
Risotto con fiori di tarassaco, una preparazione genuina

Risotto con fiori di tarassaco, una ricetta selvatica e delicata
Il risotto con fiori di tarassaco è una di quelle ricette che nascono dal contatto con la natura e parlano di stagionalità, semplicità e cucina genuina. Il tarassaco è un’erba spontanea conosciuta per le sue proprietà depurative e per il suo sapore leggermente amarognolo. In primavera i suoi fiori gialli colorano i prati e diventano un ingrediente sorprendente da portare in tavola, perfetto per arricchire un risotto diverso dal solito.
Questo piatto è perfetto per chi ama i sapori freschi, autentici e leggermente rustici. I fiori di tarassaco aggiungono colore, profumo e personalità a una base neutra come il riso. Se ben bilanciati, possono creare un equilibrio molto piacevole tra dolcezza e amaro, soprattutto se accostati a ingredienti delicati come olio extravergine, brodo vegetale e magari un tocco di burro chiarificato per la mantecatura.
Il risotto con fiori di tarassaco è ricco di sali minerali e vitamine. I fiori non solo decorano, ma offrono un gusto floreale unico. Provalo con un’aggiunta di mandorle tostate o con una crema di patate leggera per renderlo più cremoso e originale.
Per la preparazione ti consiglio di raccogliere fiori appena sbocciati, lontano da strade o zone trattate. Vanno sciacquati delicatamente e asciugati bene. Il risotto può essere preparato nel modo classico, con un soffritto leggero, una buona tostatura del riso e aggiunte graduali di brodo vegetale. I fiori possono essere aggiunti a fine cottura o anche leggermente saltati in padella con un filo d’olio, per esaltarne profumo e colore.
Dal punto di vista nutrizionale, il tarassaco è una vera miniera: è diuretico, depurativo e sostiene la digestione. È perfetto per una cucina leggera, funzionale ma mai noiosa. Il risotto con fiori di tarassaco è una ricetta che unisce semplicità e bellezza, ideale per chi ama valorizzare le erbe spontanee e cucinare con ciò che offre la stagione.
Se non l’hai mai provato, questo è il momento giusto: primavera è la stagione perfetta per raccogliere il tarassaco e portare in tavola qualcosa di buono, diverso e sorprendente. Bastano pochi fiori e un po’ di creatività per stupire con gusto chiunque.
Ricetta risotto con fiori di tarassaco
Preparazione risotto con fiori di tarassaco
Per la preparazione del risotto con tarassaco iniziate pulendo il tarassaco e tagliandolo in modo grossolano. Ora prendete una padella antiaderente, riscaldate un po’ di olio extravergine d’oliva, poi versate il tarassaco e lo scalogno ben tritato, rosolate bene e infine versate anche il riso in modo che si tosti.
A questo punto aggiungete il brodo un po’ alla volta e continuate a cuocere fino a quando il riso non sarà pronto. Qualche minuto prima della fine della cottura, friggete in poco olio i fiori di tarassaco, a cui avrete tolto il picciolo. Impiattate e guarnite con i fiori di tarassaco fritti. Concludete con una bella sventagliata di parmigiano e buon appetito!
Ingredienti risotto con fiori di tarassaco
- 320 gr. di riso Carnaroli
- 400 gr. di tarassaco
- 10/15 fiori di tarassaco
- 1 scalogno
- 1 lt e mezzo di brodo vegetale
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- 50 gr. di parmigiano reggiano stagionato 36 mesi
- un pizzico di sale e pepe.
Risotto con fiori di tarassaco, eleganza spontanea nel piatto
Il risotto con fiori di tarassaco è una di quelle ricette che sanno sorprendere per delicatezza e personalità. Alla base c’è un buon riso, un brodo leggero e pochi aromi. Ma è il fiore a rendere tutto speciale: il tarassaco, con il suo profumo che ricorda i prati in fiore e un tocco di miele. Se raccolti al mattino, ancora chiusi, i fiori mantengono meglio l’aroma e danno il meglio durante la mantecatura finale.
Preparare questo piatto significa portare in tavola la primavera. I fiori vanno puliti delicatamente, senza lavarli sotto l’acqua, per non disperdere il profumo. Alcuni si aggiungono in cottura, altri a crudo per guarnire. Il risultato è un risotto cremoso, dorato, che oscilla tra note dolci e leggere punte amare. Un equilibrio tutto naturale che conquista senza bisogno di aggiunte forzate.
Questo piatto è l’ideale per chi ama dare valore agli ingredienti semplici e locali. È un risotto che racconta le stagioni, che parla di rispetto per ciò che cresce spontaneamente. Si presenta bene in ogni contesto: dalla tavola più rustica a una cena raffinata. La sua forza sta proprio nell’equilibrio tra semplicità e poesia.
Il risotto con fiori di tarassaco è anche un’occasione per guardare con occhi nuovi ciò che spesso ignoriamo. Il fiore che molti calpestano distrattamente diventa qui il protagonista assoluto, trasformato con cura in un piatto che nutre, racconta e sorprende. Un gesto d’amore verso la natura e la cucina.
Le peculiarità del risotto con fiori di tarassaco
Il risotto con fiori di tarassaco non è certo tra le preparazioni più comuni. Il tarassaco, infatti, è un ingrediente poco utilizzato quando si prepara un risotto, eppure riesce a regalare molto in termini di gusto, estetica e benessere. Il suo colore giallo acceso e il verde brillante dei gambi portano in tavola una vera esplosione di primavera. È un piatto semplice e genuino che colpisce per eleganza e personalità, perfetto per chi ama sperimentare con ciò che la natura offre.
Dal punto di vista tecnico, la preparazione non si discosta molto da quella di un risotto tradizionale. Servono gli stessi passaggi: tostatura del riso, aggiunta graduale del brodo e mantecatura finale. L’unica differenza è nella gestione del tarassaco, che va selezionato con cura, pulito delicatamente e utilizzato sia in cottura che a crudo. È proprio la freschezza del fiore a rendere questo piatto unico nel suo genere.
Il tarassaco, conosciuto anche come dente di leone, piscialetto o soffione, è una pianta spontanea ricca di storia e di usi regionali. Il suo sapore ricorda vagamente quello della cicoria, ma è più delicato e profondo. In cucina si presta a numerose interpretazioni, ma è nel risotto che riesce a esprimersi con maggiore equilibrio. La sua presenza si sente ma non sovrasta, dona un aroma erbaceo e un leggero amaro che stimola il palato.
Dal punto di vista nutrizionale, il tarassaco è un vero concentrato di benessere. È noto per le sue proprietà depurative e digestive, in particolare per il supporto che offre al fegato. È anche ricco di potassio, elemento prezioso per il corretto funzionamento muscolare e il bilancio dei liquidi. Il fiore è dunque non solo bello, ma anche utile. In questa ricetta si usano sia i petali sia il gambo tenero, per sfruttarne tutte le sfumature.
Quanto al riso, il più indicato resta sempre il Carnaroli, grazie alla sua tenuta in cottura e alla capacità di assorbire bene i sapori. Lo trovi citato anche in altre nostre ricette, come quella con uovo marinato. Il Carnaroli è perfetto per un risotto cremoso ma al dente, e si sposa alla perfezione con la delicatezza aromatica dei fiori. Un piatto che unisce estetica, salute e cucina di territorio.
Una ricetta semplice ed alla portata di tutti
La ricetta del risotto con fiori di tarassaco è tutto sommato un primo piatto semplice e alla portata di tutti. O meglio, non è molto diversa da quella degli altri risotti. Tuttavia si segnalano alcune differenze, in primo luogo, l’assenza di una vera e propria mantecatura. Se in quasi tutti i risotti a fine cottura vengono integrati formaggi e latticini vari (più spesso il burro e il parmigiano), in questo il formaggio viene inserito quasi prima di servire, e solo a mo’ di guarnizione. Il motivo va ricercato nelle peculiarità gustative del tarassaco, che propone un sapore molto delicato. Una qualsiasi mantecatura, infatti, causerebbe una compromissione del sapore, rendendo vana la cottura del tarassaco.
La seconda differenza consiste nella decorazione finale, che oltre al parmigiano vede come protagonisti i fiori di tarassaco. Esatto, se per il condimento si usa il gambo, per la decorazione – giustamente – si opta per i fiori. Questi in particolare vanno fritti, in modo da risultare commestibili. Ricordatevi comunque di eliminare il picciolo prima di immergerli nell’olio bollente, in quanto quella parte non può essere consumata né cruda né cotta. Per il resto, niente di diverso dai classici risotti: il riso va tostato sul fondo cottura e il brodo vegetale va inserito gradualmente fino a cottura terminata.
Il parmigiano ideale per il risotto con fiori di tarassaco
Quando si parla di parmigiano, spesso si pensa a un ingrediente unico. In realtà, esistono molte sfumature, soprattutto legate alla stagionatura. Per il nostro risotto con fiori di tarassaco, la scelta del parmigiano giusto può fare davvero la differenza. In questa ricetta, il formaggio non viene sciolto nel risotto ma usato a crudo, come guarnizione finale. Ecco perché serve un parmigiano ben stagionato, asciutto, intenso, facile da grattugiare.
Una stagionatura di almeno 24 mesi è la più indicata: la pasta è più friabile, il gusto più marcato, ma non eccessivo. Chi ama sapori forti può anche provare stagionature oltre i 30 mesi. Questo tipo di parmigiano si integra perfettamente con l’amaro leggero del tarassaco e arricchisce il piatto senza coprirne la delicatezza. È un piccolo dettaglio che rende tutto più equilibrato e raffinato.
Dal punto di vista nutrizionale, il parmigiano è un piccolo concentrato di energia. È vero, le calorie non sono poche, ma la densità di nutrienti è tale da renderlo un alimento prezioso, soprattutto se consumato con moderazione. Contiene aminoacidi essenziali, calcio, fosforo e vitamine del gruppo B. E anche chi è intollerante al lattosio può gustarlo: già dopo 24 mesi, il lattosio è praticamente assente.
Un altro vantaggio? Il parmigiano ben stagionato si grattugia in modo uniforme e si scioglie in modo più controllato, evitando l’effetto “colloso” che a volte si ha con formaggi più freschi. In un piatto come il risotto con fiori di tarassaco, che si basa su un equilibrio naturale tra ingredienti delicati, questo tipo di formaggio rappresenta la scelta perfetta.
Insomma, se vuoi valorizzare davvero il tuo risotto con un tocco sapido, aromatico e nutriente, punta su un parmigiano stagionato. Sarà la firma che completa il piatto, con gusto e sostanza.
Ricette con tarassaco ne abbiamo? Certo che si!
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