
Tasca di vitello ripiena, un buon secondo per la Pasqua

Tasca di vitello ripiena: Una delizia pasquale che parla al cuore e al palato
La Pasqua è alle porte, e con essa il desiderio di riunirsi attorno a una tavola imbandita di piatti che celebrano la rinascita e la condivisione. Tra le proposte culinarie che non possono mancare, spicca la tasca di vitello ripiena, un piatto ricco e saporito che promette di conquistare i commensali, trasformando il pranzo pasquale in un’esperienza indimenticabile.
La tasca di vitello ripiena è un piatto che affonda le radici nella più autentica tradizione culinaria, ricordandoci quanto sia importante preservare i sapori del passato. Ma non lasciamoci ingannare: seppur tradizionale, questa ricetta si presta a interpretazioni moderne e personalizzate, capaci di sorprendere e di adattarsi alle diverse esigenze gastronomiche.
Quando si porta in tavola la tasca di vitello ripiena, gli occhi dei commensali si illuminano di ammirazione. La cura nella preparazione si riflette nell’eleganza della presentazione, rendendo questo piatto non solo un piacere per il palato, ma anche per la vista. Affettata con maestria, svela al suo interno l’intreccio di sapori e colori che la rendono unica.
Invitiamo i nostri lettori a intraprendere questo viaggio tra gusto e tradizione, preparando con amore una tasca di vitello ripiena per il loro pranzo di Pasqua. Che sia fedele alla ricetta classica o arricchita da una nota personale, sarà senza dubbio il cuore pulsante di un’esperienza culinaria condivisa, capace di unire le persone attorno ai valori della famiglia e della convivialità.
Ricetta tasca di vitello ripiena
Preparazione tasca di vitello ripiena
Per la preparazione della ricetta iniziate lavando e asciugando accuratamente la tasca di vitello. Sbollentate le cime di rapa, fatele intiepidire e strizzatele. Poi riducete la salsiccia in briciole e fate la cipolla a fette sottili. Infine soffriggete la cipolla con un po’ d’olio d’oliva e fate rosolare al suo interno la salsiccia. Ora fate raffreddare e unite le cime di rapa, un po’ di timo tritato e la mollica fatta a briciole. Mescolate il tutto e aggiustate con un po’ di sale e di pepe. Intanto, cuocete le uova per 9 minuti per farle diventare sode, poi fatele raffreddare e rimuovete il guscio. Infine, farcite la carne con il composto, ponendo al centro le uova sode.
Chiudete la carne con un filo da cucina e adagiatela in una teglia già imburrata e oliata. Aggiustate di sale, condite con un po’ pepe, erbe aromatiche (rosmarino e timo) e dei fiocchetti di burro. Cuocete al forno per 2 ore ad una temperatura di 180 gradi, spennellando più volte con il fondo di cottura e integrando con un po’ di brodo caldo. Girate la carne a metà cottura, poi fate riposare il tutto per 15 minuti a fuoco spento e per 5 minuti su un tagliere. Servite tagliando l’arrosto e accompagnandolo con il sugo del fondo cottura ben filtrato.
Ingredienti tasca di vitello ripiena
- 1 kg. di tasca di vitello
- 200 gr. cime di rapa
- 100 gr. salsiccia
- 100 gr. mollica di pane consentita
- 5 uova
- 1 cipolla
- 1 foglia di alloro
- 2 mestoli di brodo
- 40 gr. di burro chiarificato
- 1 rametto di timo e rosmarino
- q. b. di sale e di pepe
- q. b. di olio extravergine d’oliva.
Tasca ripiena al forno , secondo corposo ma moderatamente leggero
La tasca di vitello ripiena è un secondo piatto ideale per le grandi occasioni. Io consiglio di prepararlo a Pasqua, al posto del classico agnello. Un modo per cambiare registro e introdurre un elemento di diversità a un menù che potrebbe essere ripetitivo. Anche perché la tasca di vitello ripiena è un piatto ricco che ha le carte in regola per farsi apprezzare da tutti i palati: è gustoso, leggero e non pone in essere difficoltà di sorta nella preparazione.
L’unica elemento di complessità riguarda il taglio della carne. La farcitura è poderosa, dunque è bene che la carne non sia solo di qualità, ma anche selezionata nel modo corretto. A tal proposito, vi consiglio di rivolgervi al vostro macellaio di fiducia e chiedere la “tasca” migliore tra quelle a sua disposizione. Per inciso, la tasca è un taglio molto particolare del vitello, che si caratterizza per un certo spessore ma anche per la sua tenerezza. Dunque, è ideale per essere farcita.
La straordinaria bontà delle cime di rapa
La farcitura della tasca di vitello ripiena vede come protagoniste le cime di rapa. Le cime di rapa sono tra le verdure più apprezzate della cucina pugliese (molto famose sono le orecchiette alle cime di rapa). Appartengono alla stessa famiglia dei broccoli, con cui condividono almeno in parte il sapore. Rispetto ai broccoli, però, le cime di rapa si caratterizzano per un sapore un po’ più forte e allo stesso tempo più aromatico. Le cime di rapa sono facili da reperire, specie se surgelate, tuttavia vi consiglio di utilizzare un prodotto fresco.
Le cime di rapa non sono solo squisite (e versatili) ma anche salutari. Brillano, infatti, per le proprietà nutrizionali. Il riferimento è alla concentrazione di vitamine e sali minerali. Abbondano in particolare di calcio, come raramente accade per un alimento di origine vegetale. Contengono anche ottime quantità di ferro, nonché di vitamine A, C e B2. Inoltre, contengono anche una certa quantità di proteine, che rappresentano il 4% della loro struttura. L’apporto calorico, infine, è molto basso: un etto di cime di rapa apporta solo 32 kcal.
La salsiccia, un’ottima fonte di proteine
Come ho già accennato, la farcitura della tasca di vitello ripiena è molto ricca. Oltre alle cime di rapa troviamo, infatti, l’uovo e la salsiccia. L’uovo va reso sodo attraverso una semplice bollitura, operazione che gli permette di non sfaldarsi una volta inserito all’interno della carne. Per quanto concerne la salsiccia, la sua presenza potrebbe far storcere il naso a qualcuno. Infatti non gode di una buona nomea presso i salutisti, in particolare suscita scetticismo per la presenza eccessiva di grassi. Un etto di salsiccia apporta ben 31 grammi di grassi.
Va detto, però, che almeno in questo caso la salsiccia non rappresenta l’ingrediente principale, anzi è presente in dosi davvero minime. Si parla, infatti, di 100 grammi per un intero arrosto, che può essere consumato da almeno sei persone. Dunque, l’apporto calorico alla ricetta non è affatto eccessivo e di certo non è in grado di compromettere la linea. C’è da considerare, poi, che la salsiccia è una buona fonte di proteine, infatti un etto di prodotto ne apporta circa 15 grammi, una quantità non molto diversa dalla carne fresca.
Idee per il pranzo pasquale ne abbiamo? Certo che si!
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