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Hachis Parmentier: storia, ricetta e segreti di un classico francese

Tiziana Colombo: per voi, Nonnapaperina

Ricetta proposta da
Tiziana Colombo

Hachis Parmentier
Italiana , Ricette per intolleranti
Ricette senza glutine
Ricette senza lattosio
preparazione
Preparazione: 01 ore 00 min
cottura
Cottura: 01 ore 00 min
dosi
Ingredienti per: 4 persone
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5/5 (2 Recensioni)

Hachis parmentier: ricetta di casa che scalda

L’hachis parmentier è il mio comfort food d’inverno: una ricetta hachis parmentier semplice, cremosa, il classico hachis parmentier che profuma di casa e di forno. Strati di purè di patate e carne tritata ben rosolata, poi la *crosta dorata* che fa subito convivialità. Arriva in tavola fumante, con quel mix di morbido e croccante che mette d’accordo tutti, anche nei giorni più frenetici.

Nasce in Francia, dove Parmentier ha dato valore alla patata, rendendola ingrediente quotidiano. Oggi l’hachis parmentier parla di famiglie riunite e teglie generose. È un piatto che si prepara con calma, ma resta pratico: si assembla in anticipo, si tiene in frigo e si inforna all’ultimo. Così, tra un impegno e l’altro, resta spazio per sedersi e godersi la cena.

Consiglio della nonna
Per un hachis parmentier equilibrato usa patate a pasta gialla per un purè asciutto; rosola bene la carne per dare sapore. Versione senza lattosio? Burro chiarificato o latte delattosato. Variante senza glutine? Pangrattato gluten-free o solo fiocchi di burro chiarificato in superficie.

La base resta sempre la stessa, ma le varianti sono tante. Con macinato di manzo per la tradizione, con pollo o tacchino per un gusto più leggero, con lenticchie e funghi per una versione vegetariana piena e saporita. Anche il formato cambia: teglia familiare la domenica, monoporzioni per le cene di settimana. In ogni caso il risultato è confortante e goloso.

In abbinamento bastano un’insalata croccante e un calice leggero. L’hachis parmentier regge bene il riposo: il giorno dopo è ancora più buono, perché i sapori si assestano. Piace per la sua semplicità pulita. Racconta di forno acceso, di tempi umani e di gesti che scaldano, dal primo morso all’ultimo angolo gratinato.

La scelta degli ingredienti è fondamentale: le patate devono essere a pasta farinosa per ottenere un purè soffice, la carne può essere sia macinata (magari di qualità dal macellaio) sia avanzata da brasati, stufati o bolliti – vera anima della cucina anti-spreco. Il segreto della ricetta sta proprio nell’equilibrio: un purè cremoso, ma non liquido, e una carne saporita, arricchita dal soffritto e dalle erbe.

Ricetta Hachis Parmentier

Preparazione Hachis Parmentier

  • Lavate bene le patate, lessatele con la buccia in abbondante acqua salata fino a quando sono morbide (test del coltello).
  • Scolatele, pelatele ancora calde e passatele allo schiacciapatate. Trasferite la purea in una casseruola, unite il burro a pezzi e il latte caldo, amalgamate bene fino a ottenere una crema densa e vellutata.
  • Insaporite con sale, pepe e abbondante noce moscata. Il purè deve essere morbido, ma in grado di mantenere la forma quando versato nella pirofila.
  • In una padella, scaldate poco olio e rosolate dolcemente la cipolla tritata (e la carota, se presente) fino a farla appassire.
  • Aggiungete la carne macinata o sminuzzata, alzate la fiamma e fatela insaporire bene sfumando, volendo, con un goccio di vino bianco secco o qualche cucchiaino di brodo.
  • Cuocete per almeno 10 minuti, regolando con sale, pepe e un trito di erbe aromatiche. Il composto non deve essere troppo umido: se rilascia molto liquido, lasciate restringere. Se usate carne avanzata già cotta, basterà saltarla per qualche minuto con il soffritto e poco brodo.
  • Imburrate una pirofila e cospargete il fondo di pangrattato (opzionale: evita che il purè si attacchi). Stendete uno strato uniforme di carne, compattando leggermente con un cucchiaio.
  • Coprite con tutto il purè di patate, livellando la superficie. Completate con il formaggio grattugiato e qualche fiocchetto di burro.
  • Cuocete la pirofila in forno preriscaldato a 200°C per 20-25 minuti, preferibilmente in modalità statica.
  • Verso la fine, attivate il grill per ottenere una superficie dorata e croccante.
  • Il vero segreto del successo dell’Hachis Parmentier è una gratinatura ben riuscita: la crosta croccante in superficie che custodisce all’interno un cuore morbido e saporito.
  • Lasciate assestare qualche minuto il piatto fuori dal forno. Servite l’Hachis Parmentier caldo, magari accompagnato da un’insalata verde, verdure cotte al vapore o un filo di senape rustica a parte

Ingredienti Hachis Parmentier

  • 600 g di patate farinose (ideali: bintje o simili
  • che assorbono bene il burro e il latte)
  • 300-400 g di carne di manzo macinata fresca
  • oppure arrosto/bollito avanzato
  • sminuzzato a coltello
  • 1 cipolla dorata grande
  • 1 carota (facoltativa
  • aggiunge dolcezza e sostanza)
  • 40-50 g di burro chiarificato
  • 100-120 ml di latte intero consentito
  • 60 g di groviera o emmental grattugiato per la gratinatura
  • olio extravergine d’oliva q.b.
  • noce moscata grattugiata fresca
  • sale
  • pepe nero macinato
  • pane grattugiato per la crosta (facoltativo)
  • prezzemolo
  • timo o erbe aromatiche fresche  

Hachis Parmentier: un viaggio nella storia e nella cultura francese

Tra i grandi comfort food della tradizione europea, l’Hachis Parmentier occupa un posto speciale nella memoria culinaria di generazioni di francesi. Ma cos’è precisamente questo piatto così evocativo? Letteralmente, “hachis” significa “tritato”, e “Parmentier” omaggia l’agronomo Antoine-Augustin Parmentier, vero pioniere della diffusione della patata in Europa nel XVIII secolo. Prima che Parmentier ne dimostrasse il valore nutritivo, la patata era considerata solo una curiosità botanica e persino sospetta perché apparteneva alla famiglia delle solanacee, come il velenoso belladonna.

Fu grazie all’ingegno e alla determinazione di Parmentier che la patata fu rivalutata e adottata come ingrediente fondamentale per sfamare la popolazione, soprattutto fra i più poveri. In sua memoria, la cucina popolare battezzò così questo piatto tanto semplice quanto furbo: uno sformato gratinato che unisce carne tritata – spesso recuperata avanzata dal bollito della domenica – e un cremosissimo purè di patate. Il risultato è un piatto nutriente, economico, completo, capace di accontentare grandi e piccoli e di regalare calore anche nei mesi più freddi.

L’Hachis Parmentier racconta non solo la storia di una nazione, ma anche una lezione importante: la cucina del riciclo, di ciò che non si spreca, delle tavole affollate e creative. In Francia resta amatissimo, segno di quella convivialità genuina che si ritrova nei bistrò parigini, nelle case di campagna e in ogni famiglia – e che oggi conquista anche le tavole internazionali.

Hachis Parmentier

Consigli pratici, errori da evitare, trucchi di presentazione

  • Patate troppo sode? Il purè va preparato con patate a pasta farinosa e lavorato ancora caldo. Non aggiungete mai troppo latte subito: versatelo poco alla volta.
  • Carne troppo magra? Un po’ di grasso nella carne aiuta il sapore e la morbidezza, scegliete pezzature non completamente sgrassate.
  • Livello aromatico: se volete, potete aggiungere uno spicchio d’aglio nella carne o una foglia di alloro, poi eliminateli dopo la cottura.
  • Versione light: Potete sostituire metà patate con cavolfiore, o il formaggio grattugiato con versione light/veg.
  • Per la presentazione: Usate stampi monoporzione, cocotte o ramequin e completate con una spolverata di prezzemolo fresco tritato.
  • Anticipo? L’Hachis Parmentier si prepara tranquillamente in anticipo e si conserva in frigorifero pronto da infornare (massimo 24 ore), oppure si può surgelare già cotto e rigenerare direttamente in forno.

Varianti celebri e regionali: dalla Francia al mondo

In Francia, il piatto “di base” si arricchisce a seconda delle tradizioni locali e delle famiglie. Nel nord spopola la versione con agnello o anatra, nel sud si aggiungono spezie o olive nere, in Alsazia si mette anche il cavolo. Alcuni sostituiscono la carne di manzo con salsiccia, pollo, stufato o anche pesce bianco. Nel mondo anglosassone lo Shepherd’s pie inglese e il Cottage pie ne sono i cugini lontani, mentre in Italia si trova la versione con carne avanzata dagli arrosti o dalla lessatura, simile al “gateau” napoletano (che però prevede anche salumi e formaggi interni).

Vegetariani? Nessun problema: potete sostituire la carne con un ricco ragù di lenticchie, funghi, seitan o ragù di verdure miste e seguire lo stesso procedimento. Il risultato sarà comunque gratificante e apprezzato in ogni occasione.

Abbinamenti perfetti: cosa servire con l’Hachis Parmentier e cosa bere

L’Hachis Parmentier è un piatto dal carattere ricco e goloso, ottimo come piatto unico ma ancora più piacevole se accompagnato da contorni e bevande che ne valorizzino il sapore e la consistenza.

Contorni e accompagnamenti consigliati

  • Insalate verdi o miste: lattughino, rucola, radicchio, soncino oppure mix di erbe fresche, ideali per dare freschezza e contrasto alla cremosità del piatto.
  • Verdure al vapore: fagiolini, broccoli, carote lessate o zucchine, condite semplicemente con olio e limone, per alleggerire il pasto.
  • Verdure gratinate o carciofi trifolati: ottime soprattutto nella stagione fredda.
  • Insalata di pomodori e cipolle: perfetta in estate per una nota acidula e succosa.
  • Salsa di senape rustica o composta di cipolle: da servire a parte per un tipico tocco francese.

Accompagna sempre con pane a crosta croccante o baguette, ideali per raccogliere il purè e i succhi della carne.

Vini e bevande: come scegliere?

  • Vino rosso francese: Bordeaux giovane, Syrah del Rodano, Pinot Noir d’Alsazia o Beaujolais, che coniugano freschezza e struttura.
  • Rossi italiani: Nebbiolo, Barbera, Chianti giovane o Pinot Nero. L’acidità di questi vini alleggerisce la ricchezza del piatto.
  • Birra: rossa o ambrata, stile belga o artigianale italiana, per una versione “rustica”.
  • Bevande analcoliche: acqua leggermente frizzante, limonata poco zuccherata o tè nero freddo senza zucchero per pulire il palato.

Con questi abbinamenti potrai trasformare l’Hachis Parmentier in una vera esperienza francese a tutto tondo, facendo risaltare aromi e sapori e rendendo ogni pranzo o cena ancora più memorabile.

Curiosità e cultura: Parmentier, la patata e l’evoluzione di un cibo povero

Il nome Parmentier è ancora oggi sinonimo di piatti a base di patate nella cucina francese: la “soupe parmentier” è una zuppa vellutata di patate e porri, mentre il “parmentier di pesce” prevede strati di purè alternati a pesce sminuzzato. Antoine-Augustin Parmentier fu così celebre per le sue campagne a favore della patata che il re di Francia gli affidò terreni coltivati a patate sorvegliati da guardie… e i contadini, incuriositi, rubarono i tuberi per coltivarli nei propri orti.

Il piatto, nato per recuperare gli avanzi, con il tempo è diventato protagonista di ricette raffinate in ristoranti stellati, grazie alle infinite possibilità di variazione e all’incontrastato successo fra chi cerca il sapore di casa e la concretezza di ingredienti semplici ma lavorati bene.

L’Hachis Parmentier è il tipico piatto che unisce valore nutrizionale, cultura popolare e gusto senza tempo. Ognuno può adattarlo ai propri gusti, alle occasioni e agli avanzi in frigorifero, riscoprendo il piacere di cucinare con quel che si ha e di ridare dignità a ingredienti umili, in pieno spirito anti-spreco. Con un po’ di fantasia, qualche tocco personale e le tecniche classiche, preparerai un capolavoro che saprà conquistare amici, famiglia e ospiti, portando ogni volta in tavola il profumo sincero della casa e della tradizione francese

FAQ sull’Hachis Parmentier

Posso usare solo carne avanzata?

Sì! Anzi, la ricetta nasce proprio per riciclare carne bollita o arrosto. Sminuzzala con il coltello, ripassala in padella col soffritto e prosegui come da ricetta.

È possibile congelare l’Hachis Parmentier?

Certo: puoi surgelarlo già porzionato. Scongelalo in frigorifero e poi riscaldalo in forno fino a doratura.

Si può preparare senza latticini?

Sì, usa margarina vegetale e latte/margarina vegetale per il purè, ometti il formaggio o scegline uno vegano.

Che carne posso usare?

Oltre al manzo, va bene agnello, pollo lesso, anatra stufata, vitello, salsiccia sminuzzata o mix di queste carni.

Posso aggiungere le verdure?

Sì! Perfetti piselli, funghi, porri, spinaci, zucchine e persino spezie (noce moscata, pepe, senape).

La crosta è troppo molle: perché?

Forse il purè era troppo liquido o la carne troppo umida. Aggiungi formaggio e pangrattato in superficie e gratina a dovere.

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