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Il cremor tartaro, una risorsa per il dolce e per il salato

cremor tartaro

Cos’è e a cosa serve il cremor tartaro

Il cremor tartaro (bitartrato/ idrogenotartrato di potassio) è un sale acido naturale che nasce come deposito durante la fermentazione del mosto e la maturazione del vino: si raccoglie dalle botti, si purifica e diventa una polvere bianca fine. In cucina è un jolly: da solo svolge un’azione stabilizzante (albumi, sciroppi, glasse), mentre in combinazione con il bicarbonato diventa la base di un lievito istantaneo neutro e rapido. Questa versatilità lo rende utile in tante preparazioni, dolci e salate, soprattutto quando cerchi risultati affidabili senza profumi “obbligati”.

Un vantaggio concreto è che il cremor tartaro è inodore e insapore: non lascia aromi residui e non “copre” la ricetta. L’azione è immediata, quindi non richiede le lunghe attese dei lieviti biologici. Per avere una spinta equilibrata si usa insieme a una quota di amido (mais o riso), che assorbe umidità e distribuisce la reazione: è la logica dietro i lieviti “baking powder”. In dispensa conviene tenerlo ben chiuso, lontano da calore e vapore: se dovessero formarsi grumi, ti basta setacciarlo prima dell’uso.

Oggi lo trovi facilmente al supermercato in bustine; alcune sono già miscelate con bicarbonato. Se acquisti il cremor tartaro puro puoi preparare la tua miscela casalinga e dosarla in modo fine a seconda della ricetta.

Discover · Lievito istantaneo fatto in casa (neutro)
2 parti di cremor tartaro + 1 parte di bicarbonato + 1 parte di amido (mais o riso).
Dose indicativa: 8–12 g ogni 500 g di impasto dolce. Conserva ermetico e all’asciutto.

muffin con cremor tartaro

Come si usa per le ricette dolci

Nei dolci la coppia cremor tartaro + bicarbonato (con amido) funziona come lievito istantaneo neutro: niente vaniglia obbligata, solo sviluppo regolare e briciole soffici. In molte ricette puoi sostituire la classica bustina con quantità totali equivalenti della miscela casalinga, regolando la dose tra 8 e 12 g per 500 g di impasto in base alla ricchezza di uova e grassi. Se vuoi spunti concreti, guarda dolci come i brownies o l’angel cake, dove stabilità e leggerezza sono tutto.

Usato da solo, il cremor tartaro è prezioso per stabilizzare gli albumi: aggiungi circa 1/8 di cucchiaino per albume all’inizio della montata e otterrai una neve lucida e ferma, utile per meringhe, marshmallow e decorazioni. Strumenti sgrassati, zucchero fine inserito gradualmente e cottura dolce faranno il resto. Questo trucco limita collassi e fessurazioni e rende le strutture più prevedibili anche in giornate umide.

Un altro uso dolce è nei sciroppi e nelle glasse, dove un pizzico ogni 250 ml aiuta a contenere la cristallizzazione dello zucchero: torroni, canditi e coperture risultano più lisci. Scalda con calma, mescola poco e lascia riposare un attimo prima di colare. Se granisce, riporta in temperatura con un goccio d’acqua e aggiungi un altro pizzico di cremor tartaro per raddrizzare la struttura.

Discover · Albumi stabili
All’inizio della montata aggiungi 1/8 cucchiaino di cremor tartaro per albume. Otterrai meringhe e spume più ferme e lucide, ideali per farciture e finiture.

soda bread

Come si usa il cremor tartaro per le ricette salate

Nelle preparazioni salate (torte salate, muffin salati, focacce rapide) torna utile la stessa miscela istantanea neutra: dosala sempre tra 8 e 12 g/500 g in funzione di idratazione e grassi. Se preferisci comporre “al volo”, mantieni il rapporto 2:1 tra cremor tartaro e bicarbonato e aggiungi una parte di amido: eviterai sapori alcalini e otterrai uno sviluppo più armonico.

Per impasti poveri di grassi, un cucchiaio o due di olio ogni 500 g aiuta la morbidezza e l’alveolatura, specie se non ci sono tempi di maturazione. Ricorda che la reazione è immediata: mescola, porziona e cuoci senza attendere, così sfrutti tutta la spinta. È la logica dei “quick breads” e delle preparazioni “last minute” da forno.

Se ti serve un pane veloce stile soda bread, lavora con mano leggera e inforna subito: primi 20 minuti a 200°C, poi prosegui a 180°C fino ad asciugatura interna. Non sostituisce i pani a lunga lievitazione, ma risolve con dignità quando i tempi stringono e vuoi comunque una fetta fragrante.

Discover · Sciroppi e glasse più lisci
Un pizzico di cremor tartaro ogni 250 ml di sciroppo limita i cristalli: utile per torroni, canditi e coperture delle feste.

Il cremor tartaro è adatto a chi soffre di intolleranze alimentari?

Il cremor tartaro è naturalmente senza glutine e senza lattosio; controlla comunque l’etichetta per eventuali tracce dovute agli stabilimenti. Per chi evita i lieviti biologici, la miscela con bicarbonato rappresenta un’alternativa tecnica, utile in tante ricette dove serve una spinta rapida. Per la gestione di sintomi o piani nutrizionali specifici, resta fondamentale seguire le indicazioni del medico o del nutrizionista.

Riguardo al nichel, la filiera dell’uva può comportare tracce. Sul blog trovi un inquadramento su frutta e nichel; in commercio esistono prodotti con test documentati, come il cremor tartaro Colombo, corredato da certificazioni analitiche. Scegli referenze chiare nella comunicazione e con schede tecniche complete.

Alternative quando manca il cremor tartaro

Se devi stabilizzare gli albumi e hai finito il cremor tartaro, puoi usare qualche goccia di succo di limone all’inizio della montata: l’effetto è simile, anche se leggermente meno prevedibile. Per le decorazioni, mantieni comunque strumenti perfettamente sgrassati e la cottura dolce, così la struttura rimane composta.

Per il lievito istantaneo, il solo bicarbonato funziona quando la ricetta contiene già una componente acida (yogurt, latticello, succhi agrumati). Il controllo però è meno fine, perché dipende dall’acidità effettiva dell’impasto. Ecco perché la miscela “2:1:1” resta la soluzione più regolare, soprattutto se vuoi replicare un risultato.

In prospettiva conviene tenere in dispensa un barattolo di cremor tartaro puro: è economico, dura a lungo se asciutto e ti permette di costruire il tuo “profilo lievitante” su misura, dal pan di Spagna alle basi per crostate, dai cake morbidissimi alle glasse senza cristalli.

cremor tartaro

Gli usi non gastronomici

Fuori dalla cucina, il cremor tartaro ha un lato pratico interessante. Come smacchiatore leggero, puoi miscelarne un po’ con detersivo liquido e applicare sulla macchia prima del lavaggio (sempre prova preliminare su tessuti delicati). È utile anche per lucidare piccoli oggetti in rame, specie se abbinato a qualche goccia di succo di limone, con risciacquo e asciugatura accurata.

Sulle superfici in acciaio inox, una spugna umida con un pizzico di polvere aiuta a sciogliere grassi leggeri attorno ai fornelli; evita però abrasione eccessiva e risciacqua bene. Questi impieghi domestici non sono “miracolosi”, ma offrono un supporto gentile quando serve una mano soft su sporchi comuni.

Infine, per divertirsi con i bambini, puoi preparare una pasta modellabile casalinga: 2 bicchieri d’acqua, 2 di farina, 1 di sale fino, 1 cucchiaio d’olio e 2 cucchiaini di cremor tartaro. Cuoci a fuoco medio mescolando finché addensa; una volta tiepida, colora con poche gocce di colorante alimentare e conserva ben chiusa.

FAQ sul cremor tartaro

Quanto cremor tartaro mettere negli albumi?

Circa 1/8 di cucchiaino per albume, all’inizio della montata.

Come si fa il lievito istantaneo con cremor tartaro?

Mescola 2 parti cremor tartaro + 1 parte bicarbonato + 1 parte amido. Usa 8–12 g per 500 g di impasto.

Posso sostituire il cremor tartaro con il limone?

Sugli albumi sì (poche gocce). Per i dolci lievitati è meglio la miscela con bicarbonato e amido per un risultato più regolare.

Contiene glutine o lattosio?

No, il cremor tartaro è naturalmente senza glutine e senza lattosio. Verifica eventuali tracce in etichetta.

A cosa serve nei dolci di Natale?

Stabilizza albumi, rende lisci sciroppi e glasse, e consente un lievito istantaneo neutro per dolci soffici e regolari.

Quanto si conserva?

Molti mesi se ben chiuso e asciutto. Se fa grumi, setaccia prima dell’uso e sostituisci se il potere attivo cala.

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