Bagna Cauda ricetta originale piemontese: storia e tradizione
Bagna cauda: un tuffo nella tradizione piemontese
La bagna cauda è uno dei piatti più iconici della tradizione piemontese, simbolo di convivialità e sapori intensi. Questo condimento caldo a base di acciughe salate, aglio e olio extravergine di oliva rappresenta un rito culinario da condividere intorno alla tavola, immergendo verdure di stagione in questa salsa ricca e saporita. Perfetta per accompagnare ortaggi freschi o cotti, la bagna cauda è un’esplosione di gusto che celebra il territorio ei suoi ingredienti semplici ma genuini.
Le acciughe, ingrediente principale, donano un sapore deciso e sapido, mentre l’aglio, addolcito dalla lenta cottura, perde la sua intensità pungente per trasformarsi in un aroma avvolgente. L’olio extravergine d’oliva lega tutti gli ingredienti, creando una consistenza cremosa e vellutata. Alcune varianti moderne includono l’aggiunta di burro o latte per un sapore ancora più delicato, rendendo la bagna cauda più adatta a tutti i palati.
Questo piatto, tradizionalmente servito in ciotole di terracotta per mantenerlo caldo durante tutta la cena, rappresenta un vero e proprio rituale, perfetto per una serata in compagnia. Con il suo sapore unico e la sua storia legata alla terra piemontese, la bagna cauda continua ad essere una delle ricette più amate e rappresentative della cucina italiana. Un’esperienza che unisce il piacere del cibo alla bellezza della condivisione!
ricetta della bagna cauda piemontese
Preparazione Bagna cauda
Come si prepara la bagna cauda ?Dissalate le acciughe, spinatele, lavatele e pestatele in un mortaio. Sbucciate e tritate le teste d ‘aglio , raccoglietelo in una ciotola, copritelo con il latte, lasciatelo marinare per circa 2 ore. Mondate i finocchi delle coste più dure; private le coste più tenere dei filamenti, tagliatele a pezzi insieme ai cuori.
Metteteli in una terrina con acqua fredda acidulata con succo di limone. Pulite, lavate i peperoni, privateli del gambo, dei semi, tagliateli a pezzi. Fate sciogliere il burro e l’olio a calore moderato in un tegame di terracotta o di smalto, incorporatevi le acciughe dissalate e pestate.
Unitevi il trito d’aglio sgocciolato, lasciate cuocere sempre a calore basso per 20 minuti, mescolate di tanto in tanto. Ricordatevi se avete a tavola un celiaco di non mescolare con il cucchiaio di legno.
Servite in tavola, mettendo nel centro un tegame di coccio o il classico fujot , sopra disponeteci il tegame con la salsa calda . AI centro mettete ci anche la terrina con i pezzi di finocchi e di peperoni.
ingredienti per bagna cauda
- 300 gr. di acciughe sotto sale,
- 50 gr. di burro chiarificato,
- 4 spicchi d ‘aglio,
- 2 cucchiai di latte intero senza lattosio,
- 2 bicchieri di olio extravergine di oliva,
- 2 peperoni carnosi,
- un finocchio di media grandezza,
- succo di limone.
Bagna Cauda ricetta originale: sapore di festa e convivialità
La bagna cauda è la regina delle ricette piemontesi, amata per la tradizione e il gusto intenso che la caratterizzano. Oggi vi porto alla scoperta della ricetta originale della bagna cauda piemontese, un piatto che fa parte del patrimonio gastronomico italiano, perfetto per chi ama condividere la tavola durante i mesi più freddi.
Nata nelle campagne, la bagna cauda si prepara con ingredienti semplici e genuini: acciughe sotto sale, aglio e olio. La salsa ben calda viene portata in tavola per essere gustata insieme, accompagnata dalle verdure tipiche del territorio. Oggi questa ricetta vive una seconda giovinezza anche nelle versioni per intolleranti, adatta a tutti i palati.
Per alleggerire l’aglio, lessatelo tre volte in acqua e poi una volta nel latte vegetale. In questo modo la bagna cauda resta gustosa ma più digeribile per tutte le esigenze.
Preparare la bagna cauda originale è molto più di una semplice ricetta: è un rituale di famiglia e amicizia, da vivere senza formalismi. Tra storie e piccoli segreti, oggi scopriamo insieme tutti i passaggi e le verdure perfette per esaltare questo piatto unico piemontese!
Bagna cauda ricetta originale piemontese: storia, riti e fujot
Le radici della bagna cauda nella cucina piemontese
La bagna cauda ha origini antiche e popolari: nasce come piatto povero, nutriente e conviviale. Le prime tracce risalgono al Medioevo, quando veniva preparata per sfruttare ingredienti facilmente conservabili come acciughe e aglio. La ricetta si lega ai commerci liguri e alle tradizioni contadine piemontesi, mantenendo sempre il suo significato di festa, comunione e ospitalità.
Il rito del fujot: calore vero sulla tavola piemontese
Elemento iconico e inseparabile della bagna cauda tradizionale è il fujot: un piccolo braciere in terracotta o ceramica smaltata, con una fiammella o candela alla base. Il fujot mantiene la salsa calda per tutta la durata della cena e permette di assaporarla fino all’ultima goccia. Un tempo ne bastava uno grande al centro della tavola, oggi si preferisce un fujot personale per ogni commensale. È un vero simbolo di convivialità e di rispetto per il rito gastronomico piemontese.
Una Bagna Cauda per tutti: varianti e consigli salutistici
Soluzioni per intolleranze e gusti moderni
Per chi è intollerante al lattosio, la bagna cauda può essere preparata usando latte senza lattosio oppure bevande vegetali. Chi è sensibile al nichel può scegliere oli alternativi come quello di riso, mais altoleico o vinacciolo. L’aglio può essere reso più dolce e digeribile tramite una cottura prolungata e bagni in latte vegetale.
Così questa ricetta bagna cauda piemontese diventa perfetta per tutti, mantenendo il suo gusto unico e la sua ricchezza in nutrienti: le acciughe portano omega 3, mentre aglio e verdure sono veri alleati del benessere.

Bagna cauda e verdure: la mappa tradizionale piemontese
La ricetta originale della bagna cauda non può prescindere dalle verdure storiche previste dalla tradizione. Ecco una tabella che le presenta in modo organizzato, come base per una tavola colorata e genuina:
| Verdure crude | Verdure cotte |
|---|---|
| Cardi gobbi di Nizza | Barbabietole rosse |
| Topinambur | Patate lesse |
| Cuori di cavolo bianco | Cipolle al forno |
| Indivia | Zucca fritta |
| Scarola | Peperoni arrostiti |
| Peperoni freschi | |
| Peperoni sotto graspa | |
| Cipollotti nel Barbera |
Queste verdure rappresentano il meglio dei campi piemontesi e regalano carattere unico al vostro piatto. Sperimentate presentazioni moderne, come mini cocotte, bicchierini o pane rustico per valorizzare ogni assaggio.
Vini e abbinamenti consigliati
La Bagna Cauda ha un sapore deciso; scegliete vini bianchi secchi come Roero Arneis, Gavi o Favorita. Anche un Dolcetto giovane va bene. Evitate vini dolci o troppo corposi.
L’Accademia Italiana della Cucina ha depositato la ricetta originale della bagna cauda piemontese il 7 febbraio 2005. Ricordate che questa versione è una rivisitazione attenta, pensata per chi vuole rispetto della tradizione e attenzione alle esigenze alimentari di tutti.
Un’esperienza da ricordare: il mio Bagna Cauda Day
Ricordo ancora la volta in cui mio genero mi ha invitato a partecipare al Bagna Cauda Day. Lo devo proprio ringraziare per avermi fatto scoprire da vicino questa tradizione così sentita. È un evento che coinvolge intere famiglie: ci si ritrova intorno a una grande tavolata, e quasi sempre ci sono anche i nonni che raccontano storie, aneddoti e ricordi d’infanzia. La bagna cauda non è solo una ricetta, ma un vero momento di condivisione che unisce generazioni e accende il piacere di stare insieme.
Bagna cauda nel mondo: una tradizione che viaggia lontano
Forse non tutti sanno che la bagna cauda ha conquistato appassionati anche fuori dal Piemonte. Si possono trovare versioni reinterpretate nei ristoranti italiani di New York, Tokyo, Londra e perfino in Argentina, dove la comunità piemontese ama ritrovarsi a tavola come da tradizione. Alcuni chef propongono una “bagna cauda fusion”, incorporando ingredienti locali, oppure la servono come finger food moderno nei brunch cittadini. Questa storia di gusto e convivialità è diventata così Ambasciatrice delle eccellenze piemontesi nel mondo!
Lo sapevi che… la bagna cauda nasconde mille curiosità?
- Si dice che il nome derivi dal dialetto e significhi letteralmente “salsa calda”!
- I cardi gobbi di Nizza sono così preziosi che un tempo si regalavano a Natale.
- Il vero segreto per una bagna cauda perfetta è la qualità dell’olio — molti usano quello d’oliva ligure, leggero e profumato.
- Esistono persino gare di “tuffo del peperone nella bagna cauda” durante alcune sagre piemontesi!
- In alcuni ristoranti, il fujot viene acceso in sala davanti agli ospiti creando un piccolo rito scenografico.
Come vivere la bagna cauda per la prima volta
Se non hai mai assaggiato la bagna cauda, lasciati guidare passo dopo passo: apri la cocotte ancora calda, osserva i colori delle verdure, senti il profumo avvolgente dell’aglio e delle acciughe. Il primo assaggio è sempre una sorpresa: intingi delicatamente un pezzo di cardo o di topinambur e lasciati avvolgere dalla salsa. Il consiglio? Prova ogni verdura e scopri quale abbinamento ti stupisce di più. Non aver paura: la bagna cauda conquista tutti, anche chi teme l’aglio!
Bagna cauda tra miti e piccoli segreti
Non lasciarti spaventare da chi pensa che la bagna cauda sia “solo aglio”! Il vero equilibrio si raggiunge con una lavorazione attenta dell’aglio che lo rende delicato e profumato. In alcune famiglie si aggiunge un pizzico di burro o di latte per rendere la salsa ancora più vellutata. E per chi affronta la “prima volta”, il rito vuole che il cucchiaio si passi di mano in mano come segno di benvenuto a tavola!
E tu, hai già un ricordo speciale legato alla bagna cauda? Raccontamelo nei commenti o condividi la tua versione usando l’hashtag #BagnacaudaMoments!
FAQ bagna cauda: domande e risposte
Posso preparare la bagna cauda in anticipo?
Sì, puoi anticiparla e conservarla in frigorifero. Al momento di servirla, scaldala dolcemente a bagnomaria.
È adatta anche ai bambini?
Con meno aglio e una cottura dolce, sì. Scegli verdure più dolci e delicate.
Si può congelare?
Sì, ma è preferibile consumarla fresca o conservarla in frigo per 2-3 giorni al massimo.
La bagna cauda ricetta originale piemontese è una ricetta che supera il tempo, tra storia e convivialità. Provatela e condividete una cena tutta piemontese!
Ricette piemontesi ne abbiamo? Certo che si!
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