta una forma sostanzialmente indistinguibile dalla variante giapponese. A cambiare è sono il colore e il gusto. Le foglie sono verdi, in alcuni casi verde “brillante”, con una forma sottile e oblunga. Stesso discorso per i fiori. Il sapore, inoltre, è più delicato e richiama al pepe in modo meno intenso.

Pepe d acqua giapponese

Gli utilizzi del pepe d’acqua standard e del pepe d’acqua giapponese sono simili, o almeno lo sono a livello potenziale. Ovviamente, la variante nipponica è maggiormente coinvolta nella preparazione di specialità locali. Sul piano botanico non si segnalano grandi differenze. La coltivazione è relativamente semplice, e procede dagli accorgimenti che ho illustrato nel paragrafo precedente.

Le proprietà del pepe d’acqua giapponese

Come molte piante aromatiche, il pepe d’acqua giapponese vanta buone capacità nutrizionali, che sfociano nell’ambito curativo. Il riferimento è in primo luogo all’abbondanza e alla varietà di oligoelementi, vitamine e sali minerali. Troviamo, infatti, ottime dosi di vitamina C e di potassio, in misura decisamente minore è invece il calcio.

Il pepe d’acqua è anche ricco di sostanze che contrastano i radicali liberi e impediscono un’errata riproduzione cellulare. Questo aspetto riduce il rischio di contrarre il cancro. Il pepe d’acqua giapponese è anche ricco di sostanze depurative, dunque permette di espellere gli elementi tossici e nocivi all’organismo. Infine, il pepe d’acqua giapponese incide sulla pressione sanguigna, abbassandola leggermente. Ovviamente, questi principi attivi esercitano un impatto più o meno grande a seconda della modalità di consumo della pianta.

Gli usi di questa bizzarra pianta aromatica

Gli usi del pepe d’acqua giapponese si dividono in gastronomici e “curativi”. Le virgolette sono d’obbligo, visto che parliamo comunque di medicina naturale. Ad ogni modo, le foglie di pepe d’acqua giapponese possono essere impiegate per realizzare tisane e decotti. Le tisane prevedono il riposo dell’ingrediente in acqua bollente, mentre il decotto prevede la bollitura dell’ingrediente stesso. Le tisane sono più leggere sia in termini di gusto che di effetti benefici, mentre il decotto eccelle da entrambi i punti di vista. Dal momento che le foglie del pepe d’acqua sono di per sé “potenti”, il decotto potrebbe risultare un po’ troppo forte. Ad ogni modo, queste due bevande possono essere considerate dei buoni stimolanti, ma anche una risorsa per chi vuole disintossicarsi e depurarsi.

In cucina il pepe d’acqua giapponese è considerato un buon sostituto del pepe. Tuttavia, rispetto a quest’ultimo, non irrita le mucose gastriche. Le foglie fresche di questo tipo di pepe vengono utilizzate per creare salse leggermente piccanti, con cui condire carni e pesci. Le foglie essiccate, invece, vengono impiegate come ingrediente per arricchire alcune specialità tipiche della cucina giapponese, come il sushi e la tempura. In alcune culture asiatiche si è soliti masticare le foglie essiccate, un po’ per “depurare” il cavo orale e un po’ come passatempo, quasi a mo’ di chewing gum. Va detto, però, che questa modalità di consumo, sprigiona tutti i sentori pepati delle foglie. Il pepe d’acqua giapponese si sposa anche con le ricette occidentali, infatti può essere integrato nelle minestre e nelle insalate, proprio come sostituto del pepe.

Riproduzione riservata
CONDIVIDI SU

2 commenti su “Pepe d’acqua giapponese, una pianta che sa di pepe

  • Dom 30 Gen 2022 | Giovanni ha detto:

    Grazie! Cercherò questa erba molto interessante

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Puoi usare HTML tags e attributi:

<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

TI POTREBBE INTERESSARE

Zuppa di malva

Zuppa di malva, un primo piatto semplice e...

Come preparare un perfetto brodo vegetale? Come avrete capito, tra gli ingredienti principali di questa zuppa di malva spicca il brodo vegetale. La tentazione è di utilizzare il classico dado...

Risotto alla malva

Risotto alla malva, un primo piatto aromatico e...

Quale riso scegliere? Per quanto concerne il risotto alla malva vi consiglio di andare sul sicuro utilizzando il riso Carnaroli. E’ la varietà più comunemente usata per il risotto, in quanto è...

Burro al fiordaliso

Burro al fiordaliso, una profumata alternativa al burro

Le peculiarità del sale rosa dell’Himalaya Tra gli ingredienti più particolari della ricetta del burro al fiordaliso spicca il sale. Non stiamo parlando di un sale normale, bensì del sale rosa...

logo_print